INFIORATA ROMANA, ALL'ANGELUS PAPA FRANCESCO SALUTA GLI ARTISTI

Redazione

Roma – Hanno ricevuto il saluto e l'ammirazione di Papa Francesco, affacciato su piazza San Pietro per il tradizionale Angelus, gli oltre 1.500 maestri infioritori provenienti da tutto il mondo che oggi, per la festa dei Santi Patroni di Roma Pietro e Paolo, hanno dato vita all'Infiorata romana su via della Conciliazione. Il tappeto di  3mila metri quadri, con 50 quadri floreali realizzati con oltre 500mila fiori lungo via della Conciliazione fino a piazza Pio XII, ha colorato l'Infiorata Romana, giunta alla sua quarta edizione e forte di una tradizione di oltre 400 anni di storia. In piazza a ricevere il saluto del Pontefice l'assessore Marta Leonori, il presidente della Commissione Speciale Politiche Comunitarie Mino Dinoi e l'assessore municipale Jacopo Emiliani per Roma Capitale che ha patrocinato l'iniziativa. Con loro gli organizzatori della Pro Loco di Roma, i sindaci di diversi comuni italiani, da Spello a Genzano, e l'ambasciatore del Giappone.    

Le decorazioni floreali sono un’antica tradizione, espressione della festa barocca, nata proprio a Roma nella prima metà del XVII secolo. Ai Patroni della Città, Pietro e Paolo, si donavano già nel 1600 quadri floreali realizzati davanti la Basilica di S. Pietro. Si ritiene che la tradizione di creare quadri per mezzo di fiori sia nata il 29 giugno 1625, ad opera del responsabile della Floreria Vaticana, Benedetto Drei, e di suo figlio Pietro. Poi grazie a Gian Lorenzo Bernini, principale artefice delle feste barocche, la tradizione si è diffusa ai Castelli Romani, a Genzano, Genazzano, in Italia e nel mondo, mentre a Roma sparì già alla fine del XVII secolo.

“Trovare nelle radici delle feste tradizionali il filo che lega la comunità al territorio della nostra bellissima città – ha dichiarato l’assessore capitolino a Roma Produttiva, Marta Leonori – deve essere l’impegno prioritario delle istituzioni. Roma è una capitale europea dove il legame con le tradizioni e il territorio è ancora molto forte. La stessa composizione geografica ci dice che Roma è una città di territori, di quartieri, di luoghi vissuti. Tutto questo è arrivato fino a noi anche grazie alle tradizioni, che sono il tassello più popolare della storia di Roma. Una festa dal sapore antico, dunque, ma che mantiene inalterata la bellezza dell’esplosione dei colori e la ricchezza di un’arte ormai diffusa in tutto il mondo”.

Mino Dinoi, Presidente della Commissione Speciale Politiche Comunitarie, ha sottolineato come “il patrocinio di enti pubblici a iniziative di promozione delle tradizioni artistiche territoriali rientra nel più ampio progetto europeo di valorizzazione culturale e turistica”, e che “la nostra città deve giocarsi al meglio il suo ruolo di Capitale, soprattutto in un momento storico come questo”.

La manifestazione è patrocinata da Roma Capitale e promossa dalla Pro Loco Roma Capitale.

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