ZAGAROLO: GIOVANNI PANICCIA PASSA IL TIMONE A LORENZO PIAZZAI

di Alessandro Rosa

Zagarolo (RM) – I cittadini di Zagarolo al voto del 31 maggio 2015 hanno scelto di nuovo il PD per rinnovare il consiglio comunale che per cinque anni dovrà amministrare una città al collasso tra debiti e scandali al sole.

I cittadini hanno scelto seppur lanciando segnali ben marcati, pochissimi i voti di preferenze soprattutto per i senatori che hanno amministrato tra cariche assessorili, vice sindaci e presidenti del consiglio che incassano un magro bottino che decreta la non fiducia verso chi per anni è stato al comando di questa nave in balia delle onde.

L'affluenza alle urne per le Amministrative 2015 è stata la più bassa d’Italia, il 62,54%, e registra anche con un crollo di quasi 17 punti percentuali rispetto alle precedenti amministrative che avevano eletto sindaco Giovanni Paniccia. Questa volta al voto sono andati 8364 elettori, contro i 13376 delle amministrative del 2010.

La competizione ha visto 233 candidati consiglieri scendere in campo e 7 candidati a sindaco:

PAOLO PACIFICI del Movimento 5 Stelle
MARIO PROCACCINI con Zagarolo per te
ANIELLO NUNZIATA, con tre liste Uniti per Zagarolo (FI e FdI) Lista Civica Nunziata e Lega Lazio
DANIELA NAPOLEONI lista “a sinistra”
GIACOMO VERNINI con tre liste Alleanza Popolare, Valle MartellaTricolore, Lista Zagarolo nel cuore
SALVATORE GENOVESE con L’Alternativa in Blu e L’Alternativa in Rosa
LORENZO PIAZZAI con Lista PD, Lista Civica, Lista Campo Democratico, Zagarolo Vince

Lorenzo Piazzai, vince al primo turno incassando il 51,48% delle preferenze, La tensione la notte degli scrutini è stata alta e fino all’ultimo non vi era la certezza matematica di aver superato il 50% +1 dei voti validi, tant’è che lo stesso Piazzai ha mostrato un cedimento nervoso, ed è stato supportato dal sindaco uscente Giovanni Paniccia. Gli scrutini per ora riportano 4098 voti validi, con ben 366 schede annullate e 37 bianche. Le preferenze ufficiali non sono ancora uscite.

Una competizione questa gabina che rimarrà nella storia, tutti i consiglieri del precedente consiglio sono passati ad ingrossare le liste del candidato sindaco Piazzai, anche chi era parte dell’area destra, come Marco Bonini NCD e Michelino Conti, quest’ultimo capogruppo di Forza Italia fino a venti giorni prima della presentazione delle liste, e poi candidato nella lista Campo Democratico è arrivato terzo ma rientrerà dalla finestra con i suoi 99 voti a far parte del consiglio comunale anche se i seggi sono due, poiché Enrico Saracini (ex vice sindaco ed ex assessore all'ambiente ha ricevuto solo 154 voti) probabilmente prenderà un assessorato o vice sindaco. Bella competizione per Giacomo Vernini, ex assessore all’ambiente silurato all’ultimo momento dal sindaco Paniccia che gli ha revocato la nomina di Assessore a pochi giorni dalle votazioni, ha scelto la strada solitaria, che lo ha visto emergere con ben 1723 voti, e ora i cittadini che hanno riconfermato fiducia sperano che duri in opposizione e non faccia più il salto della quaglia che fece a metà mandato dell’amministrazione capitanata dall’ex sindaco uscente Paniccia.

Una vittoria amara per molti consiglieri non passati seppur caldeggiati da alte cariche del PD, comunque gli scrutini hanno fotografato bassissime le preferenze per chi doveva portare a casa un risultatone, poiché molti sono stati i voti solo di partito o di lista.

Il farmacista Salvatore Genovese passa in consiglio in quota opposizione con due liste che hanno racimolato 538, con lui passeranno Paolo Pacifici, candidato sindaco del M5S, Aniello Nunziata candidato sindaco del centro destra, che grazie all’apporto di Fratelli d’Italia e della lista Civica potrà continuare il progetto sociale e di controllo serrato.

Fratelli d’Italia conferma Stefano Novelli, che con soli 46 voti di meno rispetto ad Enrico Saracini (Campo Democratico) dimostra di essere unico leader incontrastato dell’attuale centro destra rispetto a quella precedente (NCD- Bonini e FI Conti) volata verso opportunità di far parte dei vincitori.

L’ex sindaco Paniccia, che non ha voluto riconfermare la sua candidatura, cede il testimone a Lorenzo Piazzai, fortemente voluto da Daniele Leodori (Presidente del Consiglio regionale del Lazio) che ora dovrà spolverare tutte le sue doti per ripristinare legalità e trasparenza per un comune troppo spesso finito sui giornali per inchieste e scandali al sole. I cittadini attendono il miracolo tanto paventato nella campagna elettorale.

Zagarolo un comune espressamente di sinistra riconferma la fiducia a chi ha amministrato per tanti anni. Le urne decretano il vincitore che come per le passate tornate elettorali dovrà dimostrare di saper cambiare questo paese, che tuttora attende quelle pubblicizzate dagli slogan elettorali e nei programmi precedenti. Vince lo slogan? Vincono le promesse elettorali? Solo il tempo come sempre galantuomo, decreterà la verità oggettiva. Del resto anche Piazzai sa che deve fare un miracolo per Zagarolo.
 




ZAGAROLO: IL FINALE COL… BOTTO!

di Cinzia Marchegiani

Zagarolo (RM) – Verrebbe da dire un Natale senza regali e pieno di amare sorprese per la comunità di Zagarolo. Il mandato di questa legislatura sta finendo e si cerca di chiudere i recinti…purtroppo quando i buoi son fuggiti via.

Era l'anno 2014 il giorno due del mese di ottobre alle ore 09:00, quando nella Sede Comunale, convocata nei modi di legge, si era riunita la Giunta Comunale, cui rispondevano presente Giovanni Paniccia, Maurizio Colabucci, Marco Pacifici, Giacomo Vernini e Antonella Bonamoneta, che con verbale di deliberazione della Giunta Comunale N. 127 del 02/10/2014 veniva accettata l’anticipazione concessa dalla Cassa Depositi e Prestiti spa, a valere sul Fondo per assicurare la liquidità per pagamenti dei debiti certi, liquidi ed esigibili, dell’importo di €. 1.166.004,29 e di autorizzare il Responsabile dell’area servizi finanziari alla sottoscrizione del contratto di anticipazione con la Cassa Depositi e Prestiti spa;

Veniva anche spiegato in dettaglio che non disponendo della liquidità necessaria per onorare tutti i debiti certi liquidi ed esigibili di parte corrente e di parte capitale maturati alla data del 31 dicembre 2013, l’anticipazione in oggetto aveva avanzato richiesta di anticipazione alla Cassa Depositi e Prestiti spa per un importo pari a €. 1.166.004,29 che veniva concessa secondo criterio proporzionale ovvero secondo modalità stabilite in sede di Conferenza Stato-città e autonomie locali sulla base delle richieste avanzate entro il 15 settembre 2014 dagli enti locali ad un tasso del 1,295% (quindi già  a settembre ne avevano fatto richiesta).

Il pesante finanziamento sarà rimborsato in 30 rate annuali di importo costante comprensive di quota capitale ed interessi scadenti il 31 maggio a partire dal 2015, praticamente un impegno annuo a carico del bilancio di previsione per interessi stimato in 47.152,32 euro…. ma soprattutto che in caso di mancato pagamento l’Agenzia delle entrate, in surroga, provvederà a recuperare le relative somme a valere sugli incassi dell’imposta municipale propria.

Insomma il tempo del governo è finito, si tirano le somme e questo comune non solo ha molti debiti certi e datati che non è riuscito a pagare
, ma guardando la città sembra essere stata lasciata al logorio del tempo, strade dissestate, opere pubbliche rimaste cattedrali nel deserto, il Palazzetto dello Sport, come la scuola Colle dei Frati ancora in un eterno cantiere, per non parlare della messa in sicurezza delle scuole e di quella che doveva nascere dalla perdita di una vita….

Non basta, c’è nei regali una via Fabrini diventata la barzelletta dei comuni limitrofi, con le fioriere non autorizzate dalla sopraintendenza dei Beni Culturali e poi rimossi, ma che non ci è dato sapere a quale costo dei contribuenti, ascensori installati e mai in funzione perché al Comune non c’è nessuno in grado di avviare le modifiche che la Asl di competenza aveva richiesto affinché si potesse autorizzare il funzionamento…

Non ci si può scordare il passaggio alla maggioranza del consigliere comunale di opposizione, Maurizio Colabucci, che gli ha permesso un bella promozione con la nomina di Assessore al Bilancio e un lavoro che lo attendeva, quello di risanare i conti.

Nel lontano novembre 2012 infatti da un cappello a cilindro erano usciti i debiti fuori bilancio che partoriva anche il loro finanziamento che lo stesso Colabucci doveva affronatre nel suo nuovo abito assessorile.Ora sembra rivivere una pellicola inceppata, il salto della quaglia sembra essere giustificato in virtù di cosa? Il Mago C o meglio  Colabucci non ce l'ha fatta e Zagarolo a fine 2014 ha ipotecato il futuro di tre decenni con un finanziamento di 1 milione e 166 mila euro, 30 anni e una cambiale all'anno di quasi 50 mila euro, una rata che scade proprio il 31 maggio 2015, quando saranno appena terminate le elezioni amministrative per il rinnovo della legislatura di Zagarolo, che dovrà raccogliere i pezzi delle rovine di questo comune.

I cittadini avrebbero firmato anche con un bel sorriso un finanziamento così corposo se questi debiti certi maturati al 2013 avrebbero dato dignità a questo paese, come avere strade asfaltate, servizi pubblici e scuole in sicurezza, un poliambuatorio funzionante, un circolo ricreativo per i giovani, sicurezza nelle strade e soprattutto nei pressi delle scuole, dove ancora ad oggi i bambini devono fare slalom tra le macchine in movimento e parcheggi inesistenti…..ma i dati purtroppo non sono opinioni.

E ora rimane la mannaia appesa sopra la testa…quanti sono i debiti dell’anno 2014? Questo ancora si deve accertare, ma la giunta prima di Natale e cioè il 22 dicembre 2014, si è nuovamente riunita, per la Deliberazione n. 153  per quantificare le somme impignorabili nel I semestre 2015.

I presenti, Marco Pacifici, Giacomo Vernini e Antonella Bonamoneta ed Ernesto Cani, quest’ultimo nella qualità di Assessore Anziano riconosce la valida dell'adunanza e ne assume la presidenza. Partecipa il segretario generale Daniela Urtesi che provvede alla redazione del verbale. Si vota all’unanimità l’impignorabilità che inibisce ogni procedura esecutiva per il primo semestre 2015, dal 1.gennaio 2015 al 30 giugno.2015.

Le somme invece non soggette ad esecuzione forzata, 2° semestre 2014 da assestato 2013 ammontano ad un totale 4.373.494,53 euro, che corrispondono alle somme occorrenti, nel primo semestre 2015 per il pagamento delle competenze al personale dipendente e dei relativi oneri previdenziali ed assistenziali ed assicurativi, delle rate dei mutui scadenti in quel semestre, nonché per il funzionamento dei servizi locali indispensabili e dei servizi sociali distrettuali.

Insomma, 1.166.000 euro per pagare debiti del comune maturati fino al 2013, un bilancio del 2014 che non lascia presagire avanzi in cassa e intanto il comune per Natale si blinda 4.373.495 euro fino al 30 giugno 2015, per gli eventuali creditori che sono già pronti ad avanzare il pagamento delle fatture….quanti debiti ci sono ancora?

Amministrare significa agire come un buon padre di famiglia, in tutela e garanzia della famiglia stessa. Il Comune in questo caso, dopo tanti anni di amministrazione mette a posto i debiti con l’accensione di un finanziamento che purtroppo peserà sulle future generazioni che decideranno di vivere in questo territorio. Ma non solo…le condizioni sono ferree, se il comune non pagherà le somme, di cui la rata annuale pesa 47. 152,32 euro ci penserà l’Agenzia delle entrate, in surroga, a provvedere al recupero delle relative somme semplicemente a valere sugli incassi dell’imposta municipale propria.

Dovrebbe valere il principio dell’economia domestica come guida, ma si sa in politica tutto si può dire e fare, tanto a pagare saranno sempre i contribuenti.
Intanto basta guardare le strade per capire il paese come è ridotto, un bel biglietto da visita verrebbe da dire…

 




GALLICANO NEL LAZIO – ZAGAROLO, CENTRALI BIOGAS A 400 METRI DALLE ABITAZIONI: PARTE L'INCHIESTA DE L'OSSERVATORE D'ITALIA

 

 

Il 29 aprile 2014 un Consiglio Comunale a Zagarolo dove il sindaco Giovanni Paniccia e l’assessore all’ambiente Giacomo Vernini sono stati chiamati a rispondere alla mozione, presentata dall’opposizione di centro destra (NCD e Forza Italia), che chiede un atto deliberativo dal quale si evinca l’impegno dell’amministrazione di Zagarolo a manifestare la propria contrarietà invocando il “principio di precauzione” in considerazione dei possibili danni che tale struttura potrebbe causare al patrimonio ambientale, archeologico, agricolo e idrogeologico nonché alla qualità della vita e soprattutto dei cittadini.

 

di Cinzia Marchegiani

Gallicano nel Lazio / Zagarolo (RM) – Parte l’inchiesta de L’Osservatore d’Italia, in merito alla proliferazione di centrali a biomassa che in tutt’Italia stanno allarmando non solo i cittadini ma anche i medici impegnati negli studi epidemiologici delle malattie legate ai problemi respiratori e quelli del tumore.
Il Comune di Gallicano nel Lazio, ha deciso di costruire, con l’avvallo della Provincia di Roma quando era guidata da Nicola Zingaretti e in seguito dallo stesso quale Presidente della Regione Lazio, una centrale a biogas che dovrebbe essere costruita nella Tenuta di Passerano. La zona è di competenza della Regione Campania, ma nella realtà è situata logisticamente a due passi, non metaforicamente parlando, dalle abitazioni e dalla scuola di Valle Martella, sotto amministrazione e tutela del Comune di Zagarolo in provincia di Roma.
Riguardo la realizzazione di quest’opera, poco o nulla hanno saputo i cittadini di Zagarolo dall’amministrazione. E le poche informazioni a riguardo sono arrivate grazie ai vari comitati a tutela dell’ambiente, agli tabella di giornale e alle attività di alcuni politici che hanno messo da parte i propri colori e hanno tutti insieme abbracciato questa battaglia a tutela non solo dell’ambiente ma della salute pubblica.
 
Il lungo silenzio è stato quindi interrotto da un consiglio Comunale, andato in onda nella serata del 29 aprile 2014 dove la mozione dei gruppi consiliari NCD e Forza Italia hanno espresso tutte le perplessità e i quesiti su questo impianto industriale, definito da altri amministratori come un impianto di compostaggio, chiedendo a gran voce un atto deliberativo dal quale si possa evincere l’impegno dell’amministrazione comunale di Zagarolo a manifestare la propria contrarietà alla realizzazione della centrale a biogas di Gallicano nel Lazio, invocando il “principio di precauzione” e “l’acquisizione di ulteriori e neutrali pareri scientifici e sanitari”, in considerazione dei possibili danni che tale struttura potrebbe causare al patrimonio ambientale, archeologico, agricolo e idrogeologico nonché alla qualità della vita e soprattutto dei cittadini.

Lo scorso 17 aprile il nostro quotidiano era presente al Consiglio Straordinario a partecipazione pubblica indetto dal Presidente del Consiglio del Comune di Gallicano nel Lazio. Non pubblicheremo i video dell’evento istituzionale poiché attendiamo di mettere a confronto le diverse valutazioni e posizioni riguardo le competenze di questo progetto che sembra non abbia suscitato alcun ripensamento nelle amministrazioni coinvolte.
A capirci qualcosa sembra che nessuno, in virtù della tutela ambientale e della salute pubblica, abbia invocato il principio etico di precauzione.
Basta riascoltare le affermazioni del Sindaco di Gallicano nel Lazio Marcello Accordino che nel dettaglio spiegava alla cittadinanza riunita al Consiglio comunale, le fasi dell’iter del progetto della centrale a biogas: ”Con la raccolta differenziata, rimangono solo due frazioni non riciclabili, l’indifferenziata e la frazione organica, per l’indifferenziata il problema è più che risolvibile, mentre per l’umido c’è la possibilità di fare alcuni trattamenti e l’alternativa, quella che è la nostra idea, che era di allora e che è anche di oggi di trattamento, è l’alternativa alle discariche e inceneritori/termovalorizzatori. non c’e’ altra possibilità sull’umido. Possiamo noi decidere come trattare, questa è la realtà dei fatti per chiudere il ciclo dei rifiuti.”

In effetti a sentir bene sembra che questa amministrazione non abbia assimilato il concetto di discarica, inceneritore, termovalorizzatore e che tipo di rifiuto va conferito in questi siti. L’iter con cui si è spianata la strada per questo impianto industriale era quello di sopperire alle capacità dei comuni che avviavano la raccolta differenziata, di poter gestire la Forsu e il vantaggio economico di sfruttamento per farci una centrale elettrica, che non ha frenato il progetto poiché lo stesso sindaco Marcello Accordino ricorda come quella zona è già violentata a livello di inquinamento, da altre situazioni.

Ma i cittadini proprio in questa assemblea pubblica hanno dovuto fare i conti con un’amara realtà, soprattutto gli abitanti di Valle Martella che hanno appreso, dopo una domanda specifica di Paolo Pacifici al Sindaco di Gallicano nel Lazio, che il progetto industriale (e non semplice impianto di compostaggio aerobico),  vicino alle scuole e alle loro abitazioni, non ha mai posto alcun problema agli amministratori attuali di Zagarolo.

E’ una barbarie inaccettabile guardare nei loro occhi lo smarrimento perché lasciati in balia di decisioni di altre amministrazioni che riguardano invece le loro zone, la loro salute e la loro pelle. Ma i cittadini di Valle Martella non sono gli unici a subire questo progetto industriale. Il Sindaco, e il segretario del PD  avrebbero spiegato che i cittadini di Gallicano del Lazio sono favorevoli, poiché il progetto faceva parte della loro campagna elettorale.
Cominceremo a verificare il grado di informazione che le amministrazioni mettono a disposizione dei cittadini, perché purtroppo questa conquista alla green economy, sembrano pagarla soprattutto gli abitanti che logisticamente sono in prossimità, ma non solo. Si cita, ad esempio, la realtà di un paese che sembra stia combattendo con queste innovazioni, che purtroppo di “BIO” sembrano avere solo parte del nome. A Rivarolo dove una centrale è stata costruita in mezzo ad una cittadina accade che l’Arpa, che esegue i controlli delle centrali, non riesce a dimostrare il rispetto non solo dei limiti di emissione citati nelle autorizzazioni degli impianti, ma nemmeno i limiti elevati per favorire l’energia pulita. La cosa bizzarra e sicuramente allarmante che sembra emergere è proprio la mancanza di trasparenza e onestà su queste biomasse e soprattutto, nel caso di Rivarolo, i dati relativi al suo funzionamento sembrano non vengano forniti, come se l’aria fosse davvero un fatto privato.

Il 29 aprile 2014 a Palazzo Rospigiosi a Zagarolo il tanto atteso Consiglio Comunale, dove i cittadini hanno finalmente capito i termini, finora sconosciuti, che l’amministrazione gabina ha posto sulle osservazioni a tutela di chi quell’impianto se lo troverà a due passi da casa… continua!

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ZAGAROLO, VALLEMARTELLA: CITTADINI ABBANDONATI DA POSTE ITALIANE DA NOVEMBRE 2013

di Cinzia Marchegiani

Zagarolo (RM) – L’ufficio postale di Vallemartella (Zagarolo) non conosce pace. Dal giorno dell’assalto a firma di ignoti che avevano fatto saltare  il bancomat nella notte del 18 Novembre, provocando  importanti danni alla struttura e imponendo la chiusura del servizio,  ancora non è in funzione.

Troppo tempo è passato, ma la Posta sta prolungando la sua chiusura mettendo in seria difficoltà la comunità di Vallemartella che subisce non pochi problemi legati all’obbligo di spostarsi per ogni operazione postale nei paesi limitrofi, considerando che ci sono molti anziani. Il presidente, Vittorio Caratelli dell’associazione U.R.A.Z. dopo aver raccolto 683 firme, ha avanzato un esposto lo scorso 21 gennaio alla Questura di Roma al Commissariato di Frascati.

L’esposto protocollato anche al Comune di Zagarolo il giorno successivo, evidenzia che, oltre a non aver avuto il ripristino di un servizio importantissimo, la fatiscenza dei mezzi pubblici locali ne rende difficoltosa, se non impossibile, la fruizione del servizio postale essenziale per la vita di cinquemila abitanti. Invero non è stato comunicato dalle autorità competenti locali le eventuali date di riapertura, né tanto meno dalle Poste Italiane S.p.A, nessun comunicato è stato affisso sulle porte dell’Ufficio Postale.

Caratelli lamenta che la contestazione scritta con raccomandata A/R dello scorso 6 dicembre 2013  inviata al Sindaco di Zagarolo, Giovanni Paniccia e alle rispettive Direzioni generali di Poste Italiane non ha prodotto alcuna risoluzione, nella missiva veniva richiesto sia un intervento immediato affinché si potessero rimuovere gli ostacoli che impedivano la riapertura dell’Ufficio Postale che un eventuale ufficio mobile che poteva temporaneamente risolvere l’emergenza del disservizio soprattutto a fronte di una consistente utenza. Al Sindaco poi si richiedeva, qualora i tempi di apertura si fossero prolungati eccessivamente, un servizio gratuito con un bus navetta per portare soprattutto i non automuniti e anziani al distretto Postale più vicino.

Intervistato Vittorio Caratelli ci fa partecipi della sua azione:”L’esposto mira ad avviare opportuni accertamenti e verificare se nei fatti che abbiamo citato, si possono ravvisare condotte palesemente rilevanti e procedibili d’ufficio, con particolare riferimento ai preposti di Poste Italiane S.p.A. e/o anche con riguardo al Sindaco protempore del Comune di Zagarolo. Ci riserviamo di proporre formale istanza di punizione qualora si riscontrassero reati in danno all’esponente.”

La comunità di Valle Martella sembra non aver avuto alcun aiuto per un disservizio che si protrae dal 19 novembre 2013. Questa cittadinanza, sembra godere del dono dell’invisibilità poiché i loro problemi e richieste, non trovano accoglienza e disponibilità nel trovare soluzioni e ausili decisivi. Solo dopo che nove giorni fa l’U.R.A.Z presentava l’esposto, l’amministrazione finalmente ha dato segnali di attenzione e solo ieri dal sito istituzionale, il Sindaco comunicava che  il Comune ha richiesto urgentemente l'attivazione  di una postazione mobile da posizionare in zona Valle Martella Zagarolo al fine di ripristinare i servizi dell'ufficio postale preesistente, allegando la lettera senza data.

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ZAGAROLO: QUANTO COSTA IL "FANGO" DEL SINDACO PANICCIA? GIUSTIZIA FATTA PER L'EX COMANDANTE DELLA POLIZIA LOCALE ANIELLO NUNZIATA

Il Comune, nella persona del sindaco Giovanni Paniccia è condannato a risarcire un danno patrimoniale di 12.911,42 euro oltre le spese del giudizio… si delinea un danno erariale,  chi paghera’?

 

di Cinzia Marchegiani

Zagarolo (RM) – E’ una storia che ha lasciato all’immaginario collettivo troppe considerazioni personali poichè non c’era possibilità di poter conoscere le fonti attendibili e forse perchè lo stesso ex comandante della Polizia Locale, Aniello Nunziata ha voluto che la verità emergesse da quelle carte processuali e non dalle arringhe personali,  convinto fino in fondo che la giustizia doveva fare il suo percorso. Il tempo è stato questa volta galantuomo, ma una vita è stata stravolta e condizionata da un’inchiesta che forse non doveva  partire…

Aniello Niunziata ha ritirato da pochi giorni la sentenza del Tribunale di Tivoli a firma del giudice Livio Sabatini, ha tanta amarezza dentro, la sua vita ha subito un’onta pesante che ora contrasta con quell’etica e professionalità mai scalfita emersa dalle indagini concluse. Mi accoglie nella sua casa, si legge da quelle espressioni ferme e fiere del suo volto che un’ingiustizia è stata arginata, ma che ha lasciato un immenso dolore. Lui, uomo pubblico di una città di provincia, padre e marito esemplare è stato accusato di reati che sin dall’inizio erano sconfessati dalla richiesta di archiviazione del Procuratore dott. Luigi De Ficchy.

Nunziata è stato il comandante della Polizia Locale di Zagarolo dal 1994, fino a ricevere l’incarico di Responsabile Area. “L’8 febbraio 2011 – racconta Nunziata – mi hanno rinnovato il mandato con il decreto di nomina, dove elogiavano le mie qualità ma con grande stupore il 1° Aprile, appena un mese dopo, mi viene revocato poichè lo stesso Nucleo di Valutazione, ascoltando anche il parere del Sindaco, mi giudica improvvisamente negativo all’attività, ritenendomi incapace e non all’altezza e quindi proponevano di non indicare la mia persona per i futuri incarichi.”

La tragistoria scatta con la denuncia del 26 febbraio 2011 alla stazione dei Carabinieri di Zagarolo, a firma del Sindaco Giovanni Paniccia, della Segretaria Comunale, Daniela Urtesi e il Responsabile Area Amministraiva, Annalisa Bizzocchi
che innescava le indagini nei confronti del responsabile Capo della III Area. Dichiarano che in seguito alla riunione della Giunta Comunale del 14 febbraio 2011 finalizzata alla predisposizione del bilancio 2011 si evidenziava una flessione degli incassi, il 45% in meno derivanti la gestione del parcheggio comunale presso la Stazione Ferroviaria di Zagarolo e lo stesso Nunziata non poteva  giustificare immediatamente poichè quel periodo era stato ammalato e non aveva cognizione della situazione.

Presentano ai Carabinieri  la relazione scritta consegnatagli  il 18 gennaio 2011 dal comando dei Vigili Urbani elaborata in assenza del Nunziata, dove osservavano che la comunicazione delle entrate non era conforme alla richiesta prevista dalla vigente normativa, e ne richiedevano una documentazione idonea da inviare alla Corte dei Conti che lo stesso Aniello Nunziata, in qualità di Contabile Responsabile del servizio inviava 25 febbraio 2011  dopo sollecito del 21 febbraio 2011. Dal rendiconto presentato dal Nunziata, le entrate relative alla gestione del Parcheggio della Stazione Ferroviaria era molto superiore da quelle emerse dai versamenti. Versamenti che il responsabile preposto a tale incarico, chiamato a rispondere, confermava la sua diretta collaborazione con le mansioni di riscossione e versamento in banca e che per problemi familiari aveva ritardato nei pagamenti.

Insomma Aniello Nunziata si assenta per molto tempo dal lavoro per una grave malattia e al suo ritorno si vede accusato del  reato art.328 del  Codice Penale  e dell’art. 379 del Codice Penale nonostante dalle carte processuali si evinca senza ombra di dubbio e che il responsabile aveva anche chiarito la sua posizione sollevandolo da ogni responsabilità.

Pochi mesi più tardi il Procuratore della Repubblica presso il Tribunali di Tivoli, il dott. De Ficchy, chiedeva l’archiviazione del procedimento al Giudice per le indagini preliminari nel 21 ottobre del 2011, poichè rilevava dagli atti processuali e dalla scrupolosa e capillare attività di indagine dei Carabinieri di Zagarolo, che lo stesso Nunziata  non aveva praticato alcun indebito rifiuto di compiere un atto nel proprio ufficio (reato contestato 328 cp) e che la testimonianza del responsabile di tale ammanco aveva confermato  l’estraneità del comandante che in quel perido era assente dal posto di lavoro per motivi gravi di salute, anzi quando ne era venuto a conoscenza del fatto contestato, aveva redarguito  energeticamente e sollevato a versare immediatamente il denaro di cui si era ineditamente appropiatro.

Il 22 Marzo del 2012, con il decreto di archiviazione, il giudice Alfredo Bonagura disponeva la sua archiviazione.

La sentenza 2104/2013 emessa lo scorso 10 gennaio 2014 regala la vittoria e giustizia definitiva per l’ex comandante Aniello Annunziata, che però oltre a non aver visto rinnovato l’incarico dirigenziale per l’anno 2012, ha subito la cessazione anticipata dell’incarico per il mancato raggiungimento degli obiettivi contestatogli (entrate del servio parcheggio stazione ferroviaria) ma non  dimostrata delle evidenze documentali. Non vi sono più ombre, il Giudice del Lavoro Livio Sabatini, dichiara inefficace la revoca della nomina del 1° aprile 2011 comminata al comandante Nunziata e condanna il Comune di Zagarolo in persona del Sindaco protempore Giovanni Paniccia al risarcimento dell’ex comandante del danno patrimoniale (ravvisabile nella differenza economica tra quanto il ricorrente avrebbe percepito sino alla scadenza dell’incarico del 31.12.2011) dell’importo di  12.911,42 euro e del danno non patrimoniale di 1000 euro oltre gli interessi legali e rivalutazione monetaria del dovuto al soddisfo di entrabe le suddette voci nonché a rifondere le spese del giudizio di 2.100 euro oltre Iva e CPA.

Aniello Nunziata mi confida che non ritornerebbe mai in questo comune, il suo posto ora è a Montecompatri:” dopo la mia revoca avevo fatto richiesta di mobilità e con l’approvazione della Giunta ho preso incarico nel Comune  di Montecompatri, ho atteso che il predecessore andasse in pensione per insediarmi definitivamente il 4 luglio del 2011. La cosa bizzarra la riscontra dall’esito del  Nucleo di Valutazione che a Zagarolo mi aveva giudicato non idoneo, a Montecompatri la giuria (avendo un membro in comune),  ha ritenuto di assegnarmi il massimo della valutazione.”

Una storia che lascia molte interrogativi, come mai si è attivata un’indagine quando si conosceva la testimonianza del responsabile dell’ammanco? Se è stata inviata una relazione alla Corte dei Conti per l’ammanco del versamento, la Giunta comunale avrà  la stessa solerzia  nel comunicargli la verifica del danno erariale che ora si innescherebbe per il pagamento della differenza degli stipendi non percepiti per l’anno 2011 dell’ex comandante Aniello, mentre un altro comandante ha preso il suo posto vacante per i restanti mesi del 2011? E qualora si ravveda questa possibilità, chi pagherà?

Riflessioni a margine di una vittoria che riporta l’onore e la professionalità di un uomo che ha sempre fatto il suo dovere, un danno d’immagine che non doveva esserci… un danno erariale da accertare e responsabilità istituzionali, che come spesso accade, non hanno volti.

I dubbi della comunità Gabina ora hanno una sentenza, hanno prove ma soprattutto hanno la dignità di un uomo che in silenzio ha portato avanti questa battaglia di giustizia.
 




ZAGAROLO: SPAZI AL MERCATO PIU’ CARI CHE A ROMA PARIOLI E TEMPI DI SMONTAGGIO DEI BANCHI DA GUINNES DEI PRIMATI

di Cinzia Marchegiani

Zagarolo (RM) – Sabato scorso (11 gennaio 2014) al mercato di Zagarolo i commercianti ambulanti erano furibondi, bastava passare tra le bancarelle per sentire i commenti alcuni sarcastici, altri davvero di rabbia.

Mi informano che nella mattinata è stato distribuito un avviso firmato oltre dal sindaco di Zagarolo, Giovanni Paniccia, anche dall’assessore alle Attività Economiche e Commerciali, Maurizio Colabucci e dall’assessore all’Ambiente, Giacomo Vernini, dove con la dicitura “Comunicato Urgente” venivano ricordati gli orari a cui attenersi scrupolosamente sia nell’apertura che nella chiusura dei banchi disciplinati dal regolamento comunale.

Si legge: “Il mercato inizia alle ore 8.00 antimeridiane e termina alle ore 13.30 le operazioni di preparazione dei banchi di vendita possono svolgersi dalle 7 alle 8 senza eccedere nei limiti, e le operazioni di sgombro merci e dei banchi non possono andare oltre le 14.00 con l’obbligo di non effettuare la vendita oltre le 13.30.

Sì da avviso a tutti i commercianti che svolgono l’attività su area pubblica del comune di Zagarolo nei mercati settimanali del sabato mattina e domenica mattina in Valle Martella di attenersi scrupolosamente agli orari di apertura comunale per la  disciplina l’art.2 recita testualmente. A tal riguardo questa amministrazione ha dato opportune disposizioni al Comando di Polizia Locale di effettuare frequenti e efficaci controlli, rappresentando che viene concesso un ulteriore limite di tolleranza di 15 minuti per ultimare le operazioni di chiusura con la raccolta nei propri spazi assegnati dei rifiuti prodotti (buste e contenitori e quant’altro) e conferirli negli appositi sacchetti che settimanalmente vengono consegnati. Pertanto dalle 14,15 chiunque verrà trovato con il banco ancora montato, incorrerà nelle sanzioni amministrative previste dalle vigenti normative, per violazioni alle disposizioni dei regolamenti comunali.”

Un commerciante raccoglie le proteste di tutti e senza giri di parole fa una panoramica su questo lavoro, e quanto versano alle casse del comune di Zagarolo per esercitare la loro attività. “Il più piccolo spazio costa 900 euro annue, a Roma i prezzi per la TOSAP ( Tassa per l’occupazione di spazi e aree pubbliche) partono da 280 euro, per arrivare a 600 euro che paghiamo nella zona dei Parioli. Occorre ricordare che noi commercianti, oltre a pagare la TOSAP a questo comune paghiamo anche la Tarsu. Questa comunicazione ci lascia esterefatti. Per smontare un bancone servono più di due ore, e per essere sicuri di non violare l’orario comunicato, dovremmo cominciare la chiusura verso le ore 12. Mi dite voi, con questi prezzi alle stelle che neanche ai Parioli paghiamo, come noi possiamo portare avanti la nostra attività… che ha subito e subisce la crisi economica?” 

L’amministrazione in questo momento, soprattutto l’assessore alle attività economiche e produttive sembra non tener conto dei prezzi sostenuti dai commercianti e delle difficoltà che incontrano nel poter gestire al meglio i rapporti anche con i clienti stessi, che si vedono smontare presto le bancarelle, per dar modo di poter gestire la pulizia della zona del mercato che  non è gravata sui cittadini di Zagarolo. Un altro fatto sconcertante è l’installazione del contenitore per la raccolta delle feci degli animali, che è stato posto proprio nella zona di una delle tante bancarelle, il proprietario si è visto costretto oltre a coprirla con un sacchetto di plastica, a rimuoverla per un problema non solo igienico ma di fortissimo cattivo odore.

Ci si chiede dove è l’attenzione ai problemi delle attività commerciali, che nonostante tutto stanno affrontando un momento di crisi economica davvero eccezionale? Chi rimane aperto è visto come una rara specie da spremere e contrastare con vincoli sempre più pesanti, vista anche la notifica che saranno disposti frequenti ed efficaci controlli da parte della polizia Locale? L’assessore Colabucci, ha cercato di trovare un escamotage a questi problemi da risolvere? Da parte dei commercianti si sente un grido disperato, di totale indifferenza, possibile che non si possa arrivare ad una condivisione e concertazione dei problemi da risolvere, nonostante le quote Tosap più care dei quartieri romani pariolini?

L’assessore all’Ambiente e alle attività economiche si facciano una passeggiata per sentir i problemi che questi commercianti stanno avendo. L’assessore Vernini, invece di pubblicare le foto su facebook che finalmente l’area del mercato è stata pulita entro le 14,45 dovrebbe spiegare a chi si lamenta che le buste vanno in giro sporcando l’ambiente che quei commercianti le tasse sulla raccolta dell’immondizia la pagano… intanto c’è chi comincia ad allarmarsi, ma sarà la fine anche del mercato a Zagarolo?

Chissà se ci saranno novità!!! La concertazione delle idee e dei problemi effettivi rappresenta una buona strada per trovare la soluzione migliore…. i commercianti non chiedono altro, ma un volantino con “Comunicazione Urgente” non rappresenta di certo la capacità di accogliere e rispondere alle problematiche sollevate…
 




ZAGAROLO, AL VIA LA FESTA DEL LIBRO

Redazione

Dal 30 maggio al 1 giugno p.v. si svolgerà, nel centro storico del paese, la quinta edizione della Festa del Libro di Zagarolo, organizzata dall'Istituzione di Palazzo Rospigliosi. Dopo il successo delle precedenti edizioni torna anche quest'anno la rassegna dedicata al libro e alla lettura, rivolta ai ragazzi delle scuole di Zagarolo. “La festa del Libro – commenta il Sindaco di Zagarolo Giovanni Paniccia – è tra gli appuntamenti più importanti nel calendario delle iniziative culturali del nostro comune. Anche quest'anno – aggiunge Paniccia – le attività sono molte e interessanti. Proprio per questo motivo vorrei ringraziare – conclude il Sindaco di Zagarolo – l'Istituzione di Palazzo Rospigliosi per il lavoro svolto e tutte le scuole che hanno aderito con grande entusiasmo per il quinto anno consecutivo”. Il programma fitto di appuntamenti prevede moltissimi incontri che per la maggior parte si terranno all'interno delle sale di Palazzo Rospigliosi.     Tra gli autori presenti, Lia Levi, Andrea Satta, Chiara Patarino, poi ancora Errico Buonanno e Alberto Sciamplicotti. In calendario anche diverse letture ad alta voce per gli alunni delle scuole primarie, nonché incontri di illustrazione delle favole di Esopo raccontate da Michele Inturri e illustrate da Simone Rea. Non mancheranno i laboratori tattili attraverso la collaborazione di Laura Anfuso che farà realizzare ai bambini un vero e proprio libro con l'aiuto di diversi materiali. Anche quest'anno è prevista “La valigia del Libro”, un gioco divertente e formativo per spiegare ai ragazzi tutte le fasi di realizzazione di un libro. Dunque un evento particolarmente interessante che permetterà ai ragazzi e a tutti coloro che volessero partecipare di avvicinarsi al libro e soprattutto alle attività della biblioteca di Zagarolo.
Per scaricare il programma completo
www.comunedizagarolo.it
www.istituzionepalazzorospigliosi.it