GRECIA: TSIPRAS RIMBORSA 485 MILIONI DI EURO A UE

di Maurizio Costa

Atene – Il governo greco rispetta le scadenze e paga un debito di 485 milioni di euro al Fondo Monetario Internazionale. Fino all'ultimo momento ci sono stati dei dubbi sulla possibilità che la Grecia avesse pagato la cifra, ma alla fine, nell'ultimo giorno possibile, Tsipras rimborsa all'Europa i soldi che aveva ricevuto.

A riferirlo è una fonte del ministero delle Finanze greco, presieduto da Yanis Varoufakis: "Il pagamento è stato registrato e sarà effettuato in giornata" ha rivelato una fonte ufficiale. Intanto, la Grecia continua a pensare ad un Piano di riforme che porterà quasi 7 miliardi di euro nelle casse elleniche, ma l'Europa, se non avrà certezza, non rispetterà i patti. La Grecia dovrà comunque continuare a pagare queste tranche anche per non indurire i rapporti con l'ex Troika, formata da Fmi, Commissione europea e Banca Centrale Europea.

Rapporti con PutinAlexis Tsipras ha visitato la Russia e ha incontrato il presidente Vladimir Putin per cercare di trovare un'intesa riguardo ad alcuni punti caldi della politica e dell'economia greca. L'embargo effettuato da Ue e Russia, che non permette l'interscambio di merci tra le due parti, continuerà ad essere effettuato anche nei confronti della Grecia. Putin, dopo l'invasione dell'Ucraina, è stato colpito dell'Ue, che ha proibito agli stati membri di esportare in Russia. Dal canto suo, il Cremlino ha vietato alle proprie aziende di esportare in Europa. Si vociferava di una possibile eccezione della Russia per la Grecia, ma Putin ha detto che "non si possono fare eccezioni per un solo paese europeo".

Secondo il presidente russo, la Grecia non ha chiesto aiuti economici alla Russia, ma nel giro di intese potrebbero nascere dei nodi importanti. Il Cremlino, infatti, potrebbe collegare la Grecia con il gasdotto russo-turco 'Turkish Stream', che potrebbe essere portato anche in territorio ellenico. Questa mossa strutturale, secondo Putin, porterebbe milioni di euro nelle casse greche, soldi che potrebbero essere utilizzati per risanare il debito verso l'ex Troika.

"Non è una questione di aiuto – ha aggiunto Putin – ma di cooperazione, compresa quella finanziaria, legata a grandi progetti concreti". Da questo pseudo-accordo potrebbero nascere anche dei prestiti da parte della Russia per far respirare le casse greche. Inoltre, potrebbero nascere delle joint venture, accordi tra aziende, di export tra Atene e Mosca, di fragole, kiwi o pesche, che potrebbero rappresentare il 40% del fatturato delle esportazioni greche.

Ricordiamo che la Russia era il partner economico preferito dalla Grecia, che ha scambiato con Mosca 9,3 miliardi di euro nel 2013. Questo accordo potrebbe destabilizzare gli equilibri europei e portare l'Ue a rivedere le proprie idee di risanamento del debito.