LATTE: NUOVO PIANO PER RILANCIARE LA FILIERA

Redazione

Lazio – Con 300 mila tonnellate prodotte tra aprile 2013 e marzo 2014,  il Lazio è al settimo posto in Italia per la produzione di latte. La Regione è al lavoro per sostenere la crescita di questo settore e renderlo più competitivo sul mercato.

Un piano per rilanciare il settore. Ognuno ha fatto la sua parte e ha dato il suo contributo per risollevare le sorti della zootecnia laziale, che sta attraversando un momento di grave crisi. Il piano sarà inviato al Ministro dell’Agricoltura Maurizio Martina.

Varie attività di sostegno al consumo di latte. È uno dei provvedimenti più importanti previsti dal piano. Il consumo del latte sarà promosso in vari modi anche attraverso l’Expò 2015,  con un piano di educazione alimentare e attraverso una serie di iniziative per valorizzare la genuinità del prodotto e la sua provenienza.

Un piano di comunicazione e promozione del latte del Lazio. Saranno aperti anche dei canali commerciali in diverse strutture pubbliche: dal  mondo medico e pediatrico agli ospedali, dalle mense alle scuole. La Regione potrà contare anche sul contributo del Ministero.

Tante iniziative per sostenere il settore. In particolare saranno portate avanti diverse attività di sostegno alle organizzazioni.  E poi varie iniziative di politica del credito e diverse azioni per rilanciare il settore anche all’interno del nuovo Psr, il Programma di Sviluppo Rurale. Tra le altre cose il piano prevede anche assistenza tecnica e sostegno alle imprese, per aiutarle a ridurre i costi di produzione. Ma non finisce qui: il piano contiene anche altre misure per sostenere le imprese: la semplificazione amministrativa, l’adozione di formule di sostegno al reddito, la realizzazione di strutture innovative e di polverizzatori, l’equiparazione dell’accisa sui carburanti con le regioni del nord. La Regione, infine, chiederà al Governo di non aumentare l’Iva per i prodotti zootecnici.

“I partecipanti al tavolo – ha dichiarato Sonia Ricci, assessore all’agricoltura caccia e pesca – hanno testimoniato un grande atto di responsabilità nel voler partecipare, in maniera positiva e costruttiva, alla redazione del documento”.