LATINA, SERVIZI SOCIALI: FAMIGLIE ALLA "CANNA DEL GAS" E NEO ASSESSORE IN VACANZA

Redazione
Latina – I responsabili di Valore Donna – Associazione di promozione sociale di Latina, il presidente Valentina Pappacena ed il suo vice Ferdinando Tripodi, per lunedì mattina accompagneranno le famiglie in difficoltà negli uffici della Procura della Repubblica, in via Ezio, ed esprimono sdegno per la situazione da loro definita “vergognosa” in cui versano i Servizi sociali del Comune di Latina.

“L'assessore Alessandro Calvi, appena nominato in Giunta con delega a questo settore così delicato, se ne va in vacanza e lascia abbandonate al proprio destino le famiglie che, da mesi se non anni, vengono prese in giro dagli assistenti sociali del Comune sempre con le solite scuse a cui non crede più nessuno. Le famiglie in difficoltà sono stanche e non ne possono più di sperare in qualche benefattore anche solo per mangiare”. La forte denuncia da parte dei responsabili di Valore Donna, associazione che segue numerosi nuclei familiari al tracollo, arriva anche negli studi televisivi di Mediaset, che lunedì manderà in onda l'intervista fatta questa mattina dagli inviati della trasmissione “Mattino 5” alla donna di 60 anni a cui è stata pignorata la pensione, a causa delle promesse vane fatte dai servizi sociali del Comune al padrone di casa.
“Le famiglie sono alla canna del gas e il Comune non se ne cura affatto. Ora deve intervenire il sindaco Giovanni Di Giorgi in persona. Quando andiamo ad assistere le famiglie presso gli uffici dei servizi sociali, gli assistenti non ci fanno entrare ed obbligano noi e le famiglie a spegnere i cellulari mentre vanno a colloquio. Hanno paura che li denunciamo ancora” – afferma Ferdinando Tripodi, riferendosi alla recente indagine aperta dalla magistratura dopo una segnalazione fatta in questura proprio dall'associazione riguardo ad un altro caso lasciato irrisolto dai servizi sociali. “Non si può più pensare soltanto a cementare la città per fare cassa, bisogna tutelare la dignità delle persone, aiutarle almeno a sopravvivere” – aggiunge Pappacena. “In città non c'è un piano d'emergenza sociale, ma dovrebbe essere fatto”.

I casi seguiti dall'associazione Valore Donna sono diversi. Basti pensare che, soltanto per la raccolta alimentare finalizzata al pranzo di Natale, sono state aiutate 25 famiglie. “Queste persone non mangiano soltanto durante le feste, ma tutto l'anno. Eppure sono abbandonate dal Comune e, nei giorni festivi, persino dalla Caritas” – sottolineano i responsabili di Valore Donna.

Alcuni di questi nuclei sono famiglie numerose, altri sono costretti a vivere in roulotte, altri hanno figli piccoli, oppure hanno persone invalide da assistere. Vivono della sola pensione dei loro cari e, talvolta, nemmeno di quella. Hanno però le stesse scadenze economiche degli altri cittadini da rispettare. Lunedì prossimo ad una vedova con 4 figli minorenni e una madre invalida sarà pignorata la casa perché il mutuo non è stato pagato; il 15 gennaio toccherà ad un'altra famiglia composta da una madre senza reddito, con due figli minori, che vive della sola pensione del padre, reso invalido di recente da un ictus.
 




LATINA, INTERVENTI ECONOMICI A FAVORE DI SOGGETTI CON GRAVI HANDICAP

Patrizia Fanti: “Il contributo sarà erogato sulla base della graduatoria che terrà conto sia della gravità del problema sia della situazione socio familiare della persona disabile”.

 

A. De. M.

Il Comune di Latina, assessorato ai Servizi Sociali, ha predisposto specifici interventi economici a favore di soggetti con gravi handicap, fondi a cui, per la prima volta, si potrà accedere tramite bando, cioè tramite valutazione di requisiti e non a discrezione. “Per la prima volta – dichiara l’Assessore ai Servizi Sociali Patrizia Fanti – l’erogazione dei fondi sarà a valere su un Avviso pubblico aperto a tutti gli aventi diritto. L’elaborazione del bando e le modalità di accesso ai fondi sono stati concordati, a riprova della rete di collaborazione in atto, dall’Assessorato ai Servizi Sociali del Comune e dalle Associazioni di Disabili che hanno voluto condividere l’assegnazione del fondo in modo democratico attraverso un bando pubblico”. Il fondo messo a disposizione dal Comune ammonta a 100.000,00 Euro e il bando è relativo alla legge 162/98 che modifica e aggiorna la  legge 104/92  ed è considerata la "legge quadro" sull'handicap. La novità fondamentale della legge è stata quella di consentire alle persone con disabilità permanente e grave limitazione dell'autonomia personale nello svolgimento di una o più funzioni essenziali della vita, di gestire “in forma diretta anche mediante piani personalizzati” l'assistenza personale con i fondi richiesti ed ottenuti a valere appunto sulla legge106 con verifica da parte dell’Ente delle prestazioni erogate e della loro efficacia. In pratica significa che una persona con disabilità grave può richiedere i fondi necessari a consentirgli una possibile vita indipendente. Coloro che hanno già presentato la domanda con la modalità del passato, devono ripresentarla utilizzando lo schema di domanda allegata all’Avviso Pubblico e presentando a  supporto dei requisiti la documentazione richiesta, anche se la programmazione del servizio mirerà, in via prioritaria, ad assicurare la continuità degli interventi ammessi al finanziamento nei precedenti anni. L’Avviso e i moduli, cui si darà la massima diffusione, potranno essere scaricati direttamente dal sito del Comune di Latina www.comune.latina.it , oppure ritirate presso l’Assessorato ai Servizi Sociali – via Duca del Mare 7 o presso lo sportello del Segretariato Sociale. “Il contributo – prosegue l’Assessore Fanti – sarà erogato sulla base della graduatoria che terrà conto sia della gravità del problema sia della situazione socio familiare della persona disabile”. Il bando scade il 31 ottobre 2012.
 




LATINA, IL COMUNE ADERISCE ALLA RETE NAZIONALE ANTIVIOLENZA PRESSO LA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

Alberto De Marchis

Il Comune di Latina, rappresentato dall’Arch. Patrizia Fanti in qualità di Assessore ai Servizi Sociali, alla presenza del Ministro Elsa Fornero, ha firmato ieri il protocollo d’intesa per l’adesione alla rete nazionale antiviolenza presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Pari Opportunità, in Roma. Nel corso dell’incontro, a cui erano presenti tutti i 24 ambiti territoriali, 14 Comuni e 10 Provincie, facenti parte della Rete Nazionale, il Capo Dipartimento Avv. Patrizia De Rose ha illustrato le misure che il Dipartimento ha messo in atto per finanziare a livello nazionale i progetti Antiviolenza. Tre gli specifici avvisi pubblicati: – il primo, finanziato per 3 milioni di euro, riguarda progetti di sostegno alle attività di contrasto e sostegno alle vittime; – il secondo, finanziato per 10 milioni di euro, riguarda l’implementazione di nuovi servizi aggiuntivi soprattutto per ampliare servizi residenziali e di inclusione sociale in favore delle donne vittime e dei loro figli
– il terzo, finanziato per 1,7 milioni di euro, riguarda la formazione specifica di operatori sanitari. Il Comune di Latina ha partecipato al 2° degli avvisi descritti in partenariato con l’associazione di volontariato Centro donna Lilith, avendo già in essere il progetto di avviare due case di prosecuzione per donne vittime da re-includere nella vita normale dopo il primo periodo di fuga e protezione. Il progetto è stato finanziato su 116 proposte progettuali arrivate da tutta Italia, posizionandosi al 16° posto con un ottimo punteggio (i progetti idonei e finanziati sono stati 33 in totale).




LATINA, INTERVENTI DEI SERVIZI SOCIALI SUL CASO DORMITORIO COMUNALE

Redazione

A seguito della prevista chiusura del dormitorio comunale, avvenuta in data 1 maggio, i Servizi sociali del Comune di Latina hanno provveduto nelle giornate di ieri ed oggi a colloquiare le circa quaranta persone ospitate nelle ultime settimane, al fine di esaminare i singoli casi e provvedere con conseguenti azioni di assistenza.  Il dormitorio, come noto, era stato allestito esclusivamente per far fronte all’emergenza freddo e la chiusura della struttura era stata posticipata dal 1 al 30 di aprile, come ben conosciuto da tutti, per consentire agli ospiti di poter far fronte alle relative situazioni di disagio. Solo tredici persone hanno accettato il colloquio con il personale dei Servizi sociali del Comune di Latina, tra cui persone che, pur sostando sotto i portici di piazza del Popolo, non erano mai state nel dormitorio comunale. Dall’esame delle singole posizioni, grazie anche all’ausilio della Polizia municipale, si è evidenziato infatti che sei di esse sono residenti nel Comune di Latina e sono state già prese in carico dai Servizi sociali. Tre di esse non sono mai state ospitate nel dormitorio comunale e hanno già una abitazione, e una di esse addirittura percepisce già un assegno dal Comune di Latina per l’alloggio; le altre, invece, stanno approfittando della situazione tanto che hanno rifiutato l’assistenza proposta dalle stesse dall’ente comunale. Altre sette persone sono residenti nei seguenti Comuni: S. Maria Capua Vetere (Ce), Catania, Patti (Me), Roma, Catanzaro, Minturno. Per esse il Comune di Latina, tramite i Servizi sociali, ha proposto assistenza per essere accompagnati nei rispettivi Comuni di residenza, enti di cui sono stati contattati i rispettivi Servizi sociali, anche con il pagamento dei biglietti di viaggio a carico del Comune. Tutti però hanno rifiutato tale assistenza perché intendono continuare a gravare sulle spesa pubblica dei cittadini di Latina.  Il Comune di Latina, pur essendo obbligato a fornire alloggio ai soli residenti, per diversi mesi ha dato ospitalità a tutti i richiedenti e continuerà a dare  assistenza e solidarietà in futuro, anche nel nuovo dormitorio, alle persone che ne avranno diritto. Si invitano tutti coloro che stanno strumentalizzando tale questione a farsi invece portavoce di azioni volte ad agevolare l’accompagno di tali persone  il rientro nei rispettivi luoghi di residenza.