Lapo Elkann, finto sequestro: il Procuratore di New York chiude il caso

 
di Angelo Barraco

NEW YORK – Lo vicenda giudiziaria che ha coinvolto il rampollo di casa Agnelli, Lapo Elkann, denunciato per finto sequestro e che  rischiava inoltre una pena detentiva dai due ai dieci anni di carcere, adesso è ufficialmente chiusa. “Ha deciso di lasciar cadere le accuse”a suo carico il Procuratore di New York, la notizia è stata confermata all’Ansa da un funzionario del Tribunale Penale di Manhattan.  

 
L’avvocato di Lapo, Randy Zelin, ha dichiarato “"Lapo Elkann e' sollevato e molto felice”. La vicenda ebbe luogo a New York lo scorso novembre, quando il 39enne rampollo di casa Agnelli e nipote del mentore della Fiat Gianni Agnelli è stato arrestato dalla Polizia newyorkese  per aver simulato un sequestro con il fine ultimo di poter ottenere dalla sua famiglia la cospicua somma di 10mila dollari. Motivo di tutto ciò? Era approdato in città il giovedì e come riporta il Daily Beast “si è subito messo in contatto on line con una escort di 29 anni” con il quale avrebbe fatto uso di “alcol, marijuana e cocaina” fino a terminare i soldi di cui disponeva. Nasce così l’idea del sequestro simulato, dove racconta alla famiglia di essere trattenuto da una donna contro la sua volontà e che inoltre gli avrebbe fatto del male se non fosse stato pagato il riscatto. La famiglia riferisce il tutto alle forze dell’ordine che, stando sempre a quanto riporta il Daily Beast, avrebbero scoperto la montatura nel momento in cui si doveva verificare il ritiro del denaro. Accertate le responsabilità di quanto accaduto, gli inquirenti chiudono il caso per il transessuale.
 
La vicenda riporta alla mente quanto accaduto nell’ottobre del 2005, quando alle 9.30 del mattino qualcuno chiama il 118 e dice: "Correte, a casa mia c'è una persona importante che si sente male”. Quella persona importante era Lapo Elkann, che si trovava riverso per terra nel pavimento di un alloggio, privo di sensi a seguito di un’overdose di cocaina. Viene ricoverato in terapia intensiva all’ospedale Umberto I. Si apprenderà in seguito che la telefonata al 118 era stata effettuata da un noto transessuale che si fa chiamare Patrizia (vero nome Lino).  Nei momenti in cui Lapo ha avuto il malore, in quell’alloggio dove c’era Lino, vi erano anche Daniele e Gabriele, che hanno raccontato agli inquirenti della notte brava precedentemente trascorsa. In merito alla vicenda newyorkese il popolo dei social network ha reagito alla notizia del finto sequestro con ironia e commenti di spirito che non sono passati di certo inosservati. Ma il rampollo di casa Agnelli, figlio di Alain Elkann e Margherita Agnelli, non è nuovo al gossip da prima pagina che lo vede protagonista, dalle innumerevoli bizzarrie del suo look che lo portano ad essere un uomo all’avanguardia tanto da essere incoronato da Vanity Fair America come “Self Made Man”, agli eccessi che lo hanno portato alla disintossicazione presso una cinica di Tucson, in Arizona, il tutto si contrasta con quella che la sua figura di business man che nel 2007 crea la Italia Independent. 



Droga, alcol e sesso: Lapo Elkann simula un sequestro a New York


Redazione


USA – Lapo Elkann e' stato arrestato e poi rilasciato dalla polizia di New York per aver simulato un sequestro allo scopo di ottenere dalla famiglia 10mila dollari dopo aver speso tutto insieme a un escort con cui avrebbe fatto due giorni di bagordi a Manhattan consumando alcol e droga: lo scrivono tre testate Usa, citando fonti di polizia. L'accusa e' di falsa denuncia. Fonti vicine a Lapo interpellate dall'ANSA dichiarano "di non avere nulla da commentare o da aggiungere alla notizia circolata".

Stando a quanto riportato da New York Daily News, Daily Beast e Hollywwod reporter, il nipote di Gianni Agnelli e imprenditore di successo nel mondo della moda sarebbe sbarcato a New York giovedì per la festa del Thanksgiving, contattando un escort di 29 anni (una donna transgender, secondo il New York Daily News) e trascorrendo con lui due giorni di eccessi tra alcol e droga (marijuana e cocaina). Finiti i soldi, l'escort avrebbe pagato per altra droga ed Elkann avrebbe promesso di restituire i soldi. Poi, sempre secondo i media Usa che citano fonti della polizia, avrebbe escogitato il piano del falso sequestro, raccontando ai propri famigliari di essere trattenuto contro la sua volonta' da una donna che gli avrebbe fatto del male se non gli avessero fatto pervenire 10mila dollari. Secondo la ricostruzione dei giornali americani, un rappresentante della famiglia si sarebbe quindi rivolto alla polizia, che avrebbe organizzato la finta consegna del denaro bloccando la coppia. Gli investigatori avrebbero accertato che l'idea era stata di Lapo, chiudendo il caso per il suo accompagnatore ma non per il 39enne imprenditore, al quale e' stata consegnato una citazione davanti ad una corte. Non e' il primo scandalo del genere per Lapo Elkann: nel 2005 fu salvato in extremis da una overdose di droga in un appartamento di Torino dopo una notte brava in compagnia di un transessuale.