ROMA, MALATI DI SLA: "CURARMI NON E' UN REATO"

Presente anche Paolo Ferrero, segretario di Rifondazione Comunista ed ex Ministro della Solidarietà Sociale del Governo Prodi II, che ha rilasciato delle dichiarazioni a L'osservatore laziale nel video servizio allegato all'articolo

 

Di Christian Montagna

Roma – L'art 32 della nostra costituzione afferma: la Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività e garantisce cure gratuite agli indigenti.

A questo si appellano i manifestanti che hanno protestato mercoledì 20 novembre dinanzi al ministero di Economia e Finanza in via venti settembre a Roma. Organizzata dal "comitato 16 novembre onlus" che combatte a favore dei malati di sclerosi laterale amiotrofica, la manifestazione ha come obiettivo la richiesta di fondi per un'assistenza dignitosa a domicilio. Ed è così che numerosi disabili accompagnati da tutor e infermieri alle ore 10,30 hanno occupato l'area antistante il ministero. Nei volti dei presenti lo sgomento e la stanchezza di chi lotta da tanti anni.

Malati, familiari e tutor non possono più aspettare. Chiedono a gran voce assistenza domiciliare in tutta Italia ed un facilitato accesso ai costi delle cure mediche. E' assurdo pensare che ancora non sia stato istituito un fondo cospiscuo per la non autosufficienza nella legge di stabilità. "Siamo tutti coinvolti e tutti colpevoli (dice uno dei manifestanti)non si possono costringere i malati alle cure in cliniche private".

Alle ore 12 in punto la tensione sale e dal ministero ancora nessuna risposta. I manifestanti occupano le vie circostanti bloccando il traffico locale. Bisogna fare in fretta cari ministri; ogni giorno che passa nel silenzio e nell'indifferenza può costare caro ai nostri amici disabili.

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Monte Compatri (RM) – La sclerosi laterale amiotrofica, chiamata SLA, è una malattia degenerativa e progressiva del sistema nervoso che colpisce i cosiddetti neuroni di moto (motoneurono), sia centrali sia periferici, a livello del tronco encefalitico e del midollo spinale.

Negli ultimi anni e in special modo negli ultimi mesi si stanno susseguendo manifestazioni pacifiche davanti Montecitorio di malati affetti da SLA. Questi ultimi stanno chiedendo a gran voce la libertà di cura con le staminali, un metodo non garantito la cui sperimentazione è ancora a rischio.

Il Sindaco di Monte Compatri, Marco De Carolis, sollecitato da alcuni suoi concittadini, ha deciso di interessarsi in prima persona e nella giornata di ieri ha scritto al Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin. 

“Questa lettera è soltanto uno stimolo per Lei e il Suo Ministero per affrontare il gravoso problema della sanità e di quelle malattie debilitanti che ancora non trovano una cura specifica. I programmi per la cura e la tutela delle persone affette da SLA richiedono certamente un cambiamento nell’approccio che deve essere centrato sulla persona, i suoi diritti e le sue necessità – ha scritto il primo cittadino Marco De Carolis. – Il compito della Politica è di non lasciare sole queste persone. Urge al più presto una soluzione ragionata affinché si regolamenti natura, finalità e modi delle terapie “improprie”. La sperimentazione clinica è di fondamentale importanza per accrescere modelli di cura alternativi che escludano, d’altro canto, fini di lucro e speculazioni commerciali.

Sin dall’insediamento del governo Letta mi sembra che il Ministero che dirige stia confermando quanto appena descritto in questa missiva. Ma l’immagine e la credibilità del servizio sanitario nazionale passa anche da piccoli gesti. Non lasciamo soli i malati di SLA: questo è l’appello che viene lanciato dal sottoscritto, l’Amministrazione Comunale e l’intera Comunità di Monte Compatri”.