MARINO ELEZIONI: INTERVISTA AL NUOVO SINDACO FABIO SILVAGNI

di Chiara Rai

Fabio Silvagni è il nuovo sindaco di Marino. Cinquantadue anni, sposato con Sabrina e padre di due figli, Alessio e Davide, opera da sempre nel settore dell’ambiente. Per dirla meglio non ha mai tenuto sotto silenzio la sua professione di “operatore ecologico” di cui è orgoglioso e per cui è stato fatto oggetto di basse ironie. Senza sapere che per lui “sindaco operaio” è in realtà un complimento autentico. La politica è la sua passione da sempre. Giovane militante socialista, nel 1994 aderisce a Forza Italia con cui entrerà in Consiglio comunale per la prima volta nel 2000. Capogruppo per anni del partito azzurro, poi coordinatore del Popolo della Libertà, alla fine dello scorso anno la candidatura a sindaco nell’ottica di quella che sembra ma non è una contraddizione. Silvagni, infatti, parla apertamente di “cambiamento nella continuità e stabilità amministrativa”. Sembra ma non è perché di fatto la candidatura di Silvagni è una “rivoluzione copernicana” nell’idea di centrodestra. E’ stato lui, infatti, più dei candidati democratici o a 5 Stelle l’interprete del popolo di Marino. Capito e amato da tutti per quello che è: una persona semplice e concreta.

Allora sindaco, si aspettava di vincere al primo turno nonostante i fischi, le aggressioni e le scritte sui muri della stazione che l'hanno resa protagonista?

Sinceramente ce l’abbiamo messa tutta per vincere al primo turno e ci siamo riusciti. Quelle manifestazioni spero non siano state d’odio ma di rabbia perché si sono visti più indietro del previsto. Il consenso lo abbiamo sentito tra la gente. Dopo la chiusura in piazza di venerdì sera insieme alla normale ansia per la gara in corso, io e tutto il mio staff siamo stati presi da un senso di tranquillità: avevamo fatto e detto tutto il dovuto. E sentivamo che i cittadini di Marino, persino oltre i nostri sostenitori, ci avevano capito bene. Le urne hanno confermato questo stato d’animo.

Come ha festeggiato una volta conosciuto l'esito?

Ho avuto sempre vicino mia moglie Sabrina, come del resto in tutta la campagna elettorale. Poi verso le undici sono arrivati gli amici. Abbiamo festeggiato con sobrietà. In un momento storico come questo bisogna governare prima di tutto. La gente ci chiede aiuto per uscire dalla crisi. Il Comune in sé può fare poco ma abbiamo almeno il dovere di far sentire una vicinanza e un senso di comunità. La politica che festeggia per una vittoria non ha senso. Festeggeremo insieme ai cittadini quando tutti insieme porteremo la città fuori dalla crisi sociale e economica. Spero che la mia giunta possa dire la sua. Ce la metteremo tutta

Lei è l'erede dell'amministrazione del suo caro amico Adriano Palozzi, in cosa sente di assomigliare al suo predecessore?

Siamo due marinesi pieni di tigna. Solo con una caparbietà forte si può riuscire a tenere stabilmente il governo di una città come Marino, fino al 2006 pressoché ingovernabile, per otto anni. Ora, se Dio vuole, ce ne aspettano altri dieci. Il lavoro è tanto e difficile ma ce la faremo.

Quali le prime azioni sulle quali metterà la firma a Marino?

Prenderemo in mano con un atto formale della giunta ma con la collaborazione di tutti i cittadini la questione Ospedale. Quindi diritto alla salute. Poi inizieremo la vera svolta ambientalista sul tema dei rifiuti portando in Consiglio comunale la proposta sul digestore anaerobico grazie al quale potremo fare lo smaltimento dell’umido a chilometro zero. Prima di settembre sistemeremo il palazzetto dello sport di Cava dei Selci danneggiato dal maltempo di inizio maggio e naturalmente continueremo con i lavori in corso cominciati sul territorio dalla precedente giunta. Questo è il senso della continuità.

Si parla spesso di gas radon ha in mente qualche soluzione definitiva?

E’ un settore su cui i monitoraggi da parte della Città di Marino sono costanti e continui. E continueranno ad essere tali seguendo naturalmente gli sviluppi della scienza. Abbiamo avuto a lavoro un tecnico del calibro di Franco Barberi, uno dei massimi studiosi del fenomeno. Continueremo su questi livelli. Come, ripeto, è giusto e doveroso che sia.

In merito alla battaglia contro l'inquinamento acustico da traffico dei voli condivisa con Ciampino, cosa intende fare?

Procederemo anche su questo una battaglia che va avanti dal 2006 e che finalmente sta portando risultati per la quale voglio ringraziare Stefano Cecchi che da anni è impegnato su questo fronte tenendo i rapporti con tutti e dimostrando come su alcuni temi non sia solo giusto ma addirittura necessario collaborare con tutti a prescindere dalle appartenenze politiche. Ricorderei che sulla battaglia contro l’inquinamento acustico dell’aeroporto Pastine è coinvolto da anni anche il X Municipio di Roma con uno storico esponente di sinistra come Sandro Medici.

Per la qualità del cibo nelle mense scolastiche intenderà fare controlli dopo l'episodio accaduto in una scuola marinese?

Quell’episodio fu tanto strumentalizzato. Il Comune era del tutto estraneo e comunque ha chiarito tutto grazie all’impegno dell’assessore alla Pubblica Istruzione, Arianna Esposito che prontamente ha chiamato la Asl che con l’intervento successivo dei Nas non hanno riscontrato alcuna irregolarità. Sulle mense e sulla qualità del cibo che diamo ai bambini di Marino a scuola i controlli sono sempre stati e sempre saranno di prima qualità, così come il cibo. E garantisco che nessun bambino sarà mai discriminato per nessuna ragione, meno che mai economica. In più è pronta e da settembre sarà operativa la prima scuola ecosostenibile del territorio la Amendola di Frattocchie, un plesso nel quale gli studenti saranno accolti in una struttura completamente in legno, bellissima e in piena sicurezza dopo che per anni quei bambini sono stati in un container. Questo sarà il primo fiore all’occhiello della nuova Amministrazione.

Marino ancora più costruita o Marino più verde e "smart city"?

Una Marino verde, competitiva, moderna in cui il verde sia l’ambiente non l’ideologia politica. La nostra idea di politica guarda all’idea complessiva di crescita della persona nel territorio in cui la modernità e l’ambiente, l’archeologia e il progresso, la bioedilizia e la salvaguardia possono, anzi, debbono stare insieme”. Nell'augurarle buon lavoro le chiedo un commento a caldo di questa prima giornata da sindaco… “Piena di numeri. Perché c’è il seggio elettorale che ancora occupa l’aula consiliare. Piena di emozioni per le manifestazioni di affetto che continuano ormai da oltre ventiquattro ore al telefono, su Facebook, ovunque. Spero di riuscire a ringraziare tutti uno a uno. Intanto cominciamo a trasformare in realtà quella che in campagna elettorale abbiamo chiamato ‘l’opportunità di Marino'.