INCENDIO FIUMICINO: 5 OPERAI INDAGATI

di Matteo La Stella

Fiumicino (Rm) – Sono 5 gli operai indagati nell'ambito dell'inchiesta sull'incendio che la notte tra il 6 e il 7 maggio ha distrutto il Terminal  3 dell'aeroporto di Fiumicino. I 5 operatori indiziati sono dipendenti dell'azienda che ha in appalto la gestione e la manutenzione di tutti gli impianti di riscaldamento e condizionamento all'interno dell'aeroporto.

Diverse sono le prove che convogliano sui 5 manutentori: dai filmati, alle telefonate che sono state acquisite dal magistrato. Emerge, oltretutto, che nei giorni precedenti l'incendio i 5 avessero svolto dei lavori per un problema nella sala E9 da dove la notte del 6 maggio si è propagato il fuoco. Il problema, determinato da un quadro elettrico presente nella sala che tendeva a surriscaldarsi, veniva risolto con un condizionatore portatile posto in prossimità dell'impianto per contrastarne l'alta temperatura. L'apparecchio refrigerante, però, non sarebbe riuscito a combattere il calore asfissiante proveniente dal quadro elettrico che, come documentato nei filmati, faceva scattare l'allarme neutralizzando l'operato del “pinguino” refrigerante. 

Inoltre, la Procura di Civitavecchia ha ascoltato il Comandante Provinciale dei Vigili del Fuoco di Roma, Marco Ghimenti, in qualità di persona informata sui fatti. L'atto istruttorio si è ritenuto necessario per arrivare a comprendere l'attuale stato di sicurezza dell'aeroporto sprovvisto, salvo qualche estintore e qualche rilevatore di fumo, di porte tagliafuoco o sistemi automatici a pioggia. Nei prossimi giorni, il Comandante provinciale dei Vigili del Fuoco dovrà consegnare al Procuratore Gianfranco Amendola e al pm Valentina Zavatto, interessati a sapere se nell'aeroporto vengono osservate tutte le misure di tutela per chi vi lavora o vi transita, una relazione scritta sulla presenza o meno di criticità.

Intanto, nella giornata di venerdì 15 maggio, anche l'aeroporto di Ciampino è stato colpito da un guato ai radar, che ha mandato in tilt la maggior parte dei voli che transitavano per lo scalo. Gli aerei che transitavano sul centro-sud Italia sono stati spostati su altre rotte perché Ciampino non era in grado di verificarne la rotta.




OLBIA: INCENDIO ALL'ESTERNO DELL'AEROPORTO. A FIUMICINO INTANTO È A RISCHIO 1 VOLO SU 2 PER VENERDÌ

di Matteo La Stella

Olbia – Intorno alle 21:30 di giovedì è scoppiato un incendio all'esterno dell' aeroporto Costa Smeralda di Olbia.  A bruciare, una delle torri adiacenti al centro di smistamento bagagli, deputate al ricircolo dell'aria all'interno dell'aerostazione. Fortunatamente, la zona, il cui accesso è consentito esclusivamente agli addetti ai lavori, era rimasta chiusa durante tutta la giornata di giovedì per delle ordinarie manutenzioni, scongiurando così il coinvolgimento di persone nel rogo. La torre di evaporazione è stata immediatamente raggiunta dai vigili del fuoco dell'aeroporto che hanno estinto le fiamme in pochi minuti. Ancora poco chiare le cause che hanno dato vita all'incendio, scaturito forse, proprio dalle manutenzioni approntate durante la giornata da una ditta esterna all'aeroporto. Lo scalo è però rimasto aperto, registrando solo qualche rallentamento.

Continuano invece i disagi all'aeroporto di Fiumicino, colpito dopo la mezzanotte di giovedì da un altro incendio divampato nel terminal 3 delle partenze internazionali che ha determinato la chiusura del Leonardo da Vinci per mezza giornata. A rischio  anche la giornata di venerdì in cui un volo su due potrebbe essere cancellato. Secondo Alitalia -” Le compagnie aeree saranno costrette a ridurre i voli su Fiumicino del 50% rispetto alla normale programmazione”-. La compagnia assicura anche che farà in modo di limitare i disagi ai passeggeri, utilizzando i velivoli più capienti della sua flotta. Ricorda, inoltre, che i passeggeri coinvolti hanno diritto ad una nuova prenotazione, da effettuare entro venerdì 15 maggio modificando la riserva in loro possesso, o al rimborso in caso di cancellazione del biglietto. I passeggeri dei voli confermati dovranno invece presentarsi in aeroporto con largo anticipo.




FIUMICINO: INCENDIO ALL'AEROPORTO

Redazione

Fiumicino (RM) – Quel che rimane dell'incendio di mezzanotte è un'aria irrespirabile, pavimenti anneriti da una coltre di fuliggine, operatori aeroportuali addetti al terminal che girano rigorosamente muniti di una mascherina. Un incendio si è sviluppato subito dopo mezzanotte nel Terminal 3 dell'aeroporto Leonardo da Vinci a Fiumicino. Non si registra alcun ferito. Solo tre persone soccorse perché lievemente intossicate dal fumo. Lo scalo resterà però totalemnte chiuso fino alle 14. La polizia ha chiuso l'austroada Roma-Fiumicino. Possono passare solo i mezzi di soccorso. Sono una cinquantina i vigili del fuoco ancora impegnati a completare le operazioni di spegnimento dell'incendio. I primi ad intervenire sono stati quelli del distaccamento interno allo scalo, poi aiutati dai rinforzi provenienti da Roma e da Ostia: in tutto sono 11 i mezzi impiegati.

La dinamica. L'incendio sarebbe partito da un quadro elettrico all'interno del Terminal 3. Le fiamme si sarebbero poi propagate lungo i collegamenti elettrici facendo scattare l'allarme antincendio che avrebbe funzionato correttamente senza però poter spegnere le fiamme ormai troppo alte. Nel rogo sarebbero bruciati 400 metri quadrati di negozi. Fonti autorevoli dell'aeroporto di Fiumicino escludono che l'incendio scoppiato stanotte in aeroporto abbia origine dolose. Le stesse fonti sottolineano che le fiamme sarebbero partite dalla cucina di un punto di ristoro ubicato nella galleria commerciale all'interno della sala transiti del terminal 3.