“Mare Sicuro 2017”: avviata l’operazione estiva della Guardia Costiera



di Gianfranco Nitti

Come ogni anno, nel periodo estivo si intensifica lo sforzo operativo della Guardia Costiera volto a garantire la corretta fruizione del mare e uno svolgimento in sicurezza delle attività ludiche e ricreative ad esso collegate. Sicurezza e serenità, legalità e divertimento: sono questi alcuni dei concetti chiave dell’operazione “Mare Sicuro 2017”, operazione che ogni estate viene attuata dalla Guardia Costiera e che, fino al 17 settembre, vedrà impiegati circa 3.000 uomini e donne, oltre 300 mezzi navali e 15 mezzi aerei lungo tutti gli 8.000 chilometri di coste del Paese, nonché sul Lago di Garda e sul Lago Maggiore.
Un’operazione condotta nel segno della “trasversalità”, quale sintesi del lavoro e dello sforzo che il Corpo delle Capitanerie di porto – Guardia Costiera compie nell’ambito delle proprie funzioni e dei compiti legati agli usi civili e produttivi del mare, tra i quali – in primis – la salvaguardia della vita umana in mare, oltre alla sicurezza della navigazione, alla tutela dell’ambiente marino e costiero, ai controlli sulla pesca e sull’intera filiera ittica. Così, i milioni di turisti italiani e stranieri che nel periodo estivo trascorrono le vacanze lungo le coste del Paese, troveranno nella Guardia Costiera il riferimento a garanzia della propria sicurezza. L’operazione “Mare Sicuro” ha registrato, al termine dell’estate 2016, il soccorso ad oltre 3.500 persone e 700 unità, con quasi 50.000 controlli sulle imbarcazioni da diporto. L’ingente afflusso turistico richiede un’attenzione ancora maggiore verso l’ecosistema marino e costiero: sarà attuato il massimo sforzo possibile per garantire il rispetto dell’ambiente. Durante l’estate 2016 sono stati 57.000 i controlli effettuati sul demanio marittimo, ai quali si sono aggiunti anche gli oltre 3.000 controlli nelle Aree Marine Protette.


Non meno importante è l’intensificazione dei controlli su tutta la filiera ittica:
il prodotto ittico italiano, bene primario per qualità e quantità, continuerà ad essere costantemente monitorato, controllato e garantito. La Guardia Costiera, con “Mare Sicuro 2017”, si impegna, infatti, anche ad assicurare la gestione sostenibile della risorsa ittica, il controllo della filiera di commercializzazione del pescato e la tutela del consumatore; è quanto attestato dai risultati conseguiti nell’analogo periodo estivo 2016, con oltre 20.000 controlli in materia.
L’impegno rafforzato della Guardia Costiera mira così ad assicurare rapidi interventi di soccorso in favore di bagnanti, diportisti e subacquei e a garantire controlli più intensi su tutte le attività svolte in mare, per prevenire condotte illecite, pericolose per le persone, per il patrimonio ambientale, per l’ecosistema marino e per le risorse ittiche.
 




Castellammare Del Golfo: Guardia Costiera e Noe sequestrano i depuratori del Comune

Ang. Barr. 

Castellammare Del Golfo – La Guardia Costiera di Trapani coadiuvata dal Noe dei Carabinieri di Palermo, hanno posto sotto sequestro gli impianti di depurazione acque reflue urbane del Comune di Castellammare del Golfo che si trovano in C.da Cerri e in località Balata di Baida. Il decreto di sequestro preventivo è stato emesso in data 31 ottobre 2016 dal Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Trapani, su richiesta della Procura della Repubblica di Trapani. Entrambi gli impianti presentavano evidenti segni di cedimento strutturale e le attività indagine svolte dal Nucleo di Polizia Giudiziaria della Guardia Costiera e dal N.O.E dei Carabinieri alle direttive della Procura della Repubblica di Trapani hanno appurato che le acque reflue si riversavano in mare, cagionando un danno al corpo ricettore con conseguente alterazione dell’ecosistema marino costiero. Nel corso degli accertamenti svolti sono emerse delle anomalie ed è stato appurato inoltre che l’autorizzazione l’autorizzazione regionale allo scarico era scaduta da diversi anni. Il personale dell’A.R.P.A. (Struttura Territoriale di Trapani), che ha coadiuvato l’attività di Polizia Giudiziaria, nelle successive analisi di laboratorio dei campioni prelevati, ha confermato il superamento dei parametri previsti dal Testo unico ambientale. Il Gip del Tribunale di Trapani ha disposto il sequestro preventivo e la custodia del depuratore con facoltà d’uso limitata al ripristino della funzionalità dell’impianto ed alla attività di manutenzione. 



ROMA, GUARDIA COSTIERA: SALVATI 2.900 IMMIGRATI IN 24 ORE

di Angelo Barraco
 
Roma – Non si arrestano i flussi migratori che dalla Libia partono in direzione Europa; in 21 operazioni di soccorso coordinate dalla Centrale Operativa della Guardia Costiera a Roma del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti sono stati salvati circa 2900 migranti. Durante le operazioni di salvataggio sono intervenuti mezzi del dispositivo Triton: CP906 Nave Corsi e ben 2 motovedette classe 300 della Guardia Costiera e vi è stato anche l’intervento di una nave militare spagnola. Nelle operazioni di soccorso sono sopraggiunte anche Nave Euro della Marina Militare Italiana e la Nave Phoenix del MOAS. 
 

I nuovi arrivi. L’arrivo di nuovi immigrati fa storcere il naso a molti italiani per via delle strutture di contenimento. Lo stereotipo tipico che si ha degli immigrati è quello associato al barcone come mezzo di trasporto utilizzato da essi per giungere in Italia, ma per la quarta volta nell’arco di qualche settimana viene adoperato dagli immigrati un nuovo modo per entrare in Italia, le montagne. I profughi che fuggono dall’Est vanno in Friuli Venezia Giulia e non passano soltanto dalla bassa quota ma anche dalle vette prossime all’ex valico di Polava nei pressi di Cepletischis. Tale circostanza si è verificata ieri, dove ben 25 clandestini di nazionalità Afghana e Pakistana, tutti uomini di cui 5 si sono dichiarati minorenni, sono apparsi all’improvviso sulla strada che dal rifugio Pelizzo conduce a Montemaggiore. La segnalazione della loro presenza è arrivata dai cittadini li aveva visti, il gruppo di persone intorno alle 7.30 aveva raggiunto Masseris. Sopraggiunti i Carabinieri i profughi sono stati portati in caserma per essere segnalati. Il Sindaco di Savogna dice che “È il quarto caso in un ristretto lasso di tempo. Diversamente da quanto successo alcuni giorni addietro, però, i clandestini sono arrivati nei nostri paesi dall’arteria che conduce al rifugio. Un percorso ben strano, che stiamo cercando di ricostruire”. Il primo cittadino continua dicendo che ”Solo in un’occasione è stato notato il mezzo da cui sono sbarcati i profughi: si trattava di un pulmino con targa ungherese, di cui purtroppo non si è stati in grado di annotare la targa. Su una pista nel bosco, inoltre, sono stati ritrovati documenti rilasciati ai migranti proprio da autorità ungheresi”. 



LA GUARDIA COSTIERA HA SALVATO CIRCA 1000 IMMIGRATI

di A. B.
 
La Guardia Costiera ha salvato circa mille migranti, il tutto è avvenuto in tre differenti operazioni di salvataggio. All’interno di uno dei barconi soccorsi c’era anche un morto. I barconi si trovavano in un tratto di mare distante 30 miglia dalle coste libiche. Alle operazioni di salvataggio ha partecipato anche la Marina Militare che ha raggiunto i barconi e ha preso a bordo 222 migranti e un corpo senza vita. Altri 235 migranti sono stati portati a bordo del mercantile Carpe Bon. L’ultimo trance di migranti è stata soccorsa da due mercantili, il City of Hamburg e il Maersk Regensburg che hanno preso a bordo rispettivamente 93 e 429 migranti. Le unità con i profughi a bordo sono dirette verso Porto Empedocle e Augusta. Un’altra operazione di salvataggio è stata fatta a Lecce, dove 73 migranti sono stati rintracciati dalla Polizia nel corso della notte. Nelle acque antistanti il Ciolo, un gommone di circa 10 metri con a bordo 37 migranti di origine siriana e cubana, il gommone è stato fermato. I due scafisti sono stati tratti in arresto e il gommone è stato sequestrato. A Leuca i finanzieri e i Carabinieri della Compagnia di Tricase hanno bloccato altri 36 migranti di origine somala.