Roma, preso latitante peruviano accusato di tentato omicidio: verrà estradato in Spagna

ROMA – I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma di via In Selci, in collaborazione con il Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia, sono riusciti ad individuare e a fermare un cittadino peruviano di 39 anni, ricercato in campo internazionale poiché gravato da un mandato di arresto ai fini estradizionali.

L’uomo è stato intercettato nella zona di Montesacro, in via Emilio Praga.

Dopo avergli notificato il provvedimento – emesso dall’Autorità Giudiziaria spagnola lo scorso mese di ottobre – l’uomo è stato portato nel carcere di Regina Coeli in attesa del completamento delle pratiche per la sua estradizione a Barcellona, dove ad aprile del 2000 si rese responsabile dei reati di furto, aggressione e tentato omicidio.

Una volta riportato in territorio iberico, il 39enne dovrà scontare 12 anni e 6 mesi di reclusione.




Bracciano, il latitante catturato era scappato al blitz nel covo

Grande operazione portata a termine dai carabinieri della compagnia di Bracciano.

Un latitante pluripregiudicato è finito in manette. Da due mesi, era ricercato in tutt’ Italia poiché ritenuto responsabile di “detenzione di armi, esplosivi e droga”.
Nel corso del controllo veicolare, l’uomo è stato trovato in possesso di una pistola carica e di un coltello.

Chi non ricorda il grosso blitz, due mesi fa, in un covo pieno di armi e droga ad opera dei Carabinieri della Compagnia di Bracciano? Ecco, il latitante era la terza persona riuscita a sfuggire mentre a finire in manette sono stati due sardi di 20 e 28 anni.

La Sezione Operativa e Radiomobile della locale Compagnia Carabinieri ha arrestato il ricercato mentre si trovava a bordo di un’autovettura insieme ad un altro cittadino italiano. Il pluripregiudicato sardo di 47 anni è stato arrestato  in esecuzione di Ordinanza di Custodia Cautelare, (emessa dal Tribunale di Civitavecchia), dalla quale si era sottratto da tempo.

Al termine degli accertamenti, anche l’altro passeggero dell’auto è stato tratto in arresto poiché responsabile di aver favorito la latitanza del ricercato.

Il primo è stato associato al carcere di Civitavecchia, mentre il secondo è stato sottoposto agli arresti domiciliari presso la sua residenza.

Nel covo c’era tutto il necessario per fare rapine e
spacciare droga: tre fucili e cinque pistole, centinaia di cartucce di vari
calibri, cinque candelotti di esplosivo in gelatina da oltre 1 chilo, un
giubbotto antiproiettile, barbe finte, passamontagna, piedi di porco e un
piccolo ariete artigianale, in gergo chiamato “marmotta” utile a scassinare e
far esplodere gli sportelli bancomat.




Roma: catturato pluripregiudicato latitante

ROMA – Nella giornata di ieri i militari del Nucleo Speciale Polizia Valutaria della Guardia di Finanza unitamente a personale della locale Questura hanno arrestato il latitante C. Z., ricercato in quanto destinatario di un provvedimento definitivo di carcerazione, per il quale deve scontare 9 anni di carcere.

Era da poco entrato in un negozio di parruccheria in zona Villa Glori allorquando gli agenti della Squadra Mobile ed i militari del Nucleo Speciale Polizia Valutaria della G.d.F. sono piombati all’interno sorprendendolo e non dandogli il tempo di organizzare una fuga.

Era arrivato in bicicletta e l’aveva posteggiata davanti all’attività. Con sé aveva uno zainetto, delle chiavi ed un cellulare. C. Z., originario di Fondi (LT), è un pluripregiudicato per delitti contro il patrimonio nonché dedito a traffici di sostanze stupefacenti, che risulta aver presentato dichiarazioni ai fini fiscali fino al 2008, manifestando redditi di scarsa entità allorquando era titolare di una ditta individuale, con sede a Fondi, che svolgeva attività di intermediazione nel commercio di vari prodotti, anche di calzature ed accessori.

Lo stesso era stato denunciato per reati tributari come da approfondimenti investigativi eseguiti dal Nucleo Speciale di Polizia Valutaria, che stava indagando sulla situazione economico – patrimoniale del latitante, mentre la Squadra Mobile si stava occupando dell’attività d’indagine sulla sua cattura.

La sua storia criminale inizia negli anni ’80, periodo in cui risultano a suo carico diversi provvedimenti per delitti contro la persona, furto, rapina ed estorsione nonché per detenzione a busiva di armi.

Negli anni ’90, inizia la propria dedizione ai traffici di sostanze stupefacenti, in relazione ai quali viene colpito da provvedimenti cautelari e misure di prevenzione a carattere personale.

Nel 2002 viene colpito da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP di Firenze relativa a un sodalizio criminale costituito da individui di etnia albanese operante in Toscana e dedito al traffico internazionale di sostanze stupefacenti con collegamenti con un altro gruppo delinquenziale, anch’esso albanese, attivo nel basso Lazio e dedito principalmente al commercio illecito di droga dalla madrepatria e dall’Olanda: a Z. veniva contestato di avere acquistato, in concorso con soggetti albanesi, “plurimi quantitativi di cocaina var iabili da kg. 1 a 4 per volta, occupandosi di organizzare il ricevimento della cocaina e provvedendo al pagamento del prezzo”.

Nel 2006, il pregiudicato viene segnalato nuovamente all’A.G. quale membro di un sodalizio criminale dedito a traffici di sostanze stupefacenti.

Fa poi rientro in carcere nell’ottobre 2006 in esecuzione di un provvedimento di fermo emesso dalla Procura di Roma per il delitto di ricettazione. Scarcerato nel novembre 2006, lo stesso prosegue la propria dedizione ad attività criminali e viene segnalato all’A.G., come già evidenziato, per violazioni penali alla normativa tributaria e per un episodio di truffa.

Nel 2012, viene eseguita nei suoi confronti e di altri 33 soggetti un’ordinanza di custodia cautelare in carcere ed ai domiciliari emessa dal GIP di Roma a seguito di specifiche indagini condotte dalla locale D.D.A..

Oltre a reati inerenti gli stupefacenti, viene contestata all’indagato anche l’ipotesi delittuosa di cui all’a rt. 12 quinquies del D.L. 306/19 92.

Le indagini portarono alla scoperta di un’organizzazione criminale di trafficanti di droga acquistata in Spagna con base a Fondi e interessi, oltre che nella città del sud pontino, sull’asse Roma – Terracina.

Contestualmente, C. Z. viene raggiunto da un ulteriore provvedimento cautelare emesso in data 26.10.2012 dal G.I.P. di Latina, per i reati di estorsione, usura e porto abusivo di armi, per poi ricevere nel 2013 una prima condanna, con giudizio abbreviato, poi confermata dalla Corte d’Appello di Roma nel 2015, che ha infl itto una pena pari ad anni 14 di reclusione; contestualmente, la predetta Corte ha applicato al condannato la misura degli arresti domiciliari con applicazione di dispositivo di controllo elettronico.

Arrivando ai giorni nostri, nel 2017, ovvero poco prima della sentenza con cui la Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso relativo alla condanna inflitta, rideterminando la pena in 13 anni e 10 mesi, si rendeva irreperibile evadendo dai domiciliari; il successivo 27 maggio 2017, l’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura Generale presso la Corte di Appello di Roma ha emesso l’ordine di esecuzione per la carcerazione per l’espiazione della suddetta pena, rideterminata, in anni 9, mesi 3 e giorni 1 di reclusione.

Sono in corso approfondimenti sulla posizione dei gestori dell’esercizio commerciale in cui è stato rintracciato il ricercato.




ROMA, VIMINALE: LATITANTE DAL 2000 INCASTRATO DALLA GELOSIA VERSO LA SUA EX COMPAGNA

Redazione

Roma – E’ stata la gelosia nei confronti della ex compagna a permettere alla Polizia di scovare un latitante romano che dovrà scontare quasi 6 anni di reclusione.

L’uomo è uscito allo scoperto con il nuovo fidanzato della sua ex il quale, a seguito delle ripetute minacce subite telefonicamente dal ricercato, ha deciso di rivolgersi alla polizia per denunciare il suo molestatore.

Durante le indagini gli uomini del Commissariato Viminale, diretti dal dott. Antonio Pignataro, per arrivare al latitante hanno seguito tutti gli spostamenti della donna, adottando anche alcuni singolari stratagemmi per evitare di essere scoperti.

Gli investigatori hanno così scoperto che in realtà la loro relazione non era proprio finita del tutto e, nonostante le difficoltà investigative, la scorsa settimana sono riusciti ad arrivare all’uomo, che aspettava la sua amante a bordo di uno scooter in circonvallazione Gianicolense.

F.F., romano 54enne, è stato arrestato e accompagnato presso il carcere di Rebibbia dove dovrà espiare la sua pena.