FORMIA POLITICA DEI RIFIUTI, FORTE: "BILANCIO POSITIVO"

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Redazione

Formia (LT) – “Bartolomeo ha governato questa città dal 1994 al 2008, fatto salvo i 18 mesi dell’era Antonio Miele. Un lungo periodo per mettere in campo nuove proposte ed avviare riforme in materia di gestione di servizi pubblici. Purtroppo la tanta auspicata stagione delle riforme non ha prodotto alcun significativo risultato, soprattutto sul fronte dei rifiuti”.

A parlare è il presidente della commissione ambiente Vincenzo Forte.

“ Il nostro ruolo in cinque anni di governo – spiega Forte –  è stato quello di portare a ragionare in maniera univoca i tre principali Comuni del Golfo, evitando di produrre nomine di Cda o presidenti di amministrazione come fatto dall’ex sindaco con la Golfo Ambiente. Un obiettivo – il nostro –  finalizzato non alla gestione locale del rifiuto bensì alla  realizzazione  degli impianti per la raccolta e lo smaltimento del differenziato. Sono questi a nostro avviso  i veri costi del servizio che incidono sul ciclo dei rifiuti:  costi di trasporto e di smaltimento ( il primo impianto utile si trova a Latina Scalo ).  Su questa linea ci siamo mossi da subito, convinti che  le  città di Gaeta e Minturno potessero concorrere al progetto di “ Città del Golfo”,  in modo da abbattere unitariamente costi e tariffe.

Dal punto di vista della raccolta differenziata è utile rammentare che Formia nella provincia di Latina possiede i migliori  standard di produzione e differenziato. Non a caso – rincara Forte – abbiamo ricevuto, grazie all’interessamento dell’assessore provinciale Gerardo Stefanelli,  circa 1.500.000 euro in cinque anni. Nel contempo stiamo partecipando al bando per il compostaggio domestico ed  abbiamo rimesso in funzione tutte le isole ecologiche, con un adeguamento strutturale sulla raccolta differenziata che copre il 90% del territorio comunale rispetto al 10% del  2008. Altri punti meritori riguardano la riduzione del tasso di assenteismo del personale e l’ampliamento e messa a norma dell’Eco Centro all’ex Enaoli. In cinque anni attraverso i Consorzi – conclude il presidente Forte – abbiamo risparmiato un milione di euro mantenendo il costo del servizio inalterato. Per comprendere meglio la situazione che abbiamo trovato al nostro insediamento basterebbe citare il dato globale del servizio: una produzione di circa Kg. 25 milioni di rifiuti all’anno ridotta oggi a 16 milioni. Tutto ciò ha comportato un risparmio quantificabile in qualche milione di euro per le casse comunali. Un indice di positività sulla qualità delle prestazioni e l’efficienza del servizio”.




LATINA, RIUNIONE DEI SINDACI PER AIUTARE IL PERSONALE IN MOBILITA’ DEL COMUNE DI SAN FELICE CIRCEO

Redazione

Latina – Su iniziativa del sindaco di Latina, Giovanni Di Giorgi, si è tenuta questa mattina, nell’aula consiliare del Comune di Latina, la riunione dei sindaci della provincia di Latina. Tema della riunione la possibilità di aiutare il Comune di San Felice Circeo e i suoi dipendenti, a seguito della situazione venutasi a creare come conseguenza del dissesto finanziario del Comune guidato dal sindaco Gianni Petrucci. Alcuni dipendenti comunali, infatti, risultano essere in esubero rispetto all’organico previsto per i comuni in dissesto, in particolare si tratta di 31 persone.

Le disposizioni del Ministero dell’Interno prevedono, in tale situazioni, adempimenti di carattere obbligatorio con un tetto massimo di personale in rapporto al numero degli abitanti, 1 dipendente ogni 144 abitanti. Nelle scorse settimane, appresa tale circostanza, il sindaco Giovanni Di Giorgi ha offerto la sua disponibilità al sindaco Petrucci per cercare di venire incontro alle esigenze del personale in esubero e per cui sarebbe prevista la mobilità. Presenti diversi sindaci o rappresentanti dei Comuni pontini: Bassiano, Cisterna, Itri, Norma, Pontinia, Prossedi, Sabaudia, Sezze, mentre altri comuni, pur non essendo presenti, hanno dato la loro disponibilità ad iniziative concordate. Nel corso della riunione è stato fissato l’apposito percorso tecnico attraverso il quale i Comuni interessati potranno assorbire parte del personale in esubero proveniente da San Felice Circeo, con relativi costi di retribuzione che, come prevede la normativa, sono a carico dello Stato centrale e non pesano sui bilanci del Comune che assorbe tale personale. In particolare il sindaco di Latina ha messo a disposizione gli uffici comunali che, con il coordinamento dell’assessore al personale, Rino Cecere, e del segretario generale, Pasquale Russo, d’intesa con il Comune di San Felice Circeo, fungeranno da riferimento e coordinamento per gli altri comuni.Inoltre il sindaco Di Giorgi, che è anche componente dell’assemblea nazionale dell’Anci, si adopererà presso l’Anci affinché l’associazione dei Comuni chieda che i casi di mobilità del personale, come per San Felice Circeo, siano esclusi dai vincoli di bilancio sul personale, fissati dal DL 78 e successivi.

“Ritengo importante che anche altri Comuni pontini, oltre a Latina, davanti  alle difficoltà a cui vanno incontro decine di dipendenti del Comune di San Felice Circeo per cui a breve scatterà la mobilità – afferma il sindaco Di Giorgi – abbiano offerto piena collaborazione e solidarietà. Stiamo studiando al meglio la possibilità di poter assorbire nei nostri Comuni  il personale in esubero a San Felice Circeo e sono contento della sensibilità degli altri amministratori. Questa solidarietà istituzionale è un ottimo segnale per la nostra provincia anche per iniziative future che possono coinvolgere altre istituzioni pubbliche in diversi settori”. Il sindaco di San Felice Circeo, Gianni Petrucci (ex presidente del Coni) ha voluto ringraziare il sindaco di Latina: “Ringrazio Di Giorgi per la meravigliosa e spontanea iniziativa che, forse, non ha eguali in Italia. Ringrazio anche gli altri sindaci e sono davvero commosso per questa disponibilità. La legge sul dissesto purtroppo ci impone la bruttissima realtà di mettere in mobilità molti dipendenti comunali e questo mi dispiace tantissimo. Sarò eternamente riconoscente al sindaco Di Giorgi per questo aiuto che gli altri Comuni vorranno dare a tante famiglie”. L’assessore al personale del Comune di Latina, Rino Cecere, che coordinerà il percorso tecnico ha affermato: “Ci fa molto piacere che anche comuni piccoli e geograficamente distanti da San Felice Circeo abbiano offerto piena disponibilità. Approfondiremo insieme tutti gli atti e le procedure per attuare al meglio questa iniziativa di grande importanza”.               
                                                                   
 




LATINA, SFRATTI PER MOROSITA': ANCORA DISPONIBILI PIU’ DI 70MILA EURO PER I CITTADINI IN DIFFICOLTA’

Redazione

Latina – In merito alla protesta in atto da parte di alcune associazioni locali a difesa delle persone o famiglie sfrattate o prossime ad essere sfrattate, il Comune di Latina rinnova la sua grande attenzione a tale problematica, che tende ad acuirsi soprattutto a seguito della grave crisi economica in atto. Per questo gli appositi uffici comunali sono ancor più a disposizione di coloro che dovessero aver bisogno di assistenza e sono nelle condizioni di dover far ricorso ad un aiuto pubblico.In particolare, il Comune di Latina, primo in provincia e uno tra i pochi IN Italia, da mesi ha attivato un apposito fondo per sostenere cittadini e famiglie in particolare stato di bisogno rispetto alla situazione abitativa.                               

Nello specifico, la Giunta Municipale, con delibera n.625 del 14/12/2012, ha istituito per il 2013 un fondo di 96.000 euro finalizzato alla prevenzione dell’esecutività dei provvedimenti di sfratto per morosità nei confronti di persone in temporanea difficoltà economica, determinata dalla perdita o dalla diminuzione della loro capacità reddituale. Tali contributi straordinari, erogati direttamente al proprietario, sono concessi in presenza di un procedimento di intimazione di sfratto per morosità per il quale non sia ancora intervenuto il provvedimento di convalida, ovvero quello per cui è intervenuta la convalida ma non c’è ancora stata l’esecuzione.
Unicamente per i nuclei familiari seguiti dai Servizi Sociali comunali per i quali è accertata d’ufficio la situazione di indigenza i contributi, sono concessi al fine di prevenire nuove situazioni di emergenza casa e garantire la permanenza nell’alloggio, anche anticipatamente all’avvio di un procedimento di sfratto per morosità.
Possono essere erogati  fino ad un massimo di € 6.000,00 per ogni caso e ad oggi il Comune di Latina ha erogato € 25.000,00, procedendo anche alle trattative con i proprietari delle abitazioni, versando loro quanto dovuto e facendoli impegnare per la concessione di un altro anno di locazione, dando così un minimo di sicurezza alle famiglie assistite. La domanda per accedere all’intervento deve essere compilata attraverso l’apposito modello disponibile presso il Servizio Segretariato Sociale del Comune di Latina o scaricabile dal sito internet del Comune di Latina www.comune.latina.it. Le domande saranno esaminate in ordine di arrivo e potranno essere inoltrate non oltre il 30/06/2013.

“Ringrazio il sindaco e la giunta comunale per la sensibilità dimostrata – dichiara l’Assessore comunale ai Servizi Sociali Patrizia Fanti – Ricordo, infatti, che i 96mila euro messi a disposizione sono interamente soldi delle casse comunali e non della Regione. Con la nostra iniziativa intendiamo prevenire, fin dove possibile, l’esecutività degli sfratti per morosità arginando l’aumento del numero di famiglie, spesso con minori a carico, che oltre al problema concreto della sopravvivenza, avrebbero anche quello dell’alloggio considerato l’esiguo numero degli alloggi popolari disponibili e l’alto numero degli aventi diritto. Il Servizio Segretariato Sociale del Comune di Latina è a disposizione per seguire le situazioni che, nell’ambito dei requisiti previsti, possono essere meritevoli di assistenza”.
 




LATINA, L'INCONTRO DEL PRIMO CITTADINO CON IL PRESIDENTE REGIONALE DEL CONI

Redazione

Latina – Il sindaco Giovanni Di Giorgi ha ricevuto il nuovo Presidente regionale del CONI, Riccardo Viola, per la prima volta in veste istituzionale. Nell’augurare buon lavoro al Presidente, il Sindaco ha rinnovato la disponibilità e la massima collaborazione per attuare programmi di intervento nello sport e nelle varie attività divulgative alla pratica sportiva di cui il Comune e il CONI si sono resi negli anni protagonisti.  In particolare, il sindaco ha inoltre sottolineato l’importante riconoscimento che Latina ha ottenuto con la nomina a “Città europea dello sport” e le ampie possibilità che si potrebbero creare per la città, a partire dalla prima edizione dei Campionati Universitari dell’Unione Europea, in programma nell’estate del 2014.

Il presidente Viola ha ringraziato il sindaco, fornendo la disponibilità per la massima collaborazione. Il sindaco ha regalato a Viola la speciale medaglia coniata per l’80° anniversario della fondazione della città. All’incontro erano presenti anche l’ex presidente provinciale del Coni, Gianni Biondi, e il delegato provinciale Maurizio Tosarello.  

 




SABAUDIA, PARCO DEL CIRCEO: LAGHI PONTINI E ACQUIFERI COSTIERI

Redazione

Sabaudia (LT) – Martedì 26 marzo 2013, alle ore 9,00 presso l’Auditorium del Centro Visitatori del Parco Nazionale del Circeo (via Carlo Alberto, Sabaudia – LT), si terrà un seminario intitolato “Stato e prospettive dei laghi pontini e degli acquiferi costieri” organizzato nell'ambito del Progetto Life Rewetland, in corso di realizzazione da parte dell'Ente Parco Nazionale del Circeo in collaborazione con la Provincia di Latina, il Consorzio di Bonifica dell'Agro Pontino, il Comune di Latina e U-Space srl.
Il Progetto Life Rewetland, cofinanziato dall’Unione Europea, è stato avviato nel 2010 e terminerà nel 2014. Attualmente sono in corso le azioni più importanti del Progetto. Prima tra tutte la realizzazione di alcuni interventi pilota (impianti di fitodepurazione, ecosistemi filtro, fasce tampone, ecc.) in diversi ambiti della piana pontina. Tali interventi rappresentano degli esempi da prendere come riferimento per realizzarne altri in contesti simili del territorio pontino. Sia gli enti locali che i privati sono chiamati a promuoverne la diffusione capillare, al fine di garantire il raggiungimento degli obiettivi di qualità delle acque fissati dalla normativa vigente.
Altra azione di rilievo è la redazione di un Programma di Riqualificazione Ambientale dell’Agro Pontino attraverso cui, partendo dal recupero della qualità delle acque, raggiungere anche un recupero della biodiversità della piana pontina e un miglioramento della qualità del paesaggio. Tutto ciò a sostegno della qualità della vita delle popolazioni locali, di uno sviluppo agricolo di qualità e del miglioramento dell’offerta turistica, con ovvii benefici di natura economica e sociale. Tale Programma si configura come strumento di attuazione del Piano regionale di Tutela delle Acque (PTAR) e del più generale Piano di Gestione del Distretto idrografico dell'Appennino Centrale (PGDAC). Per la redazione di questo Programma sono stati già svolti diversi incontri pubblici che hanno visto la partecipazione attiva di numerosi rappresentanti di enti, professionisti, operatori agricoli, associazioni di categoria e singoli cittadini. I contributi forniti da costoro sono stati fondamentali per avviare il percorso di redazione e approfondire gli aspetti coinvolti. Il Programma sarà sottoposto alla procedura di Valutazione Ambientale Strategica.
In tale contesto, il seminario in oggetto ha i seguenti obiettivi:
– presentare alcuni studi specifici e originali svolti nell'ambito del Progetto Life Rewetland;
– divulgare altre ricerche svolte di recente, o in corso di svolgimento, relative allo stato ambientale, ecologico e naturalistico dei laghi costieri, dei corsi d'acqua e delle falde acquifere; a tal fine sono stati invitati a relazionare diversi professori e ricercatori universitari e Arpalazio.
Vista la rilevanza del tema e le finalità del Progetto Rewetland, gli attori sociali ed economici del territorio sono invitati a seguire i lavori e ad intervenire nella discussione.
Maggiori informazioni sul Progetto sono riportate nel sito www.rewetland.eu.

 




BORGO SABOTINO E GARIGLIANO, NUCLEARE: NO A UN DEPOSITO NAZIONALE PER LE SCORIE

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Angela Carretta

 Latina – I temi bisogna conoscerli a fondo per poterne parlare con cognizione di causa ai lettori. Nella zona del sud pontino a Borgo Sabotino c'è una centrale nucleare, una struttura in cemento armato lunga 128,5 metri, larga 35,5 e alta 24. Sono iniziati in estate 2012, i lavori di demolizione dell’edificio, con un volume di 120 mila metri cubi, che durante l’esercizio ospitava le turbine dell’impianto, 3 principali e 2 ausiliarie, hanno prodotto  circa 14 mila tonnellate di cemento. Nel dicembre 2012, Sogin ha emesso i bandi di gara per la riqualificazione dell’area antistante il pontile, demolito nel 2011, e per il ripristino e la manutenzione straordinaria dell’opera di presa dell’acqua dal mare. Sogin spa è la società nata nel 1999 con la mission di smantellare le centrali chiuse dopo il referendum del 1987. A Garigliano La procura di Santa Maria Capua Vetere ha aperto, l’anno scorso, un procedimento penale nei confronti dei responsabili della disattivazione della centrale nucleare del Garigliano, in provincia di Caserta. L’accusa è disastro ambientale e irregolarità in materia di sicurezza nucleare. La centrale venne fermata nel novembre 1979 per un'esondazione: l'acqua del fiume travolse gli impianti in piena funzione. Il sito di Garigliano è stato una volta per tutte nel 1982, ma trent'anni dopo i rifiuti radioattivi sono ancora all'interno e gli scoli del reattore vengono sommersi dall'acqua ogni volta che il Garigliano rompe gli argini. Per monitorare il territorio fortunatamente esistono dei Comitati oltre che le istituzioni preposte. Questa volta abbiamo voluto intervistare Massimo Penitenti e Giovanni Mallozzi per il Comitato antinucleare Garigliano.

 

Qual è la “mission” del Comitato Antinucleare del Garigliano?

Il Comitato antinucleare Garigliano (AG) nasce per iniziativa popolare il 9 aprile 2010 in seguito alla decisione del Governo italiano di tornare a produrre energia elettrica da centrali nucleari (Legge 99 del 23.07.09) e come forma spontanea di mobilitazione dal basso per contrastare la ventilata ipotesi di costruire il deposito nazionale per le scorie nucleari nel sito della ex centrale nucleare del Garigliano.

 

 

Ad oggi, quali obiettivi raggiunti?

Il principale obiettivo raggiunto, insieme agli altri comitati e alle associazioni ambientaliste, è stato quello del raggiungimento del quorum per il referendum del 12 e 13 giugno 2011, dove vinsero, con oltre il 90%, i “SI” di coloro che volevano allontanare l’Italia dallo spettro di nuove attività elettronucleari.

Un altro obiettivo raggiunto, con le diverse manifestazioni organizzate, è stato quello di sensibilizzare le amministrazioni dei comuni del Sud Pontino e dell’Alto Casertano sulle tematiche riguardanti il nucleare, tematiche che a parere del Comitato, le varie amministrazioni, devono affrontare in sinergia tra loro. Unico comune che ancora non si era espresso contro il nucleare era quello di Formia di cui era sindaco Michele Forte al quale, però, strappammo la sua prima dichiarazione antinucleare in occasione della Marcia organizzata dal Comitato il 5 giugno 2011 chiamata “Si Marcia per i Referendum” la quale si svolse snodandosi da Gaeta fino ai terreni confiscati alla camorra e gestiti dalla cooperativa “Al di là dei sogni”, terreni prossimi alla centrale, nella frazione sessana di Maiano, passando per Formia, Scauri, Minturno, SS. Cosma e Damiano e Castelforte e che, nonostante una pioggia che ci accompagnò per l’intera giornata, coinvolse migliaia di persone e conducendone almeno mille fino all’arrivo. Nel corso del 2012 AG è stato riconosciuto interlocutore ufficiale al Tavolo della Trasparenza della Regione Campania. AG ha inoltre organizzato diverse iniziative pubbliche che hanno visto la partecipazione di associazioni ambientaliste, scienziati, esperti in materia di energia atomica, giornalisti, organizzazioni impegnate sul tema della lotta al nucleare come mezzo di produzione di energia elettrica ma anche come strumento di produzione di ordigni di distruzione di massa. Infine AG ha contribuito alla stesura di “Bidone Nucleare” di Roberto Rossi edito da Rizzoli nel 2011 e ad alcune inchieste giornalistiche nazionali.


Quali le domande che attendono ancora risposte?

Sono molte. Anzitutto quelle legate ai danni che la presenza della centrale nucleare del Garigliano ha procurato ai cittadini ed all’ambiente, durante la sua attività – ed in particolare in relazione ai diversi incidenti che hanno portato alla dispersione di materiale radioattivo nell’ambiente – ed anche successivamente alla sua chiusura, in relazione alla gestione del materiale contaminato. Nel corso degli anni purtroppo sono molti gli interrogativi ai quali non siamo stati in grado di dare risposte certe e questo principalmente perché da parte degli enti e delle istituzioni preposte è mancata la collaborazione necessaria ad appurare anzitutto dal punto di vista dell’evidenza scientifica quali sono stati gli effetti dell’impatto sull’uomo e sull’ambiente della centrale. Questa disarmante realtà vale, purtroppo, sia per quanto concerne informazioni riguardanti la presenza di aree inquinate da radioattività (come la recente inchiesta della Procura di Santa Maria Capua Vetere ha messo in risalto), sia per i dati epidemiologici sull’incidenza di malattie neoplastiche nei centri abitati vicini l’impianto nucleare. Le principali richieste che infatti rivolgiamo alle istituzioni in ogni incontro del Tavolo della Trasparenza, riguardano proprio la necessità di approntare nuove indagini epidemiologiche comparative storiche ed attuali. Questo, a più di trent’anni dalla chiusura dell’impianto, resta ancora il nodo principale da sciogliere. In assenza di  sistemi adeguati di sorveglianza epidemiologica, di banche dati e registri di malattia che prendano in considerazione periodi di tempo adeguatamente lunghi, compatibili con l’insorgenza di malattie attribuibili ad inquinamento radioattivo, in assenza di dispositivi tecnologici stazionari di rilevamento, di presidi medici costanti ed infine di strumenti informatici e di personale qualificato impiegato nell’elaborazione di questi dati, risulta impossibile stabilire un nesso di causalità diretta tra incidenza di malattie neoplastiche ed impianto nucleare. Per gli stessi motivi però è impossibile anche affermare il contrario, ovvero che i numerosi casi di neoplasia presenti nella popolazione residente nei centri abitati limitrofi alla centrale non siano da porre in relazione alla presenza dell’impianto nucleare stesso. La presenza di eventuali fattori di rischio ancora da rimuovere unita a questa grave mancanza di dati medici sono la nostra principale fonte di preoccupazione per il futuro del nostro territorio.


Il territorio istituzionalmente come risponde al problema della centrale?

 Come dicevamo con un interesse inadeguato alla portata del problema. Con il passare degli anni forse quest’atteggiamento sta mutando in relazione soprattutto al crescere della sensibilizzazione della popolazione all’argomento. Quasi tutti i sindaci sono attenti agli sviluppi dei lavori di “decomissioning” in quanto devono rispondere all’esigenza di contenere il danno d’immagine di cui il nostro territorio è ancora vittima proprio a causa della presenza della centrale e che si ripercuote non solo sulle attività turistiche ma anche su quelle produttive in particolare quelle legate all’ambiente ovvero l’agricoltura, l’allevamento e la pesca. Dopo anni di silenzio omertoso della politica e probabilmente anche in seguito alla seconda schiacciante vittoria referendaria contro il nucleare, la linea di “accondiscendenza” istituzionale verso il “totem” del nucleare, che inizialmente fu sostenuta  dalle credenze sulle magnifiche sorti e produttive dell’era dell’atomo che prometteva energia elettrica a basso costo ed un conseguente glorioso sviluppo industriale, sta lasciando spazio ad una visione più realistica della realtà, soprattutto in relazione agli elevatissimi costi che i cittadini dovranno ancora sostenere per il decommissioning dell’impianto e la bonifica delle aree. Anche i lauti ristori ovvero i contributi economici che i Comuni hanno ricevuto a titolo di ricompensa per la presenza dell’impianto hanno giocato la loro parte nel costruire una rete di “indulgenza istituzionale” verso il problema. Se almeno i soldi dei ristori ricevuti dai Comuni fossero stati spesi per monitoraggi ambientali e studi epidemiologici, avrebbero avuto un senso in qualche modo condivisibile, così purtroppo non è mai stato e tutto questo mentre nostri concittadini continuano ad ammalarsi di forme di tumori del sangue e della tiroide la cui insorgenza è compatibile con l’esposizione ad inquinamento radioattivo.


In un'ipotetica conversazione con il neoeletto presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, cosa chiederebbe quale cittadino e appartenente al Comitato Antinucleare Garigliano?

Che venga organizzato al più presto un “Tavolo della Trasparenza” anche per la Regione Lazio, vista la presenza di ben due centrali elettronucleari da smantellare, così da aumentare la trasparenza, appunto,  sulle operazioni di “Decomissioning” gestite dalla Sogin e di avviare al più presto un monitoraggio sulle varie matrici ambientali: aria, acqua, terra, fauna e vegetali e di avviare un’indagine epidemiologica anche storica, sulle popolazioni residenti nelle aree potenzialmente influenzabili dalle emissioni delle centrali di Borgo Sabotino e del Garigliano. Già siamo stati contattati da persone vicine a Zingaretti, siamo in attesa di un incontro.

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LATINA, LOTTA ALL’EVASIONE: SIGLATO ACCORDO TRA COMUNE, AGENZIA DELLE ENTRATE E GUARDIA DI FINANZA

Redazione

Latina – È stato siglato ieri 6 marzo 2013 il protocollo d’intesa tra la Direzione provinciale di Latina dell’Agenzia delle Entrate, il Comando Provinciale della Guardia di Finanza e il Comune di Latina. Con la firma dell’accordo le parti puntano a sviluppare, secondo criteri di efficienza, economicità e collaborazione, le sinergie necessarie per il contrasto all’evasione nel Comune pontino.

Il Comune si impegna a effettuare telematicamente le segnalazioni relativamente agli anni d’imposta rientranti nei programmi di controlli dell’Agenzia delle Entrate e della Guardia di Finanza. La Direzione provinciale si impegna a realizzare presso la propria sede incontri formativi su particolari percorsi di indagine e finalizzati alla predisposizione delle segnalazioni da parte del Comune. Il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Latina si impegna ad effettuare lo sviluppo delle segnalazioni che perverranno attraverso la piattaforma informatica mediante la dipendente Compagnia alla sede ovvero, in casi particolarmente complessi, avvalendosi delle potenzialità ispettive ritraibili da altri reparti, che potranno essere attivati qualora la posizione segnalata attenga ad una diversa competenza territoriale.

[ PROTOCOLLO DI INTESA TRA COMUNE DI LATINA, AGENZIA DELLE ENTRATE E GUARDIA DI FINANZA ]




LAZIO AMMINISTRATIVE 2013: ECCO TUTTI COMUNI CHE ANDRANNO AL VOTO

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Alberto De Marchis

Lazio – Nel Lazio andranno al voto il prossimo il 26 e 27 maggio 43 Comuni della regione. Il turno di ballottaggio si terrà il 9 e 10 giugnoI Comuni al voto sono 43 su 378 comuni laziali (11,4%). I Comuni superiori ai 15 mila abitanti sono 13 su 43 (30,2%), i Comuni inferiori /uguali a 15 mila abitanti sono 29 su 43 (69,8%) I capoluoghi di provincia sono 2

 In provincia di Frosinone 11 Comuni affronteranno le elezioni amministrative:

 Amaseno (4.314) sindaco uscente  Giannantonio Boni Lista Civica

 Aquino (5.309) sindaco uscente  Antonino Grincia   Lista Civica

Arpino (elezioni anticipate) (7.386)    

Atina (4.461)  sindaco uscente Fausto Lancia Lista Civica

Boville Ernica (8.811) sindaco uscente   Piero Fabrizi   Lista Civica

Ferentino (20.966) sindaco uscente Piergianni Fiorletta Centro Sinistra (Liste Civiche)

Filettino (elezioni anticipate) (551)     

Pico (3.004) sindaco uscente Antonio Pandozzi  Lista Civica

Serrone (3.069) sindaco uscente Maurizio Proietto     Lista Civica

Torrice (4.608)        

Villa Santa Lucia (2.639) sindaco uscente Antonio Iannarelli Lista Civica

 

In provincia di Latina 8 Comuni andranno al voto:

Aprilia (elezioni anticipate) (66.979)  

Bassiano (elezioni anticipate) (1.580) 

Campodimele (638) sindaco uscente Roberto Zannella      Lista Civica

Formia (36.331) sindaco uscente  Michele Forte Centro Destra (Liste Civiche)

Lenola (4.155) sindaco uscente Gian Battista De Filippis  Lista Civica

Priverno (13.891) sindaco uscente Umberto Macci Lista Civica

Sabaudia (elezioni anticipate) (18.812)      

Sonnino (elezioni anticipate) (7.279)  

 

In provincia di Rieti solo tre Comuni al voto:

Belmonte in Sabina (elezioni anticipate) (649)  

Borgorose (4.615) sindaco uscente Michele Pasquale Nicolai Lista Civica

Varco Sabino (210) sindaco uscente Antonio Ponzani        Lista Civica

 

In provincia di Roma sono 17 I Comuni ad affrontare le elezioni amministrative

Affile (1.552) sindaco uscente Ercole Viri  Lista Civica

Anzio (49.731) sindaco uscente Luciano Bruschini    Lista Civica

Cerreto Laziale (1.192) sindaco uscente Pietro MastrecchiaLista Civica

Cervara di Roma (472) 

Fiumicino (67.626)  sindaco uscente Mario Canapini Centro Destra (Liste Civiche)

Gallicano nel Lazio (5.749) sindaco uscente       Danilo Sordi   Lista Civica

Magliano Romano (1.470) sindaco uscente Marcello Mancini Lista Civica

Nettuno (45.460) sindaco uscente Alessio Chiavetta   Centro Sinistra (Liste Civiche)

Pomezia (elezioni anticipate) (56.372)

Roccagiovine (elezioni anticipate) (280)    

Roma (2.617.175) sindaco uscente Giovanni Alemanno  Centro Destra

Sacrofano (6.668)  sindaco uscente Valter Casagrande      Lista Civica

San Cesareo (13.806) sindaco uscente  Pietro Panzironi     Lista Civica

Santa Marinella (17.403) sindaco uscente    Roberto Bacheca    Il Popolo della Liberta'

Valmontone (elezioni anticipate) (14.975) 

Velletri (52.295) sindaco uscente Fausto Servadio     Partito Democratico

 

In provincia di Viterbo sono 4 i Comuni che vanno al voto

Sutri (6.552) sindaco uscente  Guido Cianti   Lista Civica

Vallerano (elezioni anticipate) (2.613)

Vignanello (4.826) sindaco uscente Federico Grattarola     Lista Civica

Viterbo (63.209) sindaco uscente Giulio Marini Centro Destra (Liste Civiche)




MONTE SAN BIAGIO: FINO AL 3 MARZO C'E' LA SAGRA DELLA SALSICCIA AL CORIANDOLO

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A. C.

Monte San Biagio (LT) – La sagra è un appuntamento atteso impazientemente dai numerosi estimatori della salsiccia di Monte San Biagio, in provincia di Latina, organizzata dall’Associazione per la promozione della Salsiccia di Monte San Biagio, e dal  Consorzio nato dalla volontà di produttori ed aziende coinvolti nella filiera produttiva della salsiccia al coriandolo.

Tre giorni dedicati alla conoscenza di questa autentica eccellenza gastronomica: il modo di prepararla e degustarla, l’atmosfera di convivialità, l’intreccio di sapori, culture e tradizioni saranno il perfetto connubio per diffondere e valorizzare il territorio.

Produttori e cuochi insieme per far conoscere, anche a chi non è del luogo, la versatilità in cucina di questo prodotto: classica alla brace, tradizionale con i broccoletti locali, con i fagioli, ed ancora antipasti, primi piatti, secondi e pizze per deliziare anche i palati più esigenti..

Ricordiamo che la salsiccia di Monte San Biagio, apprezzata e conosciuta su tutto il territorio nazionale, ha un particolare requisito che la rende speciale, inconfondibile, una nota distintiva unica e tramandata da generazioni: l’utilizzo di semi di coriandolo essiccati e croccanti (eredità della dominazione dei Saraceni).

La prelibatezza di questo prodotto, inoltre, è garantita dall’utilizzo di tutte le parti del suino, anche quelle nobili (il prosciutto, il lombo, il filetto, ecc.) e dalla lavorazione di carni provenienti solo da suini di peso superiore ai 160 Kg.

Il suo profumo è penetrante, irresistibile, ma è al momento della degustazione che tutte le sue deliziose caratteristiche vengono fuori, una alla volta: il coriandolo, i peperoncini piccanti locali, i peperoni rossi dolci, il vino Moscato di Terracina ed il particolare aroma dovuto all’affumicatura con legno di lentisco.

Questa eccellenza gastronomica del Basso Lazio, ancora oggi, è prodotta seguendo le antichissime tradizioni di preparazione e lavorazione.

Ottenuto l'impasto, lo si lascia a riposo per almeno 12 ore in una "maniella" di legno. Successivamente viene insaccato in budella naturali di suino e legato, con spago vegetale, nella caratteristica forma a catena.

Le salsicce, così preparate, vengono appese a delle canne e fatte essiccare. Poi si passa all'affumicatura in ambienti naturali come le cantine o i tipici pagliai, ovvero costruzioni rurali in pietra formate da una base circolare ed il tetto in arbusti.

Nell’interno, posto al centro, c’è un camino in cui brucia legno di lentisco.

Il fuoco, anticamente, aveva una duplice funzione. Era sia strumento di essiccazione delle carni, sia fonte di calore per chi nei pagliai ci doveva dormire.




ITRI, IL COMUNE DICHIARA GUERRA ALL'AMIANTO

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Angela Carretta

Itri (LT) – Siglata convenzione per lo smaltimento del materiale dall’Assessorato all’Ambiente del Comune di Itri in provincia di Latina.

Il Comune di Itri da battaglia alla presenza di amianto nel territorio, incentivandone lo smaltimento. A tale scopo, il Comune ha stipulato una convenzione triennale con la Ditta Guglietta Abramo.

Sarà infatti possibile per i cittadini che hanno dell'amianto da smaltire all'interno del Comune di Itri, accedere al servizio a prezzi "convenzionati e agevolati".

 Lotta, dunque, ma anche prevenzione: parallelamente, partirà infatti anche una campagna di sensibilizzazione per lo smaltimento corretto e contro l’abbandono dell’amianto, materiale cancerogeno (quando danneggiato) e potenzialmente pericoloso per l’ambiente.

Questo quanto appare sul sito internet dell’amministrazione comunale itrana, dove tutti i cittadini interessati potranno rivolgersi per ulteriori informazioni, all'Ufficio Ambiente del Comune.




LATINA, TORNA IN TERRENO NEGATIVO LA PRODUZIONE INDUSTRIALE

Redazione

Latina – Il Centro Studi Confindustria rende noti i dati dell'indagine rapida sulla produzione industriale relativa al mese di febbraio 2013. Dopo una ripresa del +0,1% registrata a gennaio su dicembre 2012, ecco che la produzione industriale torna a diminuire dello 0,2%, mentre rispetto a febbraio 2012, è diminuita del 3,3%.

"I dati che apprendiamo oggi – commenta Paolo Marini, Presidente di Confindustria Latina – non lasciano del tutto sorpresi. Data la congiuntura, è evidente che la necessità di un governo rapido a livello nazionale si rende ancora più urgente. Abbiamo bisogno di assumere posizioni chiare e di scegliere politiche di sviluppo per le imprese, per i territori e per la società. Per questo, anche rispetto alla Regione Lazio, auspico ad un insediamento della Giunta Zingaretti in tempi brevi, poiché sul piano regionale ci sono ancora significativi fondi da impegnare entro le prossime settimane in favore del tessuto economico locale che altrimenti andranno persi."
"Sono convinto – conclude – che i tempi siano sufficientemente maturi per affrontare con senso di responsabilità, a tutti i livelli e ognuno nel suo ruolo, il difficile momento che il mondo del lavoro nel suo complesso sta vivendo".
 

[ L'Indagine rapida sulla produzione industriale – A cura di Confindustria ]