GRECIA: TROVATO L'ACCORDO. NIENTE GREXIT

di Alberto De Marchis

L'accordo è stato raggiunto come avevamo previsto la Grecia ha dato uno scossone all'Europa. Se quest'ultima avesse dato piena operatività al Grexit sarebbe stato un fallimento per tutta l'unione. Riforme nei prossimi giorni, fondo di garanzia da 50 miliardi, coinvolgimento del Fondo monetario internazionale a partire dal marzo 2016, prestito ponte da 7 miliardi entro il 20 luglio e da altri 5 entro meta' agosto: sono i punti principali dell'accordo raggiunto al termine del lungo vertice dell'Eurozona. Una volta accertata l'adozione di tali misure, le istituzioni potranno negoziare un nuovo programma di aiuti.

La cancelliera Merkel: "Sulla Grecia è stato approvato il piano A e non c'è nessun bisogno di un piano B". Il premier greco Tsipras: "Abbiamo lottato duro a Bruxelles, ora lo faremo in Grecia". "Non credo sia un accordo umiliante per i greci, e non credo che altri europei perderanno la faccia": ha detto il presidente della Commissione Ue Juncker. "Una rottura sarebbe stata insensata e nella notte si è rischiata la Grexit", ha sottolineato il premier Renzi.
Le borse e i mercati corrono, dopo mesi di preoccupazione. Anche lo spread Btp-Bund festeggia e precipita.

La maratona verso l'intesa. Dopo una maratona negoziale di 17 ore, i leader trovano il modo di raggiungere un'intesa sul terzo salvataggio della Grecia, che nella notte sembrava impossibile. Ma, alla fine, la volontà di tenere unita Eurolandia ha prevalso, anche se l'ok ad aprire il negoziato sugli 82-86 miliardi di euro di aiuti Esm è pieno di condizioni, non è ancora definitivo, e l'ultima parola arriverà a fine settimana. Per ricostruire la fiducia, completamente minata dopo il referendum, l'Eurozona ha chiesto ad Atene di dare prova di responsabilità ed approvare alcune riforme entro mercoledì, tra cui pensioni, Iva, adozione del Codice di Procedura Civile, direttiva sul salvataggio delle banche. Mercoledì un nuovo Eurogruppo si riunirà per valutare l'impegno di Atene. Nel frattempo, quei Paesi che devono sottoporre l'accordo ai loro Parlamenti convocheranno i deputati, ed entro la fine della settimana si dovrebbe arrivare al via libera definitivo. Le condizioni dell'accordo sono dure, ma il presidente della Commissione Jean Claude Juncker dice che "non ci sono né vincitori né vinti" e l'accordo non è "né umiliate per i greci, e né gli altri europei perderanno la faccia, è un tipico accordo europeo". Questo anche grazie al grande lavoro negoziale fatto nella notte, che ha cambiato molto il documento approdato sul tavolo dell'Eurosummit, redatto dall'Eurogruppo. Nella notte Tsipras aveva accettato tutte le condizioni, dall'anticipo delle riforme al rafforzamento di tutte le misure, incluso il reintegro dei licenziamenti collettivi e il ritorno della Troika ad Atene. Alla fine, aveva anche ceduto sul coinvolgimento del Fmi nel nuovo piano. Ma resisteva sull'idea, tedesca, di creare un fondo dove trasferire asset dello stato a garanzia del debito, in Lussemburgo. "Sono stato deciso nel dire che se vuoi fare un fondo con i beni che vengono dalla Grecia non puoi pensare di metterlo in Lussemburgo perchè sarebbe stata un'umiliazione", ha detto il premier Renzi. Il fondo resta, ma avrà base in Grecia, avrà una dotazione fino a 50 miliardi, andrà ad abbattere il debito e servirà a ricapitalizzare le banche. Ma sarà gestito dai greci, in collaborazione con le istituzioni. Tsipras è soddisfatto anche del risultato sul debito: gli concedono di rivederne la sostenibilità una volta che saranno attuate tutte le misure.




IMMIGRATI, RENZI: "POSSIAMO FARE DA SOLI MA LA UE PERDE IDENTITA'

Redazione

L'Italia lasciata ancora una volta da sola da un Europa che sembra proprio non funzionare. Quello dell'immigrazione e' "un chiaro esempio di come l'Europa non funziona nel caso in cui non accettano i principi". Lo ha affermato il presidente del Consiglio Matteo Renzi in un'intervista ad al Jazeera. "Non e' solo un problema dell'Italia – ha spiegato Renzi – perche' l'Italia (il problema immigrati ndr.) e' in condizione di risolverlo da sola". Ma, ha aggiunto, "se l'Europa non accetta di risolvere questo problema perdera' la sua identita'. La ragione per cui l'Europa e' nata non e' solo quella di un accordo economico, non solo l'euro. Sono gli ideali europei la ragione vera per cui dopo 70 anni possiamo celebrare un posto di pace". "Se c'e' una giovane donna in mare io corro a salvarla. Se non c'e' possibilita' per lei di rimanere in Italia allora tornera' a casa, perche' magari organizzeremo noi stessi voli di ritorno per la gente che arriva senza permesso".
"Ma se qualcuno e' in mare, lo salvo perche' e' un essere umano".

 

Intanto Il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk ha annunciato su Twitter di aver cancellato il Summit europeo in programma oggi a Bruxelles. Resta in calendario alle 16 l'Euro Summit a 19 che "continuera' fino a quando concluderemo i colloqui sulla Grecia".

"E' molto poco probabile che la Commissione Ue riceva oggi un mandato negoziale per un terzo piani di aiuti alla Grecia", ha affermato il vicepresidente dell'esecutivo Ue Valdis Dombrovskis entrando all'Eurogruppo.
 

Renzi: "Impensabile l'Europa senza Atene".  "Non posso immaginare un'Europa senza Grecia. Sarebbe un'Europa senza valori molto importanti e ance senza stile di vita", ha affermato il presidente dle Consiglio Matteo Renzi in un'intervista ad al Jazeera. Secondo Renzi il problema "non e' il debito greco. Il problema e' l'organizzazione dell'economia greca". "Penso che comunque abbiamo spintoil governo greco nella direzione gusta perche' non possiamo dire che ci sia una regola per i greci e un'altra per italiani, francesi e spagnoli".
Un Eurogruppo che ieri sera si e' chiuso senza ancora un accordo, perche' dopo 9 ore di serrati negoziati e' mancato su una dichiarazione comune, anche se e' emerso che l'Eurogruppo stilera' un elenco di riforme che la Grecia deve impegnarsi ad approvare in Parlamento all'inizio della prossima settimana per ripristinare la fiducia dei partner e consentire il negoziato per un terzo programma di aiuti.
Quattro giorni dopo che l'Eurosummit convocato a ridosso della vittoria del "no" al referendum aveva dato un ultimatum ai greci, che tutti i passi successivi erano stati fatti in tempo e che l'ottimismo era tornato a prevalere sui mercati finanziari, oggi le posizioni piu' intransigenti di Germania e Finlandia e la cautela del presidente dell'Eurogruppo hanno raffreddato gli entusiasmi.
L'aggiornamento della riunione riflette il fatto che una parte dei paesi euro non e' convinta dalla lista di riforme presentata dal governo di Atene nei giorni scorsi e vuole maggiori garanzie sulla loro attuazione.
Ecco perche' si vorrebbe che la Grecia attuasse subito alcune "azioni prioritarie", come la riforma dell'Iva, l'abolizione delle pensioni "baby", le privatizzazioni. Durante la riunione e' circolato un documento del governo tedesco, dal quale emergeva la richiesta di un fondo di garanzia da 50 miliardi; inoltre, la stampa tedesca ha pubblicato un altro documento in cui si ipotizza un'uscita della Grecia per cinque anni. Ma la posizione piu' dura appare quella del governo finlandese, che potrebbe cadere se decidesse di approvare il terzo piano di assistenza finanziaria della Grecia.
Un'uscita "a tempo" di cinque anni della Grecia dall'euro, per permettere ad Atene di ristrutturare il proprio debito: sarebbe questa la proposta inviata ai colleghi dell'Eurogruppo dal ministro delle Finanze tedesco, Wolfgang Schaeuble. La rivelazione e' arrivata dal Frankfurter Allgemeine Zeitung.
Fonti comunitarie hanno confermato l'esistenza di un piano tedesco in questo senso ma fonti del governo greco hanno fatto sapere che l'ipotesi di 'Grexit' temporanea non e' stata affrontata nel corso della riunione dell'Eurogruppo.
Secondo la Faz, il ministro tedesco ha inviato agli altri Paesi dell'area euro una nota con la quale boccia le proposte della Grecia e suggerisce l'uscita a tempo di Atene che rimarrebbe comunque membro Ue e riceverebbe "assistenza umanitaria e tecnica di stimolo per la crescita". Nel piano Schaeuble ventilerebbe la possibilita' di un trasferimento di 'asset' per 50 miliardi di dollari in un fondo di garanzia da parte di Atene a copertura del debito.




GRECIA, EUROGRUPPO: SCHAEUBLE:"GREXIT PER CINQUE ANNI"

Redazione

Chissa che alla fine non si prenda la decisione di una uscita temporanea dall'euro che alla Grecia potrebbe non fare poi così male. La riunione dell'Eurogruppo che è in corso a Bruxelles, a 4 giorni dall'ultimatum che i partner europei hanno dato al governo Tsipras per presentare un piano di riforme credibile e poter concedere nuovi aiuti finanziari, dopo che il secondo programma di assistenza finanziaria non è stato concluso per la mancanza di un accordo, si preannuncia "lunga" e "difficile". Sono gli aggettivi utilizzati, rispettivamente, dal ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan e dal presidente dell'Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem.
Dopo l'ok del parlamento greco al mandato per negoziare un terzo programma di aiuti internazionali sulla base del pacchetto di riforme proposte giovedì sera dal governo, ci sono ancora "serie preoccupazioni sulla credibilità degli impegni" e sull'effettiva attuazione di quanto promesso. "C'è un grande problema di fiducia", ha detto Dijsselbloem. E' presto dunque per cantare vittoria: i giochi sembrano ancora aperti e continua a non potersi escludere che il doppio vertice dei capi di stato e di governo dell'Eurozona e dell'Ue, convocato per domani a Bruxelles, si trasformi in una riunione per affrontare l'eventualità dell'uscita di Atene dalla moneta unica.
Atene deve compiere ulteriori passi rispetto alle proposte di riforma per convincere l'Europa che onorerà i suoi debiti, se vuole avviare i negoziati sul salvataggio. E' quanto avrebbero detto i ministri delle Finanze dell'Eurogruppo riuniti a Bruxelles, secondo quanto riferiscono fonti comunitarie.

Un'uscita "a tempo" di cinque anni della Grecia dall'euro, per permettere ad Atene di ristrutturare il proprio debito: sarebbe questa la proposta inviata ai colleghi dell'Eurogruppo dal ministro delle Finanze tedesco, Wolfgang Schaeuble. La rivelazione è arrivata dal Frankfurter Allgemeine Zeitung, mentre e' in corso la riunione dell'Eurogruppo a Bruxelles.

Fonti comunitarie hanno confermato l'esistenza di un piano tedesco in questo senso ma fonti del governo greco hanno fatto sapere che l'ipotesi di 'Grexit' temporanea non è stata affrontata nel corso della riunione dell'Eurogruppo.

Secondo la Faz, il ministro tedesco ha inviato agli altri Paesi dell'area euro una nota con la quale boccia le proposte della Grecia e suggerisce l'uscita a tempo di Atene che rimarrebbe comunque membro Ue e riceverebbe "assistenza umanitaria e tecnica di stimolo per la crescita". Nel piano Schaeuble ventilerebbe la possibilita' di un trasferimento di 'asset' per 50 miliardi di dollari in un fondo di garanzia da parte di Atene a copertura del debito.