LAMEZIA TERME: ARRESTATI BOSS, IMPRENDITORI E AFFILIATI ALLE 'NDRINE IANNAZZO-CANNIZZARO-DAPONTE

di Matteo La Stella

Lamezia Terme – È scattata prima delle quattro di giovedì mattina l'operazione “Andromeda” della squadra mobile di Catanzaro volta a colpire le 'ndrine Iannazzo e Cannizzaro-Daponte, operative nella zona di Lamezia Terme. Trentasei le misure di custodia cautelare in carcere emesse dal gip di Catanzaro su richiesta del procuratore Vincenzo Antonio Lombardo e dal sostituto della Dda Elio Romano per i reati di associazione mafiosa, estorsioni, omicidi e intestazione fittizia di beni. Tra i nomi degli arrestati figurano quelli di 3 boss: i fratelli Giovannino e Vincenzo Iannazzo ed Antonio Davoli. Finiti in manette anche esponenti dei Daponte oltre ad alcuni imprenditori, come per esempio Francesco Perri, proprietario del centro commerciale “Due Mari” e dirigente di spicco della Vigor Lamezia. L'uomo avrebbe ricevuto favori e agevolazioni da parte degli Iannazzo che in cambio si sarebbero aggiudicati appalti per la costruzione del centro commerciale riconducibile all' imprenditore. Secondo le accuse, il Perri, divenuto organico alla cosca, avrebbe anche chiesto all'organizzazione la gambizzazione del fratello per accaparrarsi l'eredità in seguito alla scomparsa del padre avvenuta nel 2003.

Le numerose indagini, coordinate dalla Dda di Catanzaro, hanno permesso anche l'individuazione delle responsabilità in merito ad alcuni episodi sanguinolenti avvenuti negli ultimi anni sul territorio di Lamezia Terme. In particolare gli omicidi di Antonio Torcasio, freddato vicino ad un commissariato di Polizia nel lamentino il 23 maggio del 2003 e quello di Vincenzo Torcasio nella località turistica di Falerna, colpito in un affollatissimo esercizio commerciale il 27 luglio del 2003, offrono un'istantanea fedele della strategia criminale degli Iannazzo-Cannizzaro-Daponte: una schiacciasassi che, a tutti i costi, intendeva prendere il sopravvento sui rivali Cerra-Torcasio-Gualtieri, attivi soprattutto nel campo delle estorsioni a Lamezia.
Fondamentali per la chiusura delle indagini le testimonianze di alcuni pentiti e le intercettazioni. Coinvolti nell'operazione di cattura, oltre alla squadra mobile di Catanzaro, altri agenti di Polizia impegnati in tutta Italia, dalla Basilicata ad Alessandria, passando per Roma e Perugia.