CASTELLI ROMANI – PRATONI DEL VIVARO: UN POMERIGGIO DI PANICO A LIETO FINE

Alberto De Marchis

Castelli Romani – Pratoni del Vivaro (RM) – Momenti di panico ai Pratoni del Vivaro nel cuore dei Castelli Romani, quando nel pomeriggio di domenica 4 maggio due bambine sono risultate disperse. La vicenda è iniziata nell'immediato pomeriggio presso il centro ippico del Vivaro situato nel cuore del Parco dei Castelli Romani, quando le due bambine si sono allontanate dai genitori probabilmente per andare alla scoperta del territorio e finendo sulla statale via dei Laghi dove sono state trovate, dopo un'ora di ricerche, da una pattuglia dei Carabinieri di Frascati su segnalazione di una famiglia di cittadini rumeni che avrebbe avvistato le due bimbe.

A dare l'allarme, subito dopo la scomparsa, la madre delle due bambine. Scattavano pressochè immediatamente le ricerche. Sul posto sono intervenuti i Vigili del fuoco con l'ausilio anche di un elicottero, i Carabinieri di Frascati comandati dal Capitano Giuseppe Iacoviello e a supporto i Carabinieri di Velletri comandati dal Capitano Davide Occhiogrosso. Fortunatamente la vicenda si è conclusa solo con un grande spavento.  




MONTE COMPATRI, BIMBO MORTO IN CULLA: DISPOSTA L'AUTOPSIA

Redazione

Monte Compatri (RM) – E’ stata disposta l’autopsia sul corpicino del neonato morto presso l’asilo Il Paperogo di Monte Porzio Catone. Le indagini sono in mano ai carabinieri di Frascati diretti dal Capitano Giuseppe Iacoviello. Verosimilmente potrebbe trattarsi di una morte bianca o sindrome della morte improvvisa del lattante, fanno sapere fonti investigative. Adesso, nel giro di qualche giorno si dovrebbe conoscere l’esito dell’esame per conoscere le cause del decesso. La famiglia vive a Monte Compatri. Quando la mamma del piccolo si sarebbe recata all’asilo per prenderlo, il bambino già non respirava più. All’ospedale di Frascati ne è stato confermato il decesso.  

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GROTTAFERRATA, AMA IL CONVIVENTE AL PUNTO DI SPARAGLI UN COLPO DI REVOLVER… MA NON CARICA BENE L'ARMA

Chiara Rai

Sicuramente lo amava da morire anzi da “uccidere”,  a tal punto che quando lui le ha detto che aveva intenzione di interrompere la relazione perché tra loro le cose non andavano più bene, lei non ci ha pensato due volte e ha impugnato la pistola puntandogliela contro e premendo il grilletto. Non si è sentito il frastuono del colpo ma un “tic” dal suono afono, sintomo che il fato ci ha messo lo zampino: la fortuna ha voluto che il colpo non partisse poiché nella camera di cartuccia della pistola a tamburo, all’interno della quale la donna aveva caricato tre colpi, non era presente la munizione da sparare. In pratica non c’era il colpo e così l’uomo si è salvato, altrimenti il litigio si sarebbe certamente trasformato in tragedia. Così, andato a vuoto il colpo, il sessantacinquenne di Grottaferrata ha avuto il tempo di disarmare la sua compagna, una cittadina romena di 47 anni, e nel contempo di allertare i carabinieri del nucleo radiomobile di Frascati (Castelli Romani) diretti dal capitano Giuseppe Iacoviello, che sono intervenuti tempestivamente e arrestato la donna per “violenza privata e minaccia aggravata” ai danni del suo convivente. Tutto è avvenuto la notte scorsa poco prima della mezzanotte, in un villino non lontano dal centro di Grottaferrata. L’uomo è conosciuto in paese perché di lavoro è un affermato libero professionista che si sposta di frequente a Roma. Da qualche anno ha intrapreso una convivenza con una donna romena, senza una precisa occupazione. L’atmosfera in casa, dopo qualche tempo, ha iniziato a non essere più la stessa fra i due: ci sono stati frequenti litigi e l’uomo si è reso sempre più conto di non avere una grande affinità con la sua convivente. Lei è una donna semplice, senza una occupazione precisa che praticamente finora si è mantenuta grazie all’ormai ex convivente. I militari intervenuti durante un momento di grande tenzione, l’hanno trovata in evidente stato di agitazione, frastornata e sicuramente un po’ alticcia anche se non ubriaca. La donna prima di trovare la pistola, un revolver regolarmente denunciato dal compagno, ha minacciato il convivente cercando di aggredirlo a mani nude. Neppure la presenza dei carabinieri ha placato l’ira della donna che davanti ai militari non ha accennato alcun pentimento o rammarico per il folle gesto compiuto che solo grazie alla fortuna non è riuscita a consumare. Sia l’arma che i colpi sono stati sequestrati e la donna verrà processata con il rito direttissimo.    




MONTE COMPATRI ACCOLTELLAMENTO, I MOTIVI DELLA FURIA OMICIDA

Chiara Rai

A Monte Compatri avrebbe potuto consumarsi una strage che lontanamente ricorda quella di Erba del 2006, scoppiata per futili rancori di condominio e finita in tragedia con quattro morti tra cui un bambino. Ieri mattina, un pensionato accecato dalla rabbia per presunti dispetti subiti dal vicino di casa ha accoltellato il suo condomine, gli si è sferrato contro, nero di rabbia, pronto a colpirlo al torace di fronte le figlie della vittima. Il quarantunenne è stato portato via in ambulanza e fortunatamente ha riportato soltanto ferite alla gamba destra . L'aggressore è finito nel carcere di Velletri e dovrà rispondere di tentato omicidio. Ecco i fatti. E’ circa l’ora di pranzo quando un pensionato di sessantotto anni si apposta nell’androne del condominio per aspettare la sua vittima, un uomo di 41 anni, impiegato, originario di Frascati ma domiciliato in via Bassani a Monte Compatri. Qui ci sono le case popolari dove nella stessa palazzina vivono sia il pensionato che il quarantunenne con sua moglie e le sue due bambine di quattro e cinque anni. Il clima fra i due si è fatto molto teso, tra loro non è mai corso buon sangue e qualche ora prima, al mattino si è consumato l’ultimo litigio. Nessuna motivazione grave, come al solito si è accesa la miccia sempre per motivi futili: i due avrebbero discusso animatamente per un posteggio. Probabilmente uno non avrebbe posteggiato bene la sua automobile e l’altro si sarebbe arrabbiato. Il pensionato aspetta, dunque, che l’uomo gli si presenti di fronte. Ma quest’ultimo non è da solo, ci sono le sue due bambine insieme a lui. All’anziano questo non importa che due minori assistano alla drammatica scena, tira fuori dai pantaloni un coltello a serramanico lungo ben 25 centimetri e cerca di colpire ripetutamente l’uomo al torace. Inizia la colluttazione, i due cadono a terra. Le bambine gridano molto forte, piangono, si disperano e in pochi istanti intervengono il cognato e la moglie dell’aggredito, assieme a qualche vicino. Parte la chiamata al 112 e dopo qualche minuto i carabinieri della locale stazione, diretti dal comandante della compagnia di Frascati Giuseppe Iacoviello, intervengono e riescono a calmare l’aggressore. “Era furioso –  dicono nel quartiere –  se non fossero intervenuti i carabinieri l’avrebbe ammazzato”. Nel quartiere i due condomini sono noti, soprattutto per le continue litigate per la strada e nel condominio e spesso sono intervenuti i vicini di casa e i rispettivi famigliari per calmare gli animi. Ogni motivo pare buono per attaccarsi e dare vita a strilla per la strada: dal parcheggio, al rumore, alla musica troppo alta, alla mancanza del rispetto del viver “civile” in una palazzina. I due, da diversi anni, hanno continuato a far crescere rancori e dissapori al punto addirittura da querelarsi vicendevolmente. 

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21/08/2012 MONTE COMPATRI ACCOLTELLAMENTO, PER POCO SI EVITA UNA STRAGE "ERBA BIS"