ROMA, INCIDENTE BATTISTINI: E' LIBERO IL ROM MAGGIORENNE

Redazione

Roma – E' libero il rom di 19 anni, finito in carcere con l'accusa di concorso in omicidio volontario assieme al fratello minorenne e alla convivente per l'incidente stradale del 27 maggio scorso in zona Boccea culminato con la morte di una donna filippina e il ferimento di altri otto passanti. Lo ha deciso il gip di Roma che ha comunque convalidato il provvedimento di fermo.

"Il gip non ha applicato alcuna misura cautelare perche' non ha ritenuto che vi fossero elementi a carico di questo ragazzo che era solo un passeggero in quella macchina e che sembra abbia fatto di tutto per convincere il fratello che guidava a fermare la corsa dell'auto". Lo ha dichiarato l'avvocato Carola Gugliotta, difensore del giovane




INCIDENTE ROMA: PARLA UNO DEI RAGAZZI: "HO AVUTO PAURA"

di Maurizio Costa

Roma – Uno dei due ragazzi che guidava la Lancia che ha ucciso a Battistini una filippina di 44 anni comincia a parlare al pm: "Guidavo senza patente e non mi sono fermato perché ho avuto paura".

Le parole del ragazzo di etnia rom risuonano con le sfumature della paura: "Io e mio fratello siamo scappati perché temevamo di essere uccisi".

Suo fratello, un 19enne, sosterrà l'interrogatorio di garanzia domani in mattinata nel carcere di Regina Coeli.

L'altra ragazza fermata dalla polizia probabilmente verrà scarcerata. Carola Gugliotta, avvocato del 19enne, ha detto che "probabilmente il mio assistito si avvarrà della facoltà di non rispondere e lo farà finchè resterà in vigore il colloquio col difensore imposto dalla procura".

Intanto, si cerca un altro passeggero dell'automobile che probabilmente ha partecipato all'omicidio della ragazza filippina e al ferimento di altre 8 persone.

Il padre dei due ragazzi è indagato per concorso in omicidio volontario, avendo più volte ammesso, senza che i carabinieri gli credessero, di essere stato lui stesso ad aver guidato l'auto.




INCIDENTE VIA BATTISTINI. FERMATI I DUE ROM RICERCATI

di Silvio Rossi

Roma – Hanno fermato i due ragazzi accusati di essere gli investitori di via Mattia Battistini, a Primavalle, dove è morta la cittadina filippina quarantaquattrenne Corazon Peres Abordo, e sono rimaste ferite altre otto persone.

Dopo l’arresto della diciassettenne che era a bordo della Lancia Lybra, e le dichiarazioni del proprietario della macchina, padre dei due ragazzi, le indagini stavano stringendo il cerchio sui due fuggitivi.


Sono due fratelli, figli dell’uomo che era probabilmente era con loro a bordo dell’auto, di 19 e 17 anni, di cui sembra fosse il secondo alla guida. Stamattina la Polizia li ha trovati e condotti negli uffici della Questura di Roma per gli interrogatori di rito. Le forze dell'ordine hanno preso i due rom grazie ai callulari dei due ragazzi, che si sono agganciati alle celle telefoniche e hanno lasciato le tracce utili agli inquirenti.


Il Ministro dell’Interno, Angelino Alfano ha ringraziato gli agenti “per le indagini scrupolose e per l'impegno che ha consentito di arrivare all'obiettivo”. Anche il sindaco di Roma, Ignazio Marino, ha ringraziato le forze dell’ordine, commentando: “Chi vive al di fuori della legge non può trovare spazio nella nostra città e nel nostro Paese e il Campidoglio si costituirà parte civile nel processo contro queste persone”.


Il sindaco ha annunciato anche che il Comune di Roma si costituirà parte civile nel processo contro gli autori dell’incidente (sono quattro i possibili incriminati, tutti i passeggeri della vettura lanciata a folle velocità). Il comune, che venerdì scorso aveva accolto in Campidoglio la famiglia della donna uccisa, ha dimostrato vicinanza nei confronti della comunità filippina, presente da molti anni nella capitale, che è rimasta molto scossa dall’avvenuto