VITERBO: VILLA LANTE CHIUSA NEI POMERIGGI DEL 1 E 2 NOVEMBRE

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Viterbo – “La burocrazia ha colpito ancora”. Questo il commento del sindaco Leonardo Michelini in merito alla chiusura pomeridiana di Villa Lante nei giorni festivi del 1 e del 2 novembre. “La mancanza di personale dipendente della Soprintendenza non consente di poter garantire l'apertura della Villa per l'intera giornata festiva – ha aggiunto il primo cittadino -. Nonostante la disponibilità mostrata dal Comune nel voler integrare le risorse umane della Soprintendenza con personale dell'associazione Pro Loco di Bagnaia, soluzione adottata con successo in questi ultimi mesi, purtroppo non è più possibile proseguire con questa modalità”. Proprio dalla Soprintendenza, organo deputato alla gestione della Villa, è infatti arrivata una nota che segnala l'impossibilità di disporre del numero minimo di dipendenti da assegnare a Villa Lante nei giorni festivi ai quali affiancare i componenti della locale Pro Loco. L'amministrazione comunale però non demorde e sollecita il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo. È di ieri sera infatti la telefonata del sindaco Michelini al soprintendente per i Beni Architettonici e Paesaggistici Giorgio Palandri. “Il Comune è a disposizione per trovare una soluzione – ha confermato il primo cittadino al soprintendente – qualunque essa sia, pur di garantire l'apertura pomeridiana festiva di Villa Lante”.

 




VITERBO STADIO COMUNALE: LAVORI IN CORSO PER L'ENRICO ROCCHI

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Viterbo
– Lavori in corso allo stadio comunale Enrico Rocchi per la rigenerazione del tappeto erboso e la realizzazione del nuovo impianto di irrigazione. Ieri mattina, sul posto, il sindaco Leonardo Michelini e il consigliere delegato allo Sport Sergio Insogna. “L'intervento – ha spiegato il delegato Insogna – sarà ultimato nelle prossime settimane, in modo da garantire la fruibilità del campo entro l'inizio della prossima stagione calcistica. Nel mentre, nei prossimi giorni, procederemo alla firma della convenzione tra il Comune di Viterbo e la società Viterbese Castrense, all'interno della quale è inserito anche l'intervento in corso d'opera”. “I lavori al campo sportivo Rocchi stanno procedendo nel migliore dei modi – ha aggiunto il sindaco Michelini -. L'impianto, anche a seguito della promozione della squadra della nostra città, necessita di alcuni interventi. Tra questi, quello riguardante il manto erboso. Stiamo inoltre valutando la possibilità di recuperare un ulteriore spazio all'interno dell'impianto sportivo, da anni abbandonato e non sfruttato. Un'area di rispetto che si trova a pochi metri dall'ingresso di via della Palazzina che, se recuperata, potrebbe essere utilizzata per finalità sportive”. Sul posto ieri mattina, insieme al sindaco Michelini e al delegato Insogna, anche Michele Ranucci, legale della società Viterbese Castrense e Alessandro Zannoni, titolare della ditta che sta effettuando i lavori di rigenerazione al manto erboso.
 




VITERBO VILLA BUON RESPIRO: SINDACO E CONSIGLIO COMUNALE CON I LAVORATORI

Redazione
Viterbo
– “Per Villa Buon Respiro e per i lavoratori che vi sono impiegati voglio garantire il mio impegno. Un impegno che è stato confermato recentemente anche dall'intero consiglio comunale”. Con queste parole il sindaco Leonardo Michelini ribadisce la sua collaborazione e la sua disponibilità per contribuire alla risoluzione di questa annosa vicenda che vede coinvolta una delle strutture sanitarie di eccellenza del nostro territorio. La Regione Lazio sta affrontando in questi giorni la complessa situazione riguardante Villa Buon Respiro, sia in termini autorizzativi sia in termini di accreditamenti. Elementi necessari per consentire alla struttura di proseguire con i servizi sanitari previsti, ma anche poter procedere alla regolarizzazione di gran parte di quanto dovuto all'azienda, a partire dal novembre 2012. Nella riunione tecnica dello scorso 22 aprile tra la Regione Lazio e il San Raffaele, azienda che gestisce Villa Buon Respiro, sono stati definiti alcuni principi guida. Nei prossimi giorni si dovrebbe giungere a una definizione conclusiva della vicenda. “É veramente auspicabile – ha aggiunto il sindaco Michelini – che si ponga finalmente fine al perdurare troppo a lungo di una situazione regionale, lasciata irrisolta, e non dipendente dall'amministrazione Zingaretti. L'amministrazione Zingaretti sta invece individuando una soluzione che, ci auguriamo tutti, possa in breve tempo riportare alla normalità la struttura sanitaria di Villa Buon Respiro e soprattutto a una stabilità lavorativa per chi vi opera all'interno. Va dato comunque atto al senso di rensponsabilità dimostrato in questo difficile e lungo periodo da parte dei lavoratori che hanno sempre garantito un servizio sanitario di alto livello professionale nei confronti di ogni singolo paziente che ogni giorno si affida alla struttura”. Leonardo Michelini ci tiene a ribadire il suo impegno. “Sarò sempre in prima linea – ha concluso il primo cittadino – sia per il futuro lavorativo dei dipendenti, ma anche per gli assistiti che hanno tutto il diritto di poter usufruire di strutture d'eccellenza sul nostro territorio come questa di Villa Buon Respiro. Un ringraziamento lo rivolgo inoltre al prefetto Scolamiero che, anche in questa situazione, non ha fatto mancare il suo prezioso sostegno”.

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VITERBO: E' BAGARRE TRA PROVINCIA E COMUNE SULLA QUESTIONE RIFIUTI

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Viterbo – Il vicepresidente della Provincia con delega all’Ambiente Paolo Equitani replica al sindaco di Viterbo Leonardo Michelini che ha parlato di ritardi di Palazzo Gentili nello svolgimento dei controlli presso la discarica di Monterazzano. “Michelini non prenda in giro le persone – replica Equitani – la Provincia i controlli li ha svolti regolarmente, senza nessun ritardo; non appena ha accertato che Ecologia Viterbo aveva superato il quantitativo annuo consentito e che parte dei rifiuti di Roma dopo il trattamento meccanico e biologico erano finiti in discarica, ha prontamente informato l’autorità giudiziaria e diffidato il commissario Sottile dal continuare il conferimento. Qui il problema è solo ed esclusivamente politico. Il Comune era stato informato preventivamente dallo stesso Sottile, prima telefonicamente e poi per fax, che parte dei rifiuti romani sarebbero stati abbancati a Monterazzano. E smettiamola di giocare con le parole. Abbancare è un termine tecnico che viene usato per specificare lo stoccaggio dei rifiuti presso un determinato sito. Scaricare sulla Provincia la responsabilità di un ritardato controllo è assurdo e dimostra l’incapacità di Michelini e dell’Amministrazione comunale di trovare giustificazioni plausibili ad un comportamento, il loro, omissivo e superficiale. Resta il fatto che se la Provincia non avesse denunciato il tutto pubblicamente, il Comune avrebbe continuato a far finta di non sapere. E allora caro sindaco – conclude Equitani – ammetta le sue responsabilità ed eviti di trasformare una situazione molto seria in una commedia. L’auspicio è che, quanto avvenuto, le possa servire da lezione per il futuro e possa sensibilizzarla su quella necessaria responsabilità politica ed amministrativa che dovrebbe portarla a tutelare sempre gli interessi del territorio e dei suoi abitanti”. 
 




VITERBO: A PALAZZO DEI PAPI SI PARLA DI GEOLOGIA

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Viterbo – All’appuntamento, organizzato dall’Ordine presieduto da Roberto Troncarelli, parteciperanno numerosi enti regionali ed esperti del settore. Presenti anche il sindaco di Viterbo Leonardo Michelini e il presidente della Provincia di Viterbo Marcello Meroi

Rocce e terre da scavo tra caos normativo e necessità di un “riciclo” virtuoso. Dal 21 agosto 2013  è nuovamente cambiata la legislazione nazionale di riferimento per utilizzare come sottoprodotti i materiali da scavo di tutti i cantieri e per migliaia di imprese edili, polmoni imprenditoriali del Lazio e del Bel Paese, il rimescolamento normativo ha portato difficoltà di interpretazione e disorientamento diffuso, anziché semplificazioni e certezze nelle procedure. In che modo la destinazione di riutilizzo delle rocce e terre da scavo sarà corretta, certa e determinata? In che modo l’utilizzo non comporterà rischi per salute e ambiente rispetto alle normali materie prime? Come la nuova normativa persegue obiettivi di rispetto del paesaggio, salubrità dei processi e snellimento burocratico? Queste alcune delle domande che si pongono cittadini e addetti ai lavori. Domande a cui l’Ordine dei Geologi del Lazio tenterà di dare risposte chiare e precise in occasione del convegno istituzionale “Terre e rocce da scavo: normativa, procedure tecniche e autorizzative, aspetti gestionali”, che si svolgerà venerdì 20 dicembre dalle ore 15 al palazzo dei Papi – sala Alessandro IV, in piazza San Lorenzo a Viterbo.

“La necessità di fornire agli operatori del settore uno strumento funzionale a una corretta applicazione della norma sulla gestione di terre e rocce da scavo – dice il presidente dell'Ordine dei Geologi Lazio, Roberto Troncarelli – ha suggerito l’opportunità di organizzare una giornata di aggiornamento, nella quale verranno presentati anche casi reali di applicazione delle procedere introdotte”. Tale opportunità nasce alla luce delle recenti modifiche normative che hanno costretto liberi professionisti, imprese e funzionari pubblici addetti – Arpa Lazio, Comuni e Province – a reimpostare le modalità di elaborazione e valutazione delle procedure gestionali dei materiali. Realtà che tira in ballo il rispetto dell’ambiente e la tutela della salute collettiva. “Lo scopo – continua Troncarelli – è fornire una chiave per un corretto orientamento, a chi “lavora” nel settore, nell’ambito di un quadro normativo articolato e talora di dubbia interpretazione e consentire il reale perseguimento degli obiettivi di salubrità del territorio”. L’importante appuntamento è patrocinato da Provincia di Viterbo, Comune di Viterbo, Corpo Forestale dello Stato, Ordine degli Ingegneri di Viterbo, Ordine degli Architetti di Viterbo, Ordine degli Agronomi e Forestali di Viterbo, Ordine dei Geometri di Viterbo e Arpa Lazio. Inoltre presenzieranno il presidente della Provincia di Viterbo, Marcello Meroi, il sindaco di Viterbo, Leonardo Michelini, mentre per il Consiglio Nazionale dei Geologi, Eugenio Di Loreto.
 




VITERBO ARSENICO, IL SINDACO MICHELINI: “I DEARSENIFICATORI NON SONO LA SOLUZIONE DEFINITIVA”

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Viterbo – “Con il problema arsenico il territorio ha perso una battaglia”. Lo ha detto ieri mattina il sindaco Leonardo Michelini durante il suo intervento al convegno presso l'aula magna dell'Università degli Studi della Tuscia.  “I dearsenificatori – ha aggiunto il primo cittadino –  non sono l'unica soluzione possibile per la risoluzione di questa emergenza. Una criticità che si trascina da anni. Oggi, probabilmente, a bocce ferme, avremmo potuto fare anche scelte diverse. Lo dico in maniera apolitica. I dearsenificatori sono necessari in quei territori dove la risorsa idrica risulta carente e solo di un tipo: cioè con l'arsenico. A Viterbo l'acqua proprio non manca. Questi impianti inoltre, una volta realizzati non hanno un ciclo vita particolarmente lungo. Non solo. I notevoli costi di manutenzione vanno fortemente a gravare sui bilanci delle amministrazioni e sulle bollette. È evidente che ci troviamo a gestire una situazione particolarmente complessa. Di fronte a un problematica come questa ogni istituzione deve contribuire con le proprie competenze. L'ateneo potrà garantire quell'indispensabile contributo scientifico a soluzione di questa criticità, attraverso accurati studi e monitoraggi. L'Università è la prima sentinella del nostro territorio. La specificità di questo ateneo può essere determinante e al centro di una politica regionale – ha concluso il sindaco Michelini -. Alla Regione dobbiamo proporre soluzioni alternative, meno onerose, scaturite da attente ricerche e analisi scientifiche”. Ad aprire il convegno di ieri mattina, dal titolo Arsenico: aspetti biomedici, agroalimentari e idrogeologici è stato il professor Raffaele Saladino. Al tavolo dei relatori, oltre al sindaco Michelini, il rettore dell’Università della Tuscia Alessandro Ruggieri, il presidente della Provincia Marcello Meroi. Tra gli interventi anche quello del consigliere regionale Riccardo Valentini e del professor Onofri, docente Unitus, direttore del dipartimento di Scienze Biologiche. Presente anche il prefetto di Viterbo Antonella Scolamiero. La problematica dell'arsenico è stata poi trattata dagli esperti relatori che ne hanno analizzato i diversi aspetti, legati all'organismo umano, alla catena alimentare e all'assetto idrogeologico del territorio.
 




VITERBO, SMALTIMENTO RIFIUTI ROMA CAPITALE: IL SINDACO MICHELINI ALLERTA LA POLIZIA LOCALE

di Leonardo Michelini sindaco di Viterbo

Viterbo – Abbiamo appreso oggi la notizia dello smaltimento dei rifiuti di Roma Capitale presso la discarica di Monterazzano. Se ciò corrispondesse a verità e fosse avvenuto senza l'autorizzazione delle autorità competenti (Commissario della gestione dei rifiuti della provincia di Roma e Regione Lazio), ci troveremmo di fronte a una grave irregolarità. Questa amministrazione, da parte sua, si è già messa in contatto con l'assessore regionale Civita e conta di avere notizie nella giornata di domani. Si riserva inoltre di approfondire la problematica in tutte le sedi per tutelare il territorio. La Polizia locale è stata già allertata per i controlli sul posto.




VITERBO, ARSENICO: NUOVA ORDINANZA DI NON POTABILITA'

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Viterbo – A seguito della scadenza della deroga da parte dell'Istituto Superiorie di Sanità fissata per il 31 ottobre 2013, il sindaco di Viterbo Leonardo Michelini, dopo aver preso atto delle analisi effettuate dalla Ausl, ha firmato l'ordinanza n. 91, con la quale si limita fortemente l'uso delle acque con concentrazione di arsenico superiore ai 20 microgrammi per litro, riducendo l'utilizzo per gli impianti tecnologici e per l'igiene domestica. Nello specifico, dalle recenti analisi della Ausl riguardanti gli impianti di dearsenificazione sul nostro territorio comunale, risulta che l'impianto di Canale (e la connessa rete idrica Tobia-Carcarelle) stia funzionando ed eroga acqua con concentrazione di arsenico pari a 4 microgrammi per litro e quindi al di sotto della soglia prevista per legge.

Tuttavia, a titolo cautelativo, per l'utilizzo dell'acqua si sta attendendo da parte della Regione Lazio la formalizzazione della presa in carico dell'impianto da parte del soggetto gestore.
Per quanto riguarda invece l'impianto di Pidocchio, anche questo ormai ultimato, si resta in attesa dei prossimi campionamenti da parte della Ausl, in quanto le ultime analisi (23 microgrammi per litro) risultanto antecedenti all'entrata in funzione dell'impianto.
 




VITERBO, BOTTA E RISPOSTA TRA SINDACO E CONSIGLIERE BUZZI

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Viterbo – In merito alla nota del consigliere Buzzi, con la quale definisce assurdo il conferimento di un incarico esterno per la valutazione dello stadio Rocchi, il sindaco di Viterbo Leonardo Michelini dichiara: 

"Con il recesso unilaterale da parte dell'A.S. Viterbese Calcio, risalente alla scorsa estate, il Settore Sport chiese al Settore Lavori Pubblici una verifica sullo stato dello stadio comunale. Anche se più volte invitata a intervernire alla constatazione, la stessa Società non si è mai presentata, né tantomeno si è resa reperibile. Si decise pertanto di procedere in forma unilaterale. Dopo un iniziale sopralluogo di un tecnico comunale, il dirigente del Settore Lavori Pubblici ritenne opportuno nominare un esterno, esperto in ingegneria elettrotecnica, in quanto si era ravvisato che le maggiori problematiche riguardavano la manutenzione all'impiantistica elettrica e in quanto il Comune non risultava dotato di tale professionalità. La relazione prodotta dal tecnico rilevò un danno di 32.508,42 euro. Sulla base di questo dato emerso si richiese alla Società, tuttora esistente, il rimborso di tale danno e il pagamento di 102.223,24 euro, somma corrispondente alle mancate opere di miglioria, per le quali la stessa A.S. Viterbese Calcio si era impegnata contrattualmente.

La Società non ha fornito risposte. Il Comune si è quindi rivolto all'istituto assicurativo che aveva emesso le polizze fideiussorie. La risposta è arrivata dal curatore fallimentare dell'istituto assicurativo, che ha invitato il Comune a insinuarsi nell'asse fallimentare, in quanto il Tribunale di Benevento ha dichiarato il fallimento dell'istituto stesso. La relazione tecnica è quindi elemento indispensabile per l'azione legale che il Comune di Viterbo sta intraprendendo. A questo punto, come sindaco, chiedo lumi sul da farsi anche al consigliere Buzzi e se è il caso di stigmatizzare quanto fatto dalla precedente amministrazione, continuando con la sterile e improduttiva polemica".




VITERBO: SINDACO ED EX SINDACO TAGLIANO IL NASTRO ALL'INAUGURAZIONE DEL NUOVO PARCO ROBINSON

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Viterbo – Inaugurato il Parco Robinson. Al taglio del nastro, avvenuto nella mattinata di sabato 12 ottobre, ha provveduto il sindaco di Viterbo Leonardo Michelini insieme al suo predecessore Giulio Marini.

I lavori al parco pubblico ubicato tra via A. Volta e via D. Corvi al quartiere Pilastro erano stati avviati infatti lo scorso anno dalla precedente amministrazione.

Alla cerimonia di inaugurazione anche gli assessori Ricci, Valeri, Barelli, il presidente del consiglio comunale Rossi e gran parte dei consiglieri comunali di Palazzo dei Priori. Presenti anche molti abitanti del quartiere, interessati al nuovo look del parco.

Nuova illuminazione, nuovo arredo urbano e nuova pavimentazione. Il sindaco Michelini, subito dopo il taglio del nastro, ha provveduto a scoprire la targa con la dedica alla memoria di Peppino Impastato e a tutte le vittime della mafia. L'intitolazione del parco è stata approvata lo scorso settembre in consiglio comunale a seguito della mozione presentata da alcuni consiglieri di maggioranza.

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12/10/2013 VITERBO: FINITO IL RESTYLING DI PARCO ROBINSON. QUESTA MATTINA SI INAUGURA


 




VITERBO, EMERGENZA ARSENICO: IL SINDACO MICHELINI SCRIVE A TALETE

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Viterbo – Gestione e manutenzione dearsenificatori e riduzione della bolletta per la fornitura del servizio idrico, la Regione si faccia carico dei costi derivanti da tali interventi. Questi i due punti evidenziati dal sindaco di Viterbo Leonardo Michelini nella lettera inviata quest'oggi al presidente della Talete Marco Fedele. Il documento fa seguito a quanto già anticipato dal primo cittadino lunedì scorso, nell'ambito dell'assemblea Talete e quanto dichiarato alle telecamere di Striscia la Notizia nei giorni scorsi.

“L'intervento economico della Regione Lazio per la copertura delle spese di manutenzione dei dearsenificatori – si legge nella lettera – sia quelli già realizzati, sia quelli di futura realizzazione, sarebbe di fondamentale importanza, soprattutto in un momento di difficoltà economica come questo che anche Talete sta attraversando”. Ma il sindaco rilancia e chiede l'intervento della Regione anche per un altro aspetto, quello legato alla riduzione della tariffa. “Le limitazioni all'utilizzo dell'acqua – spiega Michelini – imposte dalla normativa vigente sia per l'uso potabile che per l'uso alimentare, non consentono all'utenza di poter fruire pienamente di un servizio che a oggi viene pagato invece nella sua totalità. Per questo motivo, proprio per il parziale utilizzo dell'acqua nelle zone interessate dalla presenza di arsenico, con concentrazione superiore a 10 microgrammi/litro, ritengo sia necessario valutare concretamente una riduzione della tariffa in proporzione all'effettivo consumo umano procapite.
E anche in questo caso la Regione Lazio dovrebbe farsi carico della quota risultante dal mancato introito per la società Talete, somma derivante dalla decurtazione del canone all'utenza interessata dalla presenza di arsenico. Una soluzione – spiega ancora il sindaco Michelini nella nota – che eviterebbe anche alla stessa Talete di dover sostenere un onere aggiuntivo, conseguenza naturale del mancato guadagno per l'erogazione del servizio”.