Goletta dei Laghi 2017: ecco i risultati. Maglia nera al lago di Bolsena

 

LAZIO – A Roma si chiude il viaggio di Goletta dei Laghi 2017 con la conferenza stampa di presentazione dei risultati del monitoraggio che i tecnici di Legambiente hanno eseguito sui laghi del Lazio tra il 19 e il 21 luglio e dopo le tappe sui Laghi di Bracciano e Canterno, durante le quali l’associazione ambientalista, insieme ad amministrazioni e cittadini, ha affrontato l’annoso problema della siccità e dell’abbassamento del livello dei laghi.
È il Lago di Bolsena, quello dove Legambiente ha individuato le maggiori criticità, sul più grande lago del Lazio i prelievi sono risultati inquinati in 5 punti su 7 punti campionati: fortemente inquinata l’acqua sulla spiaggia in fondo a Via Cava a Marta (VT), fortemente inquinata alla foce del fosso ponticello in località “gli oppieti” e inquinata nel punto di prelievo a Prati Renari nel comune di San Lorenzo Nuovo (VT), fortemente inquinata alla foce del fosso Cannello in località “la Grata” a Gradoli (VT) e fortemente inquinato il punto presso il fosso in zona San Rocco a “Montefiascone” come già segnalato nei giorni scorsi con un blitz dei volontari. Situazione meno negativa invece sul Lago di Bracciano dove, dei 5 prelievi effettuati, ben 3 sono risultati entro i limiti per presenza batterica, risultato inquinato il punto alla foce del Fosso di Grotta Renara a Bracciano (RM) e la foce del canale tra Via San Pietro e Via della Rena a Trevignano Romano (RM).
Sul Lago del Turano in provincia di Rieti, risulta fortemente inquinato 1 punto su 2 alla foce del canale sotto via Turanense a Colle di Tora (RI), entro i limiti invece la spiaggetta a Castel di Tora (RI).

Entro i limiti anche le analisi dei 3 prelievi sul Lago Albano, i 2 sul Lago di Vico, i 2 sul Lago del Salto e i 2 sul Lago di Canterno.
“Dalle analisi svolte, emerge un quadro preoccupante sul Lago di Bolsena dove entrano ancora troppi scarichi non depurati in diverse aree del maggior lago vulcanico d’Europa per portata d’acqua – di-chiara Roberto Scacchi presidente di Legambiente Lazio – ma anche per il piccolo Lago del Turano segnaliamo una forte criticità individuata che va affrontata con determinazione. Sul Lago di Bracciano, nell’ultimo periodo, c’è stato un miglioramento che si vede dalla diminuzione dei punti critici, qui i comuni devono assolutamente salvaguardare il proprio Lago eliminando gli scarichi non depurati con la stessa forza con la quale stanno difendendo il lago dalle captazioni di Acea, lotta che sosterremo con tutte le nostre forze affinché il prossimo 28 luglio, come determinato dalla Regione, si blocchi la captazione. Come tutti gli anni, segnaliamo con i risultati le situazioni critiche e ci mettiamo a disposizione delle amministrazioni nella risoluzione dei problemi. Dopo un anno particolarmente complicato per gli ecosistemi lacustri, che soprattutto negli ultimi mesi hanno sofferto per la mancanza di piogge e per le captazioni che, come a Bracciano, ne stanno mettendo a dura prova la forza ed il valore ecosistemico, insieme con la ricchezza economico-turistica per le comunità locali, facciamo il punto sulle criticità individuate, senza dare giudizi complessivi sullo stato delle acque ma segnalando le presenza di inquinamento batteriologico di origine fecale, dove c’è bisogno di interventi di ripristino, captazione di reflui non depurati o interruzione di flussi fognari abusivi. Se nei laghi di Canterno, Vico e Albano non rileviamo criticità di origine fecale, bisogna però lavorare e tanto, per eliminare i fattori inquinanti derivati da presenza di alghe tossiche, microrganismi complessi e sfruttamento spregiudicato ai fini della produzione idroelettrica che in questi luoghi sono agli onori delle cronache. Nessuna criticità emerge nel Lago del Salto”.


“Quello che raccontiamo da anni con la Goletta dei Laghi non è solo lo stato di salute dei specchi d’acqua italiani, ma soprattutto la necessità di una visione sistemica a questi ambienti straordinari – dichiara Simone Nuglio responsabile campagna Goletta dei Laghi – L'emergenza siccità che investe i laghi laziali ci dimostra questo in modo ancora più forte e ci fa capire che solo una pianificazione e una gestione integrata e condivisa tra tutti i portatori di interesse, consente di tutelare i preziosi servizi ecosistemici che non riguardano soltanto la risorsa idrica ma anche, ad esempio, le importanti funzioni di regolazione climatica”




LAGO DI BOLSENA, MAMMA E FIGLIO DI 5 MESI TROVATI MORTI

Redazione

Bolsena – I ricercatori hanno ritrovato il corpo della madre e del figlio scomparsi ieri sera da un campeggio al lago di Bolsena a Montefiascone. Maria Cecilia Fassine, studentessa 22enne e il figlio di 5 mesi Matteo Arion, erano scomparsi la sera di sabato da Montefiascone. Erano arrivati nel campeggio dall’Austria e parlavano solo tedesco. La giovane si sarebbe allontanata dai genitori dicendo di andare a far addormentare il bimbo. Le ricerche si sono immediatamente attivate ma solamente questa mattina sono state ritrovate le due salme. Il piccolo senza vita ad una decina di metri dall’albero dove si è tolta la vita la madre.




LAGO DI BOLSENA: VELISTA INCAGLIATO SALVATO DALLA POLIZIA PROVINCIALE

Redazione
Lago di Bolsena (VT)
– Nel pomeriggio di domenica 21 dicembre la Polizia provinciale ha recuperato una barca a vela arenata al Lago di Bolsena. Avvertita dal gestore del porto di Capodimonte, la pattuglia composta dal comandante Enrico Paziani, dal capitano Marco Fiorucci e dal brigadiere Alessandra Sciarretta si è recata sul posto, verificando che il natante, con pescaggio di circa 150cm,  non si era incagliato nelle reti posizionate sul lungolago, ma aveva preso una secca.

L’equipaggio della motovedetta con non pochi sforzi è riuscito a disincagliare e trascinare al largo la barca e farla rientrare in porto, il velista del natante ha ringraziato la Polizia provinciale per il rapido intervento, scongiurandogli una nottata a bordo. Per fortuna il lieve vento di tramontana non ha complicato le operazioni della pattuglia del comandante Paziani, altrimenti se fosse aumentato di intensità avrebbe causato un ulteriore insabbiamento con inclinazione dello scafo che considerata la stazza di circa 20 quintali avrebbe reso impossibile il recupero.

La Polizia provinciale coglie l’occasione per rammentare che in questo periodo (dal 1° novembre al 28 febbraio) vige il divieto di navigazione a motore sul lago di Bolsena, i soli velisti che escono in acqua devono comunque tenersi oltre i 150 metri da riva, delimitati da boe, per evitare di incagliarsi nei “martavelli” posizionati dai pescatori e presenti fino al 31 dicembre o di finire nelle secche presenti di fronte alle spiagge del versante sud del lago.

Nonostante lo stato confusionale causato dalla riforma delle Province, la Polizia provinciale, che a oggi non ha ancora certezze sulla sua continuità ed esistenza, sulla tutela della navigazione interna ha dato l’ennesima dimostrazione di professionalità e dedizione al  lavoro. Si ricorda che negli ultimi anni sono stati innumerevoli gli interventi, realizzati in ogni periodo dell’anno e con qualsiasi condizione meteo, che hanno permesso di trarre in salvo numerosi diportisti, canoisti e bagnanti.
 




VITERBO, LAGHI DI BOLSENA E VICO: LA PROVINCIA CONSEGNA UN NATANTE AL CORPO FORESTALE

Redazione

Viterbo – Si è svolta questa mattina la consegna ufficiale del natante che la Provincia ha acquistato e poi affidato al Corpo forestale dello stato per lo svolgimento del servizio nautico nelle acque del Lago di Bolsena e di quello di Vico.

Un servizio prezioso, nato nel 1954, ma interrotto nel 2004. Dopo dieci anni grazie al contributo di palazzo Gentili, che ha acquisito il mezzo con fondi regionali, il personale del Corpo forestale dello stato potrà di nuovo tornare a sorvegliare le acque interne del nostro territorio. “Con questo intervento – ha detto soddisfatto il presidente della provincia, Marcello Meroi – abbiamo contribuito in maniera determinante a ristabilire un servizio che mancava sul territorio ormai da 10 anni. Sorvegliare le acque interne, con il servizio nautico, è fondamentale per garantire la sicurezza soprattutto nei periodi estivi, quando i laghi vengono presi d’assalto dai bagnanti”.

La consegna si è svolta durante l’inaugurazione del Comando stazione forestale e del Centro di Protezione Civile, ospitati nel Centro polivalente per i servizi agro-forestali in via Cassia Cimina al km 16,4. “La consegna dell’imbarcazione e la nascita di questa struttura – ha proseguito Meroi – rappresentano una vittoria per il nostro territorio. Si è riusciti a fare rete tra istituzioni, e questo tipo di cooperazioni è l’unico modo per ovviare alle ristrettezze che colpiscono gli enti locali. Ognuno, facendo la propria parte, ha contribuito a far nascere questo centro che rappresenta un fiore all’occhiello per la sicurezza del nostro territorio. Proprio per questo, credo che il Governo debba rivalutare l’importanza delle istituzioni locali che sono fondamentali per il cittadino. A volte con demagogia si pensa che i tagli debbano essere fatti proprio su territorio: questa inaugurazione dimostra che proprio dalle piccole realtà arrivano importanti vittorie”.

Ma il presidente ha voluto ringraziare, anche, la Protezione civile per il costante lavoro fatto sul territorio: “Grazie per quello che fate – ha detto Meroi rivolgendosi ai volontari presenti – e per la vostra costante presenza sia nei grandi eventi sia in quelli piccoli. Senza di voi le istituzioni sarebbero in grossa difficoltà”.
 




VITERBO E PROVINCIA TRA MITI, FIABE, LEGGENDE E STORIA: “LA DIMORA DI APOLLO – UN REGNO SOTTERRANEO”

 

Rubrica settimanale di Emanuel Galea [ Già pubblicata sull'edizione de L'osservatore d'Italia sfogliabile di sabato 17 maggio 2014 – per consultare www.osservatoreitalia.com ]

Viterbo – Il lago di Bolsena è il più esteso d’Europa. Di natura vulcanica, si trova al crocevia della cultura. Tra Lazio, Toscana ed Umbria offre al visitatore un contesto tra i più belli e caratteristici d’Italia, dove la natura regna sovrana. La sua vicinanza al mar Tirreno, alla città dei Papi, Viterbo,  nonché i pochi chilometri che lo dividono dalla città eterna, lo rendono unico in Europa. Affiorano dalle sue acque l'isola Bisentina e l'isola Martana, antichi resti pieni di fascino esoterico, di quello ch’è rimasto d’un antico cono vulcanico. Sia la prima che la seconda isola hanno origini antiche da raccontare, piene di mistero, di fascino e di leggenda.

Oggi iniziamo a svelare il grande segreto dell’isola Bisentina e cioè la sua complicità con  “La dimora di Apollo – un regno sotterraneo”. Un vecchio adagio dice “La fantasia, a volte supera la realtà” Le vicende che stiamo per narrare  si confondono tra il verosimile e la fantasia, tra la realtà e l’immaginazione.
Il suo nome deriva da Bisentium, antico centro di origine etrusca fondato sulla sponda di fronte al lago. A rendere speciale quest'isola è la leggenda che vi aleggia. Lo scrittore Willis George Emerson (1856 – 1918), nel 1908 scrisse “A voyage to the inner world” (viaggio nelle viscere della terra). Emerson racconta di come Jansen abbia navigato all'interno della Terra attraverso un'apertura presso il Polo Nord. Per due anni sarebbe vissuto con gli abitanti di questo regno il cui mondo sarebbe illuminato da un "Sole centrale fumoso".

Olaf Jansen sostiene la teoria della “terra cava” che a questo mondo dell’inaccessibile, situato appunto nelle viscere della terra, si possa arrivare attraverso passaggi segreti. Di questo regno sotterraneo di Agarthi, (Agharti' in sanscrito significa, appunto, l'inaccessibile) la mitologia è piena.  Misteri e racconti esoterici s’incontrano e s’intrecciano. Ne troviamo menzione nel tantra Kalachakra del buddhismo tibetano. Qui viene descritto un regno simile, col nome di Shambhala. Shambhala, nelle interpretazioni moderne viene identificato con la stessa Agartha, il regno di cui stiamo parlando. Seguono profezie interessanti ma ve le rispar
miamo.

La  mitologia greca non è rimasta insensibile a questa leggenda. Si legge che  probabilmente la casa di Apollo non stava a Delphi bensì  in quel vecchio centro della terra al quale si riferisce Plato quando dice : “La vera casa di Apollo si trova tra gli  Iperboreani, in una terra dove la vita non finisce e dove, stando a quello che ci racconta la mitologia, due piccioni partendo ognuno dall’estremità opposta del mondo, si incontrarono in questa amena regione, la casa di Apollo”. Allora si credeva questa terra un luogo perfetto, dove, abbiamo letto poco innanzi, il sole non tramontava mai e per questa ragione oggi la si  identifica nel Circolo Artico.

Leggenda vuole che gli abitanti della Patagonia del sud America siano  gli unici aborigeni viventi che provengono dal centro della terra e che sono venuti fuori dall’apertura che comunemente chiamiamo Polo Sud.  Fermiamoci un attimo perché è giusta la domanda: Tutta questa leggenda interessante,  cosa ha in comune  con il lago di Bolsena e con l’Isola Bisentina in particolare?

Prendiamo il lago di Bolsena e lo posizioniamo al centro di tutte le vicende fin qui narrate. L’isola Bisentina diventa così una parte integrante di tutti gli avvenimenti che girano intorno al regno dell’altrettanto “inaccessibile”. I due passaggi d’ingresso principali al centro di questo mondo di Agarthi, si trovano uno al Polo Nord e l’altro al Polo Sud, cioè nei pressi del Circolo Artico e l’altro presso il Circolo Antartico. Oltre a questi passaggi, però, ce ne sono altri sparsi nel mondo.

Alcuni  si trovano nella foresta amazzonica, altri in Brasile, in Siberia e nel grande deserto del Gobi, Mongolia  in Asia centrale. Tra gli arti della famosa Sfinge, nella piana di Giza e in Egitto ci sarebbe un altro ingresso. Il varco di accesso in Italia, invece, si troverebbe proprio sull'isola Bisentina nel lago di Bolsena.  Per gli etruschi questo era un luogo sacro. Scrisse Plato : “Egli è Dio, seduto nel centro, sull’ombelico del mondo. Lui è l’interprete di tutte le religioni dell’umanità”. Questo è ciò che  rende speciale quest'isola,  la leggenda che vi aleggia intorno secondo cui nelle sue viscere si nasconderebbe un passaggio segreto al regno sot
terraneo dell’inaccessibile, dell’Agarthì.  Il lago è antico quanto lo è la città dei Papi che lo ospita, ha origini neolitiche, preistoriche, millenarie. Ha mille racconti da narrarci, segreti da svelarci, misteri a noi incomprensibili.

Il fascino ed il mistero del lago di Bolsena non termina sull’isola Bisentina. L’altra isola, quella Martana, nasconde sorprese e leggende altrettanto misteriose e curiose. Di questo tratteremo nella prossima puntata.

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VITERBO PROVINCIA: APPROVATI I PRIMI PROGETTI PER LAVORI SULLE STRADE

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Redazione

Viterbo – “Questa mattina sono stati approvati dagli uffici del settore Viabilità tre progetti che permetteranno alla Provincia di mettere in sicurezza diverse arterie stradali della Tuscia”. Lo dichiara l’assessore alla Viabilità e Lavori di Palazzo Gentili, Gianmaria Santucci, che, proprio alla vigilia di una nuova ondata di maltempo che rischia di creare altri disagi sulle strade provinciali, annuncia una serie di importanti interventi che riguarderanno la rete viaria del Viterbese. “Si tratta solo della prima parte dei lavori che saranno effettuati nei prossimi mesi grazie agli 800mila euro previsti nell’assestamento di bilancio approvato dal consiglio provinciale la scorsa settimana – spiega l’assessore Santucci -. Colgo l’occasione per ringraziare i consiglieri provinciali per l’attenzione che hanno mostrato verso la situazione della viabilità provinciale”.

“Verranno effettuati lavori di asfaltatura sulla SP Umbro Casentinese dal km 10,5 al km 11,4 e dal km 2,4 al km 3,3 – continua -, mentre sulla SP Bassanese saranno ripulite tutte le cunette e si provvederà all’asfaltatura del tratto stradale interno al comune dal km 4,5 al km 5,1”.

Il programma dei lavori prevede anche la pulizia delle cunette e la rimozione delle frane in tre diversi raggruppamenti della Zona 2: il primo riguarda SP Verentana, SP Poggio Morano, SP Piansanese, Sp Caninese; il secondo interessa SP Doganella, SP Lamone, SP Lago di Mezzano, SP Valle dell’Olpeta; l’ultimo sottotratto comprende le strade bianche della SP Lago di Bolsena (al momento chiusa al traffico veicolare), della SP Lago di Mezzano e della diramazione della SP Valle di Ripa Alta.

“Contiamo attraverso queste iniziative di migliorare le condizioni delle strade della Tuscia, contribuendo a garantire una maggiore sicurezza per i cittadini – conclude l’assessore Santucci -. Presto potremo partire con gli interventi sui tratti interessati, ma questa è solo la prima parte di quelli già previsti: la prossima settimana verranno, infatti, approvati nuovi progetti riguardanti altri tratti. Non appena il maltempo ce lo consentirà daremo immediata attuazione ai lavori sulle strade”.