Lago di Nemi e lago di Castel Gandolfo: due iniziative di difesa mentre il grido d’allarme finisce nell’indifferenza

Il due febbraio è stata organizzata una passeggiata di protesta in difesa dei laghi dei Castelli Romani con partenza con partenza dal moletto del Lago Albano alle ore 10. L’evento si protrarrà fino alle 13.

Ancora prima, sabato 27 gennaio, si terrà un presidio alla spiaggetta del lago di Nemi dalle ore 10 promosso dal Comitato per la protezione dei Boschi dei Colli Albani che di fatto contrasta la realizzazione di pedana panoramica in legno lunga 30 m, che secondo il Comitato “deturperà completamente la natura incontaminata del paesaggio e soprattutto distruggerà una porzione di habitat importante per piante, papere e oche, pesci”.

Loro come diversi altri cittadini vorrebbero che il sito fosse lasciato alla sua bellezza naturale: “A noi piacerebbe che l’area attirasse turisti che già vengono numerosi perché amano la natura così com’è: non vogliamo il turismo da consumo, quello che porta soldi. Questa spiaggetta è il nostro piccolo angolo di mondo, il nostro preferito. Quello che puliamo dall’immondizia ogni giorno, quello che preserviamo dal turismo estivo, quello dove abbiamo creato la nostra socialità tra amanti della natura. Quel posto meraviglioso e selvaggio che per noi è casa, più di casa: il nostro posto selvaggio di cui ci sentiamo un po’ i guardiani e le guardiane. E ora lo vediamo invaso da mezzi cingolati, reti e transenne. Un’opera che mira forse a rendere più fruibile e comoda questa spiaggetta al turismo balneare di massa, quello di un giorno e via, quello dei selfie a bordo lago. Con la stessa concezione economica che ha portato a tagliare un lecceto secolare su via del Perino, nel pieno del costone boschivo del vulcano per rendere la strada di nuovo strada, e non più sentiero. Si promuove così un turismo che più di ogni altra cosa danneggia il delicato ecosistema lacustre lasciando rifiuti, portando macchine, sciogliendo in acqua creme solari, nutrendo di scarti gli animali selvatici”.

La situazione dei laghi di Nemi e Castel Gandolfo rappresenta una grave preoccupazione ambientale, con il rischio imminente di ulteriori danni a causa dei prelievi continui di acqua e delle ipotesi e idee che circolano riguardo il pericolo di nuovi prelievi destinati ad alimentare l’inceneritore che il sindaco di Roma Gualtieri vuole piazzare e piazzerà a Santa Palomba, ai confini con Albano Laziale e con Ardea e gli altri Comuni più prossimi. Inoltre è in corso la costruzione di un impianto sportivo lineare in via Perino, quello contrastato dagli ambientalisti del Comitato. Per la sua realizzazione ci sono tutti i permessi di sorta, l’unica cosa che si può contestare è l’opportunità e la linea di indirizzo: può piacere o non può essere gradita ma dato che la governace locale è stata scelta dalla maggioranza dei residenti allora la risposta è presto servita.

I laghi di Nemi e Castel Gandolfo, gioielli dei Castelli Romani, sono esempi naturali e culturali di inestimabile valore che tutti dovrebbero preservare. Tuttavia, la costante diminuzione del livello dell’acqua e il tentativo di realizzare nuove costruzioni e attirare nuove attività, è un segnale allarmante che stride tra una indifferenza condivisa. Le pressioni antropiche, spesso non contrastate dalle istituzioni pubbliche, minacciano questi ecosistemi unici.

I prelievi continui di acqua, sia per scopi commerciali che domestici, stanno contribuendo al progressivo deterioramento della risorsa idrica e alla riduzione della biodiversità nei laghi. Le attività umane, spesso senza una gestione sostenibile delle risorse di acqua, stanno mettendo a rischio gli equilibri ecologici delicati di queste aree.

Invece di ridurre il prelievo idrico nel lago di Nemi si sta costruendo in un posto dove non esistono fogne o impianti di sollevamento ma esistono invece possibilità di mettere sù Bed & Breakfast e attività che andrebbero, senza fogne o impianti di depurazione, ad aggravare ancora di più una diagnosi di estinzione precoce. Intanto la strada che porta al lago di Nemi è ancora chiusa a causa di lavori per arginare il dissesto geologico che costano centinaia di migliaia di euro.

La proposta di nuovi prelievi per alimentare l’inceneritore di Albano rappresenta un ulteriore motivo di preoccupazione. Questa iniziativa potrebbe aggravare ulteriormente la situazione idrica dei laghi, compromettendo l’approvvigionamento idrico e aumentando la pressione su un ecosistema già vulnerabile.

È fondamentale che le autorità locali e nazionali adottino misure immediate per proteggere e preservare questi laghi. La revisione delle politiche di gestione delle risorse idriche, l’implementazione di tecnologie più sostenibili e la promozione di pratiche agricole e industriali responsabili sono passi essenziali per mitigare gli impatti negativi sulla salute dei laghi di Nemi e Castel Gandolfo.

Inoltre, coinvolgere la comunità locale e le organizzazioni ambientaliste è cruciale per sensibilizzare sull’importanza della conservazione di queste aree naturali. La partecipazione attiva della società civile può spingere verso un cambiamento positivo, incoraggiando comportamenti sostenibili e sollecitando le istituzioni a adottare politiche più efficaci per la salvaguardia dell’ambiente.

La situazione critica dei laghi di Nemi e Castel Gandolfo richiede un’azione urgente e coordinata per proteggere questi tesori naturali. Solo attraverso sforzi congiunti e un impegno deciso per la sostenibilità ambientale si potrà sperare in un futuro in cui questi laghi possano continuare a essere fonte di bellezza e biodiversità.




Ximena Garcia, ecco il punto esatto del ritrovamento del cadavere sul lago di Nemi. I prelievi autoptici: “Stato di putrefazione avanzata”

NEMI (RM) – “In stato di putrefazione avanzata” così è stato definito il corpo di Ximena Garcia, la transessuale argentina di 22 anni scomparsa lo scorso 22 gennaio da Lanuvio e trovata morta sabato scorso nel lago di Nemi.

I prelievi autoptici sono stati effettuati ieri dall’Istituto di Medicina legale di Tor Vergata da medici legali tra i più affermati d’Italia: il Professor Giovanni Arcudi e il professor Luca Marella. I prelievi serviranno per effettuare gli esami istologico e tossicologico che, oltre alle indagini che stanno portando avanti i carabinieri del Nucleo investigativo di Frascati, la stazione dei carabinieri di Lanuvio e la compagnia dei Carabinieri di Velletri potranno rispondere principalmente a due quesiti che non sono ancora noti: se Ximena avesse assunto stupefacenti e in che misura e lo stato degli organi per capire se qualche agente esterno abbia provocato la morte.

A seguito dei prelievi dei medici legali emerge però un dato certo: non è stato possibile verificare se sul corpo ci siano lividi o abrasioni o segni di violenza perché il cadavere è in avanzato stato di putrefazione. 

Soltanto dunque gli esami istologico e tossicologico sapranno dare indicazioni certe. Intanto è importante chiarire che il luogo dove è stata trovata Ximena è vicino ad una sorta di piazzola di sosta, poco dopo il centro canoa comunale, dove attraverso un ripido viottolo in pendenza si arriva in acqua dove c’è un albero. Proprio in quel punto è stata ritrovata Garcia. lì, ci sono diversi preservativi e una mascherina che con tutta probabilità è stata utilizzata dagli uomini della scientifica.

A un chilometro di distanza invece c’è l’albero dove i giornalisti di Chi l’ha Visto? hanno ritrovato la cinta appesa ad una protuberanza che si trova molto in alto, impossibile da raggiungere senza arrampicarsi. Da indiscrezioni gli inquirenti non hanno la certezza che si tratti della cinta di Ximena e comunque non può ritenersi in alcun modo l’arma del presunto delitto. Ulteriori aggiornamenti arriveranno nelle prossime ore.

 

 

 

 




Nemi, riaffiora dal lago il corpo della trans argentina Ximena Garcia

NEMI (RM) – Riaffiora dal lago di Nemi il corpo della 32enne trans Argentina Ximena Garcia scomparsa a gennaio scorso. Il cadavere è stato visto affiorare dalle acque del lago di Nemi nei pressi della Fiocina da un pescatore che ha dato immediatamente l’allarme. Sul posto i carabinieri di Frascati e di Nemi

Il cadavere era in avanzato stato di decomposizione e aveva indosso i vestiti. Il corpo è stato trovato a mezzogiorno da un pescatore che era nel lago con la sua piccola imbarcazione ed ha visto il cadavere affiorare dall’acqua all’altezza della zona La Fiocina. Sul posto i carabinieri della compagnia di Velletri, della stazione di Nemi e di Frascati. A permettere l’identificazione della trans un tatuaggio sulla schiena. Ora gli esami dovranno stabilire le cause del decesso, se per annegamento o per altri motivi.

A occuparsi diverse volte della scomparsa di Ximena Garcia la trasmissione “Chi l’ha visto” dove i parenti della trans argentina avevano lanciato diversi appelli.




Nemi, terza nave di Caligola: "Identificato il luogo esatto"

di Ivan Galea

NEMI (RM) – Sale la febbre da nave a Nemi dove in settimana cominceranno le prime immersioni nel bacino lacustre per trovare la terza nave dell'imperatore Caligola. L'operazione, sostenuta dall'amministrazione comunale di Nemi, è stata annunciata lo scorso 9 giugno sulla base di alcuni riscontri che avrebbero fatto emergere la concreta possibilità che i fondali del lago custodiscano questo vero e proprio gioiello storico, che qualora fosse trovato potrebbe segnare una svolta decisiva per il rilancio definitivo non solo del Museo della Navi di Nemi ma anche per l'intera valle del lago che rappresenta un vero e proprio museo storico archeologico a cielo aperto.

 

Identificato il luogo esatto Le operazioni di ritrovamento "saranno condotte con un criterio totalmente diverso di quello già programmato". Fa sapere l'architetto Giuliano Di Benedetti incaricato dal sindaco di Nemi di effettuare le ricerche. "Finalmente ho capito – ha dichiarato Di Benedetti – che la nave c'è e dove si trova realmente. Fra pochi giorni sapremo". L'architetto genzanese, fautore dell'iniziativa, sul proprio profilo Fb mostra poi un immagine della metà del XVII secolo di Atanasius Kircher che indica un ipotetico recupero della nave sulle indicazioni di Francesco De Marchi. Di Benedetti lancia quindi un messaggio che lascia pensare che l'obiettivo sia reale e vicino: "Vedetela bene. Ricordatela quando, speriamo con tutto il cuore, vi daremo la notizia del ritrovamento. Per ora non vi posso dire altro, ma incrociate le dita".


 




GENZANO VIA PERINO: DOPO IL SEQUESTRO DEL TERRENO CON AFFACCIO SUL LAGO DI NEMI PIENO DI RIFIUTI INGOMBRANTI E SPECIALI E' ANCORA EMERGENZA AMBIENTALE

[ VIDEO DEL SEQUESTRO DELL'AREA EFFETTUATO IL 31 OTTOBRE 2012 ]

 

di Alberto De Marchis

Genzano di Roma – Nel 2012 il nostro quotidiano segnalava, anche grazie all'apporto di alcuni cittadini, con diversi tabella lo stato di degrado e abbandono in cui versava un terreno situato nel territorio di Genzano. Un terreno, collocato in via Perino, con affaccio diretto sul lago di Nemi, in cui erano presenti diversi materiali come contenitori che solitamente vengono utilizzati per solventi e/o vernici e/o solventi chimici, materiale ondulato che ricordava l’eternit (quindi amianto), bombole e chi più ne ha più ne metta..

Segnalavamo anche che qualora questi rifiuti pericolosi e solventi fossero scivolati nel lago avremmo assistito ad un sicuro e notevole danno ambientale.

Oltre a pubblicare gli tabella di denuncia provvedevamo anche ad allertare il Comune, il Corpo Forestale dello Stato, il Parco Regionale dei Castelli Romani, nonché il presidente dei Verdi Lazio Nando Bonessio il quale si attivò immediatamente in Regione.

Il 31 ottobre 2012 l’intera area fu posta sotto sequestro ad opera della Polizia locale di Genzano allora diretta dal Comandante Giulio Bussinello insieme al tenente di giudiziaria Gianfranco Silvestri.

La questione sembrava risolta, ma oggi il M5S di Genzano segnala che nella stessa area sono ancora presenti rifiuti ingombranti e speciali e lancia pesanti accuse all’amministrazione Comunale. “Luoghi pubblici e privati in stato di abbandono, aree pubbliche recintate e diventate "private", tinelli diventati abitazioni, discariche abusive sulle pentime del lago e rifiuti di ogni genere, copertoni, elettrodomestici, calcinacci, eternit.- Dichiarano in una nota dal M5S di Genzano – Intanto il terreno ai lati di via Perino, – prosegue la nota – che dovrebbe essere una strada pedonale e interdetta alle automobili, frana, gli alberi si inclinano pericolosamente e vengono tagliati non si sa da chi. Tutto questo nel silenzio totale dell' Amministrazione, che informata moltissime volte dello stato di degrado ignora totalmente il grido di aiuto dei Cittadini. Un luogo magico, come il Lago di Nemi, violentato da persone senza un minimo di senso civico e di rispetto per le nostre bellezze naturali. – La nota conclude – Non disperate, ora abbiamo l'Isola Ecologica … e tutto cambiera verso!”

L’amministrazione comunale di Genzano in riscontro alla nota del M5S ha inteso rispondere: “Ci spiace non abbiate preso con il dovuto spirito l'inaugurazione dell'isola ecologica, la sua imminente messa in funzione e il prossimo avvio della raccolta differenziata porta a porta, importantissimi obiettivi raggiunti da questa Amministrazione comunale che voi stessi avete più volte sollecitato. Sulle questioni che ci ponete sappiamo bene che dobbiamo tenere alta l'attenzione e che è necessario intervenire di nuovo, ma non possiamo accettare che si dica che siamo rimasti "in silenzio". Su via del Perino siamo intervenuti più e più volte, anche con l'ausilio delle forze dell'ordine, abbiamo rimosso i rifiuti abbandonati e smaltito l'eternit più volte. Interverremo di nuovo, ma non possiamo essere definiti indifferenti alla problematica.”

Il gruppo consiliare dei Verdi in Regione Lazio, con nota protocollata in data 8 novembre 2012 chiedeva di sapere quali iniziative urgenti si intendono adottare, al fine di bonificare le aree interessate dalle discariche abusive, e se si ritiene opportuno potenziare la vigilanza del Parco.

Il nostro quotidiano resterà vigile sulla questione e verificherà a breve l’evolversi della situazione al fine di poter fornire aggiornamenti su eventuali sviluppi e/o iniziative che verranno poste in essere per risolvere questa circostanza che dopo quasi due anni appare ancora irrisolta.

tabella PRECEDENTI:

08/11/2012 GENZANO DISCARICA, I VERDI SI MUOVONO IN REGIONE. QUALI INIZIATIVE PER BONIFICARE L'AREA?
31/10/2012 GENZANO, DISCARICA ABUSIVA: AREA SEQUESTRATA
31/10/2012 GENZANO, ALLARME DISCARICA DENUNCIATA DAL 17 SETTEMBRE… CHE GLI ORGANI PREPOSTI INTERVENGANO AL PIU' PRESTO

   19/10/2012 GENZANO E NEMI: I CITTADINI SI ATTIVANO NELLA "VALLE DEL SILENZIO"

18/10/2012 GENZANO, DEGRADO VALLE DEL LAGO DI NEMI: FABIO PAPALIA (PDL) INTERROGA SINDACO E GIUNTA
17/10/2012 GENZANO BARACCOPOLI: L'OMBRA DEL SILENZIO SULLA DISCARICA… TOC TOC… CHE QUALCUNO SPIEGHI CHE COSA SI E' FATTO
04/10/2012 GENZANO, BARACCOPOLI: I CITTADINI VOGLIONO SAPERE COME STANNO LE COSE
20/09/2012 GENZANO – NEMI BARACCOPOLI, DA BRUTTI ANATROCCOLI A CIGNI… PERO' I COMUNI PUNTANO ALLA VALORIZZAZIONE
17/09/2012 GENZANO, UNA BARACCOPOLI SUL LAGO OPPURE UN MIRAGGIO?


 




NEMI – GENZANO, ABUSIVISMO SUL LAGO: IL MOVIMENTO 5 STELLE DENUNCIA SCARICHI ABUSIVI

dal Movimento Cinque Stelle Genzano di Roma

Nemi / Genzano (RM) – Decenni di lassismo, tolleranza di circostanza e menefreghismo, da parte delle varie amministrazioni comunali che si sono avvicendate al governo dei nostri paesi, hanno permesso che un patrimonio archeologico, naturalistico e paesaggistico venisse costantemente stuprato da gente senza un minimo di senso civico.

Parliamo del Lago di Nemi e delle sue "pentime", come vengono chiamati i bordi interni scoscesi del cratere vulcanico che è caratteristica anche del Lago di Albano, il quale non è da meno in fatto di degrado e abusivismo.

Proprio su queste pentime, che ricadono nel territorio dei comuni di Genzano e di Nemi, si perpetrano da anni abusi edilizi, appropriazioni indebite di terreni, sbancamenti di terreno, sversamenti di rifiuti di ogni genere, compresi materiali altamente pericolosi e scarichi fognari fai-da-te.

Gli attivisti del MoVimento 5 Stelle di Genzano e gli amici di Nemi, ma anche diversi cittadini senza nessuna connotazione politica, denunciano inascoltati questi fatti.Abbiamo documentato con ampie rassegne fotografiche gli scempi, le pratiche abusive, le attività illecite, seguite solo in alcuni casi da sequestri, da parte delle autorità competenti, dell'aree incriminate. Ulteriore denuncia è stata fatta alla Polizia Locale, seguita da un sopralluogo sul posto, di scarichi fognari illegali a cielo aperto.

Le Amministrazioni, che dovrebbero tutelare il nostro territorio, non fanno nulla, l'impressione è che per non "scontentare" e "infastidire" alcuni compaesani si tenda a girarsi dall'altra parte, a tapparsi le orecchie e a far finta di non sapere.

Appaiono solo propagandistici i proclami contro questi abusi, di solito in prossimità delle elezioni, che successivamente restano tali: parole al vento.

A seguito di documenti che ci ha fornito un nostro concittadino molto sfiduciato e dopo una precisa ricerca cronologica di informazioni, atti ufficiali, riferimenti legislativi, tabella dei media locali sul tema, abbiamo preparato un dossier che è stato inviato ai nostri portavoce eletti consiglieri in Regione Lazio che hanno ritenuto interessanti e dettagliate le notizie ricevute tanto da procedere con una mozione e una interrogazione a risposta scritta per far valere il "potere sostitutivo" degli organi competenti regionali, che in caso di inerzia o inadempimento da parte degli enti locali, deve poter procedere d'ufficio al ripristino della legalità e alla rimozione degli abusi in tutta la conca del Lago.

Gli inadempimenti sono palesi, nonostante esistano delle notifiche verso alcuni proprietari di manufatti abusivi con ordine di demolizione, le ordinanze comunali non sono state eseguite.

Chiediamo pertanto alle amministrazioni dei Comuni di Genzano e di Nemi un sussulto di dignità e di autorevolezza che porti al ripristino della legalità e del decoro, che preveda una task force di controlli stringenti sul territorio con sopralluoghi congiunti dei VV.UU, Soprintendenza, Guardia Parco, ecc., per prevenire abusi, sversamenti illeciti di rifiuti pericolosi e per rivalutare l'enorme patrimonio comune rappresentato dal Lago e dal territorio circostante. Chiediamo infine, come previsto dalla legge, di rendere pubblico un resoconto dettagliato sulla totalità degli abusi che in questi anni sono stati scoperti. Ringraziamo i nostri portavoce del M5S eletti in Regione Lazio per il loro impegno a difesa del nostro territorio.

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   19/10/2012 GENZANO E NEMI: I CITTADINI SI ATTIVANO NELLA "VALLE DEL SILENZIO"

04/06/2012 NEMI, UNO SBANCAMENTO A PENTIMA PIZZUTA?


 




LAGO DI NEMI, M5S: "NESSUN CONTROLLO DA PARTE DEI COMUNI DI GENZANO E NEMI"

Redazione

Genzano (RM) – "Come volevasi dimostrare: Il capro espiatorio del sequestro del robivecchi non ha portato a null'altro. – Dichiarano dal Movimento Cinque Stelle di Genzano – Nessun controllo ne da parte del Comune di Genzano, ne tantomeno da parte del Comune di Nemi, ne figuriamoci di tutti gli altri Enti preposti alla salvaguardia del nostro territorio. Eternit e batterie esauste scendendo verso il lago di Nemi! Quale mente contorta riesce a caricarsi in macchina questi rifiuti, mettere in moto, portarli verso il lago e scaricarli. Questa è premeditazione altrimenti li lasciava vicino ai cassonetti."

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17/09/2012 GENZANO, UNA BARACCOPOLI SUL LAGO OPPURE UN MIRAGGIO?



ARICCIA, "LE RISORSE IDRICHE E LE GALLERIE FILTRANTI DEL LAGO DI NEMI"

Redazione

Ariccia (RM) – Segnaliamo l'interessantissima conferenza che si terrà Mercoledì 23 gennaio 2013 ore 17.30 a Palazzo Chigi in Ariccia – Sala Bariatinsky  su: Il sistema antico di raccolta delle acque attraverso le gallerie filtranti nel bacino del lago di Nemi, a cura dell'Archeoclub d'Italia Aricino-Nemorense. Relatore Prof. Franco Medici Dip. di Ingegneria Chimica Materiali e Ambiente Università La Sapienza di Roma. "Storia, struttura e sistema idraulico di raccolta dell'acqua potabile dai cunicoli scavati nella roccia degli antichi acquedotti di Genzano localizzati nel bacino del lago di Nemi. Bilancio idrico e proposta di recupero a fini ambientali e paesaggistici.

[ INVITO DA STAMPARE PER PARTECIPARE ALLA CONFERENZA DEL PROF. FRANCO MEDICI ]


 

 


 
 




GENZANO – NEMI BARACCOPOLI, DA BRUTTI ANATROCCOLI A CIGNI… PERO' I COMUNI PUNTANO ALLA VALORIZZAZIONE

Redazione
Un anatroccolo che da goffo, grigio e impacciato alla fine dell’inverno si scopre cigno. La fiaba danese di Andersen veste a pennello la fioritura di abusi che cresce sui costoni del lago di Nemi dove si affacciano due paesi che sembrano guardarsi: Nemi e Genzano. Quei paesaggi immortalati olio su tela dal pittore inglese Turner. Non molto tempo fa, ricoperti da vegetazione incontaminata e adesso trapuntati qua e là da baracche, serre con il look rifatto a metà, piscine di media grandezza non interrate, attrezzerie, mini discariche e ripostigli a cielo aperto di chissà quale robivecchi del luogo. Nel territorio di Genzano, sempre sul lago, si intravede la nascita e lo sviluppo di una sorta di baraccopoli. Forse il termine non è appropriato però le immagini non lasciano dubbi, ci sono rifiuti, stracci, insomma una sorta di discarica in mezzo alla vegetazione. Anni fa la polizia locale e Parco fermarono un fenomeno simile: un cosiddetto “stracciarolo” scaricava proprio sui costoni del lago tutto ciò che poteva: mobilio, stracci, materiale da cantiere. E poi, come non notare che sia nel territorio di Nemi che a Genzano, sempre affacciati sullo specchio d’acqua, sorgono capanni che nel giro di pochi mesi si trasformano in graziose case con vista lago. L’inverno è lungo e come le formichine che lavorano instancabili, c’è più di qualcuno che nello scenario del lago di Nemi agghinda il piccolo cono vulcanico. Da robivecchi a costruttori improvvisati, il salto non è poi così lungo se si pensa che nonostante l’intero sito sia immerso nel Parco Regionale dei Castelli e abbia vincoli su vincoli (archeologico, naturalistico ecc), la fioritura di abusivismi è all’ordine della settimana. Tra questi, i movimenti di terra e le ruspe all’opera sono freneticamente operose: si tagliano arbusti, cespugli e vegetazione come stessimo parlando di un semplice terreno incolto su un sito non protetto. “Domani stesso ci attiveremo con i controlli – dice il sindaco di Genzano Flavio Gabbarini –  una pattuglia della polizia municipale andrà a verificare questo fenomeno. Detto questo, ritengo sia necessario arginare con un lavoro congiunto insieme al Parco il fenomeno dell’abusivismo che si concentra sul bacino del lago. Ho avuto già più di un incontro con il Comune di Nemi perché l’intenzione è di valorizzare questo patrimonio naturalistico, ma per farlo c’è bisogno della collaborazione anche dei Parco Regionale dei Castelli”. Come spiega Gabbarini, il fenomeno dell’abusivismo è preoccupante in quanto spesso e volentieri le cosidette baraccopoli poi diventano villette, da capanno a casetta in mattoni, insomma da brutto anatroccolo a cigno.

tabella PRECEDENTI:
   17/09/2012 NEMI PENTIMA PIZZUTA, "PARTECIPAZIONE DEMOCRATICA" PRETENDE DELLE RISPOSTE DA BERTUCCI E LIBANORI
   17/09/2012 GENZANO, UNA BARACCOPOLI SUL LAGO OPPURE UN MIRAGGIO?
16/09/2012 NEMI ALLARME ABUSIVISMO: SEL CHIEDE AL SINDACO UN CENSIMENTO DELLE COSTRUZIONI SULLA VALLE DEL LAGO
16/09/2012 NEMI, RUSPA A CACCIAFUMO: IN DIECI GIORNI LA VEGETAZIONE SCOMPARE
15/09/2012 NEMI, INSIEME PER NEMI RISPONDE A MARINELLI: "TANTO STUPORE PER NULLA"
14/09/2012 NEMI, DOPO PENTIMA PIZZUTA ALTRI SBANCAMENTI NELLA VALLE DEL LAGO
14/09/2012 NEMI PENTIMA PIZZUTA, MARINELLI (SEL) FORMULA UNA DOMANDA AGLI EX AMMINISTRATORI
12/09/2012 NEMI, SBANCAMENTO PENTIMA PIZZUTA: SEQUESTRATA L'INTERA AREA
10/09/2012 NEMI PENTIMA PIZZUTA, SI STRINGE ANCORA DI PIU' LA MORSA DEI VINCOLI
09/09/2012 NEMI, A PENTIMA PIZZUTA C'E' IL DOPPIO VINCOLO E INTANTO PICCOLI SCAVI CRESCONO E SI MOLTIPLICANO
07/09/2012 NEMI CASO DE SANCTIS, SEQUESTRATE DUE STALLE ABUSIVE…. E SI ATTENDE L'ESITO DELLA VERIFICA "ARCHEOLOGICA"
07/09/2012 NEMI PENTIMA PIZZUTA, INIZIATI I CONTROLLI DELLE FORZE DELL'ORDINE
06/09/2012 NEMI, “INSIEME PER NEMI”CHIEDE SPIEGAZIONI SUI “SOVRUMANI SILENZI”
05/09/2012 NEMI PENTIMA PIZZUTA, VAIRO CANTERANI AL SINDACO BERTUCCI: "DAI PROVA DI PRESENZA E ROMPI QUESTO SILENZIO"
02/09/2012 NEMI, IL GRIDO DI UN SILENZIO ASSORDANTE AVVOLGE PENTIMA PIZZUTA. CHE STA SUCCEDENDO?
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09/08/2012 NEMI VIDEO SHOK: TROVO STRADA ROMANA, TAGLIO I BASOLI, LI AGGIUSTO E FACCIO UN VIALE NELL’AZIENDA
04/06/2012 NEMI, UNO SBANCAMENTO A PENTIMA PIZZUTA?

 




NEMI, IL GRIDO DI UN SILENZIO ASSORDANTE AVVOLGE PENTIMA PIZZUTA. CHE STA SUCCEDENDO?

C’è una scavatrice e le foto scattate il 2 settembre mostrano come la situazione sia peggiorata rispetto al 4 giugno. Cosa si sta facendo? Chi dovrebbe vigilare, sta vigilando? Dove sono le associazioni ambientaliste che dovrebbero alzare la voce? Dov’è il Parco? Dov’è il Comune? Sono solo interrogativi. Dov’è la forestale?

“….Ma sedendo e mirando, interminati
spazi di là da quella, e sovrumani
silenzi, e profondissima quïete
io nel pensier mi fingo, ove per poco
il cor non si spaura. E come il vento
odo stormir tra queste piante……..”

[Estratto da L'infinito di Giacomo Leopardi]
 

Chiara Rai

Guardando il panorama nemese si prova un po’ di nostalgia per questi versi leopardiani, per l’intensità del “dolce naufragar” e  “quello infinito silenzio” che la natura regala ai sensi tutti e che penso più di qualcuno abbia provato guardando il fitto teatro naturale dalle verdi sfumature che avvolge il lago di Nemi (Castelli Romani). Si può davvero toccare per qualche istante “l’infinito” e commuoversi di fronte a cotanta bellezza. O meglio si poteva, perché adesso sì che il “cor si spaura” scorgendo il panorama dove il verde viene interrotto e i rumori sono cambiati: A Pentima Pizzuta, nell’area a mezza costa in corrispondenza del cimitero, sotto il “rifugio”, lo stesso sito di cui parlammo il 4 giugno, (NEMI, UNO SBANCAMENTO A PENTIMA PIZZUTA?) la situazione sta precipitando. Il silenzio è stato interrotto dal rumore delle ruspe che hanno continuato a scavare in un sito dove non si potrebbe neppure smuovere la terra soltanto per la posizione geografica nella quale si trova. Ben visibile il 4 giugno appariva l’inizio di un processo di metamorfosi che ora appare un’opera di sbancamento. Non è un termine usato impropriamente perché se si consulta la parte seconda degli appunti del corso di tecnica ed organizzazione del cantiere della facoltà di Ingegneria Civile di Roma Tor Vergata, alla parola “sbancamento” è correlata la definizione, tra le altre, di scavi occorrenti per la bonifica del piano di posa dei rilevati, ivi compresa la formazione delle gradonature previste in progetto, nel caso di terreni con pendenza generalmente superiore al 15 per cento.  Le foto sono inequivocabili, in questo sito non è stata solo smossa della terra. Nelle ultime fotografie si evince chiaramente che è stata fatta una gradonatura. Se si guarda a destra (foto 1), pare che pian piano stia emergendo un inizio di altro sbancamento con evidente principio di gradonatura. Una visione ottica? Non crediamo possa essere così. E poi che ci fa una scavatrice, altri macchinari e un mezzo cisterna da quelle parti? Con lo zoom l’immagine è facilmente identificabile anche se non perfettamente nitida. Che succede? Per l’intera estate (e al riguardo ci sono giunte segnalazioni) ogni tanto si è sentito il rumore delle scavatrici. A Pentima Pizzuta si è lavorato. E non ci vengano a raccontare che si tratta di una semplice pulizia del terreno! C’è una scavatrice e le foto scattate il 2 settembre mostrano come la situazione sia peggiorata rispetto al 4 giugno. Cosa si sta facendo? Chi dovrebbe vigilare, sta vigilando? Dove sono le associazioni ambientaliste che dovrebbero alzare la voce? Dov’è il Parco? Dov’è il Comune? Sono solo interrogativi. Dov’è la forestale? Non siamo in grado di avere queste risposte, quindi ci limitiamo a formulare delle domande nell’attesa di delucidazioni. Risposte che chiedono in molti a gran voce e di cui noi de L’osservatore laziale ci facciamo messaggeri.

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04/06/2012 NEMI, UNO SBANCAMENTO A PENTIMA PIZZUTA?



NEMI SITO TEMPIO DI DIANA, CI MANCAVA IL "RALLY ARCHEOLOGICO". QUATTRO GIORNI E PARTE L'ESPOSTO DE L'OSSERVATORE LAZIALE

Chiara Rai

Diverso materiale, che riguarda il signor Gino De Sanctis e le sue peripezie a ridosso del pregiato sito archeologico del Tempio di Diana, è giunto alla nostra redazione. Non intendiamo pubblicare tutto perché altrimenti rischieremmo di ridicolizzare una situazione gravissima. Soltanto, ci meravigliamo del fatto che finora a parte le diverse comunicazioni dei nostri lettori e la nota del Direttore degli scavi archeologici e del Museo delle Navi di Nemi Giuseppina Ghini, nessun altro abbia rotto questo vergognoso silenzio. Se siamo arrivati al punto che ognuno può fare ciò che vuole con dei reperti archeologici che rappresentano la nostra storia e le nostre radici, penso, allora perché non insegnare ai nostri figli a considerare un patrimonio inestimabile e collettivo come fosse un proprio giocattolo? E perché non insegnargli a fare il rally sul Tempio oppure direttamente al Colosseo? Tanto, nel primo caso è già successo e il soggetto è sempre lo stesso. Proprio così. Ci sono foto del 30 maggio 2010 che riguardano l’inaugurazione del nuovo club degli appassionati del fuoristrada che si è tenuto presso “l’agriturismo Il giardino di Diana”. Sia ben inteso che nella pubblicizzazione dell’evento sul web è proprio specificato che l’azienda De Sanctis è “immersa in un'oasi naturale di grande valore storico, parte integrante del parco dei Castelli Romani e posizionato a poche centinaia di metri dal Lago di Nemi”. Domanda: ma in un oasi naturale di grande valore storico e archeologico come questa si può passare a pochissimi metri da un sito archeologico con la jeep, facendo rally e salti su di un terreno smosso ad hoc per l’occasione? Senza voler entrare nel merito di altre presunte azioni, secondo noi, ai confini con la liceità (come ad esempio tutta la gente che ha mangiato nell’azienda attrezzata come un ristorante: e gli scarichi? La cucina? Tutto a norma? (Altri ristoranti hanno chiuso nei dintorni per problemi simili) facciamo parlare le foto (cliccando sulla prima foto e posizionandosi sulla freccia a destra si possono scorrere tutte). Sono numerose le jeep posteggiate nell’area archeologica. Diversi modelli sfrecciano a due passi dalle rovine. Facendo presente che non abbiamo nulla contro i jeepers, anzi è una gran bella passione, ci permettiamo interrogarci su fatto raccapricciante: ma è normale tutto questo? Mancano esattamente quattro giorni alla presentazione del nostro esposto alla Procura della Repubblica e di materiale raccolto ne abbiamo in abbondanza. 

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13/08/2012 NEMI BENI ARCHEOLOGICI: COMUNE SE CI SEI BATTI UN COLPO
12/08/2012 NEMI SCANDALO AL PATRIMONIO ARCHEOLOGICO DELLA VALLE DEL LAGO, PARLA IL DIRETTORE DEGLI SCAVI GIUSEPPINA GHINI
09/08/2012 NEMI VIDEO SHOK: TROVO STRADA ROMANA, TAGLIO I BASOLI, LI AGGIUSTO E FACCIO UN VIALE NELL’AZIENDA