LAZIO, DISSERVIZI PENDOLARI: IN STALLO IL PIANO REGIONALE PER LA MOBILITA' E I TRASPORTI

Redazione

Lazio –  “Muoversi non può essere più un incubo quotidiano per migliaia di persone. – Questo è quanto affermato dal Consigliere regionale del Partito Democratico, vice presidente della IV Commissione Bilancio e componente della VI Commissione Mobilità, Simone Lupi – Bisogna lavorare subito a un programma di infrastrutture utili e ad un piano per la mobilità che sia coraggioso. Non ci servono progetti faraonici, ma interventi fattibili capaci di ridare ossigeno alle realtà del territorio che dovranno essere collegate degnamente ai grandi centri urbani. Tenere sempre a mente la quotidianità dei cittadini del Lazio, come il loro andare al lavoro, fare spesa, visitare un museo, fare sport o semplicemente godersi una passeggiata, perchè il fine ultimo è che tutto questo sia confortevole e sostenibile, per i cittadini e per l’ambiente”.

“Il Piano Regionale per la Mobilità ed i Trasporti – prosegue Simone Lupi – è ancora fermo alle linee guida del 2005 e ad una legge del 2003, un ritardo inaccettabile per una regione come il Lazio. E’ necessario quanto prima riprendere in mano la materia, adeguare la legge regionale ai nuovi obiettivi comunitari ed alle condizioni economiche della Regione, sapendo innovare e riorganizzare”.

“Il Lazio deve tornare a puntare fortemente sul ferro, in città e soprattutto nei collegamenti regionali, investendo sul miglioramento della qualità dei mezzi e puntanto sull’innovazione della rete. Penso, per esempio, agli interventi utili a potenziare la frequenza dei treni negli orari di punta dei pendolari, mirando ad una vera e propria trasformazione di alcune tratte in metropolitana leggera, come nel caso della proposta di raddoppio tra Ciampino e Velletri o verso Colleferro e Frosinone”.

“Dobbiamo riconsiderare il nostro tessuto territoriale – continua il Consigliere regionale Lupi – prendendo come elemento centrale gli snodi ferroviari e ripensare il servizio di trasporto pubblico locale in ottica territoriale e funzionale alla ferrovia. Non possiamo certo dimenticare il costo di tutto questo, sia per le Amministrazioni pubbliche, sia per i cittadini e, per questo, si dovranno trovare le risorse necessarie a garantire le agevolazioni agli abbonamenti per la rete Metrebus Lazio, perché il trasporto pubblico non è solo un diritto, ma la migliore opzione possibile per la qualità della nostra vita e del nostro ambiente. Certo è che sarà difficile per la Regione Lazio reperire le risorse necessarie vista la precedente gestione amministrativa, nell'ambito dei trasporti, della Giunta Polverini”.

“Come ho già detto tante volte in campagna elettorale, – conclude Lupi – il nostro territorio deve abituarsi all’idea che collegarsi con la Capitale sia una questione di minuti e non di ore”.




LAZIO, MOBILITA': GLI STUDENTI ROMANI SONO I PIU' "INQUINATORI" D'ITALIA

Redazione

Lazio – Sono gli studenti romani quelli che inquinano di più nel percorso casa-scuola utilizzando prevalentemente auto privata e scooter. Lo rivela “Mobilità di classe”, l'indagine nazionale di Legambiente ed Euromobility realizzata in collaborazione con FIAB e #Salvaciclisti sugli spostamenti degli studenti realizzata in otto città d'Italia.

Il 68,9% degli studenti romani utilizza veicoli a motore per coprire la distanza casa-scuola. Il 55,4% ci arriva in macchina (seguita da Catania al 44,6%), mentre il 13,5% predilige lo scooter (solo a Carrara i motorini sono usati più di Roma). La conseguenza più immediata è quella sulle emissioni inquinanti: il valore delle PM10 è pari a 29 milligrammi per chilometro percorso dagli studenti romani, l'emissione di CO2 raggiunge quota 121 grammi/km. I dati sono ancora più significativi se si considera che, rispetto alle altre città italiane, l'istituto romano incluso nel campione è la scuola di quartiere Liceo Democrito, la più vicina alle abitazioni degli studenti rispetto al resto d'Italia. Il tempo di percorrenza casa-scuola a Roma è infatti di 11 minuti per coprire 3,6 chilometri, rispetto ad una media nazionale pari a 25 minuti per percorrerne mediamente 9.

“ Nella Capitale bisogna ripensare la mobilità puntando sugli spostamenti a piedi, in bici e col trasporto pubblico, togliendo il primato che l'auto privata si è conquistato in questi anni –ha dichiarato Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio-. Il traffico è sempre più insostenibile, lo smog invade i quartieri, le auto sono praticamente ovunque. L'amministrazione capitolina che i romani eleggeranno nei prossimi giorni dovrà ripartire dalla mobilità nuova per far rinascere Roma.”

L'indagine è stata realizzata su 5.516 studenti di 8 istituti superiori nelle città di Bologna, Catania, Potenza, Ravenna, Roma, Torino, Venezia per rappresentare tutte le tipologie di percorso (scuola di quartiere raggiungibile in poco tempo, scuola frequentata da studenti pendolari ecc.) e che desse un quadro adeguato della situazione al nord, centro e sud del paese. Lo studio è stato presentato oggi a Bologna nell’ambito della 13a Conferenza Nazionale Mobility Management. Per saperne di più mobilitadiclasse.wordpress.com
 




LAZIO TRASPORTI, VERDI: "TRASPORTO PUBBLICO ALLO SFASCIO, I DISAGI MAGGIORI PER I CITTADINI DI OSTIA"

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“Appena un giorno dopo l’odissea della Roma-Lido ecco un altro disservizio, il blocco del tram della linea 8. Siamo arrivati ormai a un punto di sfascio totale per quanto riguarda il trasporto pubblico di Roma, e i disagi maggiori li vivono proprio i cittadini di Ostia, che utilizzano ogni giorno i mezzi pubblici per recarsi a lavoro”. Lo dichiara Andrea Gasparini, portavoce dei Verdi del XIII Municipio.

“Il Capogruppo dei Verdi in Regione Lazio, il presidente Angelo Bonelli di fronte al dissolvimento del trasporto pubblico nella città rispetto anche a quanto accaduto in questi giorni sulla Roma-Lido, ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica contestando il reato di interruzione di pubblico servizio ed eventuali altri reati che l’autorità giudicherà opportuno contestare, considerando che guasti tecnici, soppressioni di corse e disservizi vari sono all’ordine del giorno ed i cittadini non sanno più quando potranno prendere il treno per arrivare sul posto di lavoro o tornare casa”.