Lazio, migliora la situazione per i trasporti. Maglia nera a Roma e per le tratte Atac

Redazione

Legambiente ha pubblicato il dossier nazionale Pendolaria 2016, con tutti i numeri relativi al trasporto ferroviario, metropolitano e tramviario d’Italia. Nel Lazio ci sono ben 540.000 pendoalari sulle tratte ferroviarie, quasi tutte tra i primissimi posti nella classifica delle più frequentate. Nel Lazio ci sono un totale di 383 treni, la cui età media è di 16,9 anni (a fronte di una età media nazionale di 17,2 anni) e nella nostra Regione il 27,1% dei treni ha più di 15 anni (il 69% in Italia). Mentre a Roma e per le linee ATAC la situazione è molto peggiore, i treni ed il servizio dell’azienda di trasporti comunale sono tra i peggiori in assoluto sulla Roma-Lido e la Roma-Viterbo, e i 154 tram romani (ce ne sono ben 663 a Milano e 189 a Torino), hanno una media età di 22,1 anni (media nazionale 13,5) e il 100% ha più di 15 anni (in italia il 30%) Intanto gli utenti delle metropolitane romane si attestano a 308.130.000 all’anno e 941.870.000 nei bus. Il miglioramento riguarda solo i pendolari che viaggiano sulle linee della Regione gestite da Trenitalia.
 
Si sta infatti sostituendo ben l’80% del materiale rotabile grazie ai fondi regionali e al contratto di servizio che ha già permesso la messa su binario di 36 nuovi treni tra Jazz e Vivalto e di programmare la sostituzione di altri treni. Da nuovo contratto di servizio firmato alla fine del 2016 tra Regione e Trenitalia si prevede uno stanziamento annuale a Trenitalia di 225 mln di euro con un investimento complessivo di 539,2 milioni di euro (444,2 mln da Trenitalia e 95 mln dalla Regione Lazio) e grazie a queste risorse saranno acquistati 15 nuovi treni jazz, 114 nuove vetture Vivalto e sarà effettuato il revamping di 46 treni ad AF. Molto diversa la situazione sulle linee gestite da Atac, dove la qualità del servizio è davvero pessima per i pendolari, con treni vecchissimi, sporchi e in perenne ritardo in particolare sulle linee Roma-Lido di Ostia e Roma-Viterbo considerate tra le peggiori d’Italia da anni. Roma poi non ha visto realizzare nel 2016 nessun centimetro di tram, metro o nuovi binari ferroviari, mentre nel 2015 erano stati aperti 6,9 km di linee metro tra prolungamento della B1 (1,5 km) e della C (5,4 km) e a oggi, l’unico progetto finanziato riguarda il prolungamento di 3,6 chilometri della metro C fino a Colosseo, mentre non è aperto nessun cantiere di tram: a questi ritmi Roma, per recuperare la distanza e raggiungere la media di dotazione delle altre città europee (in termini di metropolitane ogni 1.000 abitanti), dovrà attendere 80 anni.
 
“C’è un miglioramento sul fronte dei treni regionali del Lazio con il nuovo contratto di servizio tra Regione e Trenitalia al quale però corrisponde una sempre scadente offerta di spostamento per le linee gestite da ATAC a Roma – dichiara Roberto Scacchi Presidente di Legambiente Lazio – in più lo sviluppo della mobilità su ferro è completamente immobile nella capitale, considerando che nel 2016 non c’è stato neanche un metro di nuovi binari. È evidente che se gli investimenti sulle ferrovie regionali stanno dando un’accelerazione al miglioramento della qualità di viaggio sui treni nel Lazio, altrettanto non avviene a Roma. La capitale, a questo ritmo di messa su strada di nuovi binari,impiegherà 80 anni per adeguarsi allo standard delle grandi città europee; avviare la cura del ferro, cantierare nuove linee tramviarie e realizzare i prolungamenti già previsti delle metropolitante è indispensabile per provare a ridurre il gap e cambiare in meglio il volto della città intera”. Intanto è dei giorni scorsi il finanziamento regionale per ATAC di 85 milioni da investire sulle linee Roma-Lido e Roma-Viterbo e il cambio di gestione dei tracciati e delle stazioni delle stesse ferrovie che passano a RFI, azioni queste viste con favore dagli ambientalisti del cigno verde.



Lazio, Allarme smog: il 2015 l'anno nero per il Pm10

di Marco Staffiero

Continuano a destare preoccupazione i dati relativi all'inquinamento atmosferico e nonostante ciò si rimane alla finestra a contare l'aumento indescrivibile di morti e di malati di tumore. Nel 2015, 45 aree urbane su 95 non hanno rispettato il valore limite giornaliero del PM10, con un numero totale di superamenti e valori medi annuali generalmente superiori a quelli degli ultimi anni, in controtendenza rispetto al trend di medio-lungo periodo, sostanzialmente decrescente. Un 'anno nero' per la qualità dell'aria nelle aree urbane censite nel XII Rapporto sulla Qualità dell’Ambiente Urbano, un lavoro realizzato dal Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente (Snpa). E al 13 dicembre 2016 – segnala Ispra –  almeno 18 capoluoghi di provincia hanno già superato il limite giornaliero per il PM10 (Frosinone, Venezia e le altre città della pianura padana le peggiori.
 
Ma anche Napoli e Terni). Il report di Ispra raccoglie i dati relativi a 116 aree urbane e si articola in dieci aree tematiche: Fattori Sociali ed Economici, Suolo e territorio, Infrastrutture verdi, Acque, Qualità dell’aria, Rifiuti, Attività Industriali, Trasporti e mobilità, Esposizione all'inquinamento elettromagnetico ed acustico, Azioni e strumenti per la sostenibilità locale. Le situazioni peggiori, nel 2015, con il mancato rispetto dei valori limite per PM10, particolato fine (PM2.5) e biossido di azoto (NO2) si registrano a Torino e Vercelli, nell’agglomerato di Milano, nelle città lombarde e venete del bacino padano e a Frosinone. Sempre nel 2015, il 90% della popolazione nei Comuni considerati risulta esposto a livelli medi annuali superiori al valore guida Oms per il PM10 (20 µg/m³), l’82% a quello del PM2,5 (10 µg/m³), il 27% a quello dell’NO2. Il Focus di quest’anno dedicato al rapporto tra inquinamento atmosferico e salute, sulla base degli studi più recenti in materia, dimostra – scrive Ispra – che l’aria che respirano milioni di italiani nelle maggiori città della Penisola rappresenta ancora un grave problema di salute.
 
Del resto i dati presentati qualche mese fa dall'Agenzia europea per l'ambiente parlano da soli: si stimano quasi 470mila morti premature in 41 Paesi europei collegate all'inquinamento dell'aria nel 2013. Mentre, secondo una recente indagine del  CCM VIIAS (Valutazione Integrata dell'Impatto dell'Inquinamento atmosferico sull'Ambiente e sulla Salute) finanziato dal Centro Controllo Malattie (CCM) del Ministero della Salute con la collaborazione di varie Università e centri, oltre 34.500 italiani ogni anno muoiono 'avvelenati' dall'inquinamento atmosferico: è come se 'scomparisse' improvvisamente un'intera città delle dimensioni di Aosta. 'Veleni' dell'aria che uccidono soprattutto al Nord, dove si registrano 22.500 decessi annuali, ma che riducono in media di 10 mesi la vita di ogni cittadino. Eppure, il solo rispetto dei limiti di legge salverebbe 11.000 vite l'anno.
 
La nuova mappa dell'inquinamento è ottenuta applicando sofisticati modelli previsionali delle concentrazioni degli inquinanti su tutto il territorio nazionale. Emerge così che il 29% della popolazione italiana vive in luoghi dove la concentrazione degli inquinanti è costantemente sopra la soglia di legge, ma anche che vi sono considerevoli disuguaglianze degli effetti sanitari sul territorio. Come atteso, l'inquinamento colpisce maggiormente il Nord (per il 65% del totale), in generale le aree urbane congestionate dal traffico e le aree industriali.Anche la combustione di biomasse (principalmente legno e pellet) è responsabile della maggiore incidenza di morti e malattie per l'esposizione al particolato. Questi scenari, afferma il Rapporto, mostrano come l'effettivo rispetto dei limiti previsti dalla normativa, e soprattutto l'ulteriore diminuzione del 20% della concentrazione media annuale degli inquinanti, avrebbero ricadute positive sulla salute pubblica e sull'economia: seguendo le statistiche dell'OMS, infatti, 10.000 decessi evitati all'anno corrispondono a circa 30 mld di euro.
 
 
 
 
 
 
 



Lazio, ambiente: due giornate dedicate ai parchi e alle riserve

 

Redazione

 
ROMA – Al vita il 17 e il 18 dicembre “Terra del Futuro”, un’iniziativa promossa dall’Ente Regionale RomaNatura in collaborazione con la Regione dedicato al sistema dei Parchi e delle Riserve Regionali. Al centro del progetto il futuro delle Aree Protette e la valorizzazione delle produzioni agricole e artigianali dei nostri territori.
 
Due giornate interamente dedicate alle riserve della nostra Regione. Un centinaio gli espositori previsti, con stand messi a disposizione dall’Ente, dove ci sarà la possibilità di esporre i prodotti tipici delle nostre aree, capaci di coniugare qualità, tipicità e tradizione delle eccellenze eno-gastronomiche laziali a sostegno delle imprese agricole e inaugurando una formula di promozione alimentare a chilometro zero.
 
Tante iniziative tra mostre fotografiche, seminari tecnici, scientifici e culturali, laboratori e spazio dedicato ai più piccoli, esposizioni di mercatini natalizi rappresentati dalle realtà locali, dalle associazioni, dalle nostre aziende agricole da sempre presenti sul territorio e vero valore aggiunto del nostro patrimonio ambientale, saranno allestiti presso la Riserva Naturale di Decima Malafede dal sentiero natura Andrea D’Ambrosio all’area della Casa del Parco.
 
L’evento si terrà a Roma, a partire dalle ore 10 del 17 dicembre presso la Riserva Naturale Decima Malafede Via Valle di Perna, 315. Un’occasione importante, aperta a tutti, un vero confronto sul ruolo che i parchi possono svolgere nei processi di sviluppo sostenibile locale, rilancio dell’economia, dell’occupazione, dell’ecoturismo, della migliore qualità della vita.



Lazio: ecco le stazioni colabrodo


di Marco Staffiero


LAZIO – La situazione delle stazioni del Lazio rimane a dir poco negativo, nonostante le continue proclamazioni della Regione di un effettivo miglioramento della vita per i pendolari. Del resto i dati di Legambiente presentati questa mattina, con il nuovo Dossier “Qualità delle Stazioni 2016”, parla da solo. Pochissime biglietterie e/o rivendite di giornali, difficile trovare un bar o servizi igienici funzionanti, quasi completamente assente il personale di stazione: questa è, in parte, la situazione che emerge dai racconti e dalle esperienze dei pendolari che usufruiscono quotidianamente del trasporto pubblico su ferro della Regione Lazio.
 
Basti pensare che le biglietterie sono presenti solo nel 21,13%, ed è possibile comprare un biglietto tramite erogatrice nel 59% dei casi.Le obliteratrici sono funzionanti nelle metà delle fermate.Solo nel 50,7% delle stazioni analizzate sono presenti bar all’interno, anche le rivendite di giornali specifiche si trovano nella metà di esse. Quasi ovunque mancano sia le macchinette automatiche per bevande calde che fredde e le stazioni che non presentano né macchinette né bar interni sono circa il 45,45%, servizi che comunque migliorerebbero l'attesa dei viaggiatori. Anche sulla qualità delle infrastrutture c'è ancora molto da fare: i servizi igienici predisposti, infatti,mancano nel 59,15% e dove sono presenti solitamente sono mal funzionanti o comunque di qualità insufficiente.
 
Delle 70 stazioni/fermate nel 65% dei casi non vi è la presenza di personale ferroviario. Sono presenti scale mobili funzionanti solo nel 12,68%, con gli ascensori va meglio, di quelli presenti funziona il 22,54%. I tabelloni orari sono presenti nel 66,2% e nella maggioranza dei casi sono leggibili, i luoghi di attesa ci sono quasi in tutte le stazioni e i cestini per la raccolta differenziata sono presenti nel 78,87%. Se c’è un problema siamo fortunati solo nel 18,31 % dei casi con gli annunci vocali che lo segnalano e se non siamo giovani ed atletici abbiamo problemi per salire sul treno nel 61,97% a causa del dislivello tra marciapiedi e treno.
 
“Troppe stazioni sono di bassa qualità e con pochi servizi, una complicazione ulteriore per i pendolari del Lazio – dichiara Roberto Scacchi presidente di Legambiente Lazio – che da una parte vedono il servizio ferroviario complessivamente migliorato dalla Regione, dall'altra continuano a vivere condizioni disastrose, soprattutto nelle stazioni di Roma sulle ferrovie concesse di gestione Atac, dove ci sono le peggiori del Lazio. Altro quadro impietoso quello che riguarda le fermate della Termini-Centocelle, una tratta ferroviaria metropolitana che andava opportunamente rilanciata all’apertura della Metro C e che oggi sembra invece in un completo stato di abbandono. Chiediamo alla Regione l’istituzione di un tavolo di lavoro per la riqualificazione delle stazioni a partire proprio dalle situazioni più critiche dentro Roma, dove ci vogliono progetti di reale rigenerazione degli spazi per migliorare la qualità della vita di centinaia di migliaia di pendolari urbani e di tutto il Lazio”. Il documento è stato costruito dall’associazione negli ultimi mesi per fare un quadro sullo stato di tutte le stazioni ferroviarie presenti nel Lazio sia nelle 8 linee FL regionali di Ferrovie dello Stato che delle 3 ferrovie concesse di ATAC, attraverso l’osservazione e la valutazione di pendolari, comitati, associazioni e volontari.
 
 
 
 
 



Lazio, firmato protocollo per la gestione dei beni confiscati alla mafia

Redazione

LAZIO – E' stato siglato ieri pomeriggio, negli uffici della presidenza del tribunale di Roma, il nuovo protocollo per la gestione dei beni confiscati alle organizzazioni mafiose nel Lazio. Il documento, già sottoscritto due anni fa da un numero ristretto di soggetti, è stato oggi allargato a 18 organizzazioni. Tra i firmatari, oltre al Tribunale di Roma, figurano la Regione Lazio, Roma Capitale, Camera di Commercio di Roma, Unindustria, Confcommercio Roma, Abi, Cgil, Cisl, Uil, Federlazio, Cna, Coldiretti Lazio, Associazione Libera e Legacoop. Alla firma del protocollo hanno partecipato, tra gli altri, il Procuratore Giuseppe Pignatone, il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, e il sindaco di Virginia Raggi. “La necessità di questa cogestione con tanti soggetti che non hanno alcun obbligo istituzionale deriva dal fatto che il tribunale di Roma, in questo momento, gestisce un patrimonio enorme. Siamo sui 1100 immobili in sequestro e 300 aziende attive sul mercato. Un patrimonio di un miliardo e mezzo circa – ha affermato il presidente della sezione misure di prevenzione del Tribunale di Roma, Guglielmo Muntoni – La nostra prima preoccupazione è quella di mantenere tutte le aziende che sequestriamo attive, mantenendo i posti di lavoro e le attività commerciali. L'altro scopo è quello di assegnare gli immobili, se liberi, e destinarli ai comuni in cui si trovano per uso pubblico”. Presente, ovviamente, alla firma dell'accordo anche la procura capitolina che -come spiegato da Pignatone “non figura tra gli impegni specifici perché è quella che da il là alle richieste con le indagini”. In un passaggio del suo intervento, il procuratore ha poi sottolineato come spesso lo sforzo degli attori impegnati nel contrasto alla criminalità organizzata non vengano percepiti fino in fondo. “Quando, dopo un sequestro, una azienda sequestrata ricomincia a lavorare non è uno scandalo perché tutto continua come prima e dietro c'è un mafioso come prima -ha detto Pignatone riferendosi al lavoro delle istituzioni che si impegnano per restituire i beni confiscati alla collettività- E' un esempio virtuoso di una società e di uno Stato che funziona e che rimette in moto delle realtà produttiva evitando licenziamenti e perdite di ricchezza complessiva.




COMUNALI BALLOTTAGGIO, L'AFFLUENZA A ROMA ALLE 19 PARI 34,90%

Redazione
 
Roma – Urne aperte fino alle 23 per il ballottaggio delle elezioni comunali. Sono  8.610.142 i cittadini che oggi andranno a votare, dilazionati in 126 comuni, sei capoluogo di regione -Roma, Milano, Torino, Napoli, Bologna e Trieste- e 14 di provincia, Benevento, Brindisi, Carbonia, Caserta, Crotone, Grosseto, Isernia, Latina, Novara, Olbia, Pordenone, Ravenna, Savona e Varese. Ecco i dati relativi alla regione Lazio. I cittadini di Roma che si sono recati alle urne sono stati il 34,90%, numero nettamente inferiore rispetto quanto registrato al primo turno, ovvero il 39,39%.
 
“Oggi è una bella giornata”. Così Virginia Raggi, candidata sindaco del Movimento 5 Stelle, arrivando alla scuola Octavia per votare al ballottaggio, ha risposto ai cronisti che le chiedevano se oggi fosse una giornata importante. Arrivata al volante della propria vettura la candidata era in compagnia del giovane figlio. Poi su Twitter ha citato l’ex presidente Pertini: “Oggi servono due qualità: l’onestà e il coraggio. Sandro Pertini”.

Roberto Giachetti (Pd) ha votato in un seggio allestito presso una scuola a via Fonteiana, a Monteverde. In maglietta e jeans, Giachetti è stato accolto al suo arrivo da giornalisti, fotografi e operatori. A chi gli chiedeva come stesse, ha risposto: “Bene grazie, ma cerchiamo di dare meno fastidio possibile”. All’uscita poi Giachetti ha salutato alcune persone che si trovavano lì, tra cui una signora che gli ha rivolto un “in bocca al lupo”, mentre un’altra gli ha detto: “Mettiamocela tutta, per favore!”. Nel pomeriggio su Twitter l’ultimo appello al voto: “Non dimenticate di andare a votare! Chi non sceglie delega agli altri il futuro di Roma. Si vota solo oggi, fino alle 23. Buon voto a tutti”.

 
Anguillara Sabazia 41,53 contro il 52,14% del primo turno
 
 
Bracciano  42,08 contro il 52,65 del primo turno
 
 
Genzano di Roma 42,94 contro il 48,78 del primo turno
 
 
Marino Laziale 38,05 contro il 46,67 del primo turno
 
 
Mentana 37,84 contro  48,11 del primo turno
 
 
Nettuno 41,28 contro 51,73 del primo turno
 
 
Rocca di Papa 42,36 contro 47,79 del primo turno
 
 
Roma 34,90 contro il 39,39 del primo turno



ELEZIONI AMMINISTRATIVE 2016: ECCO TUTTI I DATI A ROMA E NEL LAZIO

di Angelo Barraco
 
Roma – Urne aperte fino alle ore 23, gli italiani chiamati al rinnovo delle amministrazioni comunali e alle elezioni del Sindaco sono 13 milioni in 1.342 comuni. Ecco i dati relativi alla regione Lazio che ammontano al 15,85%. Le percentuali sono le seguenti: Frosinone 21,90%, Acquafondata 18,16%, Alatri 20,58%, Alvito 17,91%, Casalattico 12,63%, Cassino 23,02%, Castelnuovo Parano 26,28%, Castocielo 25,80%, Castro Dei Volsci 24,36%, Collepardo 24,28%, Esperia 24,78%, Fumone 27,75%, Monte San Giovanni Campano 20,28%, Pastena 23,84%, Pignataro Interamna 20,35%, Roccasecca 24,52%, Sgurgola 25,57%, Sora 19,71%, Supino 22,44%, Terelle 12,46%, Torre Cajetani 25,38%, Trivigliano 24,96%, Vallecorsa 29,49%, Vicalvi 14,81%, Viticuso 24,01%. Castelforte 23,11%, Itri 11,86%, Minturno 21,94%, Norma 24,04%, Pontina 21,54%, Priverno 18,77%, Roccasecca dei Volsci 30,45%, Sperlonga 28,09%, Terracina 23,42%. Ad Ascrea 36,40%, Borbona 27,14%, Borgo Velino 27,93%, Cittareale 39,95%, Collalto Sabino 33,90%, Fara in Sabina 21,77%, Fiamignano 29,87%, Monteleone Sabino 21,74%, Poggio Bustone 23,18%, Torri in Sabina 25,35%. Roma 14, 81.AGOSTA 29,26, ANGUILLARA SABAZIA 22,11, ANTICOLI CORRADO 25,29, ARICCIA 20,68, BELLEGRA 27,46, BRACCIANO 22,30, CAMPAGNANO DI ROMA 20,17, CANALE MONTERANO 26,53, CANTERANO 14,49, CASAPE 19,12, CASTEL MADAMA 17,45, CINETO ROMANO 33,97, CIVITELLA SAN PAOLO 24,81, FIANO ROMANO 18,25, FILACCIANO 32,10, GENZANO DI ROMA 19,00, JENNE 44,79, LICENZA 20,79, MANDELA 22,28, MARCELLINA 20,02, MARINO 18,05, MENTANA 18,22, MONTEFLAVIO 14,85, MONTELIBRETTI 27,04, MONTORIO ROMANO 27,63, MORLUPO 18,35, NETTUNO 21,16, OLEVANO ROMANO 23,48, PERCILE 47,59, PONZANO ROMANO 25,65, RIANO 19,91, RIGNANO FLAMINIO 24,07, RIOFREDDO 26,60, ROCCA DI CAVE 20,24, ROCCA DI PAPA 19,09, ROCCA SANTO STEFANO 25,72, ROMA 14,12, SAN POLO DEI CAVALIERI 23,52, SANT'ORESTE 26,50, SUBIACO 24,26, TOLFA 22,57, TREVIGNANO ROMANO 26,20, VALLINFREDA 17,57, VIVARO ROMANO 25,45. ACQUAPENDENTE 22,83, ARLENA DI CASTRO 26,16, BASSANO ROMANO 21,81, CANINO 21,05, CAPRAROLA 25,78, CARBOGNANO 25,10, CORCHIANO 23,28, FABRICA DI ROMA 20,33, FALERIA 25,97, GALLESE 20,53, LUBRIANO 22,29, MARTA 27,31, MONTEFIASCONE 20,20, ORIOLO ROMANO 23,04, ORTE 22,56, PROCENO 31,42, SORIANO NEL CIMINO 20,06, VALENTANO 17,97, VASANELLO 22,54, VETRALLA 20,36, VITORCHIANO 19,51.
 
Ben 7 i capoluogo di Regione: Roma, Milano, Napoli, Bologna, Torino, Cagliari, Trieste e 18 capoluogo di provincia: Brindisi, Benevento, Carbonia, Caserta, Cosenza, Crotone, Grosseto, Isernia, Latina, Novara, Olbia, Pordenone, Ravenna, Rimini, Salerno, Savona, Varese, Villacidro. Hanno aperto alle ore 7 di stamane i seggi e saranno aperti fino alle 23. Un eventuale ballottaggio si svolgerà domenica 19 giugno, sempre allo stesso orario. Saranno circa 13.316.379 gli elettori che andranno al voto in 1.342 comuni di regioni a statuto ordinario. Andranno al voto 18.318 diciottenni, 9.847 uomini, 8.471 donne. Roma è il Comune con il più alto numero di elettori diciottenni e saranno 12.456; 6.488 maschi e 5.968 donne. Il timore maggiore rimane l’astensionismo. Matteo Renzi ha ricordato che “L'Italia che non si rassegna è viva e piu' forte che mai. E noi stiamo con lei con la pancia a terra e la testa in alto. Quelli che si lamentano soltanto non ci fermeranno, mai” e che “domenica 5 giugno si vota in diversi comuni. Tra gli altri: Roma, Milano, Torino, Napoli, Bologna, Cagliari, Trieste. Come abbiamo detto in tutte le salse non è un voto sul governo, ma sicuramente è molto importante per scegliere il futuro della propria città”. Anche Silvio Berlusconi ha detto la sua “Domenica il centrodestra sarà la prima coalizione in molte città italiane. E lo sarà a livello nazionale quando finalmente agli italiani sarà concesso di far sentire la propria voce attraverso il voto, non esiste in nessuna parte del mondo una destra che con le sue sole forze riesca a governare un grande Paese. Renzi avrebbe assicurata la poltrona di Palazzo Chigi per i prossimi vent'anni".



FROSINONE, VENDEVANO PATENTI PER 4 MILA EURO: 20 ARRESTI E 135 INDAGATI TRA LAZIO E CAMPANIA

Redazione

Frosinone – Far conseguire, revisionare o rinnovare la patente di guida a persone disposte a pagare, come prezzo della corruzione, cifre che si aggiravano intorno ai 4000 euro. È l'obiettivo dell'associazione a delinquere sgominata dagli agenti della Polizia di Stato di Frosinone. Tra gli arrestati anche un ingegnere della Motorizzazione Civile di Frosinone che, all'epoca dei fatti, ricopriva l'incarico di direttore dell'ufficio.

La Polizia di Stato di Frosinone, in collaborazione con quella di Roma, Napoli, Caserta e l'Aquila, ha arrestato 20 persone, imputate di associazione a delinquere finalizzata alla corruzione, falso in atto pubblico, sostituzione di persona, accesso abusivo a sistema informatico pubblico, frode informatica ai danni dello Stato. L'indagine ha portato ad indagare 135 persone. L'associazione a delinquere, sgominata dagli agenti della Polizia di Stato, aveva quale scopo quello di far conseguire, revisionare o rinnovare il titolo di guida a persone disposte a pagare, come prezzo della corruzione, cifre che si aggiravano intorno ai 4.000 euro. Tra gli arrestati anche un ingegnere della Motorizzazione Civile di Frosinone che, all'epoca dei fatti, ricopriva l'incarico di Direttore dell'Ufficio.

I poliziotti della Squadra Mobile di Frosinone hanno inoltre sequestrato 90 patenti di guida di varie categorie, ottenute da altrettanti indagati che hanno sfruttato il sistema illecito organizzato dal sodalizio criminale. I clienti dell'organizzazione erano per lo più stranieri (egiziani, pakistani, marocchini e cinesi), spesso non in grado di comprendere nemmeno la lingua italiana, nè tantomeno il codice stradale e la connessa segnaletica; persone che, alla guida di un veicolo, costituiscono un grave pericolo per la sicurezza dei trasporti.




LAZIO: PROSEGUE L'INIZIATIVA DI SOLIDARIETÀ INTERNAZIONALE PER ALBANIA E KOSOVO

Redazione
Roma
– Prosegue l'iniziativa internazionale di Alessandro Battilocchio che, coinvolgendo amministratori comunali del Lazio e rappresentanti di associazioni che si occupano di volontariato, sta guidando una nuova iniziativa di amicizia, diplomazia e solidarietà internazionale.

A Tirana la delegazione ha incontrato l'ambasciatore italiano Alberto Cutillo e si è poi spostata nella regione di Lezhe, dove il Presidente Gjok Ndoka ha promosso diversi momenti istituzionali. Il gruppo è stato ospitato presso le suore salesiane di Tale, piccolo villaggio rurale che si è stretto attorno agli amici italiani. Presso l'oratorio locale è stata organizzata una festa che ha coinvolto tutto il paese in un clima di condivisione e gioia. Il gruppo ha inoltre visitato il ginnasio di Lezhe in cui si insegna la lingua italiana ed incontrato imprese italiane che operano in Albania.

La parte finale della missione internazionale si svolgerà invece alla volta del Kosovo, dove sono impegnati militari italiani nell'ambito della missione Kfor. Anche in questo caso il programma è stato impostato in sinergia con le autorità locali ed alcune suore che stanno in contatto da anni con Battilocchio e prevede, oltre ai momenti istituzionali, attività con le comunità delle zone interne di questo piccolo Paese martoriato solo pochi anni fa da una guerra fratricida e violenta. "Si rafforzano i legami di amicizia con questi popoli. Un ringraziamento particolare alle suore ed ai sacerdoti italiani che ci hanno accolto come in famiglia e che portano avanti il loro impegno con straordinaria dedizione", ha dichiarato Alessandro Battilocchio.
 




LAZIO AL BACIO, PIOLI NON SBAGLIA UN COLPO

di Alessandro Fortuna

La squadra di Pioli non sbaglia un colpo e rimane l’unica squadra in campo internazionale a rappresentare l’Italia

 

LA PARTITA

Nel primo tempo Felipe Aderson era imbrigliato e Lulic non ingranava, così la Lazio faticava a ripartire. Ma era ordinatissima, attenta e precisa nelle coperture. Grandissimo lavoro per Biglia, Parolo e Milinkovic-Savic. Quando è salita di tono la partita, la squadra biancoceleste è diventata travolgente in contropiede. Mister Pioli ha vinto la partita con i suoi cambi: uno spento Lulic ha fatto posto a Candreva, dando una scossa alla squadra, colpendo nel momento in cui la squadra turca si era sbilanciata in avanti. Le sue percussioni hanno prodotto spazi anche per Felipe Anderson e dopo la prima rete, segnata da Parolo, la Lazio è diventata irresistibile in campo aperto con le proprie ripartenze. Il Galatasaray, invece, si era riproposto in campo come la gara d’andata a Istanbul: mister Denizli ha confermato lo stesso blocco ad eccezione di Ozkekin che gli ha permesso di riportare Snejder al suo ruolo originale di trequartista, oltre a Inan in cabina di regia. Davanti, però, mancava Bulut. Podolski è rimasto imbrigliato tra i due centrali della Lazio, Mauricio e Bisevac: ha dimostrato di avere poco coraggio. Per l’ennesima volta un’altra rete subita dai biancocelesti a ” palla scoperta”, dove l’errore è collettivo: non c’è pressione su Sabri Sarioglu che ha avuto il tempo di guardare e lanciare in profondità, Bisevac ha sperato di mettere in fuorigioco Oztekin, che invece si è ritrovato a tu per tu solo davanti a Marchetti.

 

PAGELLE LAZIO

BIGLIA 8

Passaggi al bacio per tutti. Suo l’angolo da dove nasce il vantaggio (1-0 di Parolo) e lancio in profondità per Matri ( palo pieno). Illumina gioco e corridoi possibili e immaginari, lo fa nel miglior modo possibile come lo aveva già fatto nella gara di andata. Nel primo tempo Muslera gli nega la gioia del gol deviando in angolo un bolide diretto all’angolino. SUPERSTAR

KLOSE 7,5

Si è sbloccato. Non segnava dal maggio scorso ( ultima di campionato 014-015 Napoli- Lazio 2-4). Appena entrato s’è avventato sul pallone, l’ha strappato a Chedjou e ha costretto agli straordinari Muslera, poi lo ha trafitto. Nel finale un lancio millimetrico per Candreva e un infinità di palloni recuperati. Adesso non si ferma più. FINALMENTE MIRO

 

BISEVAC 5,5

Ha perso Oztekin e il Galatasaray ha ricominciato a sperare. Ha rovinato così una buona prestazione. DISTRATTO

PAGELLE GALATASARAY

OZTEKIN 6,5

Riaccende le speranze della squadra segnando il gol che, momentaneamente, riapre la partita. Fulmina Marchetti in uscita. SAETTA

SABRI SARIOGLU 6,5

All’andata era andato a segno, nella gara dell’olimpico disegna un assist da manuale per il compagno Oztekin, rimettendo in bilico la partita. ISPIRATO

 

PODOLSKI 4,5

Stretto nella morsa dei due centrali della Lazio non trova mai lo spunto, non viene in aiuto dei compagni per cercare di far salire la squadra, non si ricorda un tiro degno di nota in tutta la partita. LUNA STORTA

 




ROMA, LAZIO-GALATASARAY: BOMBE CARTA A PIAZZA DEL POPOLO, DUE ACCOLTELLATI

Redazione

Roma – Forti tensioni e alcune cariche a Roma dopo l'arrivo dei tifosi del Galatasaray nella Capitale, in occasione della partita di Europa League all'Olimpico contro la Lazio. Fumogeni e bombe carta sono state lanciate dai tifosi turchi del Galatasaray che da Piazza del Popolo, nel centro di Roma, si stanno spostando in corteo verso villa Borghese dove è previsto il punto di raccolta della tifoseria per raggiungere lo stadio Olimpico. Alcuni sostenitori turchi sono stati caricati dagli agenti di polizia perchè tentavano di aggirare il cordone che li separa dalla zona in cui vengono indirizzati verso gli autobus che li porteranno allo stadio Olimpico. La situazione è tornata presto alla normalità grazie anche all'intervento di alcuni capi ultrà della squadra turca.

"Sono tutti sotto controllo, qualche petardo o qualche fumogeno può anche scappare. Continueremo a perquisirli non solo prima che salgano sui bus ma anche allo stadio". Queste le parole del questore di Roma, Nicolò D'Angelo, arrivato in piazza delle Canestre, a Roma, dove c'era stata una carica di alleggerimento dei tifosi del Galatasaray.

Oltre alle tensioni registrate la scorsa notte nella zona di ponte Milvio tra tifosi della Lazio e del Galatasaray, ci sono stati anche due lievi accoltellamenti. All'1.30 a largo Maresciallo Diaz un tifoso turco di 23 anni è stato accoltellato al gluteo da un gruppo di italiani, probabilmente laziali, ed è stato poi medicato al policlinico Gemelli. Poi sempre nella notte all' ospedale Cristo Re è arrivato un 19enne italiano accoltellato alla schiena. Il giovane è stato ferito a Ponte Milvio.

Il presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, ha postato delle foto scattate a piazza del Popolo nelle quali si vede la concentrazione di tifosi turchi, scrivendo nel post: "Piazza del popolo ora. Tifosi del Galatasaray si radunano e lanciano bombe carta. Ministro Alfano, aspettiamo che finisca come a piazza di Spagna con i tifosi del Feyenoord o facciamo qualcosa? Basta comandare a casa nostra".

A Roma sono oltre mille i tifosi turchi attesi per la gara di stasera con la Lazio, ritorno dei sedicesimi di Europa League. E non sono mancati problemi. "Già nella notte tra mercoledì e giovedì – spiega la questura in una nota – i supporter del Galatasaray hanno confermato il livello di rischio emerso a loro carico nell'ambito dell'attività di cooperazione internazionale di polizia. Nella zona di Ponte Milvio, infatti, si sono verificati contatti con elementi della tifoseria laziale.