ROMA: CAMPIDOGLIO ACCELERA PER RISOLVERE EMERGENZA ROM

di Matteo La Stella

Roma – A distanza di due giorni dall'inseguimento che ha seminato il panico per le strade di Primavalle, provocando la morte di una persona e il ferimento di altre 8, il Campidoglio punta ad accorciare i tempi per superare l'emergenza rom, schiacciando a tavoletta l'acceleratore verso la potenziale soluzione.

Presto, dunque, la bozza del Piano nomadi dell'assessore alle politiche Sociali e alla Casa, Francesca Danese, verrà trasformata in una delibera di giunta. L'obiettivo da perseguire, secondo il vicesindaco Luigi Neri, è quello di: “Superare definitivamente i campi rom”, garantendo un'abitazione a chi ne ha diritto, costringendo invece chi non lo ha a risolvere per conto suo il cruccio dell'alloggio. “Noi siamo l'unica amministrazione che si è posta il problema di superare i campi rom e riportare la legalità mandando via le famiglie che hanno un reddito elevato o una proprietà”, ha concluso il vicesindaco, spiegando come questo progetto continua di pari passo al percorso di integrazione, che lo stesso reputa “asse portante”.

Il pacchetto, che viaggia sulla scia di quello approntato da Pisapia nel 2011 a Milano, prevede una serie di norme che puntino ad azzerare la presenza di insediamenti rom e sinti nella capitale, con l'intento di integrare una popolazione ormai sedentaria e non più nomade.

All'interno del “vademecum anti campi rom”, sono tre i punti salienti su cui si basa l'impostazione del Campidoglio: concludere il censimento degli oltre 7mila rom presenti negli insediamenti regolari, che ha già consentito di portare a galla alcuni degli impostori che occupavano dei moduli abitativi all'interno degli insediamenti, a fronte di un reddito alto e magari anche di una casa di proprietà. Il secondo punto, invece, confermerebbe l'accesso ad un alloggio popolare come previsto già nel 2013 con l'innaugurazione da parte della giunta Alemanno, mentre, il terzo punto, prevede l'assegnazione su richiesta dei nomadi di lotti di terreno, probabilmente quelli dove tutt'ora sorgono gli insediamenti, da affidare agli stessi insieme a del materiale per costruirsi autonomamente dei prefabricati dove abitare.




ROMA: AL VIA LE UNIONI CIVILI

di Maurizio Costa

Roma – Oggi è il "Celebration Day" in Campidoglio. Il sindaco di Roma, Ignazio Marino, iscriverà nel registro comunale 20 coppie che, dal 28 gennaio scorso, possono avere una legittimazione anche amministrativa.

Il capogruppo Sel in Campidoglio, Gianluca Peciola, e la consigliera comunale, Imma Battaglia, hanno portato avanti l'idea, che finalmente diventa realtà.

Tutti potranno fare richiesta. Basta compilare e inviare all'anagrafe un modulo online. Successivamente il comune di Roma iscrive la coppia nel registro delle unioni civili.

Tra le coppie che si iscrivono ci sono anche, come scrive Repubblica, "due volontarie del Gay Center, Paola e Stella. Stanno insieme da trentun'anni, sono ormai una famiglia consolidata. Entrambe lavorano, anche se la compagna di Paola è esodata. Hanno messo su una bella casa con tante piante e tre gatte. Le famiglie di entrambe hanno accettato la loro unione e il padre di Paola, ex partigiano, sebbene in un primo momento avesse avuto una reazione negativa di fronte all'omosessualità della figlia, in un secondo tempo, constatando la sua felicità e la stabilità dell'unione delle due donne, ha accolto a braccia aperte anche la sua compagna"

Aveva destato molto scalpore la decisione di Marino di istituire questo registro e di trascrivere le coppie omosessuali sposate all'estero. 




OSTIA: IGNAZIO MARINO ASSUME POTERI PRESIDENTE X MUNICIPIO

Redazione
Ostia (RM)
– “Ostia è una grande città nella città. Oggi, dopo le dimissioni del presidente Tassone, assumo i poteri di presidente del Municipio X, accanto a quelli di sindaco di Roma. Lo faccio per affrontare i problemi e per dare risposte ai bisogni dei cittadini. I miei primi atti riguardano da una parte la macchina amministrativa di questo municipio e dall’altra alcune delle questioni più corpose, cominciando dai varchi per le spiagge, che vanno prese di petto. Per questo secondo punto l’assessore Sabella (che già ha la delega al litorale) sta lavorando all’apertura di dieci nuovi varchi dopo quelli che abbiamo aperto lo scorso anno. Rendiamo esecutiva in questo modo una decisione importante a tutela dei diritti dei cittadini, una decisione nel passato troppo a lungo rinviata. Ulteriori rinvii non sono accettabili e credo che su questo siano d’accordo tutti gli abitanti di Ostia e della capitale.
“La mia giunta ed io  ci sentiamo pienamente impegnati a dare risposte a questo territorio. Ostia coi suoi 300 mila abitanti che diventano mezzo milione nei mesi estivi ha le dimensioni e la complessità di una grande città italiana. Per Roma è una grande ricchezza. Per questo i gravi segnali di infiltrazioni delle mafie e della criminalità nel tessuto produttivo, sociale e anche politico ci debbono spingere al massimo rigore e ad un impegno costante. Lo farò da sindaco di Roma e, per il periodo che riterrò necessario, anche direttamente da presidente del Municipio che – nei tempi di legge – tornerà al voto per avere una nuova legittimazione popolare.  Per questo venerdì 17 riunirò la giunta capitolina nella sede del Municipio”. 
“Per quanto riguarda le questioni amministrative la mia giunta e io da alcuni mesi abbiamo sottolineato l’importanza dei meccanismi di rotazione di dirigenti e funzionari amministrativi. Non si tratta di provvedimenti punitivi – come abbiamo chiarito anche assieme al presidente dell’agenzia anticorruzione Cantone – ma di norme di garanzia per i cittadini e per gli stessi dirigenti e funzionari. Per questo, all’interno dei meccanismi di rotazione, ho disposto la nomina della dottoressa Virginia Proverbio come direttrice del municipio mentre il vicecomandante dei vigili, dottor Antonio Di Maggio, assumerà il ruolo di comandante ad interim del gruppo della polizia locale di questo territorio mentre il direttore dell’area tecnica sarà la dottoressa Cinzia Esposito e il responsabile dei servizi socio educativi la dottoressa Gabriella Saracino. Mi affiancherà nel lavoro a Ostia il segretario generale del campidoglio, Liborio Iudicello, che coordinerà il lavoro amministrativo del X Municipio”. Lo dichiara in una nota il sindaco di Roma Ignazio Marino  
 




ROMA, CHIUSURA DELL’ANELLO FERROVIARIO: VERO O FINTO?

di Silvio Rossi

Non credono alle parole pronunciate dal sindaco Ignazio Marino, sulla chiusura in tempi brevi dell’anello ferroviario nella capitale, abituati ai ripetuti annunci non seguiti da provvedimenti reali, gli associati al CESMOT, associazione che studia il trasporto pubblico locale, con una particolare attenzione per le linee su ferro, pensano che i 120 milioni stanziati dalla Commissione Trasporti della Camera per la soluzione all’annoso problema sono certamente una notizia positiva, ma non determineranno l’apertura a breve del tratto ferroviario in questione.

Ne abbiamo parlato col Presidente, Omar Cugini:


Il sindaco Marino ha parlato di giornata storica. È così?
Assolutamente no. Di giornate storiche ce ne saranno state decine finora, ma i treni ancora non passano. E la famosa cura del ferro annunciata anche dai passati sindaci è rimasta molto sulla carta Si potrà parlare di giornata storica quando vedremo passare il primo treno. Non vorrei che siano, ancora una volta, parole al vento.

Perché, pensate che non si realizzerà la chiusura dell’anello?
La chiusura dell'anello non può avvenire in tempi brevi in quanto non è stato ancora risolto il nodo degli insediamenti abusivi, sia lato Tor di Quinto, sia lato Roma Aurelia. Senza dimenticare che per chiudere l'anello serve comunque realizzare un Ponte sul Tevere e una stazione d'interscambio con la Roma Nord a Tor di Quinto se lo si vuole rendere funzionale. Sono “solo” 20 anni che se ne parla e ancora non si fa nulla.
 

Intanto però si può riaprire il tratto fino a Vigna Clara.
Sì, però si tratterebbe di un tratto con una sola stazione, con costi comunque elevati e benefici dubbi. E in ogni caso dovrebbe essere la Regione, committente del servizio ferroviario, a decidere se e come fare dei servizi su Vigna Clara. Vorremmo sapere cosa ne pensa l'Assessore Civita.

Qual è secondo voi l’intervento più urgente da realizzare per risolvere il problema della mobilità cittadina?
Intanto aprire prima possibile la tratta fino a San Giovanni della Metro C. E tornare a investire sul tram, mezzo ecologico per eccellenza, cantierizzando le famose linee promesse. In vista dell'imminente Giubileo, occorre portare anche il bifilare filoviario da Porta Pia a termini, per risolvere l'annoso problema della carenza di vetture filoviarie per i noti problemi alle batterie, e sbloccare la penosa vicenda della filovia di Via Laurentina. Roma ha bisogno di mobilità, ma ha bisogno di meno chiacchiere e più fatti concreti




IGNAZIO MARINO, UN ENFANT – PRODIGE PER SUPER – CONSULENTE: E' FEDERICO BROCCHIERI

Redazione

Roma – Incredibile ma vero e una volta per tante si riesce ad essere soddisfatti di scelte che favoriscono la meritocrazia. Un giovane di 23 anni sarà il nuovo super-consulente del sindaco Ignazio Marino "per tutte le iniziative che saranno realizzate in materia di ambiente e cambiamenti climatici, a livello europeo e mondiale, nel corso del 2015". Infatti, in vista della conferenza sul clima che si terrà a Parigi il 26 marzo, per la quale Marino è stato invitato dalla sua omologa parigina Anne Hidalgo a condividere la cabina di regia per l’organizzazione del meeting dei sindaci delle capitali europee e delle grandi città, Roma capitale ha deciso di avvalersi del supporto di un professionista altamente qualificato nel settore, anche a livello internazionale. E la scelta di Marino – formalizzata con un'ordinanza approvata lo scorso 5 marzo – è caduta su Federico Brocchieri, 23enne romano, una sorta di enfant-prodige nel campo dell'ambiente e del clima. Classe 1991, Brocchieri è laureato alla Sapienza in Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio, ed è coordinatore della Sezione Giovani dell'Italian Climate Network dal 2012. Membro del team internazionale di Climate Champions del British Council dal 2010 e Fellow per The Adopt a Negotiator Project dal 2014, è stato delegato ufficiale alle conferenze delle Nazioni Unite sul clima COP17 (Durban, 2011), COP18 (Doha, 2012), COP19 (Varsavia, 2013), COP20 (Lima, 2014), ADP2.8 (Ginevra, 2015). Nel giugno del 2013, Brocchieri ha rappresentato l’Italia, come Ministro dell’Energia e del Cambiamento Climatico al G8 giovanile di Londra, e nel 2011 è stato collaboratore esterno di WWF Italia – Ricerche e Progetti. Per Italian Climate Network ha elaborato e coordinato diversi progetti ed iniziative pubbliche, fra cui il Progetto Scuola, il Think Tank italiano sul principio di Equità Intergenerazionale, la People’s Climate March di Roma. A oggi, ha inoltre tenuto più di 40 seminari su scienza, negoziati e partecipazione giovanile relativi ai cambiamenti climatici presso scuole, università e conferenze in Italia, Danimarca, Ungheria, Belgio, Polonia, Kuwait, Sud Africa, Peru e Qatar, fra cui una lezione all’Academic Bridge Programme della Qatar Foundation.
Un curriculum insolitamente lungo per un ragazzo di 23 anni, che da oggi metterà la sua esperienza al servizio del Campidoglio, e specificamente del sindaco con il quale collaborerà direttamente, a partire dalla definizione dell'agenda del meeting delle grandi città che si terrà il 26 marzo nella capitale francese nell'ambito della Conferenza Parigi 2015 sul clima. Brocchieri, si legge nell'ordinanza, presterà la sua consulenza a titolo gratuito, fatte salve le spese effettivamente sostenute comprese quelle derivanti dalla partecipazione a incontri di livello nazionale o internazionale sulle tematiche ambientali.




MATRIMONI GAY: NON SONO VALIDI MA SOLO IL TAR PUÒ ANNULLARLI

di Maurizio Costa

Roma – Il Tar del Lazio ha annullato le decisioni dei prefetti di cancellazione delle trascrizioni dei matrimoni gay celebrati all'estero. Le nozze omosessuali non sono comunque accettate dalla legge italiana, ma non saranno i prefetti delle città a decidere l'annullamento delle trascrizioni negli albi comunali.

Solo il tribunale civile potrà decidere sulle nozze gay. La sentenza arriva dopo il ricorso di una coppia gay di Roma, che, dopo aver usufruito delle trascrizioni decise dal sindaco Ignazio Marino, ha visto cancellare le firme al comune proprio per mano del prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro. Il tribunale non accetterà comunque le nozze gay celebrate all'estero.

Aveva fatto scalpore la decisione di alcune città italiane, tra le quali Roma, Empoli, Milano e Bologna, di trascrivere in comune i matrimoni tra persone dello stesso sesso. Le firme nell'albo non avevano comunque nessun valore legale, ma avrebbero significato un avvicinamento italiano alle altre nazioni che hanno già introdotto una norma. In quel caso, il 31 ottobre 2014, il prefetto di Roma Pecoraro aveva annullato le trascrizioni.

Il sindaco di Roma Ignazio Marino, ha dichiarato che "avevo sempre affermato, pur non essendo un esperto di giurisprudenza, che sulla base delle normative nazionali e comunitarie fosse un dovere del sindaco trascrivere un documento di un'unione avvenuta all'estero di due cittadini della mia città. Per me non è assolutamente una sorpresa, non credo ci sia stato mai un momento in cui ho mostrato un minimo dubbio sulla mia certezza".
 




MAFIA CAPITALE, IGNAZIO MARINO ANNUNCIA: “PRONTI ALTRI 120 INDAGATI”

di Maurizio Costa

Roma – La capitale d'Italia è pronta a fronteggiare una nuova ondata di indagati nell'inchiesta di Mafia Capitale, che già da qualche mese ha messo in subbuglio l'amministrazione comunale capitolina. Il sindaco Ignazio Marino ha detto: “Sbrigatevi ad approvare la delibera, perché stanno per arrivare altri 120 avvisi di garanzia per Mafia Capitale”, riferendosi all'approvazione del Piano di vendita degli immobili del comune di Roma. Parole molto dure, che hanno gettato fermento e preoccupazione all'interno dell'aula Giulio Cesare. Presente alla seduta anche il commissario del Pd romano, Matteo Orfini, che è rimasto senza parole.

Gli emendamenti che caratterizzano la vendita immobiliare sono stati bloccati, quindi nessun altro lotto può essere inserito all'interno della delibera comunale. Neanche la sede dell'associazione 'Imagine', fondata da Marino, sarà toccata dal provvedimento. Questa onlus, infatti, paga solamente 162 euro al mese per occupare un immobile a San Lorenzo, in via dei Volsci. Sebbene il sindaco non sia più all'interno dell'associazione, questo fatto fa storcere il naso ai cittadini romani.

Riguardo all'annuncio di Ignazio Marino sui nuovi provvedimenti di Mafia Capitale, Francesco Storace ha scritto su Twitter che “Ignazio Marino spara: «In arrivo 120 provvedimenti giudiziari per mafia capitale». Ora siediti e spiega per bene a chi mandi il pizzino”, una frase che ha gettato forti polemiche sull'operato del sindaco della capitale.

Intanto, la Direzione Nazionale Antimafia (Dna) ha stilato il rapporto per il 2014 e ha rilevato la potenza di Massimo Carminati all'interno della politica e dell'amministrazione romana. Rosy Bindi, presidente della Commissione parlamentare Antimafia, ha presentato questo rapporto della Dna: “avvalendosi del legame con alcuni personaggi dell'estrema destra romana divenuti negli anni importanti personaggi politici o manager pubblici, e attraverso alcuni esponenti del mondo imprenditoriale, l'organizzazione di Carminati ha potuto condizionare pesantemente il contesto politico ed amministrativo romano, determinando la nomina di personaggi graditi in posizioni strategiche quali quelle di presidente e di capo segreteria dell'assemblea capitolina, di presidente della Commissione per la Trasparenza del consiglio capitolino, di direttore generale, consigliere di amministrazione, dirigente dell'azienda municipalizzata Ama; ottenendo l'allontanamento e la sostituzione del direttore del dipartimento per i servizi sociali del Comune di Roma in quanto non sensibile alle esigenze del sodalizio; intervenendo nelle elezioni comunali di Sacrofano, paese alle porte di Roma”.

Un rapporto molto forte che getta nuove ombre sull'operato delle precedenti giunte capitoline.




IGNAZIO MARINO, NUOVO LOGO ROMA: SCATTA IL BLITZ DI GIOVENTU' NAZIONALE AL CAMPIDOGLIO

LEGGI ANCHE: ROMA E TURISMO, SANTORI “TAGLI ALLA CULTURA E UNA FIGURINA AL POSTO DEL LOGO. IGNAZIO MARINO ATTENTA AL TURISMO DI ROMA”

 

Redazione

Roma – Blitz di Gioventù Nazionale questa notte in Campidoglio, dove i militanti del movimento giovanile di Fratelli d’Italia-An hanno esposto alcuni striscioni per esprimere il loro disappunto contro il nuovo logo di Roma.

«Come al solito quella del Sindaco Marino si conferma una politica basata sulle vere emergenze che la città sta vivendo: dopo la trascrizione delle unioni civili e il quartiere a luci rosse (entrambi provvedimenti rigorosamente vietati dalla legge) è riuscito a tirare fuori questo gioiello grafico. Sappiamo bene che verrà utilizzato solamente nelle relazioni esterne del Comune, ma ci teniamo a ricordare che i sottoscritti di essere gli eredi della millenaria storia di Roma già lo sanno, ed è un orgoglio che ci piacerebbe marcare soprattutto all'estero» E’ quanto dichiarano Francesco Todde e Daniele Saponaro, dirigenti romani di Gioventù Nazionale.
 




ROMA E TURISMO, SANTORI “TAGLI ALLA CULTURA E UNA FIGURINA AL POSTO DEL LOGO. IGNAZIO MARINO ATTENTA AL TURISMO DI ROMA”

“A scandalizzare i romani non è solo la storpiatura di Roma in “Rome&you”, ma anche il folto programma di viaggi previsto dal Piano di promozione di Roma Capitale in Italia e all’estero approvato il 16 gennaio scorso dalla Giunta capitolina.

 

Redazione
Roma
– “Brutto risveglio questa mattina per i romani. E’ bastato un rapido sguardo sui social per constatare quanto il nuovo logo di Roma Capitale per il turismo risulti non solo incomprensibilmente antiestetico, ma offensivo nei confronti della città stessa. Sono gli stessi cittadini che increduli si domandano se sia uno scherzo e quanto è costato alle tasche dei contribuenti questo schizzo da figurina di cartoni animati. La mania della Giunta Marino di impoverire tutto ciò che ci rappresenta è diventata insopportabile agli occhi di chiunque e non è accettabile quest’ulteriore oltraggio al nome della città di Roma ridotto a richiamare la tariffa “you&me” della Omnitel che tanto andava di moda nel decennio passato” lo dichiara Fabrizio Santori, consigliere regionale del Lazio.
“A scandalizzare i romani non è solo la storpiatura di Roma in “Rome&you”, ma anche il folto programma di viaggi previsto dal Piano di promozione di Roma Capitale in Italia e all’estero approvato il 16 gennaio scorso dalla Giunta capitolina. Anche qui ci domandiamo con quali risorse si intendono sostenere le trasferte all’estero tanto amate dal sindaco Marino se il bilancio approvato prevede tagli alla cultura per 33 milioni di euro. Che senso ha investire per invitare i turisti a Roma, senza offrire loro i servizi pubblici necessari, né valorizzare gli aspetti culturali di una città che della Cultura è la Capitale del Mondo. Pensavamo che oramai sulla politica dell’immagine la sinistra potesse dare lezione a tutti. Evidentemente ci sbagliavamo, il logo che dovrebbe rappresentare la Città Eterna è così insignificante da rappresentarne tutto il degrado in cui vive la nostra città. Mala tempora currunt”
 




IGNAZIO MARINO: TRE BANDI DA 600MILA EURO DA ASSEGNARE PREFERIBILMENTE… AI ROM

Redazione


Roma – “Gli avvisi banditi dal sindaco Marino e dall’Assessore Danese devono essere ritirati già nelle prossime ore, altrimenti saremo costretti ad andare in Campidoglio con tutti i licenziati di questa Giunta, i vincitori dei concorsi, e i disoccupati romani che attendono lavoro e che ogni giorno inviano centinaia di curricula senza alcuna risposta. Con il sindaco Ignazio Marino era chiaro che i romani fossero cittadini di serie B, ma che ora rom, sinti e camminanti abbiano una preferenza per lavorare è veramente troppo e rischia di creare tensioni sociali di cui la sinistra sarà pienamente responsabile”, così in una nota Fabrizio Santori, consigliere regionale del Lazio in merito ai tre bandi da 600.000 euro del Dipartimento politiche sociali di Roma Capitale per la manutenzione dei campi nomadi Salone, Lombroso, Barbuta, Candoni e Gordiani.
“Chiediamolo ai licenziati della Multiservizi, a quelli della Ciclat e della Tecnobus, ai lavoratori dell’ex istituto di vigilanza dell’Urbe e di Risorse per Roma, a chi attende ancora di essere assunto in Ama o al Comune ai vincitori o agli idonei di regolari concorsi, e poi andiamo nelle periferie della città a sapere cosa pensano i romani. Anzi invito Ignazio Marino e l'assessore Danese a venire nelle periferie con il loro camper al fine di esporre i loro progetti di lavoro prima ai nomadi, di case da assegnare prima ai nomadi e di gestione dei rifiuti anche ai nomadi. Ritirino quei bandi perché se non lo faranno saremo noi ad occupare il Campidoglio”, conclude Santori.
 




MAFIA CAPITALE, IGNAZIO MARINO: "INACCETTABILE ARTICO L’ESPRESSO – ADIREMO VIE LEGALI"

Nota del sindaco di Roma Ignazio Marino

Roma – Ho letto l’articolo che l’Espresso (on line da oggi e nelle edicole domani) ha titolato “Mafia Capitale, la finanza bussa alla porta di Ignazio Marino”. Personalmente, e come sindaco di Roma Capitale, l’ho trovato inaccettabile e mi vedo costretto a chiedere all’avvocatura capitolina di adire alle vie legali a tutela del nome della città, dei miei concittadini e anche mio. Parto dalle prime righe, dove si scrive che “visto che Ignazio Marino la tirava troppo per le lunghe, lo scorso venerdì i finanzieri del nucleo di polizia tributaria hanno bussato agli uffici del Campidoglio e hanno ordinato l’esibizione di centinaia di documenti che riguardano decine di appalti sospetti”. Qui c’è un falso bello e buono: io non l’ho mai tirata per le lunghe, al contrario.

Roma Capitale ha ricevuto il giorno 16 gennaio 2015 da parte dei Ros la richiesta di esibizione di  documenti relativi alle vicende contenute nell’inchiesta della Procura. Il termine per la consegna dei documenti era stabilito per oggi, 22 gennaio 2015. Gli uffici li hanno preparati e hanno immediatamente contattato i Ros  perché li venissero a prendere. Essi ci hanno comunicato che avrebbero provveduto a ritirarli domani, venerdì 23 gennaio 2015. Noi, dunque, abbiamo rispettato i tempi alla lettera e quei documenti non li avremmo mai potuti consegnare se non di fronte ad una richiesta come quella che ci è pervenuta lo scorso 16 gennaio.
Fin qui siamo alle ricostruzioni palesemente false (era così difficile riportare serenamente i fatti così come sono realmente avvenuti, senza inventare ritardi inesistenti?). Ma il nocciolo più negativo dell’articolo è nel fatto di allineare e affastellare tanti diversi episodi per scrivere che, “studiando decine di incartamenti e informative è evidente che il magna magna non è affatto un luogo comune della plebe ignorante ma il tratto distintivo indiscutibile della Capitale”. Frasi sostenute da commenti anonimi addirittura attribuiti a pubblici ministeri.
Nell’articolo tutto è confuso: gli scandali non hanno data né padri, e l’attuale amministrazione è presentata con falsa accondiscendenza: “Il sindaco Marino ci prova, promette da anni (ma se siamo in Campidoglio da un anno e mezzo!) onestà e trasparenza, ma finora non sembra essere riuscito a smantellare una struttura marcia dove i controlli non esistono, la confusione amministrativa è regola lo statu quo un moloch apparentemente invincibile”. No, questa non è Roma e neppure l’amministrazione che ho l’onore di guidare. Gli scandali e la corruzione sono il cancro che questa giunta ha deciso di avere come nemici. Abbiamo varato le nuove regole sugli appalti a 50 giorni dall’avvio dell’inchiesta su Mafia Capitale meritandoci, ancora stasera, l’apprezzamento del presidente dell’autorità nazionale anticorruzione Raffaele Cantone. Crediamo che quasi tre milioni di cittadini, e i tanti che in Italia e nel mondo amano Roma, meritino una informazione migliore, senza populismi ad effetto che ricordano gli slogan di certa cattiva politica.