Cina, coronavirus: salgono a 6 i morti: primo caso sospetto in Australia. L’OMS convoca comitato di emergenza

Si aggrava in Cina il bilancio dei morti a causa del virus, simile alla Sars, comparso dal dicembre scorso. Le autorità sanitarie hanno annunciato che le vittime sono salite a sei.   

E dall’Australia arriva la notizia di
un primo
caso sospetto
su un uomo appena rientrato proprio dalla
Cina. Ieri sono stati gli stessi esperti della commissione della
salute cinese a confermare che il virus è trasmissibile da uomo a
uomo. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha convocato per
domani un Comitato
di emergenza
.

Aumentano anche i casi delle persone contagiate: ce ne sono 77
nuovi, portando a 291 il totale. 

Il direttore scientifico
Istituto Nazionale per le Malattie Infettive Spallanzani di Roma, Giuseppe Ippolito fa sapere
che “secondo le ultime informazioni, 14
operatori sanitari
sarebbero stati colpiti dal nuovo
coronavirus”. E’ un fatto che preoccupa molto, poichè c’è il rischio
che si possano determinare delle epidemie negli ospedali, come già si verificò
nel 2002-2003 per la Sars in alcuni ospedali di Canada e Corea”

Intanto la Farnesina invita alla cautela i viaggiatori italiani
con un messaggio sul sito ‘Viaggiare Sicuri’gestito dall’Unità di Crisi.
Nell’aggiornamento sulla ‘Patologia polmonare nell’Hubei’ che porta la data di
oggi, si richiamano le raccomandazioni delle autorità sanitarie locali e
internazionali (l’Oms) sulla necessità di “evitare qualsiasi contatto con
animali e con persone affette da patologie respiratorie nell’area interessata.

RESTRIZIONI AI VIAGGI: “Se i dati confermassero un’estensione del focolaio del nuovo coronavirus non si escludono misure più importanti a livello internazionale, che potrebbero esser prese domani dall’Organizzazione Mondiale della Sanità: dai controlli più serrati negli aeroporti allo sconsigliare spostamenti, fino alle restrizioni dei viaggi, chiaramente non da tutta la Cina ma solo dalla città di Wuhan”. A spiegarlo all’ANSA è Gianni Rezza, direttore del Dipartimento Malattie infettive dell’Istituto superiore di Sanità. I dati che arrivano sono frammentari, si parla di 300 casi ufficialmente confermati del nuovo virus, ma quelli reali sarebbero verosimilmente circa 1700. Un numero “tutto sommato ancora ristretto” ma “seppure sia basso, il rischio che il virus arrivi in Europa esiste”, afferma Rezza. A quanto sembra dagli elementi a disposizione, prosegue, “il nuovo virus sembra essere meno aggressivo e virulento di quello della Sars e questo potrebbe renderlo un po’ più difficile da tenere sotto sorveglianza, perché i casi meno gravi tendono di più a sfuggire dal controllo”. D’altronde, prosegue, “con la Sars furono prese misure molto drastiche, grazie alle quali si è riusciti ad arginare una minaccia globale importante: ovvero restrizioni a viaggi internazionali, che per ora non sono state disposte, controlli dei viaggi in partenza e in arrivo, che sono già stati adottati, e la messa in quarantena dei contatti”.

“Stiamo seguendo la situazione” del virus cinese “in contatto col Centro europeo di controllo e prevenzione delle malattie (Ecdc). Una riunione con gli Stati membri c’è già stata il 17 gennaio e ne è stata convocata una per domani, dopo una nuova valutazione del Centro”. Così un portavoce della Commissione europea. “L’organizzazione mondiale della sanità non ha raccomandato restrizioni sui viaggi, e anche il comitato d’urgenza dell’Oms si riunirà domani”.




Coronavirus cinese, si trasmette da uomo a uomo: ministero sconsiglia viaggi a Wuhan

Il coronavirus cinese che ha già colpito, secondo alcune stime, 1.700 persone, uccidendone tre, si può trasmettere anche da uomo a uomo.

Un team di esperti della National Health Commission cinese ha confermato che il nuovo ‘misterioso’ coronavirus, che provoca una malattia simile alla polmonite, si trasmette da persona a persona. Nel sud del Paese si sarebbero dunque verificati due casi di trasmissione uomo-uomo del coronavirus, in particolare nella provincia del Guangdong, ha fatto sapere il capo del panel di studiosi, Zhong Nanshan.

Il primo focolaio di quest’infezione è stato individuato nella città di Wuhan, ma la patologia, che si presenta con sintomi come febbre e problemi respiratori, è arrivata anche in Corea del Sud, in Thailandia e Giappone. Per ora Europa e Italia sembrerebbero ancora sicure. Secondo il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, il rischio di diffusione nei paesi europei è estremamente limitato. Ma il ministero della Salute, nelle locandine affisse nell’aeroporto di Roma Fiumicino, consiglia di “rimandare viaggi a Wuhan non necessari”. E di consultare il medico e vaccinarsi contro l’influenza “almeno due settimane prima del viaggio”.

Dopo la notizia del contagio da uomo a uomo “nessuno può escludere che il virus arrivi in Europa, e anche in Italia – spiega ancora Rezza – ma al momento non ci sono indicazioni particolari dall’Oms. Ci sono le normali misure di sicurezza, c’è ancora da capire bene la portata del fenomeno, vedere come evolve e poi eventualmente adottare misure più restrittive, come fu per l’epidemia di Sars”.




ITALIA COLPITA DAL CORONAVIRUS

Redazione

Un forte virus influenzale è approdato in Italia. Si chiama coronavirus e dopo la Francia, anche l'Italia è annoverata tra i Paesi europei colpiti dal Coronavirus. Un primo caso di Nuova Sars è infatti stato segnalato in Toscana. Lo ha reso noto il ministero della Salute. Si tratta di uno straniero di 45 anni, che vive in Italia e che era stato di recente in Giordania dove uno dei suoi figli sembra soffrisse di una forma influenzale non specificata. Il paziente ha febbre alta e tosse. Si trova in isolamento, ma è in buone condizioni.

Il nuovo Cononavirus si trasmette con "stretto contatto" e per la prevenzione bastano le normali misure di igiene usate anche contro l'influenza. E' il ministero della Salute a spiegarlo nella nota dove è stato confermato il primo caso in Italia. "Per quanto riguarda i viaggi internazionali e le rotte commerciali, l'Organizzazione Mondiale della Sanità non raccomanda test né altre restrizioni ai viaggiatori all'ingresso nei Paesi membri della Regione Europea", sottolineano al Ministero che ha reso noto di monitorare attentamente la situazione in stretto raccordo con le autorità sanitarie della Toscana.