Gaza, 27 tonnellate di aiuti umanitari dalla Russia

La Russia ha inviato altre 27 tonnellate di aiuti umanitari per la popolazione della Striscia di Gaza, con il carico che sarà consegnato attraverso l’Egitto: lo ha reso noto oggi il Ministero russo per le Emergenze (Emercom), citato dalla Ria Novosti. “L’aereo Il-76 di Emercom ha lasciato (la città russa di) Makhachkala per l’Egitto”, ha confermato il ministero su Telegram. Gli aiuti umanitari saranno consegnati ai rappresentanti della Mezzaluna Rossa egiziana, che poi assicureranno il loro arrivo a Gaza. La consegna del carico è stata organizzata in seguito ad un decreto firmato dal presidente russo Vladimir Putin, e avrà luogo sotto la direzione del capo dell’Emercom, Alexander Kurenkov.

Aerei da combattimento israeliani hanno effettuato attacchi contro le infrastrutture di Hamas, uccidendo tre comandanti di compagnia del movimento estremista palestinese, hanno riferito oggi le Forze di difesa israeliane (Idf). “Aerei da combattimento dell’Idf, diretti dall’intelligence militare e dell’Isa, hanno ucciso altri tre comandanti della compagnia di Hamas”, hanno scritto le Forze armate israeliane su Telegram.




Israele, pronta l’operazione invasione di terra sulla striscia di Gaza

Richiamati 300mila riservisti

Israele va verso l’operazione di terra nella Striscia di Gaza, già assediata con il blocco a cibo ed energia. Nella notte violente esplosioni in territorio palestinese e scontri a fuoco sul confine. Hamas minaccia di “giustiziare un ostaggio per ogni bombardamento israeliano su abitazioni civili a Gaza senza preavviso”.

Lo Stato ebraico richiama 300 mila riservisti. Il bilancio dei morti israeliani nell’attacco di Hamas è salito intanto a oltre 900. Una coppia di coniugi italo-israeliani risulta dispersa. In arrivo a Pratica di Mare i due aerei militari con a bordo circa 200 italiani di rientro da Israele.

Nella notte, l’esercito di Israele ha ingaggiato numerosi scontri a fuoco con i miliziani di Hamas lungo il confine della Striscia di Gaza.

Ieri sera colloquio tra Biden, Meloni, Macron, Scholz e Sunak: dai 5 leader “fermo sostegno a Israele e condanna di Hamas”. Usa e alleati affermano di riconoscere “le legittime aspirazioni del popolo palestinese” ma che “sosterranno” lo Stato ebraico “nei suoi sforzi per difendersi”. Gli Usa annunciano nuovi aiuti a Israele nei prossimi giorni, specificando che non invieranno soldati. Oggi informativa di Tajani in Parlamento. Il leader ceceno Kadyrov si dice al fianco dei palestinesi e pronto intervenire per ristabilire la pace. Abbas prepara una visita a Mosca. Putin riceve oggi il premier iracheno Sudani.

Hamas, pronti a una guerra lunga e allo scambio di prigionieri

Hamas è pronta a combattere una lunga guerra con Israele e utilizzerà le decine di ostaggi tenuti a Gaza per garantire il rilascio dei palestinesi detenuti in Israele e all’estero, ha detto un funzionario del gruppo militante citato dai media internazionali. Ali Barakeh, membro della leadership del gruppo in esilio a Beirut, ha affermato che Hamas ha un arsenale di razzi che durerà a lungo. “Ci siamo preparati bene per questa guerra e per affrontare tutti gli scenari, anche quello di una lunga guerra”, ha detto Barakeh aggiungendo che Hamas utilizzerà gli ostaggi per garantire il rilascio delle persone detenute nelle carceri israeliane e persino di alcuni palestinesi imprigionati negli Stati Uniti. Barakeh ha spiegato che solo un piccolo numero di alti comandanti all’interno di Gaza era a conoscenza dell’incursione di sabato in Israele e che anche i più stretti alleati del gruppo non erano stati informati in anticipo sui tempi. Ha negato le notizie secondo cui funzionari della sicurezza iraniani avrebbero contribuito a pianificare l’attacco. Tuttavia ha aggiunto che alleati come l’Iran e gli Hezbollah libanesi “si uniranno alla battaglia se Gaza sarà sottoposta ad una guerra di annientamento”. Barakeh ha detto che persino Hamas stessa è rimasta scioccata dalla portata della sua operazione, affermando che si aspettava che Israele prevenisse o limitasse l’attacco. “Siamo rimasti sorpresi da questo grande crollo. Stavamo progettando di ottenere qualche risultato e di prendere prigionieri per scambiarli. Questo esercito è una tigre di carta”.




ISRAELE: BOMBE SU GAZA, 7 BAMBINI E DUE DONNE PALESTINESI FERITI

Redazione

Israele – Guerra e sangue non si arrestano. Nuovi raid aerei israeliani nella notte su Gaza; e sotto le bombe dell'aviazione israeliane dirette alle case dei miliziani del movimento islamista Hamas sono rimasti feriti almeno 17 palestinesi, tra cui 7 bambini e due donne. Lo riferiscono fonti mediche locali. Israele e Hamas sono sull'orlo di un pesante scontro dopo che il braccio armato dell'organizzazione, le Brigate di Ezzedin al Qassam, ha rivendicato il lancio di decine di razzi su Israele e il governo israeliano ha acconsentito ad ampliare l'offensiva contro il movimento islamista a Gaza. Un portavoce dell'esercito ha confermato che e' stata lanciata un'offensiva aerea battezzata con il nome in codice 'Bordo protettivo'. Due feriti, secondo medici palestinesi, sono in condizioni critiche. In poco piu' di un'ora prima dell'alba sono stati bombardati piu' di 30 obiettivi. L'esercito ha chiesto agli israeliani che vicino in un raggio di 30 km dall'enclave costiero meridionale di rimanere all'interno delle aree protette e per precauzionale ha ordinato la chiusura dei campi estivi studenteschi.

  I feriti hanno riportato tutti lesioni da schegge perche' gli edifici erano stati precedentemente abbandonati. Secondo testimoni e fonti della sicurezza, gli aerei israeliani hanno attaccato le abitazioni delle famiglie Al Hashash, nella citta' meridionale di Rafah, e Abdelalah, a Khan Yunis, parte dei cui componenti apparterrebbero ad Hamas. Alcuni componenti della famiglia hanno raccontato che, nella notte, hanno ricevuto la telefonata di una persona che parlava un arabo stentato e che si e' identificato come un membro dei servizi di sicurezza israeliani, il quale ha detto loro di abbandonare l'edificio che stava per essere attaccato. Poco dopo, e dopo un primo colpo di avvertimento, quando la casa era ormai vuota, e' stata ridotta in macerie. Immediata la reazione delle Brigate Ezzedin che hanno minacciato "un terremoto": Israele ha oltrepassato "la linea rossa attaccando le case". "Se questa politica non si interrompe -ha fatto sapere in un comunicato- risponderemmo allargando il raggio dei nostri obiettivi fino a un punto che sorprendera' i nostri nemici"