La moda: sempre più ecologica e cruelty free

Celebre è la scena del film di “Via col vento” quando Rossella O’Hara realizzò un abito ricavato dalle tende di velluto ai tempi di guerra. A quanto pare il riciclaggio non è esigenza del passato, la moda sta diventando sempre più ecologica e più Cruelty free cioè amica degli animali e molti brand stanno aderendo a iniziative sempre più eco. Oggi si ricicla per amore dell’ambiente o per economia, per fantasia o per creatività. Il noto Brand Hermès ha intitolato la nuova linea “petit h” in via Condotti 67, negli spazi dell’ex boutique francese, la nuova collezione, infatti è fatta di avanzi di scarti di lusso, ritenuti imperfetti dopo la lavorazione e tenuti in magazzino, adesso hanno cambiato la loro destinazione d’uso.

Una collana di pelle che ha come ciondolo una sezione di zuccheriera o un anello fatto di porcellana rotta. “Peit h” nasce nel 2010, e l’idea di dare nuova luce a tutto ciò che è ritenuto materiale di scarto e l’idea è venuta Pascale Mussard, e spiega che “i marchi di lusso accantonano molte pelli, tessuti ceramiche a causa di colorazioni non perfette o di piccoli difetti, io non vedevo l’ora di ridare vita a tutti questi oggetti”. A quanto pare riciclare è diventato per fortuna di moda, già in passato il Vintage ha tenuto banco, e di sicuro non poteva mancare all’appello il mercato di Ercolano in provincia di Napoli dal nome Resina un vero paradiso per gli amanti del vintage, quel che è sicuro che in questo mercato si trova di tutto, ma tutto nel senso pieno della parola a prezzi stracciati, si possono trovare abiti di qualsiasi brand di seconda mano. A quando pare noti brand stanno andando in questa direzione. La ITALDENIM l’azienda lombarda specializzata nella produzione del tessuto Denim, ha creato una nuova linea che si avvale del tessuto ricavato dagli scarti di produzione. Il noto brand Tappo Bag è un’associazione ambientalista che ricicla tappi di bottiglie di plastica e li trasforma appunto in borse, la TAPPO BAG l’idea nacque in un matrimonio. In passato il brand “Intimissimi” tentò su questa strada riciclando costumi e reggiseni delle sue clienti. Anche in pittura su questa strada è stato l’artista Burri dando una nuova vita a materiali di scarto, dedicò alla prima meta degli anni cinquanta una serie di opere d’arte chiamata appunto dei “Sacchi”, erano di tela, tinte di rosso o di nero incollati sopra appunto con lo iuta. Burri in effetti, dedicò la sua ricerca su questa poetica all’incirca un quinquennio dando tutta la forza poetica a quello che società ritenne vecchio, dopo sostituì allo iuta pezzi di stoffe e camicie. Verso la fine degli sessanta Andy Warhol artista Pop dipinse sulle sue tele le lattine sia di cibo che di bevande, e ancor oggi le lattine sono protagoniste e oggetto di discussione, attualmente ci sono brand che stanno realizzando borse con le lattine di bibite famose, ma non solo di qualsiasi materiale.




NAPOLI, MONTE PROCIDA: L'OSSERVATORE D'ITALIA VISITA LE OPERE DI GIUSY ERCOLE

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di Chiara Rai

Giusy Ercole una interessante artista di Monte Procida in provincia di Napoli è un piccolo grande tesoro “Made in Italy” e noi de L’Osservatore d’Italia abbiamo voluto dedicarle una intervista. Giusy è Scenografa Costumista, Artista Figurativa e Sperimentale. Vale la pena conoscerla. Le sue opere sono complete, emozionanti, belle nel più pieno senso del termine. Buona lettura

Salve Giusy, quando e come nasce la sua passione?
Dipingo da quando ero bambina ovviamente spennellavo ero affascinata dal colore… da questa meravigliosa forma d'arte muta, ma che la si può sentire solo con il cuore, poi decisi di studiarla e mi iscrissi all'Istituto d'arte Filippo Palizzi di Napoli e in seguito scenografia all'accademia delle belle arti di Napoli

In cosa consiste il suo lavoro e cosa è capace di “creare”?
Dipingo per me quindi non ritengo sia un lavoro. Devo dire che non mi pesa dipingere anzi mi fa stare bene.. è un mio modo di comunicare, è una maniera per alienarmi.. la realtà è dura. Comunque, l'arte mi dà la possibilità di materializzare le mie emozioni, le mie reminiscenze

La sua ricetta contro la crisi?
Forse è retorica, ma, non possiamo permetterci di cadere nell'oblio, ma di essere positivi e di fare bene ciò che facciamo

Cosa significa l’arte per lei?
L'arte è amore quindi Dio, per me è un mio modo di comunicare con Dio



Dove possiamo rintracciarla?

Le mie informazioni e opere sono sul sito www.giusyercole.it
Venite a trovarmi!