MARINO LAZIALE, SCANDALO SILVAGNI: REVOCATI I DOMICILIARI ALL'IMPRENDITORE GINO FERRAZZA

 

ARTICOLO MODIFICATO IN DATA 30/09/2015 A SEGUITO RICHIESTA RETTIFICA CLICCARE PER VISIONARE

 

Chiara Rai

Marino Laziale (RM) – Il Tribunale del Riesame di Roma ha revocato la misura degli arresti domiciliari all’imprenditore di Marino Laziale Gino Ferrazza coinvolto nel caso di corruzione e peculato che ha coinvolto il sindaco di Marino Laziale Fabio Silvagni.

A confermare la notizia il legale dell’imprenditore, l'avvocato Giuseppe Petrillo raggiunto telefonicamente dal nostro quotidiano: ”Ferrazza – conferma l’avvocato Petrillo – di fatto non è più ai domiciliari. E’ tenuto adesso all’obbligo di firma tra le ore 17 e le ore 18 presso la stazione dei carabinieri di Santa Maria delle Mole. Sicuramente – conclude il noto avvocato dello studio Petrillo di Albano Laziale – un traguardo raggiunto con soddisfazione in una vicenda che ancora deve concludersi”. Ferrazza è coinvolto nel caso degli appalti pubblici che vedono al centro delle indagini il sindaco di Marino Laziale Fabio Silvagni.

Il primo cittadino è infatti accusato di essere responsabile di corruzione in relazione ad un mandato di pagamento emesso dal comune di Marino Laziale per lavori appaltati dall'amministrazione comunale ed effettuati da un'impresa edile locale. Fabio Silvagni che ha evaso i domiciliari si trova attualmente al carcere di Rebibbia mentre l’imprenditore Biancifiori si trova agli arresti domiciliari per lo stesso motivo di Silvagni. Per i due non conosciamo ancora l’esito del Tribunale del Riesame di Roma. Gli investigatori hanno ricostruito che il sindaco di Marino Laziale avrebbe favorito, con la complicità di un dipendente comunale, le iniziative imprenditoriali di una società operante a livello nazionale nel settore dei servizi per lo spettacolo e della ristorazione, con sede legale a Roma, concedendo, sempre secondo le accuse, in maniera illecita l’autorizzazione al cambio di destinazione d’uso (da artigianale a commerciale) di un immobile sito nel comune di Marino Laziale, per la realizzazione di un punto vendita di una nota catena commerciale di ristorazione.

A fronte dei permessi necessari per avviare l’attività commerciale gli imprenditori, David Biancifiori di 43 anni e G.T. di 40 anni, – quest’ultimo appartenente alla Sottosezione della polizia Stradale di Albano Laziale e in aspettativa per malattia da circa un anno – avrebbero assunto nell’esercizio commerciale una ventina di persone segnalate dal sindaco, garantendogli così un ritorno in termini di peso politico e elettorale.

Ma Ferrazza è coinvolto in un altro filone dell’inchiesta. È stato possibile ricostruire il personale interessamento del sindaco Fabio Silvagni per l'emissione da parte dei suoi uffici di un mandato di pagamento di una somma di 100mila euro in favore dell'imprenditore Ferrazza per lavori affidatigli dal Comune.
In questo caso il sindaco, sempre secondo l'accusa, avrebbe personalmente beneficiato di una somma di denaro pari al 3 percento di quella liquidata all'imprenditore, suddivisa, sempre secondo l’accusa, con un dipendente comunale. E sempre secondo l’accusa, l’agente (socio di David Biancifiore altro imprenditore coinvolto nel caso di corruzione) avrebbe aperto in incognito un ristorante in franchising di una nota casa di fast food a Marino Laziale, con annesso parco giochi, dentro un capannone che aveva cambiato destinazione d’uso grazie a una “mazzetta al sindaco” e la promessa di assumere 30 persone da lui segnalate. Uno degli imprenditori indagati, David Biancifori, al telefono con un’amica parla delle autorizzazioni del sindaco per l’area giochi davanti al Burger King: "M’hanno chiamato dal parco giochi! E il sindaco molto probabilmente mercoledì mi da la delibera definitiva per l’autorizzazione definitiva al parco …Ma te ne rendi conto??" si rallegra Biancifiori. E dall’altra parte l’amica commenta, alludendo a uno scambio di favori fra sindaco e imprenditore: "Eh ..non l’avrebbe fatto sicuramente se se non fosse stato ricambiato alla maniera in cui l’hai ricambiato no? ". Replica Biancofiori: "Tu considera trenta posti de lavoro so’ millecinquecento voti e in un comune fanno la differenza… Hai capito? Stamo sempre là, questo è il mondo in cui viviamo…". Altrove l’imprenditore Gianluca Tomasi racconta al telefono gli stratagemmi per trasformare un capannone in centro commerciale: "Io con artigianale potevo aprire solo il parco giochi e non il Burger King, poi hanno trovato l’escamotage per farmi… per farlo diventa’ subito commerciale. M’hanno fatto tipo: “Lo vuoi apri’ subito il Burger King? Te lo famo diventa’ commerciale".
 




CIAMPINO, POLISPORTIVA VIA SUPERGA: LA CLUB HOUSE NON E' ABUSIVA

di Angelo Parca

Ciampino (RM) – La Club House di via Superga a Ciampino non è abusiva. Dopo un fiume di polemiche arriva la sentenza del Tar Lazio [ CLICCARE QUI PER LEGGERE LA SENTENZA DEL TAR LAZIO ] che dichiara legittime le due Dia concesse alla Polisportiva ciampinese per la realizzazione, tra l’altro, della sala intrattenimento soci. Vittoria per i membri della Polisportiva che hanno sempre sostenuto di aver operato con procedure legittime. L’allora sindaco di Ciampino Simone Lupi ne ordinò la demolizione ma adesso la giustizia amministrativa ha ribaltato l'ordinanza. Raggiunto al telefono l'avvocato Giuseppe Petrillo, legale della Polisportiva ha commentato: “Finalmente il Tar legittima la "club house", eliminando definitivamente dubbi sulle Dia, vero e proprio pomo della discordia tra Comune e società sportiva”.

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11/01/2013 CIAMPINO, VIA SUPERGA: IL TAR ACCOGLIE LA DOMANDA DI SOSPENSIVA DELL'ORDINANZA DI DEMOLIZIONE DELLA CLUB HOUSE



CIAMPINO, VIA SUPERGA: IL TAR ACCOGLIE LA DOMANDA DI SOSPENSIVA DELL'ORDINANZA DI DEMOLIZIONE DELLA CLUB HOUSE

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[ ORDINANZA DEL TAR LAZIO ]

 

C.R.

Ciampino (RM) – La Polisportiva Città di Ciampino è a posto. Il Tar del Lazio ha accolto la domanda cautelare di sospensiva dell’ordinanza di demolizione emessa dal Comune di Ciampino rispetto alla Club House di via Superga.

La società sportiva vede come presidente onorario il Consigliere comunale del Pd Mastroianni. A confermare l’esito del Tribunale Amministrativo è l’avvocato Giuseppe Petrillo, difensore della Polisportiva Città di Ciampino, il quale raggiunto al telefono afferma con soddisfazione: “Il Tar ha ritenuto di accogliere la nostra domanda cautelare di sospensiva – dice Petrillo – rispetto alle opere oggetto di Dia, ovvero rispetto la Club House”. Ciò significa che le due Dia richieste dalla polisportiva sarebbero legittime e quindi, di fatto, tutte le polemiche sui presunti abusi trovano un rigetto da parte della giustizia. 

Di fatto si devono ancora conoscere le motivazioni che verranno depositate in seguito, ma resta comunque una prima vittoria per i membri della Polisportiva che hanno sempre sostenuto di aver operato con procedure legittime. Il sindaco di Ciampino Simone Lupi ha annunciato tempo fa, l’avvio di una procedura di rescissione del contratto nei confronti della società e nel contempo ne ordinò la demolizione. Sostanzialmente il Comune non ha ritenuto esaustive le documentazioni fornite dalla Polisportiva: una D.I.A. (dichiarazione inizio attività) in data 27/10/2011 e una successiva variante in data 18/05/2012, contestualmente alla richiesta di autorizzazione all’ufficio patrimonio. Ma nei fatti il ricorso presentato dall'avvocato Giuseppe Petrillo ha dato un esito diverso dall'azione intrapresa dall'amministrazione Lupi.

tabella PRECEDENTI:

08/11/2012 CIAMPINO, RISTORANTE ABUSIVO IN VIA SUPERGA: IL TEMPO PUO' CURARE LE FERITE?
06/11/2012 CIAMPINO, ABUSO RISTORANTE VIA SUPERGA: E' POLEMICA



GROTTAFERRATA CONCESSIONE SPAZIO PUBBLICO A ONLUS: IL GIP NON SOSPENDE GLI INCARICHI AI TRE ASSESSORI COMUNALI

Angelo Parca
Potrebbe volgere al termine la vicenda giudiziaria che ha investito la Giunta di Grottaferrata. Il Gip di Velletri rigetta la richiesta di sospensione dagli incarichi di tre assessori di Grottaferrata. La squadra criptense, difesa dai legali Marciano, Giuseppe e Stefano Petrillo, il 15 luglio 2011 ha concesso ad una associazione onlus il parcheggio antistante il Comune per offrire spettacoli gratuiti ai visitatori durante la fiera. Il sindaco Gabriele Mori assieme a Maria Giuseppina Elmo, Giovanni Guerisoli e Andrea Castricini, sono finiti sotto indagine perché non avrebbero seguito l’iter di procedura di avviso pubblico per la concessione del suolo. Raggiunto al telefono l’avvocato Giuseppe Petrillo, conferma che secondo il Gip del Tribunale di Velletri, il sindaco e i tre assessori avrebbero agito ponendo in essere un atto di indirizzo politico, senza contenuto vincolante.

tabella PRECEDENTI:

28/01/2012 SINDACO E ASSESSORI DI GROTTAFERRATA RAGGIUNTI DA AVVISO DI GARANZIA