L'ITALIA BRUCIA, ALLE LEGGI CHE ABBIAMO DOVREBBERO SEGUIRE FATTI CONCRETI

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Chiara Rai

I nostri polmoni hanno bisogno di ossigeno. Un’affermazione d’importanza vitale mentre tutto intorno l’Italia brucia. E se l’  “Dal 1 gennaio al 12 agosto 2012 il numero dei roghi e' aumentato di circa il 79 per cento rispetto all'anno precedente, con 5.375 incendi boschivi divampati dall'inizio dell'anno''. Lo comunica in una nota il ministero delle politiche agricole alimentari e forestali. In consistente aumento risulta anche la superficie totale percorsa dalle fiamme, che cresce di circa il 104 per cento rispetto al 2011. Tra le ragioni dell'aumento c'e' l'incremento degli incendi boschivi in inverno e in primavera, dovuto alle particolari condizioni climatiche e ai conseguenti fattori predisponenti sfavorevoli che hanno interessato alcune regioni settentrionali (Lombardia, Liguria, Piemonte, Friuli Venezia Giulia) e centro-meridionali (Toscana, Campania, Calabria, Lazio, Basilicata). In queste regioni si e', pertanto, verificato un aumento del 130% per cento rispetto alla media del periodo. Secondo le stime del ministero complessivamente, al 12 agosto 2012 le maggiori criticità si riscontrano in Sardegna (805), Campania (677), Calabria (635), Puglia (560), Toscana (504) e Lazio (467): in queste regioni si e' concentrato ad oggi quasi il 70 per cento del totale degli eventi e delle superfici totali percorse dal fuoco.

 Oltretutto, le foreste tropicali sotto tutela stanno fallendo nel loro compito di proteggere la biodiversità, sempre più minacciate da caccia illegale, disboscamenti e incendi. Questa amara constatazione è ciò che emerge dallo studio pubblicato su Nature da più di 200 ricercatori provenienti da ogni parte del mondo.

La prima campagna del World Wide Fund For Nature (Wwf) su questo tema risale al 1975, ed è del 1976 il primo rapporto della Food and Agriculture Organization (Fao) sulle foreste tropicali. Nel 1980, con il World Conservation Strategy (Wcs), cominciano a delinearsi le prime iniziative attive volte alla conservazione del patrimonio forestale: per tutto il decennio si susseguiranno campagne contro la deforestazione e si moltiplicheranno le organizzazioni, governative e non, interessate a questi temi.

Nel 2006, oltre 68 milioni di ettari di foresta e oltre 10000 prodotti in tutto il mondo sono certificati Fsc. Oggi, la sfida è quella di tradurre le indicazioni e le buone pratiche consigliate da svariate Organizzazioni non governative (Ong) in leggi per il controllo della gestione del patrimonio forestale. L'Unione Europea (Ue) si sta muovendo in questa direzione da alcuni anni, attraverso il Forest Law Enforcement Governance and Trade (Flegt) , una legge sulla gestione e il commercio delle foreste. Siamo però ancora lontani dalla stesura di trattati internazionali vincolanti.




RIANO, IL SITO BRUCIA SENZA SOSTA… E SORGONO I DUBBI SULLA NATURA DEGLI INCENDI

Solo tre giorni fa (9 agosto) pubblicavamo l’articolo “RIANO BRUCIA. QUANTA DIOSSINA SI SAREBBE SPRIGIONATA SE CI FOSSE STATA UNA DISCARICA?”. Le fiamme sono arrivate a lambire dei capannoni situati proprio all’interno della cava che doveva diventare discarica.

 

Gabriella Resse
A Riano nell’area di Pian dell’Olmo, quasi a ridosso della paventata discarica individuata nei mesi scorsi dalle Autorità capitoline, nei pressi di un quartiere residenziale (borghetto) dell’agglomerato abitativo di Colleromano e su gran parte della collinetta denominata Procoio Vecchio, roghi di piccole e grandi dimensioni, si sono succeduti incessantemente fino a oggi pomeriggio, sabato 11 Agosto, gettando nel panico e nello sconforto i residenti che hanno visto il fuoco sfiorare le proprie abitazioni a poche centinai di metri se non di meno. Le fiamme si sono propagate fino alla via Tiberina, dove anzi sembra che siano partiti alcuni focolai. I testimoni ci hanno confermato che il caldo ed il fumo creatosi per effetto della combustione ,ha generato non pochi problemi, sia dal punto di vista fisico che psicologico, molte persone sono rimaste sveglie durante la notte per controllare che i piccoli focolai ,che non erano stati spenti del tutto ,non riprendessero la loro attività distruttiva e molti di loro si sono organizzati per un’eventuale repentina evacuazione dell’area. Sempre secondo il racconto di testimoni oculari, volontari della protezione civile e vigili del fuoco avrebbero asserito che la paternità degli incendi potrebbe essere di origine dolosa, ma per ora non abbiamo una conferma ufficiale in tal senso. Certo è che si tratta di una curiosa coincidenza che proprio l’area che il 4 giugno scorso fu indicata per ospitare il sito di smaltimento rifiuti della Malagrotta bis, e dopo la strenua lotta dei Rianesi che momentaneamente hanno allontanato questa ipotesi, sia oggi oggetto di un devastante incendio che diversi indizi ( compresa la durata ..”tre giorni ” ed il moltiplicarsi di focolai) lo farebbero ricondurre ad un evento doloso. Considerata l’importanza che quest’area ha rivestito negli ultimi mesi per la questione rifiuti nel Lazio e non solo, perché di Pian dell’Olmo discarica se ne parlava già un anno fa, si auspica che per una maggiore chiarezza, Prefettura e Magistratura di Roma si attivino in sinergia, al fine di far luce sulla natura di questo scempio.
 

ARTICOLI PRECEDENTI:

10/08/2012 LAZIO TRA LE REGIONI PIÙ COLPITE DAGLI INCENDI.
09/08/2012 RIANO BRUCIA. QUANTA DIOSSINA SI SAREBBE SPRIGIONATA SE CI FOSSE STATA UNA DISCARICA?
14/07/2012 PIAN DELL'OLMO RIFIUTI, LA COMMISSIONE EUROPEA VALUTERA' IPOTESI DI APRIRE UN’INFRAZIONE PER IL MANCATO COINVOLGIMENTO DELLA POPOLAZIONE NELLE DECISIONI ASSUNTE DALLE ISTITUZIONI ITALIANE
01/07/2012 LAZIO EMERGENZA RIFIUTI, PIAN DELL'OLMO: IL 12 LUGLIO SI DISCUTE LA PETIZIONE AL PARLAMENTO EUROPEO
30/06/2012 COLPI DI SCENA DEL SENATORE GRAMAZIO: DALLA SANITA' AI RIFIUTI ALLA POLITICA ALLE STRAGI DEGLI ANNI DI PIOMBO
20/06/2012 RIANO, GIU' LE MANI DA CAVA PERINA: NASCE IL COMITATO CITTADINO E NON INTENDE FERMARSI DAVANTI A NULLA
12/06/2012 RIANO, RIFIUTI TOSSICI SOTTO LA CAVA: DOPO L’ARTICOLO DE L’OSSERVATORE LAZIALE A DISTANZA DI 20 ANNI DAL FATTO PARTE L’ESPOSTO ALLE PROCURE DI ROMA E TIVOLI
10/06/2012 ROMA POST MALAGROTTA: I CITTADINI DEL PRESIDIO DI PIAN DELL'OLMO RISPONDONO ALL'ARTICOLO DI REPUBBLICA
08/06/2012 PIAN DELL'OLMO RIFIUTI, BUCCI (IDV): “SALTA CONSIGLIO STRAORDINARIO,LA POLITICA DISTANTE DALLA REALTA’”
07/06/2012 ROMA DISCARICA PIAN DELL'OLMO, IL CONSIGLIO REGIONALE RIMANDA LA DISCUSSIONE PER LA MOZIONE DI BERNAUDO/DE ROMANIS
07/06/2012 ROMA POST MALAGROTTA: PRESENTATA MOZIONE PER ESCLUDERE PIAN DELL’OLMO
06/06/2012 ROMA POST MALAGROTTA, BERNAUDO (PDL) INVITA SOTTILE AD ANDARE IN COMMISSIONE AMBIENTE
04/06/2012 LAZIO RIFIUTI, SOTTILE: PIAN DEL'OLMO E' LA SCELTA PIU' GIUSTA
04/06/2012 LAZIO RIFIUTI: MARUCCIO (IDV): “CONTRO IPOTESI PIAN DELL’OLMO, CON NOI LA POLVERINI?”
04/06/2012 RIANO: NELLA NOTTE 200 PERSONE INCATENATE SULLA VIA TIBERINA CONTRO DISCARICA A PIAN DELL’OLMO
03/06/2012 ROMA POST MALAGROTTA: 18 SINDACI DELLA VALLE DEL TEVERE INSIEME AI PRESIDI PER DIRE NO A IPOTESI DISCARICA
04/04/2012 RIANO VERITA’ SHOK: INSABBIATI RIFIUTI E POI SILENZIO. I CITTADINI VOGLIONO SAPERE LA VERITA’, ADESSO
29/03/2012 ROMA RIFIUTI, CLINI SUL POST MALAGROTTA: UN "PIANO PER ROMA"
24/02/2012 CORCOLLE – RIANO DISCARICA, CITTADINI IN PIAZZA SABATO PROSSIMO
21/01/2012 RIFIUTI, BUCCI (IDV): NO ALLA DISCARICA A RIANO


 




LAZIO TRA LE REGIONI PIÙ COLPITE DAGLI INCENDI.

Redazione

Sono stati 124 gli incendi boschivi divampati ieri in tutta Italia a impegnare i mezzi e il personale del Corpo forestale dello Stato. Il Lazio e la Calabria sono state le regioni più colpite dalla fiamme rispettivamente con 20 e 18 incendi boschivi. Seguono la Toscana con 13 roghi, la Puglia con 10, la Basilicata e la Sicilia entrambe con 9 roghi. Le province più colpite dalle fiamme sono Reggio Calabria con 9 roghi, Roma con 8, Potenza con 7, mentre 5 roghi sono divampati a Cosenza, Frosinone, Foggia e Messina. Oltre agli interventi nell'ambito della flotta aerea di Stato, il Corpo forestale dello Stato è intervenuto con propri elicotteri su 31 incendi. In particolare nel Lazio è intervenuto un elicottero Erickson S64F per spegnere un incendio che da giorni interessa il Comune di Riofreddo, in provincia di Roma, mandando in fumo 300 ettari di vegetazione, composta in prevalenza da arbusti e bassa macchia. Stamattina erano riprese a Monte Mario, di fronte a Villa Madama, le fiamme elevate di un incendio con un fronte ristretto e sul posto sono immediatamente intervenute due pattuglie della Forestale, una del Comando Provinciale e una del Comando Stazione di Roma, oltre ad un elicottero AB 412 e alle altre forze dell'ordine. L'incendio è stato spento pochi minuti fa e l'area è stata messa in sicurezza. Sono pervenute al Numero di Emergenza ambientale 1515 un totale di 607 segnalazioni di incendi. Nell'arco della giornata il Corpo forestale dello Stato è stato impegnato con 430 pattuglie operative antincendio ed ha effettuato 72 controlli sul territorio. In particolare si segnala che il personale del Corpo forestale dello Stato dell'Emilia Romagna è intervenuto su un incendio boschivo in località Sabbioni nel comune di Loiano (BO), dove è stata rinvenuta una persona di 88 anni deceduta a causa di un rogo presumibilmente provocato dall'abbruciamento di sterpaglie effettuato da lui stesso. Le fiamme hanno interessato un terreno di circa 4.000 metri quadri. Sempre in Emilia Romagna, in località Trasogno nel comune di Tornolo (PR) la Forestale ha rinvenuto un altro ottantenne rimasto vittima di un incendio boschivo.