MALTEMPO: TOSCANA IN GINOCCHIO

di Daniele Rizzo

Firenze imbiancata. E’ intrigante pensare a Piazza della Signoria coperta da un soffice manto di neve su cui passeggiano i turisti che attoniti osservano la Loggia dei Lanzi o Palazzo Vecchio. Ma Firenze imbiancata non è solo una suggestione di fine settembre. Il temporale che ha investito nelle ultime ore il capoluogo toscano ha regalato ai fiorentini più o meno questa visione, se non fosse che a coprire di bianco le strade del centro storico non è stata la neve bensì la più pericolosa grandine.
Trombe d’aria e grandine si sono abbattute su buona parte della regione, da Firenze alla Versilia, da Empoli a Viareggio, provocando danni ingenti alle piante d’olivo così come ai vigneti, distrutti definitivamente proprio nel periodo della vendemmia. La Coldiretti, dopo un primo monitoraggio effettuato nelle zone colpite, ha stimato intorno ai 200 milioni i danni per l’agricoltura toscana. A fare le spese del maltempo non sono state infatti solo le colture, ma anche le attrezzature agricole, le abitazioni e le strutture rurali. Ma oltre al settore agricolo, da sempre uno dei motori trainanti l’economia toscana, il maltempo ha colpito un altro dei settori cardine della regione, quello del turismo.
Non si contano infatti i danni ai poli culturali di Firenze, con “la bomba d’acqua” che non ha risparmiato niente e nessuno. I danni maggiori sembrano quelli riportati dall’Abbazia di San Miniato al Monte, autentico gioiello del romanico fiorentino. L’Abbazia, che si trova in uno dei punti più alti della città, è stata colpita con inaudita violenza dalla grandine, che ha rotto le vetrate e permesso così alla pioggia di bagnare anche gli affreschi interni alla chiesa. Danni minori per l’attiguo cimitero delle Porte Sante, cimitero monumentale che accoglie le salme di molti personaggi illustri come Collodi, Vamba e Spadolini.
Lo stesso problema delle finestre rotte dalla violenza della pioggia si è verificato anche agli Uffizi, a Palazzo Vecchio, all’Accademia, alla Biblioteca Nazionale, alla Sacrestia Vecchia di San Lorenzo, al museo di San Marco e a quello di Santa Croce. Anche i giardini di Boboli nulla hanno potuto contro la furia della natura che ha divelto alberi e piante, rendendo quindi necessaria la chiusura del parco ai turisti. La soprintendenza, che in queste ore sta facendo i necessari sopralluoghi per verificare l’ammontare dei danni, ha comunque annunciato che non sarà certamente inferiore al milione e mezzo la cifra stimata. Il capo della protezione civile Gabrielli ha parlato di un “evento eccezionale difficilmente prevedibile, che non è possibile calcolare su un singolo luogo”, e ha poi precisato che per pura fortuna e casualità non ci sono state vittime.
Il presidente della regione Rossi, che tra l’altro in queste ore è stato immortalato mentre spazzava la grandine (un’immagine di Alemanniana memoria), ha annunciato che martedì la giunta regionale dichiarerà gli stati d’emergenza e che la regione aiuterà enti pubblici e privati che hanno subito danni. Il presidente ha infine puntualizzato che “servirebbe una riflessione profonda a livello nazionale” e che “sarebbe bene che lo Stato regolamentasse la materia. Questi eventi si ripetono ormai a ritmo continuo, sarebbe importante che la politica stabilisse un quadro preciso di riferimento, serve certezza sugli interventi, sul come, sul quando e sul quanto. Forse è il caso che ci si interroghi anche su come agevolare il ricorso a un sistema assicurativo”.
Ben venga dunque un sistema assicurativo che tuteli le regioni da questi eventi sporadici ma distruttivi, purché lo stesso sistema valuti attentamente quando i danni , come in questo caso, sono colpa esclusiva della natura o quando, nei casi di frane o straripamenti, sono la conseguenza dell’attività scriteriata dell’uomo.




MALTEMPO: COLDIRETTI, +150% PIOGGIA IN ESTATE A FOGGIA

Redazione

Foggia – Quest’estate è caduto fino al 150 per cento di pioggia in piu’ nella provincia di Foggia che ha messo a rischio la stabilità idrogeologica di ampie aree della Capitanata e del Gargano. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti rispetto alla media di riferimento del periodo 1971 – 2000 dell’ Isac-Cnr a proposito del nubifragio che ha costretto all’evacuazione nella zona alta di San Marco in Lamis. L’anomalia del clima si è abbattuta su un territorio fragile con il 78 per cento dei comuni pugliesi che ha parte della superficie a rischio per frane e alluvioni e di questi 35 si trovano proprio nella provincia di Foggia. Siamo di fronte – sottolinea la Coldiretti – ai pericolosi effetti di una estate pazza con la caduta eccezionale di pioggia che si è manifestata anche con eventi estremi particolarmente violenti come nubifragi, trombe d’aria e bombe d’acqua. In Italia – precisa la Coldiretti – sono ben 6633 i comuni in cui sono presenti aree a rischio idrogeologico (l’82% del totale) con più di 5 milioni di cittadini che ogni giorno vivono o lavorano in aree considerate pericolose per frane ed alluvioni, soprattutto in una situazione in cui si moltiplicano gli eventi estremi e catastrofici per effetto dei cambiamenti climatici. A questa situazione – denuncia la Coldiretti – non è certamente estraneo il fatto che ogni giorno – stima la Coldiretti – viene sottratta terra agricola per un equivalente di circa 400 campi da calcio (288 ettari) che vengono abbandonati o occupati dal cemento con aumento della superficie impermeabilizzata soprattutto nei centri urbani. E’ il risultato di un modello di sviluppo sbagliato che – conclude la Coldiretti – ha tagliato del 15 per cento le campagne e fatto perdere negli ultimi venti anni ben 2,15 milioni di ettari di terra coltivata.




MALTEMPO: ALLARME GRANDINE NELLE CAMPAGNE

Redazione 

L’arrivo del maltempo non rovina solo il weekend degli italiani, ma rischia di far perdere un intero anno di lavoro agli agricoltori con la caduta della grandine che danneggia irrimediabilmente la frutta sugli alberi in fase di maturazione e le verdure in campo. E’ quanto afferma la Coldiretti nel commentare l’allerta meteo della protezione civile per la perturbazione proveniente dal nord Europa che si abbatterà su importanti aree agricole del paese con temporali accompagnati da grandinate, fulmini e forti raffiche di vento. Le campagne si trovano in una fase stagionale delicatissima dalla quale – sottolinea la Coldiretti – dipendono i risultati e le opportunità di lavoro di molte aziende agricole. L’arrivo di una nuova perturbazione dopo il grande caldo conferma i cambiamenti climatici in atto che si manifestano proprio – conclude la Coldiretti – con la piu' elevata frequenza di eventi estremi con sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense con vere e proprie bombe d’acqua.




MALTEMPO: VIGNE ABBATTUTE E RACCOLTI DISTRUTTI

Redazione

Il maltempo con pioggia battente è grandine ha abbattuto vigneti e distrutto i raccolti dei campi coltivati a mais, soia e grano prossimo alla maturazione per migliaia di ettari. E’ quanto emerge dal primo drammatico bilancio della Coldiretti sui danni provocati dall’ondata di maltempo annunciata dalla protezione civile che ha colpito duramente soprattutto in Veneto. I danni sono ingenti e – sottolinea Coldiretti – si sommano alle tristi cifre di altri eventi atmosferici che si sono abbattuti recentemente anche negli stessi territori. L’andamento anomalo del 2014 conferma i cambiamenti climatici in atto che si manifestano proprio – continua la Coldiretti – con la più elevata frequenza di eventi estremi con sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense e un maggiore rischio grandine. Molti gli agricoltori che sono ricorsi alle polizze investendo pure in reti antigrandine e protezioni al fine di assicurare il raccolto sempre più in bilico a causa delle variazioni climatiche repentine, ma le avversità in agricoltura sono spesso imprevedibili. Da Portogruaro in provincia di Venezia fino all’Alta Padovana nel Veneto si contano vigneti divelti e campi di soia, mais e grano azzerati. Al 2.500 ettari di Giussago, Sindacale, Loncon, Concordia e Torre di Mosto comuni nel veneziano se ne aggiungono altrettanti nella fascia che va da Trebaseleghe, Loreggia, Piombino Dese, Camposampiero e Santa Giustina in Colle di Padova dove a farne le spese – conclude la Coldiretti – sono stati i campi coltivati a grano, tra l’altro giunto quasi a maturazione. 




CAPENA MALTEMPO: ACQUA ALTA 3 METRI NON PASSA NEPPURE L'ESERCITO

di Alberto De Marchis

Capena (RM) – L’apocalisse a Capena e sulla Tiberina dove l’acqua alle 10:30 del mattino ha raggiunto quasi i tre metri di altezza. La Tiberina è completamente isolata e non percorribile, sembrerebbe che che ci siano addirittura due dispersi.

Inoltre sono stati chiusi i caselli di Fiano e Castel Nuovo. A Capena, alla Madonnina i pompieri sono riusciti a liberare delle persone che sono state portate in elicottero in ospedale, ma nelle operazioni sono poi rimasti incastrati gli stessi volontari.

I fuoristrada dell’esercito non riescono a raggiungere, almeno per il momento, la Tiberina. E’ bloccata anche la rotonda di Ponte Storto. I membri del Movimento Maestrale hanno da subito allertato la Croce Rossa Valle del Tevere e anche le forze dell’ordine ma lamentano la totale assenza dell’amministrazione comunale in questa gravissima emergenza.

Zona Aurelia e Prima Porta gravissima tanto che i Vigili del Fuoco di Nemi sono stati dirottati in quella parte della Capitale.

Intanto domenica 2 Febbraio si svolgerà una manifestazione sotto al palazzo comunale di Capena, per protestare contro la Tares. “A Capena, infatti, i cittadini pagano circa il 30% in più rispetto agli altri paesi del quadrante Roma Nord senza ricevere i servizi per cui pagano. – dichiara il portavoce del movimento il Maestrale – Le strade sono completamente dissestate – prosegue il portavoce – e piene di voragini,ed infatti il Comune non fa che ricevere denunce e richieste di risarcimento che vengono pagate con i soldi di tutti i cittadini, tutte le zone del Paese, compreso il centro, sono quasi sempre al buio e ogni angolo del paese è pieno di immondizia. Ce ne è talmente tanta che ne sono piene le strade e non solo ai margini ma addirittura sulle carreggiate. Addirittura il cimitero è abbandonato al degrado più assoluto, in alcuni punti le tombe non sono raggiungibili a causa dell'erba che cresce indisturbata. In passato abbiamo fortemente combattuto per quasi un anno contro l'ipotesi discarica a Riano, a 2 km di distanza in linea d'aria da Capena. Siamo stati noi a proporre lo studio sui siti militari, oggi i cittadini non possono tollerare di avere mini discariche sotto alle proprie finestre. – Il portavoce conclude – i cittadini sono esasperati da questa situazione intollerabile ed incivile e pretendono di essere rispettati”.




ALLERTA MALTEMPO: RISCHIO FRANE

Redazione

Il maltempo arriva dopo un mese di dicembre che ha fatto segnare una temperatura massima superiore di 1,51 gradi alla media e si è classificata al quinto posto tra le piu’ elevate da oltre duecento anni. E’ quanto afferma Coldiretti in riferimento all’allerta meteo della protezione civile sulla base dei dati relativi elaborati da Isac-Cnr rispetto alla media di riferimento 1971-2000. Il 2013 – sottolinea la Coldiretti – è stato un anno particolarmente caldo con una temperatura media di 0,72 gradi superiore alla media di riferimento ma anche con il verificarsi di ripetuti eventi estremi che hanno provocato danni e perdite per oltre un miliardo di euro all’agricoltura italiana. L’arrivo della nuova perturbazione preoccupa per gli effetti sulla stabilità idrogeologica con il rischio di allagamenti e frane soprattutto nelle campagne in una situazione in cui l’82 per cento dei Comuni italiani è a rischio frane ed alluvione in parte del proprio del territorio. Siamo di fronte agli effetti della tropicalizzazione del clima che comporta una maggiore frequenza di bombe d'acqua improvvise che in Italia – precisa la Coldiretti – si abbattono su un ambiente fragile. A questa situazione – denuncia la Coldiretti – non è certamente estraneo il fatto che un modello di sviluppo sbagliato ha tagliato del 15 per cento le campagne e fatto perdere negli ultimi venti anni. 2,15 milioni di ettari di terra coltivata. Ogni giorno – conclude la Coldiretti – viene sottratta terra agricola per un equivalente di circa 400 campi da calcio (288 ettari) che vengono abbandonati o occupati dal cemento che non riesce ad assorbire la violenta caduta dell’acqua.
 




MALTEMPO: NEVE E TEMPORALI. IN LIGURIA 150 SFOLLATI

Redazione

Il maltempo non smette di fare paura e creare scompiglio. In tutta Italia per oggi si prevede maltempo al Nord, Toscana, Umbria, Lazio, rovesci sulla Sardegna, peggiora sulla Campania e temporali in arrivo da ovest sulla Sicilia. Neve a 1000m sulle Alpi. Nel pomeriggio migliora al nordovest, temporali forti colpiscono il Lazio, Roma, il casertano, ovest Sicilia e maltempo colpisce il Friuli Venezia Giulia con neve a 1200m. La sera ultime piogge sul Lazio, temporali sulla Sicilia. Sono circa 150, in tutta la Liguria, le persone sfollate, in via precauzionale, per il maltempo. Le loro abitazioni sono minacciate da frane o possibili esondazioni. Anche se il livello dei torrenti è calato, resta confermata, fino alle 18, l'allerta 2, il massimo grado, per lo Spezzino, il Tigullio e il retroterra di Genova, mentre nel resto della regione l'allerta è di tipo 1.

disagi maggiori si registrano nello Spezzino e nel Tigullio. A Borghetto Vara, a causa della piena del Vara e di possibili cedimenti franosi, sono 40 le persone sfollate, mentre due famiglie sono state costrette a lasciare le loro case a Sesta Godano e una a Calice al Cornoviglia. Per precauzione, come avviene sempre quando scatta l'allerta 2, e' stata chiusa l'Aurelia a Borghetto con il traffico deviato sulla A12. Chiusa la provinciale nel traddo che va da Roccheta Vara a Veppio per il cedimento della carreggiata.A Chiavari sono 7 i nuclei familiari sfollati a causa del rigonfiamento dell'Entella e per lo stesso motivo ha dovuto lasciare la propria casa anche una famiglia a Cogorno (Genova). Sull'Aurelia a Zoagli si transita a senso unico alternato a causa di uno smottamento che ha parzialmento invaso la carreggiata.
In provincia di Genova 4 nuclei familiari sono stati allontanati delle loro abitazioni a Ronco Scrivia per una frana che minaccia una villetta. Restano fuori casa anche le 11 persone che vivono a Genova san Cipriano, per il cedimento di una collina avvenuto nei giorni di Natale. A Imperia, nel centro cittadino, per il cedimento di un muro di protezione che ieri si e' abbattuto su una villetta di tre piani, è ancora sfollata una famiglia. Nell'Imperiese traffico a senso unico alternato sulla provinciale della Val Nervia, in località Pigna, dopo che la strada e' stata a lungo chiusa ieri per una frana. In provincia di Savona resta chiusa per frana la provinciale 31 a Sassello.

 




MALTEMPO: NATALE CON "STORM" E CAPODANNO FREDDO E BIANCO

di Christian Montagna

Solo poche settimane fa abbiamo parlato della prima grande ondata di maltempo che ha investito la nostra penisola. In questi giorni si è verificata la medesima situazione: da Nord a Sud l'Italia ha dovuto fare i conti con il maltempo. C'è chi ha già cominciato la conta dei danni. I giorni del Santo Natale sono stati i più drammatici. Protagonista di questi giorni è stata Christmas Storm, una violenta perturbazione che ha portato temporali al centro Sud e nevicate a Nord est e sull'arco alpino oltre i mille metri. Ha coinvolto quasi tutte le regioni: a rischio di nubifragi il Friuli Venezia Giulia, piogge intense su Emilia Romagna. Al centro tra Toscana e Lazio la stessa situazione.  Fenomeni meno intensi sui versanti adriatici. Altrettanto drammatica ma più moderata è la situazione nella già devastata Sardegna. La protezione civile ha dichiarato l'allerta meteo per le prossime ventiquattro ore e ha invitato la popolazione a non abbandonare le abitazioni se non per necessità.
Fortunatamente la situazione è in via di miglioramento.

Oggi infatti le ultime piogge su Romagna, Marche, Abruzzo e Sicilia ma bisogna rimanere in allerta perché sabato sera è in arrivo una nuova perturbazione con neve a seicento metri al Nord. Ciò inoltre causerà un forte calo delle temperature da lunedì. Non sono dunque incoraggianti le condizioni metereologiche previste per l'ultima notte dell'anno, la tanto attesa notte di San Silvestro. Intanto, Leda Cesca, una donna di 80 anni caduta nelle acque del torrente Cervano in piena, è stata ritrovata morta. Era scomparsa ieri mattina dalla sua casa a Bagnolo di San Pietro di Feletto, nel trevigiano. Alle ricerche, portate avanti per tutta la giornata da vigili del fuoco e Protezione civile, avevano preso parte oggi anche la squadre del Soccorso alpino delle Prealpi Trevigiane.




PESCARA, NAPOLI, POTENZA, CROTONE: CODICE ROSSO MALTEMPO. A FOGGIA DERAGLIA TRENO

Redazione

Maltempo – Un bollettino meteo da brivido. Nubifragi e burrasche di vento: situazione critica a Crotone e provincia, dove sono caduti oltre 100mm di pioggia e i corsi d'acqua sono a rischio esondazione, mentre burrasche di vento hanno provocato onde anche di oltre 10 metri con violente mareggiate. Nubifragi e allagamenti pure in Sicilia, Basilicata e Puglia, in particolare su Palermo, sul materano e sul Salento in genere, con punte di oltre 120mm di pioggia e numerosi allagamenti; frane in prossimità dell'Appennino. Piogge anche su Campania, Molise, Abruzzo, parte del Lazio, con forte vento da Est e danni in particolare sulla Campania ma anche a Roma.

Pescara

Il maltempo si sta facendo sentire in maniera molto forte. Criticità a Pescara e provincia a causa della pioggia incessante. Le scuole sono rimaste chiuse. Ci sono allagamenti ovunque: in particolare nella zona Nord l'acqua ha raggiunto gli 80 centimetri di altezza. Il Villaggio Alcyone, area residenziale nella zona sud di Pescara, è stato evacuato per l'esondazione del torrente Vallelunga. Circa 1.500 persone hanno lasciato le proprie abitazioni accompagnate dal suono delle campane della chiesa parrocchiale. Il mare grosso ha intanto provocato una forte mareggiata. I mezzi del comune hanno posizionato grossi massi per contrastare l'avanzamento dell'acqua. La zona sud della città è paralizzata con decine di strade chiuse per gli allagamenti. In tilt il centralino dei vigili del fuoco che dalla notte hanno ricevuto decine di chiamate dai cittadini.

Napoli

E a Napoli il maltempo continua ad arrecare danni , non solo alla viabilità. Diversi gli alberi spezzati, in alcune zone sono caduti alcuni pali senza però creare danni.

Potenza /Foggia

Ieri sera è deragliato il treno Potenza-Foggia nei pressi della stazione di Cervaro forse per il cedimento della sede ferroviaria causato dal maltempo. In codice rosso sono stati ricoverati nell'ospedale di Foggia il capotreno e il macchinista. A bordo del mezzo vi erano solo due passeggeri (uno dei quali è un dipendente fuori servizio di Rfi): per loro solo qualche ecchimosi. Intanto la circolazione della linea è stata sospesa.
 

Crotone

E' ancora alla deriva, a circa 70 miglia a sud-est di Crotone, il peschereccio a bordo del quale vi sono un centinaio di immigrati diretti in Italia. Tra questi ci sono donne e bambini. I migranti sarebbero molto provati per la difficile traversata, ma le loro condizioni generali sarebbero soddisfacenti. Nella zona le condizioni meteorologiche sono ancora pessime, con mare forza 7-8 e vento molto forte.




MALTEMPO: DA DOMANI ANCORA PIOGGE INTENSE SULLE REGIONI MERIDIONALI

Redazione

La vasta depressione presente sullo Ionio, che sta determinando in queste ore condizioni di diffuso, persistente e spiccato maltempo in tutte le regioni centrali adriatiche e meridionali, continuerà nella giornata di domani su Calabria, Sicilia, Basilicata e Puglia con fenomeni che daranno luogo a rovesci anche di forte intensità.

Sulla base delle previsioni disponibili e di concerto con tutte le Regioni coinvolte, cui spetta l’attivazione dei sistemi di protezione civile nei territori interessati, il Dipartimento della Protezione Civile ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse che integra ed estende quello emesso nella giornata di venerdì 29 novembre, mentre rimane tuttora valido quello emesso nella giornata di ieri, che prevedeva forti temporali su tutte le regioni centrali adriatiche e meridionali e sulla Sardegna oltre ad un significativo aumento della ventilazione su gran parte della penisola.

L’avviso di oggi prevede dal mattino di domani, lunedì 2 dicembre, il persistere di precipitazioni, anche a carattere di rovescio o temporale, su Sicilia, Puglia, Basilicata e Calabria. I fenomeni daranno luogo a rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica e forti raffiche di vento.

Alla luce di queste previsioni, è importante ricordare alcuni comportamenti utili da seguire, consultabili in modo più approfondito sul sito del Dipartimento della Protezione Civile (www.protezionecivile.gov.it), per non trovarsi in situazioni di pericolo:
• evitare di usare l’automobile se non in casi di grave urgenza e, comunque, usare la massima prudenza nella guida, informandosi sulle condizioni della viabilità per il percorso che si intende seguire, riducendo la velocità e aumentando le distanze di sicurezza;
• evitare di transitare o sostare lungo gli argini dei corsi d’acqua sopra ponti o passerelle;
• fare attenzione prima di percorrere sottopassaggi e non cercare di spostare le autovetture se investite da masse d’acqua.
• evitare di recarsi o soffermarsi in ambienti come scantinati, piani bassi o garage, a forte rischio allagamento durante intensi scrosci di pioggia.

Il Dipartimento della Protezione Civile continuerà a seguire l’evolversi della situazione in contatto con le prefetture, le regioni e le locali strutture di protezione civile.




MALTEMPO: CAMPAGNE SOTT’ACQUA, ALBERI DIVELTI E SERRE DISTRUTTE

Redazione

Campagne sott’acqua con aziende allagate, raccolti distrutti, alberi divelti, serre scoperchiate e strade interpoderali interrotte per effetto delle precipitazioni violente e del vento forte che ha colpito duramente l’agricoltura. E’ quanto emerge dal primo monitoraggio della Coldiretti sugli effetti del maltempo che ha fatto salire ad oltre il miliardo il conto dei danni e delle perdite provocate dall’andamento climatico anomalo nelle campagne in tutto il 2013. La situazione è preoccupante con interi raccolti di ortaggi invernali come cavoli, verze, cicorie e broccoli che – sottolinea la Coldiretti – sono andati perduti ma si registrano anche danni a strutture aziendali, in particolare serre e tetti di magazzini nelle regioni colpite. La stessa circolazione nelle campagne è bloccata con strade interpoderali che sono state chiuse e in alcune zone si consiglia di evitare di passare in tratturi e strade di campagna invase dalle acqua. Siamo di fronte agli effetti della tropicalizzazione del clima che comporta una maggiore frequenza di bombe d'acqua improvvise che in Italia – sottolinea la Coldiretti – si abbattono su un ambiente fragile dove l’82 per cento dei Comuni è a rischio frane ed alluvione in parte del proprio del territorio. Il maltempo si è abbattuto peraltro sulle  Regioni a maggior rischio idrogeologico come la Calabria e la Basilicata dove il 100 per cento dei Comuni ha parte dei territori a rischio per frane ed alluvioni mentre la percentuale scende al 92 per cento in Campania, al 78 per cento in Puglia e al 70 per cento in Sicilia. A questa situazione – denuncia la Coldiretti – non è certamente estraneo il fatto che un modello di sviluppo  sbagliato ha tagliato del 15 per cento le campagne e fatto perdere negli ultimi venti anni. 2,15 milioni di ettari di terra coltivata. Ogni giorno – conclude la Coldiretti – viene sottratta terra agricola per un equivalente di circa 400 campi da calcio (288 ettari) che vengono abbandonati o occupati dal cemento che non riesce a d assorbire la violenta caduta dell’acqua.