M5s: dove è finita l'onestà intellettuale?


di Ninco Nanco

 

Non si sa quanto Beppe Grillo sia consapevole che anche il carro del Movimento rischia di far salire avventurieri della politica, incuranti delle idee e dei principi sui quali esso si fonda. Anche tra i pentastellati cominciano a serpeggiare le logiche di potere e di poltrone, in barba a tutte le regole e diktat imposti dal regolamento.
Un sistema di controllo dei sostenitori e dei candidati che pretende di essere un modello di perfezione, ma che in realtà rischia di diventare diabolico e inattendibile: Rousseau è la piattaforma che certifica gli attivisti, ma che non rispecchia la sbandierata trasparenza, in quanto il numero degli iscritti è verificabile solo dai gestori della piattaforma e l'iscrizione ad essa non certifica sicuramente la moralità degli aderenti. I meetup degli attivisti, che si spendono in nome delle idee del Movimento, sono una miriade sparsa su tutto il territorio nazionale, spesso sono tenuti da pochissime persone che fanno fatica a raggruppare un numero di adesioni significativo e spesso non riescono neanche a creare liste elettorali. …

[ESTRATTO DALL'ARTICOLO DE L'OSSERVATORE D'ITALIA VIRTUAL PAPER – PER LEGGERE L'ARTICOLO COMPLETO CLICCARE QUI PER APRIRE L'EDIZIONE DEL GIORNALE E ANDARE A PAG. 1 E PAG. 2]