GROTTAFERRATA CARENZA D'ACQUA, ORDINANZA SEVERA CONTRO GLI SPRECONI

Redazione

Il Sindaco di Grottaferrata, considerate le difficoltà che possono insorgere nel garantire il servizio di erogazione dell’acqua nei mesi estivi a causa dell’aumento di consumo della stessa e rilevata la necessità di adottare una serie di misure atte a fronteggiare l’emergenza ha emesso oggi, 20 giugno 2012 un’ordinanza nella quale invita tutta la cittadinanza a un uso più corretto e razionale della risorsa idrica.

Il primo cittadino ha anche ordinato che l’acqua non venga utilizzata per usi differenti da quelli primari (alimentari), quali il lavaggio delle automobili, il riempimento di piscine private, l’irrigazione o il lavaggio delle corti e piazzali.

Necessaria la collaborazione da parte di tutti i cittadini che dovranno impegnarsi per evitare inutili sprechi di questa risorsa così importante che, proprio nel periodo estivo, diventa fondamentale.

Previste sanzioni che potranno arrivare fino a 500 euro per gli inadempienti e, su questo, il Sindaco Mori e l’assessore ai Lavori Pubblici, Andrea Castricini, assicurano la mano pesante del Comune: «E’ importante far capire che l’acqua è un bene comune e che non può essere al servizio di pochi che la usano per attività che esulano da quelle alimentari. Il problema si presenta ogni estate, assicuriamo che quest’anno moltiplicheremo i controlli rispetto all’anno passato proprio per evitare un uso scorretto della risorsa idrica».

 




GROTTAFERRATA DEPURATORE DI VALLE MARCIANA: OBIETTIVO SOSPENDERE IL VIA LIBERA

Riceviamo e pubblichiamo

Nota a cura di Associazione “U Lengheru Neru” , Redazione del “Piccolo Segno” Grottaferrata, “Italia Nostra” Sezione Castelli Romani

Le proteste delle associazioni di Grottaferrata contro il nuovo depuratore di Valle Marciana hanno messo a segno un punto importante. Il consigliere Mauro Tomboletti dell’IDV, ha presentato una proposta di deliberazione al Consiglio Comunale di “sospensione” della deliberazione del giugno 2011, quella che ha approvato il Progetto preliminare dell’opera. Secondo il consigliere Tomboletti, che pure aveva votato a favore di quella delibera, non sono state rispettate diverse norme fondamentali sulla “partecipazione” dei cittadini al procedimento; norme previste da leggi nazionali e dallo Statuto comunale. Una delibera di Giunta comunale addirittura prevede che l’azione dell’Amministrazione Mori sia ispirata al principio della “partecipazione” dei cittadini come metodo di governo e approva una “road map” dettagliata definendo “Percorsi di democrazia partecipativa nel Comune di Grottaferrata”. La proposta di deliberazione del consigliere Tomboletti propone dunque uno stand by sulla questione del nuovo depuratore per consentire di dare corso a ciò che le norme prevedono, vale a dire la partecipazione attiva dei cittadini e delle associazioni alla definizione del progetto del nuovo depuratore.

Dopo questa iniziativa del consigliere dell’IDV, abbiamo sentito le associazioni promotrici della protesta. Luigi Fortini, del “Piccolo Segno” di Grottaferrata, afferma: “è molto positivo il fatto che un consigliere comunale si sia mosso facendo una proposta concreta di sospensione del nuovo impianto di depurazione. Speriamo vivamente che altri consiglieri possano aderire a questa iniziativa di Tomboletti perché il progetto del nuovo impianto che, ricordiamolo, è grande quanto un campo di calcio, è assurdo che passi senza che i cittadini di Grottaferrata non possano dire la loro. Tra l’altro sulla questione della partecipazione democratica, questa amministrazione si è molto data da fare a parole ma con i fatti è rimasta quasi a zero”. Angelo D’Ottavi dell’associazione “U Lengheru Neru” dice: “noi ci stiamo battendo per la salvaguardia di uno degli ultimi ambienti pregiati di Grottaferrata, ricchi di storia e di memoria. La realizzazione di uno sfregio simile al Vallone e Valle Marciana è intollerabile. Finalmente qualche consigliere comunale ha reagito. Sappiamo che quando il progetto è stato portato in consiglio comunale, la sua approvazione è stata fatta passare come una cosa iniziata dalla giunta precedente che ormai era dovuta. Non era e non è così. Il progetto e la variante potevano anche non essere approvate se ritenute sbagliate, nessuno poteva impedirlo. Il Sindaco e la sua Giunta”, continua D’Ottavi, “potevano aprire un confronto partecipato con i cittadini e invece non l’hanno deliberatamente voluto fare. Stiamo preparando un’assemblea cittadina, per il 26 di giugno dove presenteremo un dossier su questa vicenda che nasconde più di qualche lato oscuro”. 

La sezione dei Castelli Romani di Italia Nostra parla per nome del Presidente Enrico Del Vescovo, il quale dichiara: “Italia Nostra è contro la realizzazione di questo progetto che si pone come un’offesa all’ambiente e al Paesaggio, forzando norme paesistiche e procedure amministrative. Ci sembra incredibile che un progetto possa venire approvato senza la Valutazione di Impatto Ambientale e ben ha fatto il consigliere Tomboletti a riportarlo nella proposta di delibera”. 

Insomma la vicenda non si conclude qui. Altre iniziative vengono annunciate dalle associazioni di Grottaferrata e per la Giunta Mori, già indebolita dall’uscita dell’IDV dalla maggioranza, la cosa potrebbe creare più di qualche problema.




GROTTAFERRATA, IL PERCHE' DI TANTI "NO" AL NUOVO DEPURATORE

Riceviamo e pubblichiamo

nota de Associazione “U Lengheru Neru” – Il Piccolo Segno Italia Nostra Castelli Romani
 

Domenica 13 maggio a Grottaferrata si è tenuta la manifestazione contro il progetto del nuovo depuratore da realizzare a Valle Marciana. L’iniziativa è stata indetta dall’associazione “U Lengheru Neru”, la redazione grottaferratese de “Il Piccolo Segno”, la sezione Castelli Romani di “Italia Nostra”. L’obiettivo era duplice:

1.     informare i cittadini di Grottaferrata del progetto di realizzazione di un ulteriore megadepuratore per 40.000 abitanti che va ad aggiungersi a quello già esistente che già ne serve 30.000;

2.     esercitare una pressione politica verso l’attuale Amministrazione di centro-sinistra guidata da Gabriele Mori affinché si rendesse disponibile ad aprire un tavolo di confronto sul progetto con le associazioni e i cittadini.

Il primo obiettivo possiamo dire che è stato raggiunto. Per la prima volta i cittadini sono venuti a conoscenza di un problema che li interessa direttamente, che ha una enorme portata ambientale e del quale fino ad oggi nessuno si era preso la briga di aprire un pubblico confronto.

Il secondo obiettivo ha anch’esso ottenuto un qualche effetto. Il giorno dopo la manifestazione il Sindaco ha convocato le associazioni promotrici. Bisognerà verificarne le reali intenzioni, ma indubbiamente è una positiva novità.

Un paio di riflessioni su altrettanti aspetti di questa vicenda.

Primo: l’attuale Amministrazione comunale è direttamente responsabile di atti amministrativi finalizzati alla realizzazione di un depuratore (che a Grottaferrata non serve perché già ne ha uno) grande quanto un campo di calcio che si sostanzia come un vero e proprio disastro ambientale e paesaggistico.

Questo è un punto cruciale, una grave responsabilità politica che l’attuale Amministrazione di Grottaferrata porta intera sulle spalle. Su questo concetto si deve essere molto chiari perché qualcuno prova a deviare dalle responsabilità. Domenica ci ha provato l’assessore Castricini di Rifondazione Democristiana, ma anche il sindaco Mori non è da meno.

Si dice: “l’attuale amministrazione non poteva rifiutarsi di portare avanti il progetto perché ormai era stato deciso a livello regionale e i giochi in buona sostanza erano già fatti”.

Per essere chiari: un procedimento amministrativo finché non conclude il suo iter di approvazioni è sempre modificabile. Qualora l’Amministrazione di Grottaferrata o il Consiglio Comunale avessero eccepito dubbi e proposto modifiche al progetto o avessero voluto rigettarlo del tutto, nessuno poteva impedirlo. Invece l’attuale Amministrazione si è data da fare portando in Consiglio Comunale l’approvazione del progetto preliminare, approvazione che è avvenuta senza il documento di V.I.A. pervenuto dalla Regione solo sei mesi più tardi. Occorre inoltre sottolineare che lo studio di impatto ambientale, citato dal documento del V.I.A., mostra notevoli carenze in merito al rispetto della normativa paesaggistica vigente (PTP, PTPR) che stabilisce, per l’area prescelta per il nuovo depuratore, vincoli importanti che non sono stati rispettati dal progetto. Con la delibera di approvazione del progetto preliminare, infine,  si è approvata la contestuale Variante Urbanistica di PRG; variante che ha trasformato un’area da area agricola vincolata ad area industriale; un vero e proprio capolavoro. Complimenti!

Secondo: questi provvedimenti sono stati assunti in assenza di qualsiasi forma di partecipazione da parte di associazioni e cittadini di Grottaferrata che sono in prima persona interessati dall’opera. Tale comportamento è di una gravità ancora maggiore in considerazione del fatto che l’amministrazione comunale si è sempre riempita la bocca con parole come “partecipazione” e “trasparenza” ma a questo non ha mai fatto seguire i fatti. Ha preferito fare le cose in “sordina”, alla “chetichella” per evitare le responsabilità del confronto. È il modus operandi della politica di “palazzo”; uno dei motivi per i quali la politica è invisa ai cittadini.

 Si dovrà ora passare all’approvazione del Progetto esecutivo. Ci auguriamo che questa volta Amministratori e Consiglieri dimostrino maggiore accortezza.

 

Associazione “U Lengheru Neru”              Il Piccolo Segno Italia Nostra Castelli Romani