GENOVA: CEDE UNA DIGA. LIGURIA INVASA DAL PETROLIO

A.B.
 
Genova – La Liguria piange le sue acque pure è cristalline ormai impregnate di petrolio. Domenica scorsa, a causa dell’innalzamento del corso d’acqua dovuto alle piogge, ha ceduto una diga di contenimento sul torrente Polcevera, costituita da terra e sacchi di sabbia che servivano per contenere il greggio dell’oleodotto Iplom che è invece fuoriuscito. Gianni Crivello, assessore comunale alla Protezione civile, ha riferito “Speriamo che reggano le panne oceaniche”. I tecnici hanno inoltre aperto un altro argine per evitare l’innalzamento ulteriore del torrente. Il rischio attuale è che il greggio possa riversarsi in mare, poiché l’onda di greggio si è espansa verso Ponende e ha raggiunto la costa davanti a Loano. Il problema maggiore rimane quello della sacca di petrolio sul versante Pianego, su cui però non si può lavorare poiché l’area è sequestrata dalla magistratura. Altre due dighe sono state aperte per evitare che il materiale defluisse con violenza. Si apprende inoltre che la pioggia è cessata e presto verranno chiuse le briglie. La città rimane in allerta gialla e sono state poste delle panne di contenimento per impedire al greggio l’accesso al mare. Quelle oceaniche sono rimaste posizionate, quelle poste in prossimità della digha sono state invece trascinate via.  I lavori proseguono senza sosta e si sta cercando di ripristinare inoltre gli sbarramenti di terra e ghiaia in prossimità del ponte Pieragostini, a circa 300 metri dalla foce del Pocevera. Crivello ha aggiunto inoltre “La situazione è complicata, non sappiamo quanto greggio potrà finire in mare. La Capitaneria di porto è riunita per l'emergenza ed ha dichiarato lo stato di emergenza locale”. 
 
Stamani si è nuovamente riunito il tavolo operativo presieduto dal prefetto Fiamma Spena sullo sversamento del greggio in Liguria. Secondo i dati forniti durante la riunione al momento è stato recuperato circa il 95% del materiale libero inquinato pari a 450 metri cubi del petrolio sversato. Dalla Capitaneria di porto l'aggiornamento parla di ritiro dei mezzi antinquinamento dalla zona tra Loano e Albenga perché il materiale iridescente e visibile si è completamente disperso in modo completo. Resta qualche piccola area iridescente nella zona davanti a Genova Pegli e lì si sono concentrati i vessel della Castalia. Nel pomeriggio, il governatore Toti e l'assessore regionale all'ambiente Giampedrone effettueranno un altro sopralluogo alla foce del Polcevera.

Toti, emergenza finirà anche a Genova
– "L'emergenza è finita a Savona. Presto finirà anche nel porto di Genova. Ho parlato con l'Ammiraglio Pettorino: la situazione volge al sereno". Lo scrive il governatore della Liguria Giovanni Toti sul suo profilo facebook aggiungendo: "Oggi la Liguria è bellissima".

Era già tutto previsto: la pioggia, l'innalzamento del Polcevera, il rischio calcolato che dalla rete di barriere sifonate e panne oceaniche alla foce qualche ulteriore tonnellata di quelle 500 uscite dalla condotta del greggio della Iplom potesse ancora scendere in mare. E se la prima parte della previsione si è avverata – pioggia, innalzamento a +24 cm del livello del torrente e, soprattutto, una barriera di contenimento spazzata via – le conseguenze non sono state così totalmente nefaste: in mare, quel greggio opalino che galleggia sul Polcevera non c'è finito.