King of Fighters XV, il nuovo volto del grande classico di lotta

King of Fighters è di nuovo tra noi con il suo quindicesimo capitolo, ed è pronto a rapire gli appassionati con il suo gameplay estremamente tecnico ed esaltante. D’altronde la complessità del sistema di combattimento è sempre stata uno dei tratti distintivi della serie e, al netto di qualche lieve facilitazione, anche questo nuovo capitolo non fa eccezione. Questo basterà per soddisfare i giocatori vecchi e nuovi? Andiamo a scoprirlo. Ricordiamo che il nuovo King of Fighters XV è disponibile dal 17 febbraio per PS5, PS4, Xbox One, Xbox Series X/S e PC. Il fatto che The King of Fighters XV abbia una struttura molto classica lo si può capire sin da subito per via delle sue modalità. Quelle per il single player in realtà sono anche meno di quelle presenti nel XIV, infatti sono state eliminate il Survival e il Time Attack Mode, lasciando solo il classico Versus, per fare partite singole contro la CPU o contro un altro giocatore, il Tutorial, che spiega velocemente tutte le meccaniche principali del titolo, la modalità Allenamento e la modalità Missioni, in cui si sarà chiamati a realizzare alcune combo di difficoltà sempre crescente per ogni personaggio. L’unica aggiunta interessante è la possibilità di creare una modalità Torneo in locale nel Versus, nel caso si abbiano almeno due pad per poter giocare contro altri giocatori umani. Come in tutti gli esponenti del genere, anche in The King of Fighters XV il cuore del single player è senz’ombra di dubbio rappresentato dallo Story Mode, anche questo rimasto praticamente uguale al XIV nella sua formula. Nello Story Mode. Qui sarà necessario scegliere il proprio team di combattenti (composto da 3 membri) per affrontare un totale di 8 incontri di fila. Ogni team ufficiale avrà un suo finale realizzato con immagini in stile anime statiche, mentre i team principali, come il Team Eroi, composto da Shun’ei, Meitenkun e Benimaru o il Team Rivali, comprendente i nuovi personaggi Isla e Dolores con l’aggiunta di Heidern, hanno anche dei filmati unici realizzati in CG. Oltre ai finali classici, però, con particolari combinazioni di lottatori sarà possibile sbloccare anche dei finali speciali: alcuni indizi su chi usare per questo si possono trovare nella “Galleria”, area che darà anche la possibilità di rivedere tutti i filmati sbloccati fino a quel momento nel gioco. Ovviamente non bisogna aspettarsi una narrativa molto approfondita, dato che la poca storia che viene mostrata tra gli incontri, specie quelli prima del boss finale, è molto sintetizzata e suona più come una mera giustificazione per combattere. Finendo il titolo con i vari team, ufficiali e non, si comprenderanno ulteriori dettagli sugli eventi che ruotano intorno al quindicesimo torneo del The King of Fighters, ma è bene non aspettarsi una storia ricca di colpi di scena e momenti esaltanti. Le modalità Online non presentano grandi sorprese, dato che sono disponibili le classiche partite Classificate e Casuali, più una modalità per creare una Stanza in cui poter impostare alcune regole speciali. Risulta dunque evidente che, a meno che non si voglia finire il gioco con tutti i team disponibili e sbloccare tutti i finali dello Story Mode, il titolo non offre molto a livello di contenuti per il single player ed è un peccato, perché, anche se è vero che i picchiaduro sono giocati principalmente per l’online, una qualche modalità extra avrebbe garantito un po’ di varietà in più anche per chi volesse allenarsi o confrontarsi solo contro la CPU.

Per quello che concerne la giocabilità e il combat system, possiamo senza dubbio asserire che la parola d’ordine da tenere sempre bene a mente è “precisione”. Sì, perché al contrario di quanto avviene in molti altri esponenti del genere contemporanei, in The King of Fighters XV è necessario eseguire le catene di combo, le interruzioni e le mosse speciali in modo quantomai accurato, in modo da massimizzare i danni e, soprattutto, da non rimanere mai scoperti ai feroci contrattacchi degli avversari. In sostanza, si tratta di un gioco parecchio più difficile della media da padroneggiare ma, ve lo possiamo garantire, è anche uno di quelli che riescono a regalare le maggiori soddisfazioni, una volta entrati nel merito delle sue numerose meccaniche. In tal senso, è davvero un peccato constatare che il tutorial inserito nel gioco sia così scarno e superficiale. Non c’è alcun approfondimento delle meccaniche più avanzate, non c’è possibilità di vedere dei video illustrativi, ma ci sono solo una manciata di lezioni che mostrano per sommi capi gli elementi principali del sistema di combattimento e poco altro. Tutto il resto dovrà venire da sé, scontrandosi con una IA parecchio cattivella anche ai livelli di difficoltà intermedi e tentando di carpire i segreti di ogni singolo personaggio. Almeno sotto questo profilo, siamo certi che SNK avrebbe potuto fare di meglio per garantire una certa accessibilità anche ai novizi della serie senza doverli gettare nella mischia in maniera estremamente scoraggiante. Fortunatamente, una volta assimilate almeno le basi, gli scontri proposti dal titolo risultano davvero emozionanti. Oltre alla classica divisione tra pugni e calci leggeri e pesanti assegnati ai tasti frontali del controller, c’è un tasto dedicato alle “schivate di emergenza”, utili per uscire rapidamente da situazioni difficili agli angoli delle mappe oppure per recuperare in un batter d’occhio dopo essere finiti al tappeto, e un tasto dedicato al cosiddetto “Colpo d’Impatto” che, al costo di una barra di Super e di un tempo di attivazione relativamente prolungato, consente di spingere via l’avversario in modo da rifiatare e impostare nuovamente l’offensiva. Inoltre è presente il ritorno della Maximum Mode, uno stato di alterazione temporaneo che permette di amplificare l’output di danno e di effettuare con maggior frequenza le mosse speciali. Tuttavia, a differenza di quanto avveniva in passato, soprattutto negli ultimi due capitoli del brand, in King of Fighters XV questa poderosa tecnica non è strettamente indispensabile per portare a casa gli incontri. Sia chiaro, rimane comunque uno strumento straordinariamente efficace per volgere le sorti della contesa a proprio vantaggio ma, questa volta, SNK ha deciso di concedere ai giocatori un ventaglio di opzioni notevolmente più ampio per interpretare il combattimento. Oltre al già citato “Colpo d’Impatto”, infatti, la barra Super può essere impiegata per eseguire le mosse EX, ma anche per l’inedita tecnica denominata “Rush”, attivabile mettendo a segno quattro pugni leggeri in rapida successione o tre leggeri e un altro colpo a scelta alla fine della combo per scatenare una mossa speciale di chiusura capace di infliggere danni piuttosto ingenti. Si tratta di un’implementazione intelligente, utile in particolar modo per i combattenti alle prime armi ma che, con ogni probabilità, sarà molto meno incisiva contro gli avversari che attendono nei campi di battaglia online. Grande importanza, anche questa volta, è stata attribuita alla meccanica dei cancel che, come da tradizione, consistono nell’interruzione di una determinata animazione eseguendo rapidamente una nuova stringa di combo per sorprendere il nemico e capitalizzare al massimo su qualunque tipo di apertura della sua guardia. Detto ciò è chiaro che il sistema di combattimento parte dalle solide basi gettate dai capitoli precedenti ma le rifinisce sotto praticamente tutti i punti di vista. Insomma, a conti fatti, il sistema adottato per The King of Fighters XV è una versione riveduta e corretta di quanto apparso nel predecessore, una formula che si traduce in scontri dall’elevato tasso di spettacolarità ma che nasconde una profondità estrema.

Parlando dei personaggi disponibili è bene sottolineare come nel corso degli anni e dei numerosi titoli usciti, The King of Fighters abbia creato un roster enorme, che supera facilmente il centinaio di personaggi. Inserirli tutti rappresenterebbe un lavoro enorme per il team di sviluppo, specialmente quando si devono ricreare nuovamente da zero come è successo di recente con il passaggio alle tre dimensioni. In King of Fighters XV sono presenti 39 personaggi, per un totale di 13 team, tre in meno rispetto al XIV, ma con ritorni di grande qualità. Tra i personaggi presenti ci sono ovviamente sia vecchie glorie che volti nuovi. Questi ulltimi sono principalmente tre: Isla, ragazza che usa un potere simile a quello di Shun’ei (l’eroe di questa nuova saga, per cui Isla sin da subito dimostra di provare un’accesa antipatia), e Dolores, la compagna di squadra di Isla e l’unica che sembri avere un’idea degli eventi misteriosi che stanno minacciando la riuscita del nuovo torneo. Infine c’è Krohnen, che in realtà non è totalmente un nuovo personaggio, poiché ha molte caratteristiche in comune con due vecchi lottatori del titolo: K9999 e Nameless, inseriti in origine in The King of Fighters 2001 e 2002. Il cambiamento è stato necessario, dato che K9999 era stato rimosso per una controversia legata a delle somiglianze troppo elevate con il personaggio di Tetsuo del famoso manga e anime Akira. Nameless lo aveva rimpiazzato nel capitolo del 2002 (proprio per via delle controversie) con un aspetto diverso e mosse leggermente cambiate. Krohnen è dunque la nuova incarnazione del personaggio, dato che le sue mosse sono molto simili a quelle dei suoi predecessori, e probabilmente SNK ha deciso di inserirlo in considerazione della grande popolarità dei due vecchi antieroi. Isla è un nuovo personaggio a capo del Team Rivali, che sembra provare un astio particolare verso Shun’ei, il leader del team eroi di questa nuova saga di KOF. Il resto del cast del quindicesimo capitolo è poi composto da personaggi immancabili, come i classici Kyo, K’, Iori, i team Fatal Fury e Art of Fighting e tanti altri volti noti. Grande ritorno per alcuni team, come il team Orochi, composto da Yashiro, Shermie e Chris, che ritornano dopo la loro ultima apparizione nel 2002, stesso anno in cui era comparsa per l’ultima volta anche Chizuru Kagura, ora presente.Torna anche Ash con il suo team, per la prima volta in veste 3D dopo che, secondo la storia ufficiale era stato cancellato dalla storia alla fine di KOF XIII. Se siete preoccupati che 39 lottatori siano pochi non disperate: SNK ha già annunciato l’arrivo di altri 4 team, per un totale di altri 12 combattenti, nella Season One del picchiaduro. Conosciamo già i nomi dei primi sei lottatori che arriveranno: ci saranno dei pezzi grossi, come Rock e Geese Howard, Billy Kane e Ryuji Yamazaki, quindi non temete, il titolo avrà sempre carne fresca da offrire.

Per quello che concerne il profilo tecnico, infine, The King of Fighters XV è una vera e propria gioia per gli occhi, molto più di quanto era stato suggerito dal materiale promozionale diffuso negli scorsi mesi. I modelli dei personaggi risultano definiti e curati nei minimi dettagli; la palette cromatica adotta tinte corpose e vibranti; gli stage sono veramente bellissimi da vedere in movimento e anche gli effetti visivi sono davvero meravigliosi. La colonna sonora del titolo è ben riuscita e variegata, con un tema principale rock che è davvero esaltante. È possibile poi ascoltare tutte le musiche del gioco nell’apposita sezione del menu principale chiamata DJ Station, che ci permetterà di sentire tutta l’OST non solo del quindicesimo capitolo, ma anche di tutti quelli precedenti e persino di alcuni titoli extra di SNK come Samurai Shodown e Metal Slug, anche se per sbloccare le colonne sonore extra bisognerà finire la modalità Storia con alcuni team specifici. Il titolo è disponibile con i sottotitoli in italiano e un doppiaggio che è un mix tra inglese, per la voce fuori campo che commenta le battaglie, e giapponese, per quanto riguarda invece le voci dei personaggi. Detto ciò, tirando le somme, The King of Fighters XV rappresenta un titolo assolutamente imperdibile sia per gli amanti della serie, ma anche per chi cerca un livello di sfida più elevato rispetto al normale. In sostanza il gioco è un prodotto divertente, profondo e con un’infrastruttura online promettente. La proposta avrebbe certamente meritato una maggiore attenzione sul fronte dei contenuti, sia sul versante della modalità storia che su quello dei tutorial, ma il risultato complessivo ha comunque tutte le carte in regola per offrire agli appassionati un’esperienza più che piacevole. Merito soprattutto dei pregi di un gameplay solido e rispettoso dei canoni della serie, con modifiche che non ne alterano più di tanto l’anima storica. Insomma, alla domanda “ma ne vale la pena di acquistarlo?” la nostra risposta è assolutamente si, a patto che siate disposti a non volere troppo dalla modalità single player e che abbiate una predilizione per i combattimenti online.

GIUDIZIO GLOBALE:

Grafica: 8,5
Sonoro: 8,5
Gameplay: 7,5
Longevità: 7

VOTO FINALE: 8

Francesco Pellegrino Lise