LATINA, DEBITI FUORI BILANCIO: COMUNE A RISCHIO PIGNORAMENTI. PARTE L’ESPOSTO ALLA PROCURA

Redazione

Latina – “L'amministrazione del sindaco Giovanni Di Giorgi non si smentisce nella scellerata gestione dei conti pubblici del Comune di Latina. Oggi emerge una situazione incresciosa che risale al 2011 e che non viene ancora risolta a causa delle lentezze e dell'incapacità del governo di questa città di gestire i conti pubblici”. Dichiara Nicoletta Zuliani, consigliera comunale del Partito Democratico, che prosegue nella sua analisi approfondita dei conti del Comune di Latina.

La consigliera Pd ricostruisce la storia di un nuovo pesante debito fuori bilancio, che ammonterebbe a circa 160mila euro.

“Nell'agosto del 2011 il Comune pagò alla Ati (Associazione Temporanea di Impresa) fatture per un ammontare di € 339.231,31 che riguardavano servizi per il trasporto pubblico locale non pagati risalenti agli anni 2003-2004. – Racconta la Zuliani in una nota –  La Ati raggruppava la Società Automobilistica Interprovinciale SAI Srl, la Rossi Bus S.p.A., e la Schiaffini Travel spa, che dal 2001 al 2007 si è occupata del trasporto pubblico locale nei borghi. Questo debito fuori bilancio è stato pagato ben due anni dopo il riconoscimento in consiglio comunale, che aveva approvato la liquidazione delle fatture nel dicembre 2009, con deliberazione numero 142. Al versamento, mancavano tutti gli interessi maturati nel frattempo e che, secondo un accordo, non sarebbero stati inizialmente pretesi dall'Ati. Evidentemente – prosegue la nota –  il ritardo con cui sono state pagate le fatture del debito fuori bilancio deve aver fatto tornare sui propri passi la società, per cui il 26 novembre 2013 viene notificato un decreto ingiuntivo per la somma di € 153.134,48 corrispondente agli interessi. Trenta i giorni per fare opposizione, ma il Comune lascia decorrere i termini ed il decreto ingiuntivo diventa irrevocabile ed esecutivo il 24 aprile 2014. Il 26 novembre viene notificato l'atto di precetto che intima al pagamento della somma dovuta di € 153.134,48, oltre agli ulteriori interessi legali maturati a partire dal 2011 fino al totale soddisfo, quindi quasi 10mila euro in più. A dicembre, quando in sede di approvazione del bilancio consuntivo, sono stati deliberati dal consiglio comunale i riconoscimenti dei debiti fuori bilancio, gli interessi maturati dall'Ati non comparivano. Il ritardo è già notevole ed oggi il Comune rischia il pignoramento, con il prelievo diretto della società dalle casse dell'Ente, ed ulteriori costi”. “Una situazione vergognosa, – dichiara la consifliera Pd – dovuta alle inadempienze dell'amministrazione Di Giorgi, che pecca di ulteriori ritardi anche in un altro ambito, non meno grave, che è quello della produzione della documentazione dei debiti fuori bilancio alla Procura regionale della Corte
di Conti”.
La legge finanziaria del 2003 ha infatti stabilito questa procedura per l'accertamento e le verifiche su eventuali responsabilità rispetto a danni erariali procurati all'Ente. “Il nostro Comune – afferma Zuliani – è inspiegabilmente tardivo nell'inoltro alla Procura della Corte dei Conti: diversi debiti fuori bilancio sono stati inviati quasi 2 anni dopo essere stati riconosciuti in consiglio comunale, rinunciando a qualsiasi impugnazione. Molti sono stati invece inviati all'ufficio sbagliato, di fatto eludendo il controllo della Procura della Corte dei Conti. Se si tratti di dolo o di ignavia, sarà valutato dalla Procura quando riceverà il nostro esposto”.
 




LATINA: 800MILA EURO DI DEBITI FUORI BILANCIO. COMUNE FUORI DAL PATTO DI STABILITA'

Redazione

Latina – Un debito fuori bilancio di 809.498,65 euro che fa uscire il Comune di Latina dal Patto di Stabilità. È quanto emerge dalla nota che il Servizio di Programmazione e Bilancio ha dovuto redarre dopo la notifica arrivata nei giorni scorsi, di una causa ancora pendente e che arriverà a sentenza il prossimo 16 dicembre. Si tratta del contenzioso tra l'ente di Piazza del Popolo e l'ingegner Benito Ortù, il quale negli anni scorsi aveva progettato per conto del Comune i piani particolareggiati per i quartieri. Alcuni di quei progetti però ebbero parere negativo da parte della Regione Lazio ed il Comune non li realizzò. Questo comportò il mancato pagamento dei relativi progetti, che invece l'ingegnere vorrebbe vedersi saldati.

“Il contenzioso – afferma Nicoletta Zuliani, consigliera comunale del Partito Democratico – era già noto al Comune nel 2013. Perché, quindi, non è stato inserito tra i debiti fuori bilancio già lo scorso anno? E perché non è stato dato seguito ai tentativi di conciliazione bonaria più volte avanzati dal professionista? Chiediamo questo al sindaco Giovanni Di Giorgi, che ancora oggi ha nelle sue mani la delega al Bilancio”. La consigliera del Pd, con tutto il gruppo democratico della commissione Bilancio – il capogruppo Alessandro Cozzolino, Marco Fioravante, Giorgio De Marchis ed Omar Sarubbo – chiederà un'audizione dell'avvocatura.

Zuliani sottolinea quali sarebbero le prime conseguenze del mancato rispetto del Patto di Stabilità: “Riduzione del fondo di solidarietà comunale e del fondo sperimentale di riequilibrio; limiti agli impegni per spese correnti; divieto di ricorrere all'indebitamento; divieto di procedere ad assunzioni di personale; riduzione delle indennità di funzione e dei gettoni di presenza. Questo significherebbe avere un Comune quasi del tutto immobile. Una situazione generata da una gestione scellerata dei conti pubblici ormai caratteristica di questa amministrazione e che senza dubbio poteva essere evitata, quantomeno rispondendo alla proposta transattiva che la controparte ha avanzato senza avere una risposta dall'Ente. Non si gioca con i soldi dei cittadini. La questione è gravissima e mi aspetto che ce ne siano diverse altre della stessa fattispecie, magari nascoste in un cassetto”.