Missione Kosovo, “Villaggio Italia”: concluso il primo Smart Meeting on Security

Si è concluso, presso la sede di “Villaggio Italia”, il primo Smart Meeting on Security (SMS) con lo scopo di incrementare il livello di cooperazione tra le Unità di K-FOR e le Forze di Polizia presenti nel settore di competenza del MNBG-West.

Tra gli intervenuti, i Direttori regionali della Kosovo Police, il rappresentante di EULEX (European Union Rule of Law Mission in Kosovo) e i delegati dell’OSCE (Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa) delle città di Peja/Pec.

Il Comandante del Multinational Battle Group West, Colonnello Ettore Gagliardi, ha aperto la discussione evidenziando l’elevatissima qualità della collaborazione instaurata tra MNBG-W e la Kosovo Police. Si tratta ora di condividere un sistema di sicurezza efficiente e esplorare nuove soluzioni operative per una cooperazione “win to win”.

Numerosi gli spunti di riflessione sottolineati durante il dibattito, tra cui il miglioramento dello scambio informativo e la possibilità di effettuare esercitazioni congiunte tese al supporto reciproco in caso di interventi particolari in disastri naturali o di eventi di crisi e all’incremento delle capacità operative.

Il MNBG-W a guida italiana, su base 185° Reggimento Artiglieria Paracadutisti Folgore, secondo quanto stabilito dalla risoluzione delle Nazioni Unite 1244, assicura la liberta di movimento dei cittadini del Kosovo, garantendo un ambiente sicuro e protetto nel pluralismo delle etnie e delle confessioni religiose presenti sul territorio Balcanico.

I militari Italiani, Sloveni, Austriaci e Moldavi che compongono l’Unità, operano con costante impegno (Enduring Commitment) vigilando e proteggendo il Monastero di Decane in qualità di first responder (primo responsabile) e realizzando progetti CI.MI.C. (Cooperazione Civile e Militare), improntati al miglioramento delle condizioni di vita della popolazione.

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KOSOVO: L’ORDINARIO MILITARE TRASCORRE IL NATALE CON IL CONTINGENTE ITALIANO


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Redazione
Pristina
– Si è conclusa la visita in Kosovo dell’Arcivescovo Ordinario Militare per l'Italia. Monsignor Santo Marcianò, ha trascorso il Natale con i militari italiani impiegati nella missione Kosovo Force (KFOR). Giunto a Pristina, nella giornata di ieri è stato accolto dal Comandante della Forza Multinazionale NATO KFOR, Generale di Divisione Guglielmo Luigi Miglietta.

Monsignor Marcianò si è poi trasferito a Pec, nella sede del Multinational Battle Group West (MNBG-W), comando multinazionale a guida italiana, dove ha incontrato i militari del contingente italiano ai quali ha rivolto gli auguri di Natale e testimoniato l’opera ed il valore della loro missione in Kosovo.
Nel pomeriggio l’Ordinario Militare ha fatto visita alla Casa Famiglia della “Caritas Umbria” di Klina, donando capi di vestiario e giocattoli messi a disposizione dalla Caritas Umbria e dal 4° reggimento carri di Persano. Questa struttura si occupa fin dai primi anni dopo il conflitto dell’accoglienza di numerosi bambini kosovari  senza distinzione di etnia o religione e supporta un importante progetto educativo a favore di minori provenienti da gravi situazioni di disagio o degrado familiare.

Rientrato nella base di “Villaggio Italia”, Monsignor Marcianò ha partecipato alla cena di Natale e ha celebrato, unitamente al Cappellano del Contingente Don Fausto Amantea, la Santa Messa. La funzione religiosa è stata preceduta dal rito di apertura della Porta Santa nella Chiesa di Camp “Villaggio Italia” intitolata a San Francesco come gesto simbolico che si inserisce nell’anno Giubilare straordinario.  Oggi, nel giorno di Natale, Monsignor Marcianò ha celebrato la funzione religiosa a Pristina, nella cappella della base del Multinational Specialized Unit, per il personale militare italiano di tutte le Forze Armate e delll’Arma dei Carabinieri.   
Nel corso dell’omelia, Monsignor Marcianò ha sottolineato l’importanza e il significato dei valori legati alla celebrazione del Natale: “Vivere la vita per gli altri dà senso alla propria”, e poi, rivolgendosi ai militari che trascorrono questa festività lontano dai propri affetti, “Voi con la vostra presenza in Kosovo, mettendo a rischio le vostre vite, permettete ad altri di vivere”.

Al termine della funzione, il Comandante di KFOR, Generale Miglietta, ha ringraziato l’Ordinario Militare, il Capo della missione EULEX, Gabirele Meucci e l’Ambasciatore d’Italia in Kosovo, Andreas Ferrarese, presenti all’evento. “Per il soldato, l’essere in operazioni è una condizione straordinaria ma non anomala poichè rappresenta l’apice del servizio che offre al suo Paese nel mondo”, ha detto il Generale Miglietta, “professionalità e senso di umanità sono il patrimonio più riconosciuto e apprezzato, anche nel soldato italiano in terra balcanica dove i nostri uomini e donne con le stellette si alternano per creare un futuro migliore per la popolazione del Kosovo”. Al termine della celebrazione Monsignor Marcianò si è intrattenuto con i militari per lo scambio degli auguri natalizi. Il contingete italiano di KFOR augura “buone feste” a tutti i colleghi impegnati nelle missioni fuori area e sul territorio nazionale.
 




NATALE IN KOSOVO: DAL TERRITORIO DI CIVITAVECCHIA PARTE LA SOLIDARIETÀ

di Giuseppa Guglielmino

Civitavecchia (RM) – Un Natale davvero speciale quello che stanno trascorrendo i membri della delegazione diplomatico-umanitaria guidata anche stavolta da Alessandro Battilocchio. Il gruppo comprende amministratori comunali della Provincia di Roma e rappresentanti di scuole ed Associazioni che si sono impegnati nell'attività di raccolta di medicinali, vestiario e materiale didattico.

L'Istituto "Guglielmotti" di Civitavecchia è rappresentato direttamente dalla docente Giuliana Ceccarelli: a lei, ne corso di un'assemblea di istituto degli studenti alla presenza della Dirigente Giuseppa Maniglia e di Alessandro Battilocchio, i rappresentanti di istituto Alessandro Quaglio ed Andrea Gentili hanno consegnato i medicinali raccolti che saranno distribuiti in orfanotrofi, ospedali pediatrici e famiglie. Analoghe iniziative sono state organizzate in altre due scuole: nella Primaria di Allumiere, con l'insegnante Angela Ceccarelli che ha coinvolto le classi Quinte e presso la scuola media di Tolfa, con le classi Prime Terze, coordinate dall'insegnante Giuseppina Esposito.

Partners attivi dell'iniziativa inoltre il Rotary Club di Civitavecchia del Presidente Sebastiano Fava e la Croce Rossa di Allumiere, guidata da Giulia Bonamici. Il gruppo trascorrerà in Kosovo le feste di Natale portando gli aiuti in questa terra in difficoltà ed avrà momenti di incontro ufficiale con il contingente italiano Kfor, con il Sindaco di Gjackova Mimosa Kuzari e con autorità politiche, diplomatiche e militari del piccolo Stato balcanico. Proprio grazie al COI (Comando Operativo Interforze) ed alla sinergia con l'Unità di Crisi della Farnesina e l'Ambasciata italiana a Pristina, il gruppo è trasportato con il volo militare ordinario che porta in teatro operativo il nostro contingente ed è ospitato a cura di Associazioni, famiglie e suore locali, che coordineranno la consegna dei medicinali e degli altri aiuti.




KOSOVO, FLUSSI MIGRATORI E MINACCIA TERRORISMO: VERTICE INTERFORZE AL COMANDO KFOR

 

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Redazione

Pristina – Il Comandante della Forza multinazionale Kosovo Force (KFOR), Generale di Divisione Guglielmo Luigi Miglietta, ha ricevuto, presso il Quartier Generale di Pristina, il Comandante del Comando Interforze Alleato di Napoli (Joint Force Command Naples), Ammiraglio Mark Ferguson e il suo vice, Tenente Generale Alain J. Parent.

I due alti rappresentanti del Comando NATO sono stati aggiornati dal Comandante di KFOR e dallo staff internazionale sull’attuale situazione politica in Kosovo, i flussi migratori che stanno interessando l’intera area balcanica e la minaccia del terrorismo legata ai “foreign fighters”. Il Generale Parent, giunto in Kosovo il giorno 12 novembre, ha visitato la cittá di Mitrovica dove da ottobre scorso sono stati avviati i lavori per la ristrutturazione del ponte di Austerlitz che unisce la zona sud a quella nord della città. Il ponte è presidiato costantemente dai carabinieri della Multinational Specialized Unit (MSU) che rappresenta l’unità di riserva tattica di KFOR.

L’Ufficiale Generale ha poi incontrato le truppe di KFOR impegnate sul terreno, rimarcando l’importanza della missione per il mantenimento della stabilità in Kosovo e più in generale nell’area balcanica.
Il Joint Regional Detachment è un’Unità multinazionale di KFOR con il compito di stabilire e mantenere costanti relazioni, basate sulla reciproca conoscenza e fiducia, con la popolazione, le autorità locali, le istituzioni religiose e le organizzazioni internazionali presenti nella propria area di responsabilità. Lo scopo di questa attività è di osservare e interpretare le dinamiche politiche, sociali, economiche e della sicurezza nella zona, fornendo in tal modo a KFOR una situazione aggiornata di ciò che accade in Kosovo.Queste attività vengono condotte dai Liasion Monitoring Team (LMT), che sono le pedine operative dei JRD.

Le altre forze impegnate su tutto il territorio del Kosovo sono i due Multinational Battle Group, unità cinetiche che operano principalmente a Nord del Kosovo, lungo la linea di demarcazione amministrativa con la Serbia. KFOR, che rappresenta il terzo attore responsabile della sicurezza in Kosovo, in aderenza al mandato e alla risoluzione ONU 1244, è una forza multinazionale di circa 5 mila uomini di 31 differenti nazioni, pronta a intervenire, se necessario, per ripristinare la libertà di movimento e garantire un ambiente sicuro su tutto il territorio del Kosovo.
L’Ammiraglio Ferguson e il Generale Parent, al termine della visita, hanno espresso profondo apprezzamento per l’impegno e gli importanti risultati conseguiti da KFOR in Kosovo.
 




KOSOVO, MISSIONE KFOR: IL SOTTOSEGRETARIO ALLA DIFESA VISITA IL CONTINGENTE MILITARE ITALIANO

Redazione

Pristina / (Kosovo) – Venerdì, il Sottosegretario di Stato alla Difesa Onorevole Domenico Rossi ha fatto visita al contingente militare italiano della Kosovo Force (KFOR). Accolto presso l’aeroporto di Pristina dal Comandante, Generale di Divisione Francesco Paolo Figliuolo, il Sottosegretario si è successivamente recato presso la base di “Film City” sede del Comando della missione KFOR a Pristina/Prishtinë.

Durante la visita, il Sottosegretario è stato aggiornato dal Generale Figliuolo sulla situazione sociopolitica e sullo stato della sicurezza in Kosovo. In particolare, è stato sottolineato l’importante ruolo svolto dagli uomini e dalle donne delle Forze Armate Italiane che quotidianamente contribuiscono al mantenimento della pace e della stabilità nell’area. Successivamente, alla presenza dell´Ambasciatore italiano in Kosovo, S.E. Andreas Ferrarese, e di una rappresentanza del Multinational Battle Group West dislocato in Belo Polje, su base 5°Reggimento Alpini al comando del Colonnello Carlo Cavalli,  l´Onorevole Rossi ha incontrato il contingente militare italiano a Pristina. Lo stesso Onorevole ha espresso vivo ringraziamento per l’operato dei militari italiani nell’ambito della missione KFOR, determinante assieme alle organizzazioni internazionali, per la crescita generale del Paese. L’Onorevole, nel suo discorso ai militari del Contingente, si è così  espresso: “I risultati raggiunti dalle Forze Armate Italiane sono essenziali in un mondo sempre più conflittuale,  in cui i valori di pace, libertà e democrazia sono invece quelli fondamentali se vogliamo raggiungere pace, sviluppo, equità sociale e solidarietà ne




CONTINGENTE ITALIANO IN KOSOVO: COMPLETATO CON SUCCESSO IMPIEGO OPERATIVO NEL NORD DEL PAESE

Redazione
 
Kosovo
– Il contingente italiano del Multinational Battle Group West, su base reggimento “Lancieri di Montebello”, ha completato con successo un’attività operativa a nord del fiume Ibar dove si concentra lo sforzo principale della missione multinazionale KFOR.
 
Una compagnia italiana è stata rischierata infatti, a fine luglio, nell’area nord della regione, equipaggiata per la prima volta con i VTLM “Lince”, veicolo tattico già ampiamente impiegato con successo in Afghanistan e in Libano per le sue caratteristiche di flessibilità d’impiego e adattabilità ai diversi ambienti operativi.
 
I soldati italiani, affiancati dai loro colleghi moldavi, hanno svolto attività di pattugliamento e check point nelle aree più sensibili nel nord del Kosovo in supporto alle locali forze di polizia, contribuendo al mantenimento del clima di generale sicurezza e di libertà di movimento.
 
Il Comandante di KFOR, Generale di Divisione Salvatore Farina, ha più volte incontrato i nostri militari in azione e si è congratulato per la professionalità e l’imparzialità dimostrata.
 
Tale attività, normale implementazione del cosiddetto concetto di Kosovo wide, per cui tutte le unità  KFOR possono essere impiegate nell’intera area di operazione, rappresenta un elemento di novità per il Multinational Battle Group West, finora impiegato prevalentemente nel settore occidentale della regione a sorveglianza del Monastero di Decane e nel controllo della propria area di responsabilità.
 




IL MINISTRO DEGLI AFFARI ESTERI DEL KOSOVO IN VISITA AL COMANDO KFOR

L’appuntamento tra il Ministro degli Esteri kosovaro ed il Comandante di KFOR precede di pochi giorni l’incontro informale che Mr. Enver Hoxhaj ed il Ministro della Kosovo Security Force Mr. Agim Çeku effettueranno presso il Comando della NATO a Bruxelles.

Redazione

Pristina (Kosovo) – Ieri domenica 6 aprile 2014 il Ministro degli Affari Esteri del Kosovo, Mr. Enver Hoxhaj ha visitato il Comando della missione KFOR in Kosovo. Ricevuto dal Comandante della forza multinazionale KFOR, Generale di Divisione Salvatore FARINA, il Ministro si è recato a “film City” sede del Comando delle forze NATO in Kosovo. E’ la prima volta che il ministro degli Affari Esteri Mr. Hoxhaj viene ricevuto dal comandante di KFOR dall’inizio del suo mandato a settembre del 2013. Durante l’incontro il Generale FARINA ha avuto modo di illustrare la situazione operativa corrente che vede le truppe internazionali schierate in tutto il territorio del Kosovo con particolare attenzione alla parte nord dove è concentrata la presenza della minoranza di lingua serba. Il Generale FARINA ha inoltre posto l’accento sull’ottimo livello di cooperazione raggiunto tra le forze multinazionali di KFOR e le autorità del Kosovo in molteplici settori primo fra tutti quello della sicurezza.
“Le strutture del Kosovo deputate al mantenimento della sicurezza, in collaborazione con le Istituzioni internazionali presenti sul territorio e le forze multinazionali di KFOR, stanno dimostrando giorno per giorno le proprie capacità” ha sottolineato il Generale FARINA.
“Ricordo che proprio in occasione delle recenti elezioni amministrative svoltesi per la prima volta su tutto il territorio, la Polizia del Kosovo ha dato prova di affidabilità, preparazione, professionalità garantendo un pacifico e democratico svolgimento delle operazioni. La cooperazione con le forze multinazionali di KFOR è quindi un argomento quantomai attuale in questo periodo storico: nel prossimo futuro intensificheremo ancora di più le attività esercitative finalizzate a migiorare il coordinamento tra tutti gli attori presenti sul terreno”.

L’appuntamento tra il Ministro degli Esteri kosovaro ed il Comandante di KFOR precede di pochi giorni l’incontro informale che Mr. Enver Hoxhaj ed il Ministro della Kosovo Security Force Mr. Agim Çeku effettueranno presso il Comando della NATO a Bruxelles. Durante la sua visita il Ministro Hoxhaj è anche intervenuto alla sessione del Corso di Leadership Strategica del governo austriaco organizzato nella sede del comando della forza NATO in “Film City”. L‘incontro del Generale FARINA ed il Ministro degli Affari Esteri del Kosovo Mr. Hoxhaj rientra nel più ampio progetto di colloqui ad alto livello che vedono impegnato il Comandante di KFOR con i rappresentanti delle Istituzioni locali del Kosovo e quelli dell’area balcanica.
 




KOSOVO: VISITA DELL'ORDINARIO MILITARE PER L'ITALIA AL CONTINGENTE ITALIANO.

Redazione

Pristina –  È  giunto ieri in Kosovo Sua Eccellenza Reverendissima Monsignor Santo Marcianò, Ordinario Militare per l’Italia, in visita al contingente italiano impegnato nella missione NATO Kosovo Force (KFOR). Monsignor Marcianò è stato ricevuto dal Comandante della Kosovo Force (KFOR), Generale di Divisione Salvatore Farina che, nel ringraziare l’Ordinario Militare per l’Italia ha sottolineato come “la sua presenza e l’opera quotidiana svolta dai due cappellani militari, rappresenti un messaggio di forte vicinanza a tutti i militari e confermi il supporto spirituale al contingente. “KFOR”, ha poi sottolineato il Generale Farina, “favorisce il dialogo tra tutte le rappresentanti religiose in Kosovo, operando quotidianamente a supporto della pace, la cooperazione e il progresso del territorio”.

“L’Italia”, ha concluso il Generale Farina, attuale Comandante di oltre 5000 militari appartenenti alle forze armate di 31 nazioni, “è tra i principali sostenitori della missione in Kosovo”. In serata, presso la base di “Film City”, Monsignor Marcianò ha incontrato il personale del contingente italiano ed ha officiato la messa nella cappella situate all’interno del campo militare internazionale. Nei giorni a seguire, durante la sua visita, Monsignor Marcianò visiterà il Patriarcato di Pec e, a seguire, il Monastero ortodosso di Decane, dove sarà ricevuto da Padre Sava, Abate del monastero che dal 2004 fa parte dell'elenco dei patrimoni dell'umanità dell'UNESCO ed è sotto la protezione delle Nazioni Unite e del Multinational Battle Group West (MBGW) di KFOR a comando italiano.

A Belo Polje, presso il campo di Villaggio Italia, sede del Multinational Battle Group West, Monsignor Marcianò incontrerà gli uomini e le donne del contingente italiano a testimonianza della vicinanza e dell’apprezzamento per la professionalità e il quotidiano impegno dimostrato nel delicato processo di supporto della pace in Kosovo. A Klina, città del settore ovest del Kosovo, all’interno dell’area di responsabiltà del contingente italiano, Monsignor Santo Marcianò visiterà la sede della Caritas Umbria in Kosovo, per poi partecipare all’inaugurazione della casa di accoglienza delle Sorelle Basiliane.
Nel comune di Gracanica, presso il monastero ortodosso, dedicato alla “Nostra Signora di Ljeviš”, Monsignor Marcianò incontrerà il Vescovo ortodosso Teodosie.

L’Ordinario Militare concluderà la sua visita in Kosovo nella cattedrale di Pristina, dove sarà ricevuto dal Vescovo cattolico Monsignor Giergi Dode, con il quale avrà modo di approfondire i temi riguardanti la condizione della comunità dei cristiani residenti nel paese.

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30/01/2014 KOSOVO: IL COMANDANTE DELLA MISSIONE NATO KFOR INCONTRA IL CAPO DI STATO MAGGIORE DELLA DIFESA DELLA SERBIA


 




KOSOVO: IL COMANDANTE DELLA MISSIONE NATO KFOR INCONTRA IL CAPO DI STATO MAGGIORE DELLA DIFESA DELLA SERBIA

Redazione

Pristina – Il Comandante della Kosovo Force (KFOR), Generale di Divisione Salvatore Farina, ha ricevuto ieri, nel Quartier Generale multinazionale “Film City”, il Capo di Stato Maggiore della Difesa della Serbia, Generale Ljubisa Dikovic.

Nel corso del loro incontro i due Generali hanno discusso della situazone nei Balcani e del Kosovo, ponendo particolare attenzione all’area nord del Kosovo e all’importanza della cooperazione finalizzata all’incremento della sicurezza nella regione.

Il Generale Farina ha sottolineato il miglioramento nel settore della sicurezza dopo l’accordo tra Pristina e Belgrado, sottoscritto dalle parti il 15 aprile dello scorso anno ed ha confermato il continuo sforzo della missione NATO in Kosovo a supporto della pace, della cooperazione e del progresso su tutto il territorio.
Il Generale Farina ha poi rimarcato l’importanza della cooperazione tra KFOR e le Forze Armate serbe nell’attività di pattugliamento lungo la linea di demarcazione amministrativa tra Kosovo e Serbia. Il meeting rientra in una piu ampia agenda di appuntamenti programmati con i rappresentati delle forze armate dei paesi vicini.
Il Generale Farina, infatti, a quasi cinque mesi dall’inizio del suo mandato quale comandante della Kosovo Force, è già stato a Belgrado, Tirana, Skopje e Podgorica dove ha incontrato i rispettivi Capi di Stato Maggiore della Difesa di Serbia, Albania, FYROM e Montenegro.
Al termine del loro colloquio, nell’evidenziare reciprocamente i proficui risultati finora raggiunti, il Generale Farina e il Generale Dikovic si sono recati al monastero di Decane, tutt’ora posto sotto la protezione delle Truppe KFOR, nel settore di competenza del Multinational Battle Group West a comando italiano.
 




KOSOVO: PROSEGUE LA MISSIONE UMANITARIA

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La delegazione, composta da amministratori comunali del Centro italia, sta in questi giorni portando vestiario,materiale scolastico e medicinali raccolti grazie alla straordinaria collaborazione di scuole, Unicef litorale Roma Nord ed istituzioni dei vari territori.

 

Redazione

Tolfa (RM) – Prosegue in Kosovo l’iniziativa umanitaria promossa da Alessandro Battilocchio in collaborazione con il Ministero degli Esteri, il Ministero della Difesa e l’Ambasciata italiana a Pristina: la delegazione , composta da amministratori comunali del Centro italia, sta in questi giorni portando vestiario,materiale scolastico e medicinali raccolti grazie alla straordinaria collaborazione di scuole, Unicef litorale Roma Nord ed istituzioni dei vari territori. Per il nostro comprensorio partecipano il Sindaco di Tolfa Luigi Landi ed Alessandro Sebastiani di Santa Narinella,in rappresentanza anche dell’Associazione di volontariato "Venite e e Vedrete". Il gruppo è giunto a Pristina grazie al Ministero della Difesa, che ha messo a disposizioni i posti liberi del volo c/130 utilizzato dai nostri militari impegnati in teatro operativo, ed è stato poi ospitato presso le suore salesiane di Bech, in una delle aree più problematiche di questo martoriato Paese. La delegazione sta consegnando materialmente gli aiuti (trasportati grazie al COI) presso orfanotrofi, scuole e famiglie indigenti, in stretta sinergia con le suore basiliane, coi nostri militari e con le autorità locali. Battilocchio e gli altri partecipanti sono anche stati accolti dall'ambasciatore italiano Andreas Ferrarese, dal nunzio apostolico e Vescono Dode Gjergii, dal comandante di tutte le forze Nato Kfor generale Farina e dal comandante De Marco del nucleo carabinieri Msu. Nei prossimi giorni le attività di consegna aiuti proseguiranno in tutto il territorio kosovaro ed anche presso l’orfanotrofio "11 Ottobre" di Skopie, da anni "gemellato" con scuole di Civitavecchia.

"Un'accoglienza eccezionale ci ha scaldato subito il cuore, a dispetto del freddo polare che abbiamo trovato", ha dichiarato Alessandro Battilocchio. "Tutto sta procedendo molto bene – ha aggiunto – e proseguiremo la nostra intensa tabella di marcia fino a giovedi, quando avremo consegnato oltre 200 kg di aiuti. Le mamme ci chiedono soprattutto aspirine e tachipirine ,carenti ma assolutamente necessarie per il loro freddissimo inverno. I sorrisi dei bambini, come sempre, ci danno una carica straordinaria".




KOSOVO, IL CAPO DI STATO MAGGIORE DELL'ESERCITO HA VISITATO IL CONTINGENTE KFOR.

Redazione

Kosovo – Il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Generale Claudio Graziano, si è recato ieri 24 dicembre in visita al Contingente Nazionale in Kosovo. Accolto dall’Italian Senior Representative, Gen.B. Michele Cittadella, e dal  Cte della TF AIR, Col. Michele Palmieri, presso l’Aeroporto dell'Aeronautica Militare Italiana di Gjacova/Dakovica, il Generale Graziano ha poi raggiunto la Base militare “Villaggio Italia” di PEĆ/PEJA, sede del MNBG-W.

Alla presenza del Comandante del MNBG-W, Col. Ascenzio Tocci, e di una rappresentanza dei circa 300 soldati dell’Esercito impiegati nella missione KFOR, il Gen. Graziano ha rivolto a tutto il personale in missione l’augurio per le prossime festività di fine anno, sottolineando l’ininterrotto e rilevante impegno di ciascuno ed estendendo gli auguri propri e della Forza Armata alle famiglie che, dall’Italia, sostengono  la scelta di ciascun militare di servire il Paese, indossando l’uniforme dell’Esercito Italiano.

Oltre al contingente schierato in Kosovo, sono circa 4.000 i militari dell’Esercito impiegati in Afghanistan e in Libano che insieme agli oltre 5.000 soldati operanti sul territorio nazionale, anche il giorno di Natale e nella notte di San Silvestro, continueranno a svolgere i propri compiti istituzionali a salvaguardia della sicurezza internazionale e delle principali aree metropolitane del Paese.