Ancona, esplosione al porto provoca una densa nube di fumo: il Comune invita a tenere le finestre chiuse

ANCONA – Un incendio di vaste proporzioni è divampato, per causa ancora in corso di accertamento, nel porto di Ancona. Le fiamme sono partite intorno alle 00:35 all’interno del capannone ex Tubimar. 

Il rogo è stato circoscritto dai vigili del fuoco ma ci sono ancora focolai all’interno dell’area. Le operazioni di spegnimento, fanno sapere i pompieri, andranno avanti comunque per tutta la giornata. 

Le fiamme, che a quanto pare non hanno causato feriti, hanno anche provocato esplosioni nel capannone, avvertite distintamente anche da molto lontano, oltre a una colonna di fumo alta e densa che ora si sta abbassando e si spostando verso sud.

Sono andati distrutti alcuni camion e le strutture dei capannoni interessati, dove potrebbero trovarsi solventi, vernici e altri materiali potenzialmente tossici. Nella zona ci sono una ditta che produce azoto liquido, una centrale elettrica, un impianto di metano. 

Il Comune di Ancona invita a tenere le finestre chiuse in via precauzionale, in attesa dei risultato delle analisi dell’Arpam e dell’Asur. Il centro città è ancora invaso dal fumo.

In prefettura ad Ancona è in corso una riunione convocata d’urgenza dal prefetto Antonio D’Acunto.




Rogo vicino oasi a Lecce, distrutti 50 ettari

VERNOLE (LECCE) – Sono circa 50 gli ettari di vegetazione mediterranea distrutti dall’incendio, probabilmente doloso, divampato ieri sulla costa adriatica del Salento nei pressi dell’oasi naturale de ‘Le Cesine’, nel Comune di Vernole.
Il rogo ha lambito lidi, case e strutture ricettive e fino all’alba di oggi ha impegnato 13 squadre dei vigili del fuoco oltre a personale dell’Arif, Protezione civile e Forestale.
Distrutte vaste aree di pineta e bosco. Grazie all’intervento dei soccorritori si é riusciti a spaccare il fronte del fuoco evitando che arrivasse all’oasi del Wwf. La zona ha ora uno scenario lunare, presenta ancora dei focolai ed è avvolta da una coltre di fumo.
“É difficile che una tale devastazione possa avere cause naturali”, afferma Giuseppe Bennardo, comandante provinciale dei Vigili del fuoco di Lecce. “Sono intervenuti quattro aerei, due fire boss e due canadair. Solo la massima capacità operativa da parte di tutti – aggiunge – ha permesso di evitare l’interessamento dell’oasi delle Cesine”.




San Donato Milanese: muore volontario dei Vigili del Fuoco

SAN DONATO MILANESE (MI) – Ha perso la vita Pinuccio La Vigna, il 49enne vigile del fuoco volontario del distaccamento di Pieve Emanuele (Milano) travolto da un pezzo di tetto della Rykem, un’azienda specializzata nella vendita di detersivi e prodotti per la pulizia di San Donato (Milano), andata a fuoco ieri per cause ancora da accertare. Sul posto, intanto proseguono le operazioni di spegnimento.




Pavona di Albano Laziale, incendio a capannone industriale: chiesto il monitoraggio ambientale

ALBANO LAZIALE (RM) – L’incendio che si è sviluppato nel primo pomeriggio di ieri all’interno di un capannone industriale di Via Ragusa a Pavona di Albano Laziale, è sotto controllo anche se il capannone stesso è a rischio crollo.  “Grazie al pronto intervento dei Vigili del Fuoco e della Protezione Civile, assistiti dalla Polizia Locale di Albano. – Ha dichiarato il consigliere comunale di Albano Laziale con delega ai rifiuti Luca Andreassi – Secondo le prime informazioni che giungono dai proprietari della struttura, il materiale che è bruciato pare non essere soggetto a particolari prescrizioni di pericolosità. Si tratterebbe, infatti, di materiale per giardinaggio e ferramenteria, mentre non sembra essere stata interessata dalle fiamme una zona di stoccaggio di lampade a led. Come amministrazione comunale abbiamo immediatamente richiesto per le vie ufficiali l’intervento di Arpa Lazio per un sollecito intervento di monitoraggio ambientale, sul posto è giunta la Asl RM6 per le verifiche del caso”.

Movimento Ecologista – Ecoitaliasolidale: “Chiediamo di comunicare con la massima trasparenza il grado di inquinamento prodotto dall’incendio”

“Ancora un incendio nell’area pometina, questa volta si è sviluppato nel primo pomeriggio di oggi – ieri Ndr. – a Pavona, nel Comune di Albano. – Così in una nota congiunta Piergiorgio Benvenuti e Fabio Ficosecco, rispettivamente Presidente Nazionale e Responsabile Romano del Movimento Ecologista – Ecoitaliasolidale. – Ad andare a fuoco è stato un capannone dell’azienda di ferramenta GB Trade Srl in via Ragusa, ma la colonna di fumo di intenso colore nero è nettamente visibile dalle abitazioni di Santa Palomba, nel Comune di Pomezia.

L’ultimo incendio si è sviluppato il 4 marzo scorso all’interno dell’impianto Irpp Pomezia Pneumatici di via Trieste, nella zona industriale, ed il fumo tossico emanato dai pneumatici in fiamme si è diffuso su un territorio estremamente vasto. Anche oggi immediati gli interventi dei Vigili del Fuoco e delle forze dell’Ordine , ma chiaramente ricordando gli effetti del devastante incendio che ha interessato lo stabilimento Eco X di Pomezia , per la lentezza dello smaltimento delle 8.413 tonnellate di rifiuti andati a fuoco e la bonifica dello stabilimento, chiediamo, oltre ad accertare le cause dell’evento che risulta l’ennesimo in un’area ristretta, si chiede di procedere alla dovuta bonifica del territorio interessato con la massima celerità senza incorrere nelle solite discussioni burocratiche su competenze fra Comune e Regione”.  “Anche per questo evento – conclude la nota -, senza alcun allarmismo, ma con determinazione chiediamo di comunicare con la massima trasparenza il grado di inquinamento prodotto dall’incendio, le zone interessate, e procedere con interventi immediati e risolutivi, al fine di garantire la salute dei cittadini, dell’ambiente e delle attività economiche della zona”.




Incendio a Pavona: fiamme in uno stabilimento industriale

Grosso incendio all’interno di uno stabilimento industriale, in Via Ragusa in località Pavona. Il consigliere con delega ai Rifiuti Luca Andreassi e intervenuto sul posto insieme al Sindaco di Albano Laziale Nicola Marini. Al lavoro i Vigili del Fuoco assistiti dagli agenti di Polizia Locale.




Cairo Montenotte, rogo rifiuti: tracce diossina in aria

SAVONA – I risultati delle prime analisi sui campioni di aria esaminati da Arpal dopo il rogo al deposito di rifiuti Fg Riciclaggi di Cairo Montenotte avvenuto tra il 7 e l’8 gennaio, hanno evidenziato tracce di diossina non preoccupanti per la salute. Nessuna traccia di diossina è stata rintracciata dalla stazione che monitorizza l’aria a 400 metri di distanza dal rogo, mentre il campione prelevato a 30 metri ha evidenziato una concentrazione pari a 0,2 picogrammi per metro cubo, definita “debolmente positiva”.

I valori di altri inquinanti “sono negativi nel sito Pensiero, a 400 metri dal luogo dell’incendio, mentre nel sito Comelt, a 30 metri dal rogo sono debolmente positivi, ma non tali da destare preoccupazioni sanitarie”, dice la Asl2 che comunque raccomanda di non mangiare ortaggi e verdure coltivati nel raggio di 300 metri dal luogo dell’incendio e l’esposizione prolungata per più ore nelle immediate vicinanze all’area andata in fiamme.




Monte Compatri: incendio in un capannone di casalinghi

MONTE COMPATRI (RM) – Erano circa le 14.00 del 2 dicembre 2017, quando un incendio è scoppiato in un capannone adibito a punto vendita di casalinghi al km 21,200 della via Casilina, nel comune di Montecompatri. Sul posto sono intervenute due squadre VVF, due Autobotti VVF, il Carro Autoprotettori, il Capo Turno Provinciale e il Funzionario di Servizio. Nonostante il pronto intervento, il capannone è andato completamente distrutto, anche a causa della presenza di materiali e oggetti per la pulizia e l’arredamento della casa che hanno favorito il propagarsi delle fiamme. L’opera di spegnimento dei focolai, sparsi per i circa 2000 mq di superficie del capannone, e della bonifica del sito si è protratta per tutta la notte.




Napoli incendio: donna muore lanciandosi dal 3 piano

NAPOLI – A Napoli una donna di circa 50 anni, della quale non si conoscono ancora le generalità, è morta lanciandosi dal terzo piano nel tentativo di sfuggire a un incendio divampato nello stabile in cui risiedeva. E’ accaduto intorno alle 4.30 della scorsa notte in vico Lorenzo Giustiniani, stretta stradina della zona del borgo Sant’Antonio abate, a Napoli.

Non sono ancora chiare le cause del rogo, che si è esteso in breve tempo. Le fiamme sono state spente dai vigili del fuoco. Sul posto è intervenuta la polizia di Stato. Inutili i soccorsi per la cinquantenne, che è deceduta nell’impatto al suolo. Nel vicolo gli edifici sono addossati l’un l’altro, quindi l’incendio ha danneggiato anche uno stabile vicino. In attesa delle verifiche di agibilità, le 15 famiglie residenti nelle due palazzine d’epoca sono state sgomberate.




Rieti, incendio in condominio: persone salvate da rischio intossicazione grazie ai Vigili del Fuoco

RIETI – A Rieti alle 3 dello scorso 18 settembre, i Vigili del Fuoco del Comando, sono intervenuti nel quartiere di Campoloniano, a causa di un incendio di un quadro elettrico situato all’interno del vano delle scale di accesso agli appartamenti. Sul posto, sono arrivati gli operatori della prima partenza provenienti dalla Sede centrale con l’ausilio di una squadra di appoggio, con una ABP (Autobottepompa) ed una AS (Autoscala).

I Vigili del fuoco hanno spento, utilizzando gli estintori a CO2, le fiamme che tavano interessando i contatori delle linee elettriche, e contemporaneamente messo in sicurezza le famiglie presenti nei piani più alti del palazzo a causa della presenza dell’intenso fumo sprigionatosi dal quadro elettrico.

Tutte le persone coinvolte dal rischio intossicazione, compreso un bambino di soli tre anni, sono state fatte evacuare dalle proprie abitazioni attraverso l’uso di due ‘scale italiane’ a causa della impossibilità di accesso dell’Autoscala VVF nell’adiacenza dell’abitato. Al termine dell’intervento non si sono avute, da parte degli occupanti, particolari intossicazioni alle vie respiratorie dovute alla grande quantità di fumo presente all’interno della struttura abitativa.

 




Mortara incendio, Arpa: diossine sotto la soglia

MORTARA – “Diossine e furani non superano gli 0.2 picogrammi per metro cubo, entrambi ampiamente inferiori ai valori di riferimento indicati dall’Oms. Anche il Benzoapirene continua ad essere al di sotto del limite di rilevabilità ovunque. Si ricorda che la legislazione italiana prevede un valore limite per la concentrazione media annuale del B(a)P pari a 1 nanogrammo per metro cubo”. Sono questi i dati del terzo prelievo del campionatore, forniti da Arpa, i cui risultati fanno riferimento alle giornate dell’8 e del 9 settembre.
“Dati che confermano il trend in netta diminuzione, come già anticipato da Arpa nei giorni scorsi. L’incendio, fonte dell’aumento degli inquinanti nella fase acuta, era scoppiato, nella Ditta Eredi Bertè Srl di Mortara, lo scorso 6 settembre. Anche nella giornata di oggi i tecnici dell’Arpa, che stanno partecipando attivamente alle indagini in qualità di ufficiali di polizia giudiziaria (Upg), hanno effettuato dei nuovi sopralluoghi, in particolare per i rifiuti combusti – spiega una nota -. I controlli termineranno solo previo accordo con la Procura che ha messo sotto sequestro tutta l’area. Anche le eventuali analisi sui terreni saranno condotte in piena collaborazione con la magistratura che indaga”.



Roma, Le Torri – incendio in appartamento: edificio evacuato

ROMA – I Vigili del fuoco sono intervenuti in Viale Santa Rita da Cascia, per l’incendio di un appartamento al settimo piano di un palazzo di quattordici piani (Le Torri). Questo quanto accaduto nella giornata di ieri 5 settembre dove le squadre giunte sul posto con un’ autobotte, il carro autoprotettori, un’autoscala e il capo turno provinciale, hanno spento le fiamme evitando che si propagassero agli altri appartamenti. Durante le operazioni l’edificio è stato evacuato. Uno dei due inquilini dell’appartamento è stato affidato al personale medico del 118 per alcune ustioni riportate.