MOSTRO DI FOLIGNO: LUIGI CHIATTI ESCE DAL CARCERE

di Angelo Barraco
 
Perugia – Il mostro di Foligno ha finito di scontare la sua pena e da oggi, per circa 3 anni, sarà ospite della residenza per l’esecuzione delle misure cautelari a Carroponte. Luigi Chiatti dovrà trascorrere i prossimi tre anni della sua vita in questa casa di cura per terminare la detenzione a seguito della condanna inflittagli dalla corte d’assise di appello di Perugia che lo ha condannato nel 1996 a 30 anni per gli omicidi del piccolo Simone Allegretti di 4 anni e di Lorenzo Paolucci di 13 anni. La decisione di far trascorrere un ulteriore periodo detentivo all’uomo è stata presa dai giudici qualche mese fa a seguito dell’accertamento della pericolosità sociale di Chiatti. L’uomo, durante il periodo detentivo, non ha mai provato dispiacere per i fatti brutali ed efferati che ha commesso e per tale motivo è stato riconosciuto “socialmente pericoloso”. E’ stato arrestato nell’agosto del 1993 e confessò subito l’omicidio del piccolo Lorenzo e successivamente quello di Simone. La struttura che lo ospiterà è stata inaugurata lo scorso 23 luglio e l’arrivo di Chiatti è previsto per domani. I periti del tribunale ritengono che l’uomo debba sottoporsi a cure farmacologiche per il suo “disturbo delirante” ma lui ha sempre rifiutato le cure. I periti ritengono comunque che Chiatti potrebbe agire ancora, non necessariamente contro bambini ma anche contro adulti. 
 
 
Gli omicidi del Mostro di Foligno . Il 4 ottobre del 1992 sparì Simone Allegretti e di lui si persero le tracce. Il suo cadavere venne ritrovato due giorni dopo vicino al luogo da dove era comparso, ovvero la campagna tra Foligno e Bevagna. Poco prima che fosse ritrovato il cadavere, in una cabina telefonica nel centro di Foligno fu trovato un biglietto che rivendicava l’omicidio. Il biglietto forniva dettagli su come era vestita la vittima e sul luogo in cui si trovava il cadavere. Nel biglietto c’era scritto inoltre che il mostro avrebbe colpito ancora. La questura di Perugia attivò subito un numero verde. La vicenda creò anche la presenza di mitomani che entrarono ed uscirono nella vicenda, uno addirittura si suicidò. Il 7 agosto del 1993 il mostro ha colpito ancora e ha ucciso a Lorenzo Paolucci di 13 anni. Questa volta il suo corpo è stato ritrovato poco dopo il delitto e vicino la casa di Chiatti. Le tracce portavano nella sua casa, Chiatti confesso il delitto e si attribuì anche il primo.