Taranto, truffa alle assicurazioni: 144 indagati tra cui 4 avvocati

TARANTO – La Polizia stradale di Taranto, guidata dal dirigente Nicola Manzari, ha denunciato 144 persone per truffa ai danni di 18 compagnie assicurative, fraudolento danneggiamento di beni assicurati e falsa testimonianza nell’ambito di una inchiesta su falsi incidenti stradali.

L’attività illegale avrebbe permesso all’organizzazione di incamerare illeciti profitti a danno delle compagnie assicurative per circa 500mila euro. In otto rispondono anche di associazione per delinquere. Coinvolti anche quattro avvocati. La presunta organizzazione operava a Grottaglie, dove venivano denunciati il maggior numero di sinistri stradali falsi.
L’indagine del pm Lanfranco Marazia fu avviata dopo la querela dalla compagnia assicurativa Sara, riguardante 6 incidenti stradali che vedevano coinvolta sempre la stessa vettura in due mesi e nei quali il dispositivo satellitare installato dalla compagnia sulla vettura, segnalava delle discrasie tra le posizioni satellitari e quanto denunciato dagli assicurati.

 

 




LECCO: GROSSA TRUFFA ALLE ASSICURAZIONI

Redazione


Lecco – I Carabinieri della Stazione di Costa Masnaga (LC), a conclusione di mirata attività d'indagine, hanno denunciato in stato di libertà nove persone tutte italiane ad eccezione di una, originaria dell'Equador ritenute responsabili di concorso in truffa e falsità ideologia commessa da privato in atto pubblico.
L'indagine era stata avviata alcuni mesi fa, allorquando i militari, nel corso di una perquisizione effettuata per altra attività presso l'abitazione di un 30enne pregiudicato residente a Nibionno, si erano imbattuti in una serie cospicua di moduli C.I.D. per la constatazione di incidenti stradali che vedevano l'uomo protagonista dei sinistri. Insospettiti dalla cosa i carabinieri hanno quindi approfondito le indagini, accertando che il 30enne citato, nel periodo compreso tra il febbraio 2010 ed il gennaio 2012, con la complicità nei singoli episodi delle altre otto persone denunciate, cinque uomini e tre donne di età compresa tra i trenta ed i quaranta anni, aveva simulato sinistri stradali con propria responsabilità, al fine di far ottenere alla controparte il conseguente risarcimento del danno, il cui ammontare, peraltro quasi sempre "gonfiato", veniva poi diviso.