Regionali Sicilia, Anello rompe con Ferrandelli: Orlando a Taormina invoca l’unione del centrosinistra

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di Paolino Canzoneri

PALERMO – Come se la campagna elettorale per le Regionali in Sicilia non fosse terreno di colpi di scena imprevedibili, ecco che la notizia della rottura tra Anello e Ferrandelli aggiunge un ulteriore tassello ad una sfida agguerrita dai contorni forse complessi da comprendere.
Una matassa da sbrogliare in primis agli occhi dell’elettore che quasi ogni giorno assiste passivo ad accordi sanciti un giorno prima e repentinamente ribaltati l’indomani; accordi e fiducie della durata spesso di 24 ore che non fanno altro che dimostrare, casomai ce ne fosse bisogno, che la politica appare un groviglio troppo spesso motivato per interessi distanti dai cittadini.
Il capogruppo in Consiglio Comunale Alessandro Anello della lista “Per Palermo con Fabrizio” che fino a ieri sosteneva il candidato Fabrizio Ferrandelli dei “Coraggiosi” ha rilasciato una secca e chiara nota che appare come una rottura insanabile: “Prendo le distanze dalla scelta politica di Fabrizio Ferrandelli. Né io né il mio collega di gruppo Elio Ficarra sosterremo in campagna elettorale il rettore Fabrizio Micari, candidato alla presidenza della Regione espressione del sindaco Leoluca Orlando, con il sostegno del Pd e del centrosinistra. Oggi leggo le dichiarazioni di Fabrizio Ferrandelli e prendo atto che questo percorso iniziato insieme con tanto entusiasmo e volontà di cambiamento s’interrompe e certamente non ci vedrà più uniti nella stessa direzione. Cosi le nostre strade si separano, ma il programma elettorale per la città continua. Con grande determinazione e coerenza faremo una vera opposizione costruttiva e di buon senso nell’interesse dei cittadini”.
Di colpo con questa “scossa tellurica” che riposiziona un assetto verso un centrosinistra in fase espansiva sembra necessiti, ora come non mai, di una coesione ed unità che potrebbe alla lunga diventare una chiave di lettura vincente. E’ questo il parere del sindaco Leoluca Orlando a Taormina presente con il segretario del PD Matteo Renzi, nel primo appuntamento elettorale a sostegno di Micari. Orlando parla chiaramente di una necessità di “campo largo”: “Ho seguito con grande interesse la vicenda politica regionale, convinto come sono della necessità di un netto cambiamento rispetto agli ultimi anni e sento oggi il bisogno di ricordare ancora una volta e con chiarezza che un un percorso civico fondato su punti programmatici chiari e su un candidato civico, nella persona di un esponente prestigioso e internazionalmente riconosciuto della vita culturale e amministrativa, sono oggi l’unico contributo di novità in Sicilia. In tanti, io fra questi, stiamo accantonando posizioni di legittimo orgoglio per storie personali e politiche e abbiamo creduto e crediamo in un percorso civico di centrosinistra fondato sulla pari dignità di centro e di sinistra, sulla chiarezza di scelte programmatiche necessarie per una svolta che dia senso alla speciale autonomia siciliana, dopo lunghissimi anni di un suo uso perverso. La Sicilia non può e non deve più vivere l’ennesima occasione mancata di sviluppo, né essere mortificata divenendo teatro di scontri o posizionamenti relativi a ruoli nazionali o ambizioni di parte. Questo mio non è soltanto un appello, ma anche un contributo che mi permetto di offrire partendo dal cambiamento culturale e politico di Palermo e che vede nella costruzione di un Movimento dei territori, da tempo e da tanti condiviso, il naturale sbocco e strumento di quanti hanno un vero interesse a costruire percorsi e luoghi politici di incontro e crescita comune fra identità, culture, sensibilità e storie politiche diverse”.
Le parole del sindaco di Palermo contengono difatti anche messaggi chiari a Pisapia e Fava nell’interesse collettivo di evitare scontri che non possono fare altro che compromettere quella necessità di unione unica garanzia di forza per il centrosinistra. Pisapia stesso pochi giorni fa sul Corriere della Sera aveva parlato di coalizione non civica e neanche di centrosinistra ma Orlando stesso in risposta ha aggiunto: “Mi permetto di rivolgere un appello affinché insieme si possa lavorare per un nuovo futuro di cambiamento e sviluppo, per non consegnare la Sicilia a prospettive catastrofiche che rischiano di incidere non soltanto sugli assetti di governo ma più drammaticamente sui valori stessi di convivenza civile fondata sul rispetto dei diritti di tutti e di ciascuno e a partire dal rispetto dei diritti di chi non ha lavoro, casa e salute e di chi produce cultura, formazione e impresa senza parassitismi e soffocanti rendite monopoliste”.
La sfida per le elezioni Regionali previste per il 5 novembre continua e nuovi sviluppi non si faranno attendere.



Palermo: dal 25 settembre scatta la Ztl

PALERMO – L’amministrazione comunale di Palermo ha prorogato fino al 24 settembre la fase di preesercizio della Zona a Traffico Limitato, al fine di testare ulteriormente il sistema in condizioni di traffico più impegnative rispetto a quelle del mese di agosto. Da Lunedì 25 settembre sarà  dunque operativo a tutti gli effetti il sistema di rilevazione automatica degli accessi di veicoli all’interno della Z.T.L. del Centro Storico di Palermo; si ricorda che i varchi controllati sono i seguenti:

1) Via Vittorio Emanuele in prossimità di piazza Santo Spirito/Porta Felice;

2) Via Roma in prossimità di piazza G. Cesare;

3) Via Porto Salvo;

4) Piazza Verdi alle spalle del Teatro Massimo;

5) Via Gagini, a seguire l’ingresso da piazza Colonna.

Lo slittamento dei tempi servirà a rodare ulteriormente il sistema, attraverso il quale si effettuerà il monitoraggio dei veicoli che faranno ingresso nell’area a traffico limitato,  elevando automaticamente le sanzioni previste per gli accessi non autorizzati ed escludendo pertanto i possessori di pass annuali o a scadenza giornaliera ed i veicoli inseriti nella c.d. lista bianca.




Palermo, Santa Rosalia. Orlando: “Quest’anno il 4 settembre si intreccia con il ricordo del Generale Dalla Chiesa”

PALERMO – Il sindaco Leoluca Orlando ha partecipato questa mattina alla celebrazione della messa in onore di Santa Rosalia, che è stata officiata da S.E. monsignor Corrado Lorefice al Santuario di Monte Pellegrino. Per il Comune erano presenti il presidente del Consiglio Comunale, Salvatore Orlando, gli assessori Marano, Riolo, Marino, Cusumano e Nicotri, e il comandante della Polizia Municipale, Vincenzo Messina. Hanno partecipato, tra gli altri, anche il comandante generale dell’Arma dei Carabinieri, Tullio Del Sette, il prefetto di Palermo, Antonella De Miro, il questore Renato Cortese, i sindaci di Santo Stefano Quisquina, Francesco Cacciatore, e di Piana degli Albanesi, Rosario Petta, paesi capofila, insieme a Palermo, dell’Itinerarium Rosaliae.

“Come ogni anno, con grande devozione, Palermo celebra il profondo legame con la sua Santuzza – ha dichiarato il sindaco Orlando -. Quest’anno, in particolar modo, alla presenza dei vertici dell’Arma dei Carabinieri, del prefetto e del questore, il 4 settembre si intreccia con il ricordo, celebrato ieri con la Festa dell’Onestà, del Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, barbaramente ucciso dalla mafia, insieme alla moglie Emanuela Setti Carraro e all’agente di Polizia Domenico Russo. Un servitore dello Stato che riaccese la speranza di questa città”.




Palermo: Orlando vara la nuova giunta

 

di Paolino Canzoneri

 
PALERMO – Varata a Palazzo delle Aquile la nuova giunta del neo sindaco Leoluca Orlando eletto "a furor di popolo" nelle elezioni amministative della settimana scorsa. Un plebiscito che rincara la dose di speranza e fiducia di una Palermo in trasformazione che ha accolto sforzi e ideali per un futuro slegato dalle ataviche e brutte nomee e teso verso un panorama nuovo e sempre più vicino alle moderne concezioni delle città europee.

Una nuova "squadra" di governo con deleghe cambiate su cui Leoluca Orlando scommette il suo futuro politico. Per la delega relativa a Cittadinanza solidale, Diritto e dignità dell'abitare e Beni Comuni il ruolo è assegnato a Giuseppe Mattina esperto in diritti dei bambini con un baccellierato in Teologia. Per la delega  relativa a Manutenzioni, Riqualificazioni del patrimonio e impianti sportivi, Edilizia scolastica e privata, il ruolo è assegnato a Emilio Arcuri, medico e assessore nonchè presidente dell'AMG  (l'azienda che gestisce gli impianti di illuminazione e la rete metano della città di Palermo. Per la delega relativa a Mare e Coste, Igiene, Sanità e attività economiche il ruolo è assegnato a Sergio Marino, ingegnere ed ex dirigente dell'ARPA (Agenzia regionale per la protezione ambientale) e già assessore della precedente amministrazione che svolgerà il suo compito istituzionale come vice sindaco. Alle Politiche giovanili, Scuola e Salute il ruolo è stato assegnato a Giovanna Marino, ex dirigente sindacale CGIL, assessore alla precedente amministrazione. Per le Società partecipate, consorzi, innovazione e mobilità il ruolo è assegnato a Iolanda Riolo, amministratrice del gruppo di famiglia attivo nel commercio e laureata; per i Servizi demografici, impianti cimiteriali e Polizia municipale il ruolo è coperto da Gaspare Nicotri commissario straordinario in alcuni enti locali nonchè segretario generale in diversi Comuni. Per la delega relativa a Bilancio, Patrimonio, Beni confiscati e Fondi comunitari il ruolo è stato assegnato a Antonino Gentile ex dirigente delle Agenzie delle entrate di Palermo e revisore contabile. Alla Cultura, beni culturali e Toponomastica il ruolo lo coprirà Andrea Cusumano performer scenografo, docente al college universitario Goldsmith, pittore e regista. Il sindaco Leoluca Orlando, fiducioso di aver varato una squadra vincente ha commentato: "Ogni settimana è necessario mettere in sicurezza quanto faticosamente fatto ma non possiamo ignorare le criticità che ci sono state. Il vero cambio nella cultura di questa città sta nel fatto che le forze politiche hanno accettato un civismo politico fondato su un programma chiarissimo, in piena continuità con le scelte degli ultimi 5 anni, questa è una giunta politica, chi non è in giunta resta comunque nella squadra. A chi molto ha dato molto viene chiesto, a noi molto è stato dato in termini di consensi e ora molto deve essere chiesto in termini di azioni concrete". Nasce cosi una nuova giunta che sancirà e amministrerà il futuro di Palermo.
 



Palermo: stravince Leoluca Orlando eletto sindaco

 

di Paolino Canzoneri

 

PALERMO – L'attuale primo cittadino del capoluogo siciliano assesta un colpo definitivo ai contendenti a Sindaco delle Amministative 2017 in Sicilia. Leoluca Orlando stravince con ben il 45,96% di consensi che superano di gran lunga la soglia del 40% sufficiente in Sicilia quale regione a statuto speciale per essere eletto senza lo spauracchio e il rischio di eventuali ballottaggi. Già dopo un paio di ore dalla chiusura dei seggi, lo spoglio ha visto una vera e propria colata di voti a favore di Leoluca Orlando che per la quinta volta rinnoverà il suo sforzo e la sua responsabilità per governare una città come Palermo in costante cambiamento grazie ad idee innovative e proiettate verso una concezione di città europea che ha già dato i suoi frutti evidenti e condivisi da una maggioranza di palermitani che ci hanno creduto. Fabrizio Ferrandelli dei "Coraggiosi" perde con un 30% di consensi mostrando d'essere stato in sostanza l'unico contendente mentre il M5S con Forello, nonostante rimanga nei numeri il primo partito a Palermo, ne esce con una debacle in forte contrapposizione con i precedenti risultati. Verso l'una di notte Leoluca Orlando è apparso in televisione per un primo commento con un volto sereno, chiaramente soddisfatto e felice di aver compreso che i cittadini palermitani hanno saputo riconoscere i grandi progressi in termini di trasformazione sociale e civile di Palermo che da città della mafia è divenuta città della cultura. La strada è lunga ma vincere per la quinta volta a Palermo non è da poco e certamente conferma Orlando quale unico sindaco in grado di interpretare e capire a fondo i palermitani meglio di altri e ha compreso che la strada ideale è quella europea, aperta all'accoglienza, integrazione e all'esclusione totale di appalti privati e inciuci vari che possono contaminare e ingolfare un cammino verso un concetto nuovo che lui stesso chiama "Modello Palermo", magari esportabile nel resto d'Italia. Vittoria schiacciante al primo turno che a prescindere fiducia e stima di cui gode Orlando, ha evidenziato per Ferrandelli quanto certi appoggi possano riverlarsi una scelta perdente. Peggio è andata a Forello del M5S che con il flop di queste amministrative evidenzia e dimostra come il movimento sia rimasto incagliato dentro certe dinamiche confuse che lasciano per strada molti, troppi elettori e sostenitori. Il panorama che si prospetta adesso è la necessità di un buon governo stabile che perseveri e continui il cammino iniziato. 
 



Palermo, animalisti sul piede di guerra: stop ai trasferimenti dei cani dopo vertice in Procura

 

di Paolino Canzoneri

 

PALERMO – Sono giorni caldi questi ultimi nel capoluogo siciliano e una certa tensione fà breccia su una odiosa questione che impensierisce e sdegna tutti gli amanti degli animali e anche chi, tutto sommato, è abiutato a fare "spallucce" per tutto quello che concerne la sorte del randagismo cittadino. Importanti lavori di ristrutturazione devono essere compiuti a via Tiro a Segno e via dei Picciotti. Da molti anni la struttura divenuta canile municipale era adibita all'accoglienza e cura dei randagi in attesa di un padrone.
 
Scaduta la convenzione tra il Comune e l'associazione che gestiva il canile, i lavori in attesa da un tempo lunghissimo circa 4 anni, oggi trovano un riscontro di attuazione e questo comporterà per 94 cani ancora senza padrone ad un trasferimento forzato all'ex mattatoio dove voci insistenti temono una "fine forzata" che ha dello scandaloso. La prefettura di Palermo si è riunita più volte per trovare una urgente soluzione per consentire l'adozione dei cani presso altre strutture italiane e la faccenda è diventata un caso a livello nazionale perchè ha scosso animalisti da tutta Italia.
 
Il nuovo vertice in prefettura non ha intenzione di chiudere la pratica e voltare le spalle al destino crudele e assurdo che incombe sui cani e la Regione, presente al vertice, ha intenzione di effetturare urgenti accertamenti sulle strutture di destinazione dei cani. Ragusa in primis con l'associazione Aivac di Scicli che ha adottato 40 cani con incentivo di 480 euro per singolo animale.

Il sindaco Leoluca Orlando in una conferenza a Palazzo delle Aquile ha commentato: "Abbiamo a cuore il bene degli animali e speriamo che le richieste di adozione arrivate fino ad ora e quelle che eventualmente arriveranno ci consentano di evitare di trasferire altrove i cani". La situazione è abbastanza incandescente e lunedi scorso alcuni animalisti hanno divelto i copertoni di furgoni della ditta che si dovrà occupare dei servizi di ristrutturazione del canile. Segni inequivocabili di tensioni nonostante dal 2013 l'amministrazione ha speso oltre 4 milioni di euro per il ricovero di 240 randagi presso altre strutture di cui 65 pure a Rimini ma la sistemazione sembra non sufficientemente risolta.

Il sindaco Orlando risponde di pugno alle polemiche piovute da più parti in questi giorni sui social: "Abbiamo predisposto una relazione dettagliata che sarà consegnata alla procura della Repubblica e intendiamo perseguire chi ci ha diffamato. E' singolare che quanti sono intervenuti, persino esperti, abbiano insinuato cose diffamatorie. E' fuori luogo parlare di vivisezione perche i cani randagi non possono essere utilizzati per la vivisezione. La tracciabilità dei cani del canile municipale è garantita e l'elenco è a totale disposizione della procura. La matassa deve essere sbrogliata a breve e i cani devono trovare una sistemazione congrua per le loro esigenze.  



Droghe leggere e ipocrisia di un'etica borghese

 

di Paolino Canzoneri

 

Che lo spaccio e il consumo delle droghe leggere rappresenti un enorme bacino di introito per la malavita locale è palese. Il problema trascende qualsiasi morale o qualsiasi ragionamento etico. Il primo cittadino del capoluogo siciliano Leoluca Orlando in piena campagna elettorale per il prossimo mandato, plaude alla mozione proposta dal comitato "Esistono i Diritti" che preme per la legalizzazione delle droghe leggere per assestare un colpo micidiale all'economia delle mafie.


Il presidente del Senato Pietro Grasso e il presidente della Camera Laura Boldrini si sono visti ricevere una lettera inviata proprio da Orlando con un testo chiaro ed esaustivo: "L'undici ottobre scorso il Consiglio comunale di Palermo ha approvato la delibera n.524 che ha per oggetto una mozione per il passaggio da un impianto normativo proibizionista ad un impianto che punti alla legalizzazione della produzione e distribuzione delle droghe definite comunemente leggere. E' mio dovere rappresentarle questa presa di posizione politica del Consiglio, ottenuta senza alcun voto contrario e con un consenso trasversale, in quanto testimonia come la nostra città abbia a cuore ogni azione che contrasti gli interessi della criminalità organizzata, in sintonia con le dichiarazioni del Procuratore Nazionale Antimafia e la condizione drammatica delle nostre carceri, oggi affollate di tossicodipendenti e giovani, rei solamente di aver posseduto una pianta di cannabis o qualche dose di erba".


Il testo e la precisa direzione scelta di Orlando non sembra essere una posizione presa sull'annosa questione etica, non è una scelta da quale parte stare; piuttosto appare come una precisa esigenza di creare presupposti e rimedi concreti nella lotta allo strapotere economico mafioso al di sopra delle solite e quasi sempre inefficaci  proposte secolari di maggiori controlli fiscali che si sono sempre rivelati mezze utopie troppo complesse da portare in atto su scala regionale e magari nazionale. Le droghe leggere non rappresentando un pericolo in termine di assuefazione non possono essere messe al pari di quelle pesanti da ostentare e combattere con ogni sforzo possibile ora e sempre.


Volendo fare un ragionamento esteso ed allargato l'abitudine di far prevalere i concetti "etici" in ogni spinosa questione ha assunto da sempre l'ipocrita e falsa "facciata" che non ha mai risolto i veri problemi. Frega poco al fumatore veder scritto nel pacchetto "Il fumo uccide". Il monopolio statale ne esce il diretto responsabile e complice della palese violazione dell'articolo n° 32 della Costituzione che tra l'altro recita "La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo…". Una celata e indisturbata garanzia di assicurarsi i propri introiti milionari sulla pelle dei cittadini e nel caso delle droghe leggere a favore delle organizzazioni criminali che ne traggono contante a fiumi.


La cultura dell'uso degli stupefacenti leggeri e non, ha due motivazioni di base completamente distanti l'una dall'altra. La ricerca forsennata di nuove sensazioni e stati d'animo "astratti" e artificiali spesso celano una precisa insoddisfazione della propria vita e nelle droghe si crede di trovare un "Luna Park" fatto di gioia tesa a far dimenticare provvisoriamente la realtà e le proprie quotidiane insoddisfazioni. Questa motivazione conduce la persona nel baratro di una schiavitù psicologica e fisica che taglia i ponti con qualsiasi speranza di riuscire a crearsi un presente positivo, ottimista e lungimirante. Perdere il contatto con una realtà che non si capisce o di cui si è troppo deboli per affrontarne le difficoltà. Un danno psicologico e una terribile desistenza che porta solo ad un atteggiamento rinunciatario e perdente che solo una assistenza medica e psicologia può provare a risanare. Una seconda motivazione la si può definire di tipo sperimentale. La percezione e la ricerca dell'uomo teso a scovare nel proprio inconscio vie ed esperienze spirituali non è certamente una pratica recente. Religioni arcaiche hanno posto nell'assunzione delle droghe una precisa apertura del proprio inconscio e una via diretta e preferibile per entrare in contatto con il divino. Gli Sciamani con la loro tecnica dell'estasi hanno cercato di decifrare i tanti misteri della vita, della natura cercando anche di porre rimedi salutari sui corpi dei malati. L'uso di sostanze psicoattive è stata ed è una ricerca mistica per esperienze mistiche profonde e legate a religioni arcaiche e non.

Mai trattare l'argomento delle droghe leggere con una mentalità bigotta e borghese. Serve stanare la criminalità con una legalizzazione controllata prevalentemente riferita per scopi terapeutici e serve informazione continua ed aggiornata nelle scuole. Serve fare comprendere al giovane che la ricerca di paradisi artificiali ha un prezzo e quando si torna indietro nella realtà si è persa parte della propria salute fisica e mentale. Il paradiso artificiale ha un prezzo da pagare e a forza di girovagare in quei "paradisi" la realtà diventa sempre più deficitaria delle personalità e dell'integrità della persona.
 




Palermo: animalisti impediscono le operazioni di derattizzazione

di Paolino Canzoneri

PALERMO –  Ai Cantieri Culturali della Zisa nel capoluogo siciliano, un gruppo di animalisti ha impedito l'accesso agli operai della Rap del settore Ambiente del Comune che da un paio di giorni stavano conducendo regolare opera di deratizzazione in tutta l'aera cosi come previsto dal Regolamento comunale. Il gruppo di animalisti ha fisicamente ostruito l'accesso degli operai ai Cantieri per motivazioni legate al fatto che la deratizzazione in corso d'opera arreca danni gravi e pericolosi per la salute dei gatti randagi numerosi in quella zona.

 

A riguardo l'amministrazione comunale di Palermo ha puntualizzato:  "Ieri mattina le operazioni sono cominciate in ritardo perchè un gruppo di sedicenti animalisti ha fisicamente impedito l'accesso agli operai della Rap, fino all'intervento dei carabinieri chiamati dal personale comunale. Secondo tali "animalisti" la derattizzazione sarebbe nociva per la colonia di gatti randagi che vive nell'area dei Cantieri.  Le operazioni di deratizzazione vengono svolte con i sistemi canonici previsti dalla legge e in linea con quanto previsto dal Regolamento comunale e certamente la presenza dei gatti non può essere considerata motivo di impedimento ad un importante intervento di igiene pubblica che non è rimandabile".

 

Il Sindaco Leoluca Orlando annuncia il pugno duro e non sembra essere intenzionato a tollerare comportamenti minacciosi che possano rallentare quegli interventi di disinfestazione e deratizzazione necessari a garantire pulizia e  igiene dei luoghi pubblici della città di Palermo. Le Ragioni del primo cittadino appaiono inoppugnabili quanto l'importanza di cercare una soluzione che eviti una sicura morìa di animali del tutto incolpevoli.