ROMA – La vigilia della proiezione dell’anteprima del film “The King of Paparazzi – La vera storia” di Rino Barillari è stata presentata con un enorme successo di presenze in via Veneto.
Ieri sera, il celebre fotoreporter, circondato da amici, ospiti e curiosi in transito per la celebre strada della Dolce Vita, ha firmato centinaia di copie della raccolta fotografica “The King of Paparazzi”, curata da Massimo Spano e Giancarlo Scarchilli ed edita da Istituto Luce Cinecittà e Edizioni Sabinae.
L’evento di via Veneto è parte integrante di Accadrà sul Red Carpet, la rassegna di musica, danza, arte e cultura ideata e organizzata dal Gruppo Hydrà, che coinvolge il centro storico di Roma nella Festa del Cinema, con tappetti rossi nei luoghi più suggestivi.
“Il paparazzo – scrive Oliviero Toscani nella prefazione del libro – è un’invenzione, anzi, una constatazione felliniana diventata una ricchezza nazionale, una risorsa esportata da tutti i media nell’intero mondo della comunicazione moderna”.
Barillari, fra passato e futuro, si afferma come una risorsa mondiale nel panorama artistico italiano: da anni documenta gli avvenimenti, gli eventi, le storie e le situazioni di vip e non solo che animano la città eterna e che rimarranno impressi nella memoria collettiva.
La sua instancabile dedizione, testardaggine, insistenza e velocità di esecuzione gli hanno permesso, attraverso oltre 500 mila immagini prodotte in sessanta anni di carriera, di svelare la memoria storica di una certa umanità – e disumanità – interpretata e vissuta.
I suoi scatti sul mondo raccontano con evidenza e sintesi una società che cambia e che non vuole prendersi sul serio, anche quando diventa tragica.
Ieri sera a rendergli omaggio in via Veneto c’erano centinaia di persone. E Rino instancabile, ha concesso abbracci, strette di mano e sorrisi a tutti.
Con lui, oltre alla inseparabile moglie Antonella Mastrosanti, Pietro Lepore titolare dell’Harry’s Bar, Amerina Lepore, Massimo Spano e Giancarlo Scarchilli ideatori e produttori, Davide Colucci, il giovane talento protagonista di interviste esclusive sul tappeto rosso della Festa del Cinema come quella già celebre fatta in esclusiva a Martin Scorsese, Mimma Posca amministratore Ceo di Vranken-Pommery Italia ed Elena Garavaglia Direttore Amministrazione, finanza e Hr di Vranken-Pommery, il prefetto Francesco Tagliente con la moglie Maria Teresa, don Felice Riva, Nicola Colucci e Antonietta Greco, Giuseppe Nardiello, Natalino Candido.
Brividi ed emozioni per la voce del tenore Francesco Grollo, intervenuto all’evento il quale, sulle note di My Way, ha lasciato il gruppo di amici e gli ospiti dell’Harry’s Bar senza fiato. In breve tempo, su via Veneto si è formata una folla di curiosi che sono rimasti incantati dalla sua voce.
Per rendere omaggio a un Rino Barillari, insignito della benemerenza di Commendatore al Merito della Repubblica, all’evento è intervenuto anche il presidente dell’Associazione Nazionale Insigniti dell’ordine al Merito della Repubblica (ANCRI), Tommaso Bove.
Intanto al Maxxi, l’Istituto Luce Cinecittà ha presentato, per la prima volta al mondo, un percorso completo sulla carriera di Rino Barillari che meglio di chiunque altro ha impersonificato il “paparazzo”, personaggio creato da Federico Fellini per il film “La Dolce Vita”.
Il percorso espositivo, è stato organizzato in quattro sale ciascuna con un tema distinto. Una galleria di 100 foto “rubate”, ognuna delle quali racconta una storia, esaltate dal suggestivo allestimento e da un’istallazione sonora interattiva appositamente creata con stampa 3D.
Dalla mostra emerge un “King” pari a un segugio instancabile, onnipresente, con un archivio personale di oltre 400 mila fotografie, che durante 60 anni di carriera ha collezionato 163 ricoveri al Pronto Soccorso, 11 costole rotte, 1 coltellata, 76 macchine fotografiche fracassate (alcune delle quali in mostra) e che, nonostante tutto, continua ancora oggi a regalarci i suoi scoop.
Tutto questo per anticipare, il debutto in anteprima, stasera alle 21.30, alla Festa del Cinema di Roma 2018 nell’ambito della sezione “Riflessi”, il film “The King of Paparazzi – La vera storia”.
Diretto da Giancarlo Scarchilli e Massimo Spano, prodotto da Michelangelo Film e Istituto Luce Cinecittà, il film, sarà proiettato nell’auditorium del MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo.
Il film- documentario contiene testimonianze di vari protagonisti della scena culturale italiana: Giuseppe Tornatore, Carlo Verdone, Giuliano Montaldo, Walter Veltroni, Giancarlo De Cataldo, Bruno Vespa, Valerio Caprara, Enrico Lucherini, il giudice Antonio Marini, Andrea Andermann e Filippo Ceccarelli. La colonna sonora originale è di Andrea Guerra.
Rino Barillari è il più famoso paparazzo del mondo ancora in attività. Lo stesso Federico Fellini (che aveva “inventato” i paparazzi col suo memorabile film-affresco La Dolce Vita) lo definì “The King of Paparazzi”.
Attraverso i suoi scatti, Rino ha fissato più di mezzo secolo di accadimenti legati al costume, raccontando la nostra storia attraverso foto, spesso inedite, caratterizzate da un forte impatto visivo ed evocativo.
Tappeto rosso per il vino Frascati della storica cantina Gotto d’Oro, ma anche dei vini delle cantine D’Amico e Falesco con il quale sono stati riempiti i calici durante l’inaugurazione
di Chiara Rai
Roma – Il “Made in Italy” spopola all’ITB di Berlino dove i tedeschi rimangono affascinati soprattutto dalla buona tavola e, finalmente, dopo decenni di basso profilo, anche dai vini del Lazio.
Tappeto rosso per il vino Frascati della storica cantina Gotto d’Oro, ma anche dei vini delle cantine D’Amico e Falesco con il quale sono stati riempiti i calici durante l’inaugurazione: “Una passerella così importante – dice con soddisfazione il presidente della Gotto D’Oro l'ingegner Luigi Caporicci – con i nostri vini esposti è sintomo che il Lazio, che ha sempre avuto vini d’eccellenza, adesso è pronto a primeggiare nelle prestigiose vetrine internazionali”.
E, anche dal punto di vista turistico l’Italia è ancora in pole position: le vacanze nel Belpaese da parte dei tedeschi continuano a fruttare ancora 7 miliardi di euro l’anno soltanto nel 2013, facendo registrare un livello di spesa procapite per vacanza alto: 906 euro. E’ quanto emerge da un sondaggio della GfK (società di ricerca sui consumi) che conferma il turismo tedesco come la maggiore fonte di clientela estera per l’Italia. In quest’ottica non poteva mancare anche quest’anno la partecipazione dell’ENIT (Agenzia nazionale italiana del turismo) alla fiera di settore più importante nel panorama turistico internazionale, che lo scorso anno ha registrato 114.000 visitatori del settore turistico e 60.000 visitatori privati per ben 6,5 miliardi di euro di valore dei contratti firmati. Quest’anno, all’edizione appena conclusa, hanno partecipato 10 mila espositori provenienti da più di 180 paesi presenti in 26 padiglioni, e l’Italia è stata presente con le regioni Campania, Calabria, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Piemonte, Sicilia, Umbria, Comune di Napoli, Roma Capitale e vari espositori privati per promuovere la vasta offerta turistica del Belpaese. Il tema principale è stato proprio l’EXPO2015 a Milano, in occasione del quale sono attesi in Italia circa 20 milioni di visitatori.
A incassare un enorme successo per l’area capitolina, è stato lo sbarco della “Dolce Vita” a Berlino con uno stand dello storico locale Harrys’Bar e affianco, il mitico gelato romano preparato dall’Unione gelatai:
“I tedeschi sono rimasti sbalorditi – ha detto Pietro Lepore, proprietario dello storico locale Harry’s Bar nonchè presidente Fiepet e associazione Via Veneto – dalla nostra gentilezza e prodotti. Abbiamo fatto degustare l’amatriciana e i nostri vini pregiati del Lazio”. La promozione dei vini laziali è iniziata in maniera incisiva da almeno un quinquennio. Proprio nel locale di via Veneto è partito il progetto Made Wine Lazio inaugurato dall’allora presidente dell’Arsial Erder Mazzocchi alla presenza delle maggiori cantine, viticoltori, imprenditori e politici.
E si è fatto qualcosa di concreto: a partire dall’Harry’s Bar sono stati inseriti nelle rinomate carte dei vini in prima pagina le cantine laziali, Castelli Romani in testa.
Pietro Lepore lascia dunque Berlino con una consapevolezza in più: “Ormai il Lazio si pone ai vertici riguardo i vini – conclude – è un grande successo perché fino a 10 anni fa questo prodotto era un po’ bistrattato, ma grazie all’unione di imprenditori e cooperative adesso possiamo davvero brindare!”.
di Chiara Rai
Roma – L’icona della Dolce vita felliniana vivrà nella memoria di tutti nei posteri. Lo storico paparazzo Rino Barillari la ricorda con immenso piacere: “ Dopo la morte di Virna Lisi – dice Rino Barillari – arriva un’altra notizia tragica dell’emblema della Dolce Vita che ci lascia. Una donna conosciuta in tutto il mondo, amata e sognata da tutti gli italiani. Noi del mestiere l’abbiamo inseguita tante volte, estasiati da questa donna bellissima, una bellezza straniera in Italia. Posso dire di aver avuto la fortuna di averla incontrata spesso: era estremamente gentile e la sua gentilezza mi metteva in imbarazzo. Indimenticabili le sue passerelle in via Frattina, quando usciva a fare shopping o la notte in qualche ristorante o ancora all’Harry’s bar a prendere l’aperitivo. Se mi avvicinavo troppo – continua Barillari – mi diceva: “per favore non disturbarmi” ma io mi tenevo a debita distanza e le ho scattato, in diverse occasioni, delle foto che hanno fatto storia. Ho una sola remora, quella di non essere riuscito a portarla nella fontana di Trevi, ma mi accontento di averla fotografata, conosciuta. Se mi ricordo l’effetto che faceva la Ekberg quando ci passava accanto? All’improvviso sembrava giorno tanti erano i flash!”
Anche Piero Lepore, proprietario e gestore dello storico Harry’s bar di Roma ha voluto ricordare la grande Diva scomparsa: “Se n’è andato un altro pilastro del cinema – ha detto Piero Lepore – che ha fatto grande Roma e che ha contribuito alla nascita della città eterna come polo cinematografico internazionale. Anita Ekberg ha reso via Veneto un set cinematografico ed oggi questa strada è tra le più famose al mondo grazie ad icone come la Ekberg”.
Redazione
Terminate le fasi di degustazione, svoltesi nella suggestiva ambientazione della Riviera del Cònero, la giuria della seconda edizione della Selezione Internazionale dei Vini da Pesce ha emesso un verdetto che registra un ottimo risultato per l’enologia laziale. A primeggiare sull’agguerrita concorrenza internazionale nella categoria dei vini bianchi secchi tranquilli a indicazione geografica è il Lazio IGP Chardonnay 2012 della Gotto D’Oro di Frattochie di Marino, in provincia di Roma.
E non finisce qui! All’eclatante successo conseguito dall’azienda dei castelli romani, fanno da cornice ben 5 diplomi di merito, riconoscimenti assegnati ai vini che hanno conseguito il punteggio complessivo di almeno 80 centesimi, corrispondenti all’aggettivazione “ottimo” in base al metodo di valutazione dell’Union Internationale des Oenologues. Un risultato collettivo molto positivo, che conferma il trend di crescita del settore vitivinicolo di questa regione. Nel corso di tre giorni, i componenti della giuria internazionale hanno valutato 543 dei 565 campioni presentati, provenienti da 259 aziende in rappresentanza di 19 regioni italiane ed 8 nazioni estere: Albania, Austria, Francia, Germania, Grecia, Portogallo, Slovenia ed Ucraina. Nelle 10 categorie in gara sono stati premiati, con 37 medaglie e 384 diplomi, ben 421 vini, pari al 77% di tutti quelli presentati. Un dato che esprime la crescita qualitativa del com-parto, se paragonato al 67% della precedente edizione.
Complessivamente sono 10 le regioni italiane che hanno guadagnato almeno una medaglia: Abruzzo, Basilicata, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Toscana, Trentino, Veneto e, naturalmente, Lazio. Per quanto riguarda l’estero, doppia medaglia d’oro per i vini tedeschi, mentre le altre nazioni in gara debbono accontentarsi dei diplomi di merito. In una fase nella quale l’export vinicolo italiano fa segnare un lusinghiero +7%, mitigando la frenata del mercato interno, l’eccellente performance dei vini italiani alla Selezione Internazionale dei Vini da Pesce è un dato che lascia ben sperare per il futuro del comparto e per la bilancia commerciale del nostro Paese. Il Comitato Organizzatore – composto da Regione Marche, Camera di Commercio di Ancona, dalla sua azienda speciale per l’internazionalizzazione Marchet e da I.M.T.-Istituto Mar-chigiano Tutela Vini – è già al lavoro per orchestrare al meglio la premiazione, in programma il 22 giugno alla Marina Dorica di Ancona, nell’ambito del Campionato Mondiale di Vela d’Altura. Ad oggi la Selezione è l’unico unico concorso internazionale riservato a vini bianchi, rosati e spumanti di qualità, tra quelli che godono dell’approvazione del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali. Un’indubbia occasione di confronto e visibilità per i produttori italiani che intendono competere sui mercati internazionali.