NEMI, GRANDE PARTECIPAZIONE PER L'EVENTO SUI DIRITTI UMANI PROMOSSO DA INSIEME PER NEMI

Normal 0 14 false false false MicrosoftInternetExplorer4

/* Style Definitions */ table.MsoNormalTable {mso-style-name:"Tabella normale"; mso-tstyle-rowband-size:0; mso-tstyle-colband-size:0; mso-style-noshow:yes; mso-style-parent:""; mso-padding-alt:0cm 5.4pt 0cm 5.4pt; mso-para-margin:0cm; mso-para-margin-bottom:.0001pt; mso-pagination:widow-orphan; font-size:10.0pt; mso-ansi-language:#0400; mso-fareast-language:#0400; mso-bidi-language:#0400;}

Redazione

Nemi (RM) – Grande successo per l’evento di Insieme per Nemi che sabato 29 giugno ha spalancato i portoni dello splendido Palazzo Ruspoli per accogliere la proiezione del film “Free China: Il coraggio di credere”.

L’evento organizzato grazie all’associazione Lions Club Host Velletri è stato un importantissimo momento di riflessione di grande rilievo per il nostro Paese in merito alla pratica immorale di espianti di organi che sta avvenendo in Cina e che rappresenta un'atrocità di indicibile violenza di fronte alla quale il mondo Occidentale non può rimanere in silenzio.

A dare il benvenuto a tutti i graditissimi ospiti è stato il consigliere comunale ed ex sindaco di Nemi Cinzia Cocchi (Insieme per Nemi) la quale, a nome dell’intero gruppo, ha ringraziato lo sponsor, Associazione Lions Club Velletri Host in persona del suo Presidente, Dott.Francesco Di Martino, presente all'evento, nonché l' Associazione Fallum Daffa, rappresentata da Francesca Rotondi, e Costantin operatore della NTD. 

Il Dott. Andrea Lorini, capo redattore del giornale on line Epoc Time, ha illustrato con particolare maestria e competenza il contenuto del film "Free China il coraggio di credere".

Il film si concentra sulla vita di due persone che erano l’obiettivo di una delle campagne politiche più estreme del Partito di recente memoria; dopo un giro cominciato a Los Angeles il 31 maggio, ha aperto al pubblico per proiezioni teatrali a New York lo scorso 7 giugno.

Il film è stato mostrato solo in eventi privati – quattrocento, secondo le stime dei produttori – in tutto il mondo, tra cui campus universitari, uffici aziendali e uffici governativi. Se non facciamo qualcosa per fermare tutto questo, non saprei come potremmo affrontare i nostri figli tra qualche anno quando ci chiederanno: “Perché non avete fatto nulla?” Jennifer Zeng, protagonista del film.

Il documentario esplora le storie di Jennifer Zeng e del Dr. Charles Lee, entrambi incarcerati e torturati in Cina per il loro credo nel Falun Gong, una pratica spirituale diventata popolare nel Paese durante gli anni 90, ma che è gravemente perseguitata dal 1999.

Sin dal suo debutto nell’aprile 2012 al Palm Beach International Film Festival, il film è stato premiato nel circuito dei film festival, tra cui il 45° WorldFest Houston International Film Festival, e l’American Insight Free Speech Film Festival. Ha vinto i migliori premi della sua categoria all’Awareness Film Festival a West Hollywood, a maggio dell’anno scorso. Il produttore esecutivo Kean Wong ha detto che il giro teatrale ha un doppio scopo: parte di esso è preparare la strada per le nomine all’Oscar, e l’altro è aiutare a far crescere un movimento globale che si appellerà all’umanità per i diritti umani di tutte le persone in Cina.. 

Dopo la proiezione, durata circa un'ora, le numerose persone presenti all’evento hanno, con molta sensibilità, esternato le proprie impressioni. Data la drammaticità di quanto visto ed ascoltato, si è percepita una sensazione generale di stupore e, al contempo, di grande senso di solidarietà per tutti coloro che in Cina dimostrano di credere con coraggio alla possibilità di rivendicare i diritti civili calpestati.

L’Avvocato Alessandro Biaggi, ex sindaco di Nemi,  ha auspicato che la globalizzazione dei mercati che hanno consentito alla Cina di affermarsi tra le economie più forti al livello mondiale, riesca ad ottenere, in tema di diritti civili, lo stesso risultato di trasformazione rispetto ad una società fondata su di un capitalismo di stato ormai anacronistico e non più tollerabile.

La Dott.ssa Giulia Amici, specializzata in lingue orientali, la quale ha soggiornato per molti anni in Cina, ha parlato di un regime capillare di polizia che sostanzialmente ha privato e priva i cittadini di tutte le libertà fondamentali. Una testimonianza che viene da chi ha vissuto come ospite nelle famiglie ed ha studiato nella scuola pubblica, così da poter cogliere tutti gli aspetti di una società che è per noi paradossale, incomprensibile e, comunque, inaccettabile.

Laura Borgognoni, tra le promotrici dell'organizzazione dell'evento di Insieme per Nemi, ha riflettuto sulla seguente ipotesi: come avrebbe reagito una persona come lei, vissuta e cresciuta nell'attuale società italiana libera, nell’asfissiante contesto della realtà cines? Avrebbe avuto il coraggio di credere di poter opporsi con la stessa determinazione dei dissidenti presentati nel film proiettato?

Cinzia Cocchi ha infine interpretato il senso di frustrazione avvertito dai presenti alla proiezione, riflettendo sul fatto che qualche volta il silenzio può essere più forte di ogni altra esternazione.

Gli ospiti hanno lasciato numerose e toccanti testimonianze nel quaderno delle presenze. Una tangibile prova di condivisione rispetto ai temi della convivenza civile e del rapporto con l' Autorità dello Stato.




NEMI, VIOLAZIONE DIRITTI UMANI: TUTTO PRONTO PER LA PROIEZIONE DEL FILM “FREE CHINA: IL CORAGGIO DI CREDERE”

A.P.

Nemi (RM) – Il 29 giugno a Nemi la proiezione del film “Free China: Il coraggio di credere”.

L’evento organizzato in collaborazione con  “Insieme per Nemi” e l’associazione Lions Club Host Velletri sarà un momento di riflessione di grande importanza per il nostro Paese in merito alla pratica immorale di espianti di organi che sta avvenendo in Cina e che rappresenta un'atrocità di indicibile violenza di fronte alla quale il mondo Occidentale non può rimanere in silenzio.

Free China: Il coraggio di credere:

Il film si concentra sulla vita di due persone che erano l’obiettivo di una delle campagne politiche più estreme del Partito di recente memoria; dopo un giro cominciato a Los Angeles il 31 maggio, ha aperto al pubblico per proiezioni teatrali a New York lo scorso 7 giugno. 

Il film è stato mostrato solo in eventi privati – quattrocento, secondo le stime dei produttori – in tutto il mondo, tra cui campus universitari, uffici aziendali e uffici governativi. Se non facciamo qualcosa per fermare tutto questo, non saprei come potremmo affrontare i nostri figli tra qualche anno quando ci chiederanno: “Perché non avete fatto nulla?” Jennifer Zeng, protagonista del film.

Il documentario esplora le storie di Jennifer Zeng e del Dr. Charles Lee, entrambi incarcerati e torturati in Cina per il loro credo nel Falun Gong, una pratica spirituale diventata popolare nel Paese durante gli anni 90, ma che è gravemente perseguitata dal 1999.

Sin dal suo debutto nell’aprile 2012 al Palm Beach International Film Festival, il film è stato premiato nel circuito dei film festival, tra cui il 45° WorldFest Houston International Film Festival, e l’American Insight Free Speech Film Festival. Ha vinto i migliori premi della sua categoria all’Awareness Film Festival a West Hollywood, a maggio dell’anno scorso. Il produttore esecutivo Kean Wong ha detto che il giro teatrale ha un doppio scopo: parte di esso è preparare la strada per le nomine all’Oscar, e l’altro è aiutare a far crescere un movimento globale che si appellerà all’umanità per i diritti umani di tutte le persone in Cina.

«Abbiamo compreso, non è solo un film, è quello che fai con il film», ha detto in un’intervista nel suo ufficio di Manhattan. «Sapevamo che questo film poteva davvero fornire gli strumenti per rafforzare migliaia di attivisti in tutto il mondo che vogliono sostenere libertà più grandi in Cina».

Mentre diffonde la consapevolezza in tutto il mondo, Wong ha inoltre in programma un satellite e delle trasmissioni Internet in Cina. Questo, spera, avrà una «reazione a catena», inspirando la gente in Cina a lottare per la giustizia e la libertà.

Jennifer Zeng, protagonista del film, ha detto che dato il ruolo della Cina nel mondo, quello che accade all’interno del Paese in questi giorni è un problema di tutti. «Se non facciamo qualcosa per fermare tutto questo, non saprei come potremmo affrontare i nostri figli tra qualche anno quando ci chiederanno: “Perché non avete fatto nulla?”».

Charles Lee ha fatto leva sul suo coinvolgimento nella produzione per aiutare a raccontare al Governo Usa la «vera natura del Partito comunista cinese», così i funzionari americani saranno meglio preparati per avere a che fare con le loro controparti cinesi.

Quando era imprigionato, Lee era forzato a fare pantofole di Homer Simpson e altri ciondoli da esportazione per Paesi come gli Stati Uniti. Ritiene che aneddoti come quello porteranno a casa la realtà della persecuzione sancita dallo Stato in Cina. «C’è il lato oscuro» della Cina, ha detto Wong. «Il regime utilizza persecuzione, violenza e menzogne come meccanismo per generare paura in tutta la popolazione». «Lo scopo, dice, è impedire alla gente di lottare per la giustizia».

Wong spera che la visita di Xi Jinping sarà collegata con le preoccupazioni sugli abusi dei diritti umani in Cina.

Free China è stato prodotto con la collaborazione di Ntd Television, un servizio di comunicazione indipendente in lingua cinese con sede a New York, con la quale Kean Wong è affiliato, e con World2Be Productions, una compagnia fondata dal regista Michael Perlman, che ha inoltre diretto Tibet: Al di là della paura.

I realizzatori si sono fatti strada fino ad ora nei loro sforzi per portare l’attenzione del pubblico per i diritti umani in Cina.

 

LEGGI ANCHE:

PARTITO COMUNISTA CINESE: LA PERSECUZIONE DEI CINESI, VITTIME DEGLI ESPIANTI DI ORGANI