L'OMICIDIO STRADALE DIVENTA LEGGE

Redazione

Il Senato ha approvato il ddl omicidio stradale sul quale il governo aveva posto la questione di fiducia. Il provvedimento, che diventa legge, ha ottenuto 149 voti a favore, 3 contrari, e 15 astensioni.

Nel voto di fiducia si sono astenuti i senatori di Ala, compreso il leader Denis Verdini. Nella precedente occasione, sulle unioni civili, Ala aveva votato per la prima volta la fiducia all'esecutivo. A palazzo Madama l'astensione equivale a voto contrario.

"Per Lorenzo, per Gabriele, per le vittime della strada. Per le loro famiglie. L’omicidio stradale è legge. #finalmente", scrive su Twitter il premier Matteo Renzi. "Finalmente #OmicidioStradale è legge. La #patente non è licenza di uccidere. Lo dovevo ad un amico. Lo dovevamo a tutte le vittime", scrive il ministro dell'Interno Angelino Alfano.

Ad annunciare la decisione di porre la fiducia sul ddl era stata oggi la ministra per i Rapporti con il Parlamento, Maria Elena Boschi. "Credo che il governo non solo non si debba vergognare – ha sostenuto di fronte alle proteste in particolare di Carlo Giovanardi – ma debba essere orgoglioso di mettere la prosecuzione della propria attività e carriera e politica a tutela delle vittime della strada, per riconoscere diritti a loro e alle loro famiglie. Quindi sicuramente il governo non si vergogna per mettere la fiducia su un provvedimento così sentito dai cittadini".

Il testo è stato oggetto di un "ampio approfondimento", ha sottolineato Boschi, ricordando i quattro passaggi in Parlamento. "Oggi arriviamo alla fine di un percorso che per la prima volta riconosce delle misure molto più stringenti che tuteleranno i soggetti più deboli e che cercheranno di evitare che si possano ripetere episodi come quelli che anche la cronaca purtroppo recentemente ci ha ricordato, di soggetti che restano impuniti a fronte di vittime che purtroppo invece non avranno più possibilità di avere un futuro".

"Tutto si può dire di questa legge, tranne che restino impuniti coloro che fuggiranno, perché per la prima volta è prevista una pena molto severa per coloro che fuggono in caso di omicidio stradale".