ROMA, GUIDO IMPROTA PRONTO A LASCIARE DOPO LA RELAZIONE DEL PREFETTO GABRIELLI

Redazione

Roma – Che Guido Improta lasci il suo posto in Campidoglio al timone dell'assessorato alla Mobilità è ormai una certezza. I tempi ancora non sono chiari perchè, come ha detto al termine di una audizione in commissione Turismo, "tempi e modalità verranno decise dalle persone che hanno responsabilità politiche e a cui compete il potere di mantenermi in questa carica, sono prerogativa del sindaco e del Pd e mi atterrò alle decisioni che verranno assunte», però di certo l'assessore alla Mobilità di Roma Capitale rimetterà il suo incarico. «Si sapeva che la mia esperienza, e lo dissi anche in tempi non sospetti, era da considerare a termine, dopodichè questo termine doveva essere concordato per non penalizzare l'attività del sindaco- ha spiegato- Però questa non è una novità".

 Molto probabile che l'addio avvenga dopo la relazione di Gabrielli, come si legge tra le righe di queste parole: «Quello che hanno detto Orfini e la Serracchiani è il perimetro della discussione. Il primo ha detto che ci sono delle valutazioni complessive che vanno fatte in presenza della relazione del prefetto Gabrielli e la seconda ha avuto la sensibilità di evidenziare che ci possono essere delle scelte personali che non necessariamente debbano essere oggetto di una valutazione politica. Prendo atto di queste due autorevoli voci del Pd e con i tempi e i modi che hanno voluto indicare collegherò le mie decisioni e le decisioni del sindaco rispetto ai due paletti posti. Pertanto «mi rendo conto, e aderisco alla richiesta di Orfini, di non far assumere un significato politico a una scelta personale che rimane e ringrazio il sindaco Marino per questa esperienza che non era in programma, è stata molto faticosa ma anche molto bella- ha concluso Improta- Penso di lasciare meno problemi di quelli che ho trovato, tantissimi progetti avviati e tre realtà molto ben presidiate, cioè Atac, Roma Servizi per la Mobilità e Roma Metropolitane. Abbiamo adottato un Pgtu che regge in termini strategici anche ad appuntamenti straordinari come il Giubileo. Lasciamo i cassetti pieni, per cui chi verrà dopo di me potrà arricchire con la sua esperienza un percorso significativo»




CAMPIDOGLIO SOTTO ASSEDIO: IMPROTA SUL PUNTO DI LASCIARE IGNAZIO MARINO

di Silvio Rossi

Roma Capitale – Sempre più sotto assedio il Campidoglio. Alla guarnigione che difende il fortino di Ignazio Marino, sembra stia venendo a mancare nelle ultime ore uno degli uomini “forti” della giunta, l’assessore alla mobilità Guido Improta.

Già sottosegretario alle infrastrutture e trasporti durante il governo Monti, con precedenti esperienze nel Toruing Club Italiano e in Alitalia, già all’insediamento della giunta, due anni fa, annunciò che non sarebbe rimasto a fare l’assessore per cinque anni. Il suo compito era di riorganizzare il sistema dei trasporti capitolino, che soffriva di uno storico sottodimensionamento rispetto alle esigenze della mobilità cittadina.

Guido Improta, oltre a gestire l’ordinario, impresa che nella Roma falcidiata dagli scandali Atac, è già ben lontana dalla normalità, ha redatto nel corso di questi mesi il nuovo Piano Generale del Traffico Urbano, un progetto ambizioso, che cerca di gettare le basi per affrontare nei prossimi anni il problema della circolazione veicolare dentro il Grande Raccordo Anulare. Un piano che, una volta firmato, avrebbe potuto far pensare, in altri contesti, concluso il lavoro dell’assessore.

Ma questi non sono tempi normali. Lo scandalo di Mafia Capitale (che non riguarda personalmente l’assessore dimissionario), gli attacchi al sindaco da parte delle minoranze, i malumori nel PD, dove molti funzionari cittadini stanno valutando l’idea di far fare a Marino un passo indietro, e soprattutto le ultime dichiarazioni di Matteo Renzi, che ha chiaramente invitato il sindaco della capitale a governare se ne ha le capacità, oppure di mettersi da parte, sono macigni che si sovrappongono alle dimissioni, per far pendere la bilancia degli equilibri politici lontano dalla poltrona del primo cittadino.

Sembra che proprio le dichiarazioni di Ignazio Marino, che ha risposto al primo ministro: “E allora le nostre strade si dividono”, stiano convincendo Improta, molto vicino a Matteo Renzi, nello scegliere di abbandonare al suo destino il Campidoglio. La verifica di ciò si potrà avere, tra pochi giorni, se anche Silvia Scozzese, assessore al bilancio, attaccata da più parti, anche lei vicina alle posizioni del primo ministro, scelga di porre fine all’esperienza capitolina.

Nella giornata odierna, se le voci di dimissioni risulteranno vere, dovrebbe arrivare l’annuncio ufficiale di Improta, che potrebbe far scricchiolare irreparabilmente la poltrona del sindaco.




ROMA, METRO B: RIAPERTA TUTTA LA LINEA

di Maurizio Costa

Roma – Dopo il tamponamento tra due treni della metropolitana B di Roma, la situazione adesso è tornata alla normalità. I feriti sono stati almeno venti e i soccorsi hanno agito con tempestività eD efficienza.

L'assessore alla Mobilità del comune di Roma, Guido Improta, è rimasto soddisfatto da come l'emergenza è stata superata: "Desidero ringraziare Prefettura, Questura, Vigili del Fuoco, 118 e le forze dell'ordine che hanno gestito con tempestività e professionalità le conseguenze del tamponamento tra due treni avvenuto ieri in prossimità della fermata Eur-Palasport".

L'assessore che proprio ieri aveva detto che l'incidente è stato causato da un errore umano, ha continuato: "Molte scuse e la solidarietà dell'Amministrazione di Roma Capitale vanno ai passeggeri rimasti coinvolti in questa brutta esperienza, in particolare ai feriti che per fortuna non destano preoccupazioni. Infine, un grazie sentito ai dipendenti di Atac che hanno lavorato in modo encomiabile per limitare al massimo i disagi alla comunità che sono chiamati a servire ogni giorno. A 21 ore dall'accaduto sono state rimosse le 12 carrozze che impedivano la circolazione dei treni. Un bel segnale – continua Improta – per continuare la sfida del cambiamento e del rilancio della principale azienda di trasporto pubblico locale del nostro Paese".




ROMA TRASPORTO PUBBLICO LOCALE: IN ARRIVO UN TAGLIO DEL 10 PERCENTO PER UN SERVIZIO GIA' SOFFERENTE

di Maurizio Costa

Roma – Il Trasporto Pubblico Locale della Capitale non passa un bel periodo; l'Assessore alla Mobilità, Guido Improta, ha annunciato un taglio del 10% del contratto di servizio di Roma TPL. Questo vuol dire la società "Roma TPL S.C.A.R.L.", che gestisce i collegamenti bus periferici e le linee notturne, subirà una decurtazione del 10% sul contratto di servizio che la lega a Roma Capitale.

Un taglio che si inserisce all'interno del processo di razionalizzazione che il Comune di Roma deve effettuare per poter stipulare un Piano di rientro triennale che darebbe accesso ai fondi del decreto "Salva Roma". Improta non ha nascosto il periodo di difficoltà per l'Amministrazione capitolina: "Io sono il primo a non voler penalizzare la società ma è un intervento ineludibile per far fronte alle difficoltà che stiamo incontrando nel varare il bilancio 2014." L'Assessore, inoltre, afferma che: "Non possiamo tenere in piedi una struttura del genere se non abbiamo i fondi necessari."

I NUMERI:

Nel 2010 il Comune di Roma attribuisce ad ATAC S.p.a. l'indizione di un bando di concorso per l'affidamento delle linee periferiche. La TPL S.c.a.r.l. vinse la gara e entrò a gestire la mansione, che durerà fino al 2017. Il contratto di servizio, che lega la società TPL S.c.a.r.l. al Comune, pesa sulle casse capitoline per 101.640.000,00 di euro l'anno, per un totale di 812.856.907,50 di euro in otto anni. Un taglio del 10% vorrebbe dire diminuire questa cifra di 10.164.000,00 di euro l'anno. Un risparmio considerevole, che però porterà sicuramente ad una diminuzione della funzionalità e dell'efficienza della flotta di autobus.

La TPL S.c.a.r.l. ha un ricavo annuale, al netto delle spese, di quasi 8 milioni di euro l'anno. La società, quindi, non potrà ammortizzare per intero il taglio del 10% e sarà costretta a ridurre i servizi offerti al cittadino, come sempre.