LAZIO, RIFIUTI: L'EUROPA A OTTOBRE A PIAN DELL'OLMO, RIANO E MALAGROTTA PER VEDERCI CHIARO

[In fondo all'articolo il video presente sulla Tv dell'Europarlamento]

 

Redazione

Una missione di eurodeputati della commissione Petizioni del Parlamento Ue, presieduta da Erminia Mazzoni (Pdl), si rechera' dal 29 al 31 ottobre a Roma e Napoli per esaminare la situazione rifiuti nelle due regioni. Nel Lazio i parlamentari visiteranno in particolare i siti di Malagrotta, Pian dell'Olmo e Monti dell'Ortaccio. Il programma della missione deve ancora essere definito nel dettaglio, ma i membri dell'Aula di Strasburgo intendono incontrare le autorita' nazionali, regionali e locali per ricevere informazioni più chiare sulla situazione. La visita in Lazio e Campania fa seguito alle decine di petizioni arrivate a Strasburgo da parte di cittadini che denunciano la pessima gestione dei rifiuti. (Fonte Ansa)

Perché per Pian dell'Olmo non fu convocata la conferenza servizi

Va anzitutto premesso che in un Paese civile la valutazione della idoneità dei siti avviene PRIMA e non dopo la conferenza servizi. Poiché il ministero dell’ambiente ha stilato una lista di siti in ordine di idoneità, Zingaretti dovrebbe anzitutto spiegare per quale motivo ometta del tutto di parlare dei siti giudicati preliminarmente maggiormente idonei, ovvero di proporli, per alcuni dei quali si è anzi personalmente speso perché non siano considerati all’uopo: ciò non consente di ipotizzare un ruolo super partes. Orbene, l’individuazione di Pian dell’Olmo era stata meramente "politica", sulla base di un “accordo” prospettato da Regione, Provincia e Comune al Commissario Sottile subito dopo il suo insediamento: successivamente, anche sulla base di diversi input, a partire da quello della Commissione parlamentare bicamerale sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti, il Commissario ha dovuto tener conto anche dei fattori tecnici, quindi considerare anzitutto che diversi siti risultavano più idonei secondo la lista frutto delle indagini svolte dal ministero dell’ambiente, quindi che l’Autorità di Bacino del Tevere aveva indicato quel sito come "inidoneo", fatti salvi approfondimenti da effettuarsi, ancora che studi idrogeologici a disposizione del Commissario avevano confermato l’inidoneità del sito, inoltre che il costo di approntamento del sito era di circa 40 milioni di euro per una possibile durata estremamente limitata, infine che una simile opzione avrebbe richiesto ulteriori interventi, a partire dall’ampliamento della Via Tiberina (unica via di accesso), non realizzabili nel tempo breve come quello relativo ad una situazione emergenziale. Zingaretti e Civita sostengono che "poteri forti" – intendendo: Alemanno – avrebbero fatto saltare l’ipotesi "Pian dell’Olmo" per ragioni di convenienza elettorale (non perdere i voti della XX circoscrizione). Se si vuol ragionare in questo modo, si può allora concludere che all’inizio si era tutti d’accordo perché Riano è fuori Roma e quindi non influente per quanto concerne le prossime elezioni, quindi Alemanno avrebbe fatto dietro front ed ora Zingaretti intenda contrastare l’opzione "Valle Galeria" poiché i municipi XV e XVI sono di centro-sinistra ed al contempo punti di nuovo su Pian dell’Olmo per nuocere all’avversario politico (Alemanno e Zingaretti verosimilmente si sfideranno alle prossime elezioni comunali a Roma). Questo ragionamento, se anche fosse esatto, dimostrerebbe SOLO che l’opzione "Pian dell’Olmo" era puramente "politica": in un Paese civile la scelta del sito dovrebbe, invece, avvenire su basi tecniche, perciò non era ragionevole arrivare fino alla conferenza servizi, non essendovi per questa le necessarie "pezze d’appoggio". Con l’augurio che il Presidente Zingaretti abbia la compiacenza di comprendere quanto sopra e quindi cessare di nominare il sito di Pian dell’Olmo, concentrando la sua attenzione sulle soluzioni prima che sui siti e sui siti idonei prima che sui siti inidonei, porgo cordiali saluti,
dott. Maurizio Lancellotti."

 

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11/08/2012 RIANO, IL SITO BRUCIA SENZA SOSTA… E SORGONO I DUBBI SULLA NATURA DEGLI INCENDI
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14/07/2012 PIAN DELL'OLMO RIFIUTI, LA COMMISSIONE EUROPEA VALUTERA' IPOTESI DI APRIRE UN’INFRAZIONE PER IL MANCATO COINVOLGIMENTO DELLA POPOLAZIONE NELLE DECISIONI ASSUNTE DALLE ISTITUZIONI ITALIANE
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30/06/2012 COLPI DI SCENA DEL SENATORE GRAMAZIO: DALLA SANITA' AI RIFIUTI ALLA POLITICA ALLE STRAGI DEGLI ANNI DI PIOMBO
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12/06/2012 RIANO, RIFIUTI TOSSICI SOTTO LA CAVA: DOPO L’ARTICOLO DE L’OSSERVATORE LAZIALE A DISTANZA DI 20 ANNI DAL FATTO PARTE L’ESPOSTO ALLE PROCURE DI ROMA E TIVOLI
10/06/2012 ROMA POST MALAGROTTA: I CITTADINI DEL PRESIDIO DI PIAN DELL'OLMO RISPONDONO ALL'ARTICOLO DI REPUBBLICA
08/06/2012 PIAN DELL'OLMO RIFIUTI, BUCCI (IDV): “SALTA CONSIGLIO STRAORDINARIO,LA POLITICA DISTANTE DALLA REALTA’”
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06/06/2012 ROMA POST MALAGROTTA, BERNAUDO (PDL) INVITA SOTTILE AD ANDARE IN COMMISSIONE AMBIENTE
04/06/2012 LAZIO RIFIUTI, SOTTILE: PIAN DEL'OLMO E' LA SCELTA PIU' GIUSTA
04/06/2012 LAZIO RIFIUTI: MARUCCIO (IDV): “CONTRO IPOTESI PIAN DELL’OLMO, CON NOI LA POLVERINI?”
04/06/2012 RIANO: NELLA NOTTE 200 PERSONE INCATENATE SULLA VIA TIBERINA CONTRO DISCARICA A PIAN DELL’OLMO
03/06/2012 ROMA POST MALAGROTTA: 18 SINDACI DELLA VALLE DEL TEVERE INSIEME AI PRESIDI PER DIRE NO A IPOTESI DISCARICA
04/04/2012 RIANO VERITA’ SHOK: INSABBIATI RIFIUTI E POI SILENZIO. I CITTADINI VOGLIONO SAPERE LA VERITA’, ADESSO
29/03/2012 ROMA RIFIUTI, CLINI SUL POST MALAGROTTA: UN "PIANO PER ROMA"
24/02/2012 CORCOLLE – RIANO DISCARICA, CITTADINI IN PIAZZA SABATO PROSSIMO
21/01/2012 RIFIUTI, BUCCI (IDV): NO ALLA DISCARICA A RIANO


 




ALBANO INCENERITORE, LA PROCURA DI ROMA INDAGA

L'inchiesta è nata dopo una denuncia per violazione del segreto industriale presentata qualche mese fa dai legali della società elvetica. Il procuratore aggiunto Roberto Cucchiari ha affidato ai carabinieri del Noe l’incarico di accertare i fatti.

In base a quanto denunciato dalla Thermoselect, tra il 2005 e il 2006 vennero contattati da alcune società romane del settore per la vendita del brevetto. La trattativa non andò a buon fine ma poco dopo tempo alcuni ingegneri, depositari dei contenuti dei brevetto, furono assunti a Roma dalle aziende che smaltiscono i rifiuti.

 

Chiara Rai

La Procura di Roma sta indagando su un impianto per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani costruito ad Albano Laziale (Castelli Romani). Al centro dell'attività dei PM, in un procedimento al momento senza ipotesi di reato o indagati, la supposizione di un brevetto, del valore di svariate centinaia di milioni di euro rubato alla Thermoselect, società svizzera, che permette di trasformare i rifiuti in energia elettrica e materiale inerte. Sembrerebbe certo che l’impianto sia il costruendo inceneritore di Albano che in sintesi è il fratello gemello dell’impianto di Malagrotta, esattamente della prima linea di Malagrotta che è stata in funzione dalla metà del 2009 fino ottobre 2011 data in cui l’impianto si è fermato in attesa che vengano realizzate altre due linee. L'inchiesta è nata dopo una denuncia per violazione del segreto industriale presentata qualche mese fa dai legali della società elvetica. Il procuratore aggiunto Roberto Cucchiari ha affidato ai carabinieri del Noe l’incarico di accertare i fatti. C’è poi da dire che un precedente fascicolo era stato già archiviato ed è stato indispensabile il via libera del gip per riaprirlo. In base a quanto denunciato dalla Thermoselect, tra il 2005 e il 2006 vennero contattati da alcune società romane del settore per la vendita del brevetto. La trattativa non andò a buon fine ma poco dopo tempo alcuni ingegneri, depositari dei contenuti dei brevetto, furono assunti a Roma dalle aziende che smaltiscono i rifiuti. Di fatto secondo Pontina Ambiente e Colari di Cerroni il brevetto degli impianti apparterrebbero alla Jfe che ha circa sette impianti in giappone e pare abbia utilizzato in comodato i brevetti Thermoselect che per prima ha brevettato la gassificazione. Ci sarebbero stati in passato altri due impianti realizzati sullo stampo di Malagrotta e Albano: a Karlsruhe in Germania fu realizzato con brevetto svizzero, detenuto dalla società Thermoselect, in seguito fallita. Un decennio prima la stessa tecnologia fu sperimentata a Verbania con esito disastroso perché la magistratura si accorse che le acque furono contaminate e scattarono i sigilli all’intero sito e quell’impianto sperimentale venne demolito. Dunque è giusto che se la società elvetica rivendichi i propri diritti ma le preoccupazioni degli ambientalisti e comitati contro l’inceneritore aumentano: “Thermoselect fa bene a vantare i suoi diritti – dichiara Daniele Castri, membro del Coordinamento “No Inc” –  ma di fatto la tecnologia Thermoselect in Europa non mi risulta sia garante della salute e sicurezza dei cittadini visti i due precedenti in Germania e Verbania. Possiamo quindi affermare che gli impianti di Malagrotta e Albano sono sicuri per la salute?”

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22/08/2012 ALBANO SEDE COMUNALE, UNO STRISCIONE SVENTOLA IL "NO" ALL'INCENERITORE
30/07/2012 ALBANO INCENERITORE, COORDINAMENTO CONTRO INCENERITORE DI ALBANO: "E' ORA DI CACCIARE CERRONI E I SUOI CLIENTI DAL TERRITORIO DEI CASTELLI ROMANI"
27/07/2012 ALBANO DISCARICA, IL CONSIGLIERE COMUNALE ANDREASSI RISPONDE ALL' "ALLARME ROSSO" DE L'OSSERVATORE LAZIALE
25/07/2012 ALBANO INCENERITORE, LA TECNOLOGIA E LA RICERCA FUORI DALLA “CASA” DI CERRONI
24/07/2012 ALBANO INCENERITORE: ALLARME ROSSO
19/07/2012 RONCIGLIANO DISCARICA, ISPEZIONE A SORPRESA DELLA ASL RMH
23/06/2012 ALBANO RICORSO INCENERITORE, SI PUO' RIPROVARE CON L'ITALIA.
22/06/2012 ALBANO INCENERITORE, M5S E DIFFERENZIA-TI CHIEDONO AL SINDACO MARINI DI APPORRE SULLA SEDE COMUNALE I MEGA BANNER CONTRO L'IMPIANTO
21/06/2012 LAZIO RIFIUTI, DISCARICA RONCIGLIANO: LA ASL RMH PASSA AL SETACCIO L'ARIA
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01/06/2012 ALBANO TERMOVALORIZZATORE: LA PAROLA ALLA CORTE DI GIUSTIZIA DELL’UNIONE EUROPEA
17/05/2012 ALBANO GASSIFICATORE, INCENERITORE, TERMOVALORIZZATORE: NO INC TORNA IN PIAZZA A SUON DI MUSICA
12/05/2012 ALBANO GASSIFICATORE, INCENERITORE, TERMOVALORIZZATORE: TRA I BALCONI DEI CASTELLI ROMANI STRISCIONI CONTRO LA COSTRUZIONE DELL’IMPIANTO
03/05/2012 ALBANO TERMOVALORIZZATORE, DENUNCIATI 2 DIRIGENTI DELLA REGIONE LAZIO
29/04/2012 ALBANO INCENERITORE/GASSIFICATORE/TERMOVALORIZZATORE
28/04/2012 ALBANO INCENERITORE/GASSIFICATORE/TERMOVALORIZZATORE: E’ COLPA TUA, NO E’ COLPA SUA ANZI VE LO DICO IO DI CHI E’ LA COLPA… (E INTANTO L’IMPIANTO SI FA)
22/03/2012 ALBANO, OK AL TERMOVALORIZZATORE. COMMENTI E PROSSIME INIZIATIVE
22/03/2012 ALBANO TERMOVALORIZZATORE, IL CONSIGLIO DI STATO CONFERMA L'ANTICIPAZIONE DI CLINI: VIA LIBERA ALL'IMPIANTO
22/03/2012 ALBANO INCENERITORE, FDS REGIONE E FDS CAPOGRUPPO IN COMUNE DI ALBANO DENUNCIANO IL MINISTRO CLINI
19/03/2012 ALBANO INCENERITORE, NO INC QUERELA IL MINISTRO CLINI PER AVER ANTICIPATO "PER LE VIE BREVI" IL CONSIGLIO DI STATO
15/03/2012 ALBANO, IL TERMOVALORIZZATORE SI FA. LO HA ANTICIPATO IL MINISTRO CLINI
15/03/2012 ALBANO INCENERITORE, NO INC DEPOSITA NUOVO ESPOSTO PENALE IN PROCURA SU NUOVE OPERE NON AUTORIZZATE
29/02/2012 INCENERITORE ALBANO, LA PAROLA AL CONSIGLIO DI STATO
08/02/2012 ALBANO, IL COMITATO CONTRO L'INCENERITORE CERCA 2 MILA EURO PER LE SPESE LEGALI



ROMA, FIACCOLATA CONTRO LA DISCARICA. ASSOTUTELA: SI EVITINO STRUMENTALIZZAZIONI

Redazione

"Apprezziamo che questa sera, pioggia permettendo, ci sia un’ampia partecipazione delle Istituzioni, movimenti, associazioni, partiti e cittadini; facciamo tuttavia un appello a tutti  al fine di evitare una strumentalizzazione dell’evento; in particolare mi riferisco al Movimento 5 Stelle, a mio avviso, molto attivo a propagandare la sua presenza in questa fiaccolata. – Lo dichiara in una nota il Segretario Nazionale dell’Associazione per la tutela del cittadino Assotutela Pietro Bardoscia. – E’ vero che in 30 anni né i partiti di Sinistra, né quelli di Destra sono riusciti ad individuare un sito alternativo a Malagrotta, – continua la nota – facendo indirettamente il gioco dell’imprenditore Cerroni pronto ad utilizzare Monti dell’Ortaccio, ma questa sera – conclude Bardoscia – ci deve essere un unico “Coro” contro la decisione del Prefetto Sottile, a sostegno dei cittadini di Valle Galeria che non possono rivivere l’incubo di una seconda discarica. Salvo diverse indicazioni, la partenza è prevista dalla Chiesa di Ponte Galeria, situata su via Portuense, all’incrocio tra via Portuense, via della Magliana e via di Ponte Galeria ( quest’ultima è la via che poi porta a Malagrotta); l’indirizzo esatto è Largo Domus de Maria 7 – 0018 Ponte Galeria (Rm) – Lazio.

tabella PRECEDENTI:

04/09/2012 ROMA, QUESTA SERA LA FIACCOLATA CONTRO LA DISCARICA PROVVISORIA A MONTI DELL'ORTACCIO
23/08/2012 ROMA RIFIUTI, RADICALI: "SU MONTI DELL’ORTACCIO C’È UN ACCORDO CERRONI-AMA?"
22/08/2012 ROMA POST MALAGROTTA, IL COMUNE E LA PROVINCIA SI PRONUNCINO SULLA SCELTA DEL NUOVO SITO
21/08/2012 RIFIUTI, MARUCCIO (IDV): “CLINI METTE ALLA BERLINA COMUNE E REGIONE”
20/08/2012 ROMA, IL MINISTRO CLINI BOCCIA LA CAPITALE SULLA RACCOLTA DIFFERENZIATA
16/08/2012 MONTI DELL'ORTACCIO RIFIUTI, UN FORTE "NO" DI MEZZA ESTATE
14/08/2012 ROMA POST MALAGROTTA: FUMATA BIANCA PER LA DISCARICA. MONTI DELL'ORTACCIO IL NUOVO SITO PROVVISORIO
04/05/2012 LAZIO RIFIUTI, MONTI ORTACCIO, RIANO E PIAN DELL'OLMO SITI IDEALI: PAROLA DI CERRONI
21/03/2012 ROMA RIFIUTI, VALENTINI (PD): “MOZIONE PER NO A DISCARICA MONTI DELL’ORTACCIO”

 


 

 




ROMA POST MALAGROTTA: FUMATA BIANCA PER LA DISCARICA. MONTI DELL'ORTACCIO IL NUOVO SITO PROVVISORIO

Angelo Parca

Post Malagrotta a Monti dell’Ortacciodove sarà costruita con tutta probabilità la nuova discarica provvisoria. “Il sito è ottimo, ma non ho ancora sentito il prefetto” ha dichiarato Manlio Cerroni. Resta dunque da sciogliere l’ultimo nodo legato al problema inquinamento a Valle Galeria, in quanto Monti dell’Ortaccio è poco distante da Malagrotta. Il nuovo sito provvisorio sarebbe isolato da 200 ettari di terreno che garantirebbero la sicurezza, come dichiarato da Cerroni, alle prime abitazioni molto distanti. Valle Galeria, resta comunque un sito ad alto rischio ecologico, in quanto ha ospitato per anni una delle più grandi discariche europee, oltre a raffinerie e depositi di carburanti. Il Prefetto Sottile intenderebbe iniziare da subito la bonifica di Malagrotta con la piantumazione di migliaia di alberi. I residenti della zona restano contrari e con molta probabilità ricorreranno alla Magistratura e alla Commissione Europea.




PIAN DELL'OLMO RIFIUTI, LA COMMISSIONE EUROPEA VALUTERA' IPOTESI DI APRIRE UN’INFRAZIONE PER IL MANCATO COINVOLGIMENTO DELLA POPOLAZIONE NELLE DECISIONI ASSUNTE DALLE ISTITUZIONI ITALIANE

Altro punto cardine della petizione è stata la richiesta di risarcimento dei danni morali e materiali per la comunità di Riano, del XX° municipio e dei comuni circostanti, a cui si è dato particolare rilievo, sottolineando che la Valle del Tevere, è sotto gioco mediatico da più di un anno e gran parte delle attività lavorative e commerciali dell’area sono sull’orlo del fallimento a causa della conseguente e rovinosa caduta di immagine subita.

 

[IL VIDEO – PARLAMENTO EUROPEO – COMMISSIONE PER LE PETIZIONI – RIUNIONE COMMISSIONE]

 

Gabriella Resse

Il 12 luglio scorso la Commissione per le Petizioni del Parlamento Europeo ha discusso l’atto presentato da Maurizio Lancellotti in qualità di cittadino primo firmatario, nel quale si contesta alle autorità italiane una lunga serie di irregolarità giuridiche e formali coinvolte nel processo di individuazione della Cava di Pian dell’Olmo (località a ridosso di Riano) , come possibile futura discarica del post Malagrotta.  Tutti i relatori convenuti ed i rappresentanti dei diversi comitati antidiscarica del territorio, hanno sottolineato che tale scellerata ipotesi è stata, bocciata dal Ministro dell’Ambiente Clini, dall’autorità di Bacino del Tevere, dalla Regione Lazio, da una folta schiera di politici, parlamentari italiani ed europei, nonché stimolato le perplessità di diversi membri della commissione ecomafie. In Particolare è stato contestato il sit in della Regione Lazio in merito all’individuazione dei sette siti candidati a sostituire Malagrotta, considerato del tutto inattendibile, sia per il famoso copia incolla eseguito sopra ad un documento probabilmente fornito dall’imprenditore romano dei rifiuti  Manlio Cerroni, ma anche perché nessun rilievo tecnico in sito è stato eseguito preliminarmente alle azioni di individuazione. Evidenziata, anche tramite grafici proiettati in slides su schermo, la grande vicinanza alle case ed a vari edifici sensibili, al Tevere, alla tratta ferroviaria ed autostradale ,nonché la temibile presenza di venti dominanti.. che quasi tutto l’anno spirano in direzione del paese di Riano. Maurizio Lancellotti, Francesco Rosso e Piero Bertucci, si sono avvicendati in una puntuale descrizione di fatti e documenti che di certo sostengono in modo inequivocabile l’inidoneità di pian dell’Olmo ad essere la nuova discarica di Malagrotta. E naturalmente, un nutrito fascicolo a sostegno della petizione in dibattito, è stato affidato nelle mani della Commissione che avrà modo di esaminarlo con attenzione.

Altro punto cardine della petizione è stata la richiesta di risarcimento dei danni morali e materiali per la comunità di Riano, del XX° municipio e dei comuni circostanti, a cui si è dato particolare rilievo, sottolineando che la Valle del Tevere, è sotto gioco mediatico da più di un anno e gran parte delle attività lavorative e commerciali dell’area sono sull’orlo del fallimento a causa della conseguente e rovinosa caduta di immagine subita. Ulteriore contestazione è stata relativa alla mancanza di un coinvolgimento delle autorità locali e della popolazione nel delicato processo di individuazione dei siti ,un passaggio importante in materia rifiuti e che è annoverato tra le regole che l’Europa impone agli stati membri. Su questo, è intervenuto il Sindaco di Riano, Marinella Ricceri , anche lei invitata ad esprimersi davanti alla Commissione, la quale ha ricordato che c’è stata una totale mancanza di comunicazione con le istituzioni, tanto che prima ancora di ricevere atti formali a riguardo, evidenzia , l’amministrazione ha appreso delle scelte di Regione e Prefetto a mezzo stampa.
Fondamentali ed esplicativi gli interventi degli europarlamentari Angelilli , Antoniozzi e Rinaldi,  che nei loro articolati interventi hanno sottolineato l’estrema perplessità sull’iter procedurale di tale vicenda, ipotizzando una possibile violazione delle normative comunitarie e mettendo in risalto il fatto che sia urgente e necessario l’intervento delle autorità competenti affinché eliminino definitivamente dall’elenco le discariche di Pian dell’Olmo e Quadro Alto, per porre fine a una vicenda che ha provocato per un’intera comunità , legittime preoccupazioni per la salute , per l’ambiente , nonché danni gravi per l’immagine e l’economia del territorio.

Al termine dell’audizione, mi sono intrattenuta telefonicamente con Maurizio Lancellotti vice Presidente del Comitato Cittadino di Riano, il quale ha fissato in punti alcune delle sue impressioni sul dibattito conclusosi di lì a poco .
Ne è emerso che ,unitamente ad una visita In Italia,  già programmata dagli europarlamentari della commissione per verificare la situazione del ciclo dei rifiuti nel Lazio, ad ottobre, questi stessi giungeranno a Riano per verificare lo stato dei luoghi deputati dalle Autorità Italiane ad essere trasformati in nuove discariche.  Altresì si apprende che la Commissione Petizioni, deferirà la materia alla Commissione Ambiente, dunque di fatto, la petizione rimane aperta ad ulteriori approfondimenti ,tanto che uno dei Commissari presenti ha affermato che la Commissione valuterà l’ipotesi di aprire un’infrazione per il mancato coinvolgimento della popolazione nelle decisioni assunte dalle Istituzioni Italiane. Infine, Lancellotti ha informato circa un invito del sindaco Ricceri rivolto ad alcuni europarlamentari a recarsi nel nostro territorio per la fine di Luglio, in concomitanza con l’apertura della prossima edizione del Festival delle Cave che si terrà a Riano dal 24 al 29 luglio.

ARTICOLI PRECEDENTI:

01/07/2012 LAZIO EMERGENZA RIFIUTI, PIAN DELL'OLMO: IL 12 LUGLIO SI DISCUTE LA PETIZIONE AL PARLAMENTO EUROPEO
30/06/2012 COLPI DI SCENA DEL SENATORE GRAMAZIO: DALLA SANITA' AI RIFIUTI ALLA POLITICA ALLE STRAGI DEGLI ANNI DI PIOMBO
20/06/2012 RIANO, GIU' LE MANI DA CAVA PERINA: NASCE IL COMITATO CITTADINO E NON INTENDE FERMARSI DAVANTI A NULLA
12/06/2012 RIANO, RIFIUTI TOSSICI SOTTO LA CAVA: DOPO L’ARTICOLO DE L’OSSERVATORE LAZIALE A DISTANZA DI 20 ANNI DAL FATTO PARTE L’ESPOSTO ALLE PROCURE DI ROMA E TIVOLI
10/06/2012 ROMA POST MALAGROTTA: I CITTADINI DEL PRESIDIO DI PIAN DELL'OLMO RISPONDONO ALL'ARTICOLO DI REPUBBLICA
08/06/2012 PIAN DELL'OLMO RIFIUTI, BUCCI (IDV): “SALTA CONSIGLIO STRAORDINARIO,LA POLITICA DISTANTE DALLA REALTA’”
07/06/2012 ROMA DISCARICA PIAN DELL'OLMO, IL CONSIGLIO REGIONALE RIMANDA LA DISCUSSIONE PER LA MOZIONE DI BERNAUDO/DE ROMANIS
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06/06/2012 ROMA POST MALAGROTTA, BERNAUDO (PDL) INVITA SOTTILE AD ANDARE IN COMMISSIONE AMBIENTE
04/06/2012 LAZIO RIFIUTI, SOTTILE: PIAN DEL'OLMO E' LA SCELTA PIU' GIUSTA
04/06/2012 LAZIO RIFIUTI: MARUCCIO (IDV): “CONTRO IPOTESI PIAN DELL’OLMO, CON NOI LA POLVERINI?”
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03/06/2012 ROMA POST MALAGROTTA: 18 SINDACI DELLA VALLE DEL TEVERE INSIEME AI PRESIDI PER DIRE NO A IPOTESI DISCARICA
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29/03/2012 ROMA RIFIUTI, CLINI SUL POST MALAGROTTA: UN "PIANO PER ROMA"
24/02/2012 CORCOLLE – RIANO DISCARICA, CITTADINI IN PIAZZA SABATO PROSSIMO
21/01/2012 RIFIUTI, BUCCI (IDV): NO ALLA DISCARICA A RIANO


 




RIFIUTI, BUCCI (IDV): NO ALLA DISCARICA A RIANO

Redazione

“Aderiamo con profonda convinzione e preoccupazione alla manifestazione di domani contro la discarica a Riano e ci auguriamo che tutte le sollecitazioni che arrivano al Commissario Pecoraro sull’inadeguatezza della scelta possano servire a fermare uno scempio” quanto dichiara Claudio Bucci, consigliere dell’Italia dei Valori alla Regione Lazio che domani prenderà parte alla manifestazione contro la discarica organizzata a Riano.

“Che la scelta di Riano, come quella di Corcolle, per il post Malagrotta sia un enorme sbaglio è un fatto ormai acclarato e sotto gli occhi di tutti. E’ altrettanto palese però la sordità di chi governa il Lazio: la volontà popolare nonché i richiami istituzionali cadono nel vuoto” conclude Bucci.




MALAGROTTA, IL CONSIGLIO DI STATO CONFERMA STATO EMERGENZA:ATTESA PROROGA CONSIGLIO DEI MINISTRI

Redazione

Il Consiglio di Stato ha respinto il ricorso presentato dal Consorzio Colari che gestisce la discarica di Malagrotta teso a porre nel nulla la dichiarazione dello stato di emergenza in relazione alla prossima chiusura della discarica. La IV sezione della suprema magistratura amministrativa ha sottolineato come la dichiarazione dello stato di emergenza “si fondi su una situazione oggettiva”. Il Consiglio di Stato ha inoltre confermato la valutazione del giudice di primo grado in ordine alla “compatibilità dei poteri del commissario delegato con i principi normativi vigenti, stante il richiamo espresso alla natura espropriativa dell’acquisizione dell’area e della possibilità di realizzazione e gestione diretta dell’infrastruttura da parte dell’ente pubblico (il commissario delegato, ndr.)”. Per questi motivi la IV sezione ha deciso di confermare la lettura del Tar sull’inesistenza dei presupposti per l’adozione della misura cautelare richiesta dal Colari. Il rinvio delle decisione della magistratura alla giornata di ieri era scaturito da una decisione dello scorso 27 dicembre da parte della IV sezione del Consiglio di Stato che aveva rimandato di un paio di settimane la decisione sull’esproprio del sito di Riano Quadro Alto, accogliendo l’istanza di misura cautelare provvisoria formulata dal Colari con la quale si chiedeva di sospendere l’ordinanza del Tar Lazio del 24 novembre sull’esproprio del sito di Quadro Alto acquistato dal patron di Malagrotta Manlio Cerroni.

A questo punto si attende che il Consiglio dei ministri proroghi ulteriormente lo stato di emergenza scaduto a fine anno e rinnovato provvisoriamente fino a ieri, 17 gennaio, in attesa della pronuncia della magistratura amministrativa, mentre per la chiusura della discarica occorrerà attendere ancora sei mesi, salvo nuove proroghe. Il prefetto di Roma, Giuseppe Pecoraro, delegato per il superamento dell'emergenza ambientale nel territorio della provincia di Roma, aveva infatti adottato un provvedimento per “la prosecuzione del servizio pubblico di smaltimento dei rifiuti urbani presso la discarica di Malagrotta sino al 30 giugno 2012” per “evitare l'insorgere di gravi problemi sotto il profilo igienico-sanitario sul territorio della provincia nelle more della realizzazione delle discariche provvisorie ai sensi dell'Opcm 3963 del 6 settembre 2011”. Secondo l’ordinanza nello sversatorio capitolino potranno essere conferite altri 1.280.000 metri cubi di rifiuti nei primi sei mesi dell’anno. Gli impianti TMB (Trattamento meccanico-biologico) di Malagrotta dovrebbe garantire a regime 900 t/giorno con la “formazione del personale per l’attivazione del secondo turno giornaliero” a cui si aggiungerà, si legge sempre nell’ordinanza, un altro impianto nell’area industriale di “Castellaccio” nel comune di Paliano (FR) che dovrebbero essere realizzati nell’arco di dodici mesi da Ama e Acea.  




SAN VITTORIO CORCOLLE, IL MINISTERO AVVERTE: "CI SONO DEI VINCOLI ARCHELOGICI"

Redazione

Nell’area di San Vittorino-Corcolle, che dovrebbe ospitare una discarica del post Malagrotta ci sono dei vincoli archeologici ed è nelle immediate vicinanze di Villa Adriana e di una necropoli medio – repubblicana. A sottolinearlo è il Ministero per i Beni e le Attivita' Culturali, in una lettera indirizzata al prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro e alla presidente della Regione Lazio Renata Polverini. Immediate le reazioni del consigliere regionale Sel Filiberto Zaratti: “La lettera del Ministero conferma che l’area di Corcolle ha un alto valore paesaggistico e archeologico. Ci troviamo davanti all’ennesima conferma che l’inopinata scelta di localizzare a San Vittorino una discarica in alternativa a quella di Malagrotta è una vera e propria follia”. Già nell’audizione in commissione regionale ambiente del Commissario Pecoraro – conclude Zaratti – avevo evidenziato che l’aria di Corcolle era ad elevato rischio di esondazione, classificata nel Piano Assetto Idrogeologico come massimo rischio esondazione. Basti pensare che dal 1997 al 2009 a Corcolle ci sono state ben cinque alluvioni. Ce n’è dunque abbastanza per cancellare definitivamente qualsiasi ipotesi di realizzare a poca distanza da un bene protetto dall’Unesco una buca dove gettare rifiuti”.