Necromunda: Hired Gun, l’Fps ambientato nell’universo di Warhammer 40K

Necromunda: Hired Gun trasporta i giocatori sull’omonimo pianeta-formicaio dell’universo di Warhammer 40K, mettendoli nei panni di un anonimo cacciatore di taglie in cerca di vendetta. Dopo aver rischiato la vita nel corso di una missione molto pericolosa, si viene tratti in salvo dal famoso cacciatore di taglie Kal Jericho e condotti a Martyr’s End, un piccolo rifugio in cui vari avventurieri trovano riparo dal pericolo costante che questo pianeta porta con sé. Necromunda è infatti un pianeta in cui non esiste alcun tipo di regola scritta o legge, dove alcuni malcapitati vengono ridotti in schiavitù fino a diventare dei veri e propri ingranaggi di oscuri macchinari e dove la gilda dei Mercanti fa affari di ogni tipo con i vari clan che abitano queste lande desolate. In questo magnifico scenario caotico si muove il protagonista, accompagnato dal suo fedele mastino alla ricerca di Silver Talon, un criminale che è il bersaglio principale della Gilda e dello stesso Jericho. La trama purtroppo non è certamente il punto forte di questo gioco, nonostante possa far leva sul vastissimo universo ideato da Games Workshop, ma il titolo fortunatamente offre alcune buone qualità da non sottovalutare. Andiamole a scoprire. Una volta lanciato il titolo e dopo aver creato il proprio personaggio scegliendo l’aspetto tra una delle non tantissime opzioni predefinite a disposizione, ci si ritroverà a Martyr’s End, area che rappresenta il campo base. Qui sono presenti alcuni venditori, un particolare medico che si occuperà dei potenziamenti e di quelli destinati al mastino, edun vero e proprio tabellone dal quale poter lanciare le varie missioni che il gioco offre. Necromunda: Hired Gun non ha alcuna velleità Open World, ma piuttosto si affida al classico schema suddiviso in livelli: una volta scelta la missione da affrontare si verrà trasportati nella zona preposta, per poi tornare a Martyr’s End una volta completato il compito. Necromunda: Hired Gun è un’esperienza completamente single player, composta dalle 13 missioni della campagna principale che necessiteranno di circa 7/ 8 ore al livello intermedio per essere completate, oltre ad una nutrita selezione di missioni secondarie casuali suddivise in classi di difficoltà crescente. Queste non aggiungono però nulla alla lore del gioco, limitandosi a buttare il giocatore nella mischia in arene ambientate solitamente in parti già affrontate nella campagna e rivelandosi utili principalmente per recuperare crediti e loot che saranno d’aiuto nel corso della storia principale. I nemici del protagonista sono i tre principali clan che dominano i bassifondi di questo desolato pianeta: gli Orlock, un clan di industriali che sfrutta armi standard, le Escher, donne guerriere capaci di teletrasportarsi e di colpire con attacchi magici, ed infine i Goliath, dei veri e propri bestioni corazzati dotati di armi pesanti e martelli enormi. Oltre a questi si verrà in contatto anche con dei particolari Troll e dei piccoli mech corazzati che metteranno alla prova i riflessi di chi si trova dinanzi lo schermo.

Il gameplay offerto da Necromunda: Hired Gun cerca di riproporre quello che si è già visto in giochi come Doom, alternando fasi esplorative tra i labirintici livelli di gioco, in cerca di casse sempre ben nascoste che garantiscono loot di buon livello e crediti, a fasi da Arena Shooter in cui farsi largo tra vere e proprie orde di nemici, accompagnati da musica metal in sottofondo. Per farlo il proprio alter ego virtuale è dotato di vari innesti cibernetici che ci offrono una serie di aggiornamenti cybernetici che spaziano dal doppio salto allo scatto in volo, arrivando a poteri speciali che ci permettono di far letteralmente esplodere i nemici tramite delle sfere di energia, oppure tramite attacchi che consentono di teletrasportarsi alle loro spalle per poi sferrare potenti colpi ad area che coinvolgono chiunque sia all’interno del raggio d’azione. Sempre seguendo la strada tracciata da altri giochi, si avrà la possibilità di compiere le classiche esecuzioni corpo o corpo che devasteranno il nemico di turno e che serviranno a rifornire il giocatore di punti vita, aspetto da non sottovalutare visto che per ogni missione si hanno a disposizione un massimo di tre medikit e di altrettanti Stim, delle fiale che permettono di ritornare in vita non appena veniamo uccisi. Come già accennato, il giocatore sarà accompagnato dal proprio fedele mastino potenziabile a sua volta con diversi innesti cibernetici, che si renderà utile sbarazzandosi delle orde di nemici, oltre che ad indicare la loro esatta posizione sulla mappa. Necromunda: Hired Gun presenta anche una componente da looter shooter, seppur in maniera piuttosto abbozzata. Proseguendo nelle missioni si potranno raccogliere varie bocche da fuoco che, come da tradizione, sono suddivise in livelli a seconda della loro rarità, da quelle grigie che sono le armi di base, passando per le azzurre, poi le viola ed infine le armi dorate che, ovviamente, rappresenteranno il meglio che il gioco può offrirci. Oltre al proprio arsenale si potranno recuperare anche corazze, manufatti tecnologici e portafortuna che andranno a migliorare le statistiche del personaggio o la probabilità di raccogliere loot e bottino di migliore qualità. Al termine di ogni missione ci sarà un vero e proprio debriefing con tanto di valutazione finale in cui poter decidere quali armi tenere nel proprio inventario, per poi vendere tutte le rimanenti recuperando i sempre utili crediti. L’aspetto migliore di Necromunda: Hired Gun è senza dubbio la grande possibilità di personalizzazione del protagonista tramite gli innesti cibernetici che il gioco offre. Spendendo i crediti ci si può potenziare notevolmente andando a migliorare, oltre alla capacità di fuoco, anche l’agilità, per muoversi più velocemente nel bel mezzo dei furiosi scontri che il gioco offre di continuo grazie a salti, doppi salti, scatti ed anche all’utilissimo rampino. Questo, unito alle varie abilità a disposizione, al buon numero di armi disponibili ed anche alle particolari capacità del mastino, rende questo gioco godibile e divertente.

Passiamo adesso alle dolenti note: Necromunda: Hired Gun risulta ottimizzato per la next-gen, ma dopo averlo giocato su Xbox Series X l’unica domanda che ci siamo fatti è come sia possibile dichiarare un gioco in queste condizioni come ottimizzato. Il frame-rate è la prima cosa che colpisce in maniera negativa. Il gioco offre la possibilità di utilizzare un piccolo contatore di fps direttamente su schermo, cosa che, di primo impatto, ci ha fatto pensare ad un framerate stabile, vista l’ostentazione di tanta sicurezza. Invece la situazione è semplicemente disastrosa. Nonostante questo contatore indichi sempre valori tra i 58 ed i 60 frame per secondo, il risultato finale è tremendo. Non appena si gira la visuale tutto procede a microscatti offrendo un quadro tremendo, specialmente se si pensa alle potenzialità delle console di nuova generazione e alla frenesia che un gioco come questo porta con sé. La situazione non migliora dal punto di vista della definizione, con un gran numero di textures non proprio brillanti, per non parlare del fortissimo riciclo di assets che rende i vari stage monotoni e spesso anche monocromatici, con una predominanza del rosso davvero fastidiosa. Inutile aggiungere che anche il character design lascia molto a desiderare, con nemici sempre uguali e con la ciliegina sulla torta rappresentata dai volti dei particolari Troll che a volte si incontrano nel gioco: totalmente inespressivi. Non si salvano da questo scempio nemmeno le cruente esecuzioni, create talmente male da risultare a volte incomprensibili, per non parlare dei piccoli glitch che le contraddistinguono. Alla domanda: possono le sorti di Necromunda: Hired Gun risollevarsi grazie ad un intelligente level design capace di sfruttare le grandi capacità dinamiche del personaggio? La risposta, ahimé è: certo che no, visto che i livelli sono realizzati in maniera caotica e che ci è capitato spesso di perdere completamente l’orientamento. Se nelle prime missioni il gioco offriva il classico segnale su schermo per orientarsi, ad un certo punto questo piccolo aiuto è scomparso e trovare la strada giusta in mezzo a strutture sempre uguali che tendono a ripetersi fino all’infinito non è stato facile. Chiude il quadro la prevedibile sequenza di bug e glitch assortiti che ci hanno portato in diverse occasioni a crash totali del gioco che ci hanno portato nella home page della console senza alcun motivo apparente. Ovviamente risulta completamente assente il supporto al’HDR. Che dire? Questo Necromunda: Hired Gun poteva rivelarsi un ottimo titolo per tutti gli amanti dell’universo di Warhammer 40K, invece per il 70 per cento del gioco ci siamo trovati dinanzi a un piccolo disastro. Non resta che sperare in qualche patch correttiva e soprattutto che in futuro non si incappi in errori del genere che finiscono solo con il minare una produzione di base buona.

GIUDIZIO GLOBALE:

Grafica: 6

Sonoro: 6,5

Gameplay: 5,5

Longevità: 5,5

VOTO FINALE: 6

Francesco Pellegrino Lise