LATINA, IMPIANTO BIOGAS CHIESUOLA: A.A.A. CERCASI RISPOSTE

Redazione

Latina – «È dall’aprile scorso che attendiamo invano risposte concrete e assunzioni di impegno. È da quando il sindaco Di Giorgi e gli assessori di allora Cirilli e Tripodi hanno pubblicamente “promesso” un regolamento comunale, per definire nel dettaglio la disciplina del rilascio di permessi ed autorizzazioni per gli impianti a biogas da realizzarsi sul territorio di Latina. E da quando il primo cittadino ha ribadito con forza e convinzione che nessuna centrale di simili fattezze sarebbe stata costruita in via della Cava, in zona Chiesuola. Ora a distanza di circa un anno, non avendo visto posizioni ferme in merito (vedasi l’iter di approvazione del regolamento), chiediamo di fare il punto della situazione e che l’amministrazione comunale sia chiara una volta per tutte sulle sue responsabilità e assunzioni di impegno».

Così i membri del Comitato No Biogas Latina, ancora una volta preoccupati dallo stallo e dall’immobilità dei politici del capoluogo, evidentemente poco interessati o formati sulla questione e sulle problematiche che si evidenzierebbero con la costruzione di un impianto a biogas a ridosso delle abitazioni e a poche centinaia di metri da una scuola elementare e materna. 

«C’è bisogno di un “colpo di reni”, oggi più che mai, per poter davvero scongiurare il pericolo che incombe sul nostro presente e sul futuro dei nostri figli e nipoti – continuano dal comitato – Ancora non c’è traccia del regolamento, nonostante la discussione in commissione Urbanistica (e il regolamento è il documento essenziale per poter tutelare il territorio, le sue colture e la salute di tutti i cittadini) e non è stato convocato come da noi in precedenza richiesto un consiglio straordinario sul tema con la partecipazione delle associazioni di categorie. La nostra preoccupazione riguarda anche la prossima udienza del TAR, in programma il 21 maggio, che dovrà esprimersi sul merito della sospensiva concessa lo scorso settembre: l’avvocatura del Comune saprà tenere testa ad una materia così specifica e complessa come quella degli impianti a biogas? Se non ha saputo farsi valere in prima battuta, saprà farlo ora quando il Tribunale Amministrativo del Lazio potrebbe consegnare all’azienda il permesso a costruire su un vassoio d’argento? Evidenziamo con rammarico il disinteresse di chi ci amministra, maggioranza ed opposizione indistintamente. Ed è curioso, se non strano, il silenzio assoluto di quei consiglieri comunali del Partito Democratico più zelanti e sempre attivi per le più disparate questioni, soprattutto per quelle ambientali».

Ora il comitato No Biogas Latina, nato dai residenti della Chiesuola ma da subito al lavoro per la protezione dell’intero territorio comunale e provinciale, chiede al Sindaco Di Giorgi un nuovo confronto pubblico, per rassicurare la popolazione del luogo e soprattutto per ribadire il suo impegno a contrastare con ogni mezzo e con forza la realizzazione degli impianti a biogas nei territori di sua competenza. Così da porre fine ad una politica fintamente sorda e cieca e ad un modo di amministrare il territorio che lascia intravedere continue lacune da un punto di vista di controllo e tutela.
Il comitato e tutti i suoi appartenenti, ribadiscono che non sono contro il progresso o la libera impresa, bensì schierati a tutela del patrimonio ambientale, delle colture d’eccellenza del territorio ed in particolar modo della salute pubblica.

 
 

 




LATINA: ALLARME MENSA ALLA SCUOLA DI PIAZZA MORO

Redazione
Latina
– La scuola dell'infanzia di Piazza Aldo Moro sta affrontando un problema molto serio in questi giorni: la mensa dei bambini è chiusa perché pericolante. Cadono pezzi di controsoffitto sul pavimento: i locali in cui siedono i bambini per mangiare sono stati, in un primo tempo, transennati, poi chiusi totalmente per sicurezza. Il problema sono le infiltrazioni d'acqua. Sul posto hanno già effettuato un sopralluogo un addetto alla sicurezza ed un tecnico del Comune, ma intanto i bambini stanno consumando i pasti nelle aule dove svolgono le lezioni e, se la situazione non muterà, la scuola sarà costretta a non offrire più il servizio mensa per comprensibili motivi di igiene.

A dare la notizia è Nicoletta Zuliani, consigliera comunale del Partito Democratico, contattata da alcuni residenti della zona, che interviene e torna così sul tema dell'edilizia scolastica, sollecitando il Comune ad un intervento urgente. “Le scuole di Latina cadono a pezzi e questo è un dato che ormai conosciamo da tempo, purtroppo. Ciò che stupisce – commenta Zuliani – è come mai l'amministrazione comunale non sia affatto preoccupata da ciò, continuando a rimandare interventi importanti e limitandosi a tamponare le urgenze. Nella scuola bisogna investire e sappiamo quanto perché ce lo ha detto uno studio approfondito: 18 milioni di euro. Una somma che non abbiamo immediatamente ma che l'amministrazione comunale potrebbe decidere di recuperare rinunciando a progetti costosi e molto meno urgenti, come la pavimentazione della Ztl: più di 800mila euro sarebbero così pronti subito”.
Zuliani sottolinea lo scarso interesse del Comune per il settore della scuola: “Nell'ufficio lavora un solo dipendente che, per quanto possa essere accurato e solerte nel proprio lavoro, ha la responsabilità della gestione di ben 74 plessi. Come è possibile che l'amministrazione ed il sindaco Giovanni Di Giorgi non si rendano conto di quanto sia gravoso questo compito? La carenza di personale nell'Ufficio Scuola del Comune impedisce la risoluzione dei problemi in tempi rapidi. Ed è solo un esempio del pessimo grado di organizzazione degli uffici comunali”. Una conseguenza di questo, è il senso di abbandono lamentato dagli istituti scolastici, che non solo non sono in grado di ottenere certezze sui tempi del Comune, ma non ottengono nemmeno risposte.

C'è anche un dato politico sul quale Zuliani si sofferma: “Il Comune di Latina ha sempre affidato l'edilizia scolastica all'assessorato ai Lavori pubblici, che gestisce una pesante mole di interessi economici, invece che al settore realmente deputato a questo tipo di problematiche, l'assessorato all'Istruzione. La delega invece dovrebbe avere un unico referente sia per l'istruzione sia per l'edilizia scolastica: due assessori sono troppi per un ambito che potrebbe avere un quadro complessivo del settore. È ora di cambiare per il bene della città e per la sicurezza dei bambini”.
 




LATINA: 41ENNE RACCONTA STORIA ASSURDA:"SONO STATO SEQUESTRATO DA DUE UOMINI"

Redazione

Latina – Nella mattinata odierna, in Latina, i Carabinieri del NORM – aliquota operativa – della locale Compagnia, al termine di attività d’indagine, hanno deferito in stato di libertà, alla competente A.G., R.M., 41enne di Latina per “simulazione di reato”.
L’uomo, nella prima decade di questo mese, aveva falsamente denunciato, negli Uffici di questo Comando Provinciale, di essere stato prelevato con la forza, dalla propria abitazione, nelle prime ore del mattino, da due uomini, di cui uno armato di pistola, i quali, dopo essersi impossessati del suo televisore, l’avrebbero condotto in un luogo poco distante a bordo di un’auto, verosimilmente rubata, ove, previa esplosione in aria di alcuni colpi di arma da fuoco, gli avrebbero intimato di fornire loro assistenza per forzare una cassaforte.
I due malviventi si sarebbero successivamente dileguati, a seguito di un malore della vittima.
Le investigazioni condotte dai militari dell’Arma consentivano di accertare la falsità delle dichiarazioni rese dal suddetto in sede di denuncia, nei cui confronti, pertanto, si procedeva nei termini di legge.




LATINA: GIOVANE TROVATO IN UNA POZZA DI SANGUE, ARRESTATO L'AGGRESSORE

di Matteo La Stella
Latina
– Ieri, a Borgo Hermanda, è stato arrestato dagli agenti di Polizia un trentenne di nazionalità indiana, accusato di tentato omicidio. Gli albori della vicenda risalgono alla sera di sabato intorno alle 21:00, quando al 113 arriva una telefonata che denuncia la presenza di un ragazzo, privo di sensi e riverso in una pozza di sangue vicino ad un supermercato del borgo. Gli agenti del commissariato di Terracina, intervenuti sul posto, hanno identificato il giovane in Cristian Lauretti, classe 90, per il quale hanno subito allertato un'ambulanza del 118 che lo ha trasportato all'ospedale Santa Maria Goretti di Latina, con una profonda ferita alla testa. Gli agenti si sono subito attivati per raccogliere testimonianze in merito all'accaduto. Secondo la ricostruzione, quella stessa sera nei pressi del supermercato, si sarebbero scontrate due fazioni opposte. Da una parte un gruppo di indiani, frequentatori abituali del supermercato, dall'altra un gruppo di ragazzi italiani, che si stavano fronteggiando lanciandosi addosso bottiglie. Una delle bottiglie lanciata da un avventore indiano, avrebbe colpito violentemente Lauretti alla testa, ferendolo e costringendolo a terra privo di sensi. Dall'accurata ricostruzione è emerso anche un identikit dell'aggressore, dileguatosi subito dopo il lancio della bottiglia in questione, che è stato rintracciato ieri in un appartamento di Borgo Hermanda. Manlatjit Singh, questo è il nome dell'uomo di 30 anni, che aveva già fatto i bagagli ed era pronto alla fuga. Gli agenti lo hanno arrestato e trasportato nel carcere di Latina con l'accusa di tentato omicidio. Il giovane di Terracina invece, è ancora in prognosi riservata nel reparto di Neurochirurgia dell'ospedale Santa Maria Goretti.




LATINA: IL ROTARACT CLUB PRESENTA LA MOSTRA FOTOGRAFICA "AMORE INFINITO"

Redazione

Latina – Dopo l’anteprima del 25 novembre in occasione della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, il Rotaract Club Latina presenta ufficialmente la mostra fotografica “AMORE INFINITO”: un urlo di dolore e riscatto sociale per tutte le donne, che rivive negli scatti della fotografa Alessandra Tripodi e nel trucco di scena della MakeUp Artist Eleonora Olimpio. Foto che raccontano, singolarmente o in gruppo, le storie di giovani donne violentate nel corpo e nell’anima da chi professa amore vero, un amore color rosso…sangue.

L’inaugurazione dell’esposizione, a cura di Fabio D’Achille per il Museo d’Arte Diffusa, si terrà domani (sabato 21 febbraio) alle ore 20 nel corso della cena di beneficenza organizzata dall’associazione Valore Donna di Latina presso il Circolo cittadino “Sante Palumbo” di piazza del Popolo a Latina.

«Nonostante si sia finalmente riconosciuto il femminicidio come un reato a sé stante – commenta la presidentessa del Club Simona Mulè – c’è ancora molto da fare e non soltanto a livello giuridico. È necessario continuare a sensibilizzare la società civile, ancora troppo ancorata al sistema patriarcale, ed è per questo che lo si fa in un’occasione del tutto svincolata da date e ricorrenze. Di violenza sulle donne se ne deve parlare sempre e comunque, al di là di specifiche circostanze, ed occorre lanciare messaggi forti e chiari, uno su tutti la violenza non è amore. Lo urleremo all’infinito perché siamo stanchi di leggere e vedere cronache sanguinose in cui l’aggressività e la sopraffazione, camuffate da affetto, regnano sovrane ed indisturbate».

Con questi pochi scatti, dunque, il Rotaract Club Latina ancora un volta si mostra sensibile nei confronti delle tematiche sociali che colpiscono la popolazione nel suo complesso e decide di “metterci la faccia”. In questo caso nel senso letterale della parola: cinque ragazze del Club, tra cui la presidentessa Mulè, hanno sconfitto timidezza ed imbarazzo e hanno prestato volto e corpo per questi scatti d’autore. Le troviamo singolarmente o tutte insieme in immagini forti e d’impatto che rappresentano la violenza, la costrizione, lo svuotamento ma allo stesso tempo anche la voglia di “uscire dal tunnel”, di fare gruppo per avere la forza di dire BASTA. Non c’è motivazione che giustifichi la violenza e non c’è amore quando pugni e ferite (di qualsiasi natura) deturpano il volto di una donna.

«Bisogna denunciare gli episodi di violenza senza alcun timore o remora, non ci stancheremo mai di dirlo – continua Simona Mulè – Ogni singolo e piccolo episodio è un campanellino di allarme che va ascoltato e preso in considerazione. Che sia un pugno o una coltellata la differenza non c’è: in entrambi i casi è l’AMORE INFINITO».
 




LATINA: ZULIANI (PD) LANCIA PESANTI ACCUSE SUL SINDACO

Redazione
Latina – Il sindaco ha fatto un danno alle casse del Comune di Latina per ottenere un parere pro veritate favorevole al suo operato. Il sospetto è che lo abbia fatto consapevolmente. È quanto sostiene Nicoletta Zuliani, consigliera comunale del Partito Democratico, che è decisa ad andare fino in fondo alla questione e che ha quindi scritto un'interrogazione perché il sindaco risponda delle sue azioni di fronte a tutto il consiglio comunale. Zuliani ha anche chiesto che la questione venga affrontata in commissione Trasparenza, perché vengano chiariti tutti i passaggi che hanno portato l'ente ad una spesa inutile e che ha arrecato danno alle sue casse, alla città – che oggi si trova con un mostro di cemento a Borgo Piave, in uno dei suoi ingressi principali – ed all'immagine stessa dell'ente e della sua amministrazione.

Zuliani ha ricostruito tutte le fasi “storiche” di quel parere esterno chiesto dall'ente di Piazza del Popolo, nonostante vi fosse un servizio di avvocatura comunale già pagato e preposto al lavoro di consulenza e difesa del Comune.

Vediamo i fatti.

“Il professor Federico Tedeschini, esperto in urbanistica, è un professionista “vicino” al sindaco Giovanni Di Giorgi. Ciò non toglie che la legge vada rispettata: è infatti obbligo per gli enti pubblici – spiega Zuliani – utilizzare le proprie risorse interne per evitare di ricorrere a consulti, pareri e prestazioni esterne che costituiscono un onere per l'amministrazione. Per affidare un incarico esterno è necessario dunque che la risorsa interna (in questo caso l'avvocatura del Comune di Latina) metta nero su bianco la propria indisponibilità a fornire quel parere, motivando il diniego. Questo a Latina non è avvenuto perché il sindaco, sì ha scritto all'avvocatura il 30 maggio 2014 chiedendo la disponibilità ad un parere pro veritate in merito alla variante di borgo Piave, ma lo ha fatto palesando già l'intenzione di volerlo eventualmente chiedere al professor Tedeschini in caso di diniego. Dopo una settimana il sindaco invia i quesiti, esplicitando che la scadenza per la presentazione del parere è l'11 giugno. A quel punto l'avvocatura – ricostruisce Zuliani – dichiara la propria disponibilità, ma fa notare che non sono pervenuti i documenti necessari dal settore Urbanistica e resta in attesa delle carte. Invece il 17 giugno il sindaco, giustificandolo con un'estrema urgenza, affida il parere al professor Tedeschini, il quale però si prende ben tre mesi per rispondere ai quesiti: il parere arriva ufficialmente all'ente il 15 ottobre 2014. La parcella è di oltre 10mila euro, pagati da tutti noi”. Un importo che, secondo la consigliera del Pd, poteva essere meglio utilizzato per un anno di lavoro di un giovane avvocato, come figura di supporto all'interno dell'avvocatura, vista la mole esagerata di contenzioso che questa amministrazione genera.

“La verità, ed è questa a mio avviso la cosa più grave – afferma Zuliani – è che il sindaco ha mentito ai cittadini: dov'era l'estrema urgenza se il professore si è concesso ben tre mesi per dare una risposta al Comune? La verità è che Di Giorgi aveva paura di quanto gli avrebbe detto l'avvocatura, la quale non avrebbe potuto che dare un parere negativo, visto poi l'esito della vicenda, oggi sotto la lente d'ingrandimento della magistratura. E consapevole dell'opacità di tutta la storia, ha dato mandato ad un consulente di fiducia che avrebbe potuto garantirgli ciò di cui aveva bisogno: un parere favorevole. Il sindaco confessi alla città quello che, sì per noi è soltanto un sospetto, ma che la magistratura sta smascherando come una triste vicenda di interessi personali a discapito dei cittadini e della pubblica amministrazione”.
 




LATINA: METRO LEGGERA, ACCORDO SULLA RIPIANIFICAZIONE

Redazione

Latina – Ha avuto luogo in Regione un incontro richiesto dal Sindaco di Latina, Giovanni Di Giorgi, con l’Assessore regionale ai trasporti Michele Civita.

Tema della riunione, a cui hanno preso parte anche l’ingegner Lorenzo Le Donne RUP del progetto e Carlo Cecconi Direttore servizi ferroviari Regione Lazio, la Metro leggera In tale sede è stata concordata l’esigenza di istituire un tavolo tecnico – condizione necessaria per decidere se è realizzabile l’opera – che avrà l’obiettivo di verificare la sostenibilità e la fattibilità dell’opera.

Accanto a questo è necessario rivedere insieme al concessionario un progetto tecnico, dentro ad un più complessivo piano della mobilità di Latina a fronte della nuova linea metropolitana, affinché possa essere eventualmente una infrastruttura davvero utile per i cittadini ed in grado di restituire un progetto di mobilità innovativo a Latina.

La prima modifica al progetto consisterà nella realizzazione di un’unica linea leggera, che collega Latina Scalo con Latina (invece che le due linee pensate inizialmente).

A seguito dell’incontro odierno seguiranno altri incontri di natura tecnica e tra questi è previsto un tavolo tecnico con Cotral S.p.A per verificare una possibile riorganizzazione della percorrenza dei bus dell’azienda regionale, nell’area di Latina, anche al fine di verificare la sostenibilità economica dell’opera in un ridisegno complessivo del tpl regionale e comunale.




LATINA, TERRORISMO ISLAMICO: INCREMENTO DEI SERVIZI INVESTIGATIVI

Redazione
Latina
– Il Segretario Generale Provinciale di Latina Elvio Vulcano ha manifestato al Questore di Latina  dott. Giuseppe De Matteis, la necessità  di ricercare  soluzioni rapide  per un incremento di personale e per una  migliore  organizzazione della Sala Operativa della Questura, allo  scopo di fornire  alla popolazione pontina la miglior risposta alla loro domanda di sicurezza.

Questa particolare esigenza è avvertita ancor più oggi con la nuova minaccia terroristica, che ha causato un notevole incremento   degli obiettivi sensibili da tutelare. “Apprezziamo l’intento del Questore De Matteis di rafforzare gli uffici investigativi. Infatti,  la prevenzione  della commissione di reati e la necessità di debellare sul nascere eventuali azioni terroristiche sono l’unica forma confacente per combattere la nuova minaccia  che sta impegnando tutte le Forze di Polizia” –  così il dirigente sindacale Vulcano, che ha poi proseguit:  “La ormai superata forma di terrorismo che abbiamo combattuto e sconfitto   colpiva in prevalenza obiettivi politici e istituzionali. Oggi la nuova minaccia terroristica di matrice islamica sembra indirizzarsi verso obiettivi non convenzionali, a tutto tondo, anche verso i cittadini inermi. Abbiamo tutti visto che in risposta ai terribili attacchi che hanno colpito la Francia, il Governo di Hollande ha deciso di potenziare i servizi di intelligence, assumendo 1400 agenti,  e addirittura, per contrastare il terrorismo, è previsto l’inserimento negli organici di altre 2.680 poliziotti nei prossimi tre anni, con uno stanziamento globale di quasi 450 milioni di Euro. Il Governo Renzi cambierà indirizzo o continuerà ad attuare la politica delle non assunzioni e della chiusura di posti di Polizia?”.

 




LATINA, ZULIANI (PD): "CIMITERO BORGO MONTELLO UN ESCALATION DI IRREGOLARITA'"

Redazione
Latina
– La consigliera comunale del Partito Democratico di Latina, Nicoletta Zuliani, denuncia la "coerenza" di metodo tra la gestione del verde e quella della gestione da parte del Comune del cimitero di Borgo Montello in tema di affidamenti per i lavori di manutenzione. “Come era accaduto per la gestione del verde pubblico, a Latina ci troviamo nuovamente di fronte al sistema dello 'spacchettamento', una procedura che la legge vieta e che non favorisce nessuno, se non le ditte che ricevono gli affidamenti diretti per lavori a committenza pubblica” – afferma Zuliani.
Lo “spacchettamento” consiste nella redazione di diverse determine, tutte da importi inferiori ai 40mila euro, in modo che l'ente non sia tenuto ad indire una gara per commissionare i lavori, ma possa procedere per affidamento diretto ad una ditta di fiducia.

Per il cimitero di Borgo Montello, l'unica gara indetta in questa consiliatura risale al 2012 per i lavori da effettuare nell'anno 2013, stimati nel valore di 65mila euro. Poi il Comune ha continuato ad affidare la manutenzione straordinaria del sito, sempre alla stessa ditta, a “pacchetti” di tre mesi. Lo ha fatto per tutto il 2014. L'aspetto irregolare sta nel fatto che il valore di queste determine, se sommato, supera i 40mila euro (Iva esclusa) e ci troviamo quindi di fronte ad una irregolarità da parte del Comune, che avrebbe dovuto indire una gara per l'affidamento della manutenzione del camposanto come aveva fatto nel 2012. Un altro problema: il 22 gennaio viene pubblicata un'altra determina, la 1626 del 2014, riferita all'affidamento dei lavori al cimitero di Borgo Montello per i mesi di ottobre, novembre e dicembre. La pubblicazione avviene dopo 4 mesi, a giochi fatti, quasi un mese dopo che il tempo d'affidamento è persino concluso. Questo significa che la ditta ha lavorato per tre mesi senza contratto, quindi in una posizione di assoluta irregolarità, e che l'Ente dovrà pagarli senza aver impegnato le somme, generando quindi generando un debito fuori bilancio.

Zuliani dà l'ultimo affondo con una nota politica: “Basta prendere in giro i cittadini. Si tratta di una situazione che segnalerò al segretario del Comune e che è materia della Corte dei Conti. Il punto è però che a Latina questa è la prassi. Il mancato rispetto dei tempi è ormai una caratteristica del nostro Comune: giovedì si terrà un consiglio con ordini del giorno e mozioni presentate ad agosto del 2014, ignorando del tutto i fatti – gravissimi – che sono accaduti nel frattempo e che hanno investito l'amministrazione Di Giorgi. Un'amministrazione che, così com'è, non può durare neanche un giorno di più”.
 




LATINA, PIANI PARTICOLAREGGIATI E REGOLAMENTO EDILIZIO: A.A.A. CERCASI TRASPARENZA

Redazione

Latina – “Come fa un cittadino di Latina a sapere se davanti alla finestra di casa sua, al posto di un parco verde, sorgerà un palazzo oppure sarà fatta una colata di cemento? Semplicemente, allo stato attuale dei fatti, non può esserne informato se non dalle ruspe già al lavoro o recandosi fisicamente all'ufficio urbanistica mettendosi in fila e aspettando il proprio turno. Questo increscioso problema ha una risposta sola ed è ancora una volta la mancanza di trasparenza del Comune di Latina.” A sottolinearlo è Nicoletta Zuliani, consigliera comunale del Partito Democratico, che ha scritto una lettera indirizzata al Segretario generale del Comune di Latina, che è anche responsabile per l'ente di procedura Anticorruzione e Trasparenza.

L'ente è infatti, secondo quanto riportato dalla consigliera, inadempiente rispetto a quanto stabilito dal DL33/2013, che impone la pubblicazione e il livello di accessibilità di documenti e dati sul sito internet delle pubbliche amministrazioni. “I consiglieri comunali del Pd – afferma Zuliani – ed in primis la commissione trasparenza, hanno sin dall'inizio della consiliatura sollecitato e richiamato alla piena trasparenza dell'ente di Piazza del Popolo, ma ad oggi il Comune non risulta essersi adeguato alla norma”. La democratica ha allora deciso di scrivere al Segretario generale e al sindaco Giovanni Di Giorgi per ottemperare alle disposizioni di legge.

“È praticamente impossibile accedere alla consultazione online di documenti e tavole relative ai Piani Particolareggiati Esecutivi della nostra città in modo facile ed intuitivo. Nella pagina "Amministrazione Trasparente", d'obbligo per tutti i Comuni, c'è una sezione denominata 'Pianificazione e Governo del territorio' con tre sotto-sezioni tra cui 'Atti di governo del territorio', con ulteriore sottosezione 'Servizio urbanistica'. È proprio qui che ci si aspetterebbe di trovare dati omogenei, raggruppati in tavole e documenti, relativamente ai vari piani particolareggiati dei quartieri nonché al Piano Regolatore Generale. Quest'ultimo non risulta neanche pubblicato. Da notare, inoltre, che in nessuna sezione del sito del Comune di Latina è presente, nonché accessibile o consultabile, il Regolamento Edilizio che pure esiste in forma cartacea, benché obsoleto in diverse parti”. L'intera ricerca, confrontata con i siti di altre pubbliche amministrazioni del Lazio, è stata documentata da Zuliani in un video, che pubblicherà in giornata sul proprio sito e sui canali social di cui dispone.

“L'articolo 46 del decreto 33 del 2013, in base al quale dovrebbero risultare accessibili nel modo più trasparente possibile tutti i dati citati – puntualizza Zuliani – impone la considerazione di un altro aspetto: anche il solo parziale inadempimento degli obblighi di pubblicazione, comporta sanzioni e costituisce elemento di valutazione della responsabilità dirigenziale, eventuale causa di responsabilità per danno all’immagine dell’amministrazione ed è comunque valutato ai fini della corresponsione della retribuzione di risultato e del trattamento accessorio collegato alla performance individuale dei responsabili. In buona sostanza, se l'ente non adempie all'obbligo imposto dalla legge, può incorrere in sanzioni ed i dirigenti, pagati per una funzione che non svolgono, possono vedersi decurtare parte dello stipendio”.
 




LATINA, DEBITI FUORI BILANCIO: COMUNE A RISCHIO PIGNORAMENTI. PARTE L’ESPOSTO ALLA PROCURA

Redazione

Latina – “L'amministrazione del sindaco Giovanni Di Giorgi non si smentisce nella scellerata gestione dei conti pubblici del Comune di Latina. Oggi emerge una situazione incresciosa che risale al 2011 e che non viene ancora risolta a causa delle lentezze e dell'incapacità del governo di questa città di gestire i conti pubblici”. Dichiara Nicoletta Zuliani, consigliera comunale del Partito Democratico, che prosegue nella sua analisi approfondita dei conti del Comune di Latina.

La consigliera Pd ricostruisce la storia di un nuovo pesante debito fuori bilancio, che ammonterebbe a circa 160mila euro.

“Nell'agosto del 2011 il Comune pagò alla Ati (Associazione Temporanea di Impresa) fatture per un ammontare di € 339.231,31 che riguardavano servizi per il trasporto pubblico locale non pagati risalenti agli anni 2003-2004. – Racconta la Zuliani in una nota –  La Ati raggruppava la Società Automobilistica Interprovinciale SAI Srl, la Rossi Bus S.p.A., e la Schiaffini Travel spa, che dal 2001 al 2007 si è occupata del trasporto pubblico locale nei borghi. Questo debito fuori bilancio è stato pagato ben due anni dopo il riconoscimento in consiglio comunale, che aveva approvato la liquidazione delle fatture nel dicembre 2009, con deliberazione numero 142. Al versamento, mancavano tutti gli interessi maturati nel frattempo e che, secondo un accordo, non sarebbero stati inizialmente pretesi dall'Ati. Evidentemente – prosegue la nota –  il ritardo con cui sono state pagate le fatture del debito fuori bilancio deve aver fatto tornare sui propri passi la società, per cui il 26 novembre 2013 viene notificato un decreto ingiuntivo per la somma di € 153.134,48 corrispondente agli interessi. Trenta i giorni per fare opposizione, ma il Comune lascia decorrere i termini ed il decreto ingiuntivo diventa irrevocabile ed esecutivo il 24 aprile 2014. Il 26 novembre viene notificato l'atto di precetto che intima al pagamento della somma dovuta di € 153.134,48, oltre agli ulteriori interessi legali maturati a partire dal 2011 fino al totale soddisfo, quindi quasi 10mila euro in più. A dicembre, quando in sede di approvazione del bilancio consuntivo, sono stati deliberati dal consiglio comunale i riconoscimenti dei debiti fuori bilancio, gli interessi maturati dall'Ati non comparivano. Il ritardo è già notevole ed oggi il Comune rischia il pignoramento, con il prelievo diretto della società dalle casse dell'Ente, ed ulteriori costi”. “Una situazione vergognosa, – dichiara la consifliera Pd – dovuta alle inadempienze dell'amministrazione Di Giorgi, che pecca di ulteriori ritardi anche in un altro ambito, non meno grave, che è quello della produzione della documentazione dei debiti fuori bilancio alla Procura regionale della Corte
di Conti”.
La legge finanziaria del 2003 ha infatti stabilito questa procedura per l'accertamento e le verifiche su eventuali responsabilità rispetto a danni erariali procurati all'Ente. “Il nostro Comune – afferma Zuliani – è inspiegabilmente tardivo nell'inoltro alla Procura della Corte dei Conti: diversi debiti fuori bilancio sono stati inviati quasi 2 anni dopo essere stati riconosciuti in consiglio comunale, rinunciando a qualsiasi impugnazione. Molti sono stati invece inviati all'ufficio sbagliato, di fatto eludendo il controllo della Procura della Corte dei Conti. Se si tratti di dolo o di ignavia, sarà valutato dalla Procura quando riceverà il nostro esposto”.