Mantova: donna in coma partorisce una bambina

MANTOVA – Una donna in coma da tre mesi ha dato alla luce una bambina. È successo giovedì all’ospedale Carlo Poma di Mantova. La neonata, venuta alla luce dopo 8 mesi, sta bene. Il parto è stato seguito da un’équipe di 30 persone tra medici, infermieri e tecnici guidata dal ginecologo Giampaolo Grisolia. La mamma, una 33enne di Mantova, era stata colpita da un improvviso arresto cardio-circolatorio tre mesi fa e ricoverata nell’ospedale di Pieve di Coriano, nel Mantovano.
Subito dopo, aveva avuto un ictus con conseguenti danni di natura neurologica. Da quel momento vive in uno stato di coma leggero che le impedisce, però, di parlare e di rendersi conto di quanto le accade attorno. A fine maggio, approssimandosi la data del parto, era stata trasferita all’ospedale di Mantova.
Attualmente si trova ricoverata nel reparto di terapia intensiva cardiologica.




Giallo a Mantova: ucciso con una coltellata

MANTOVA – Un uomo è stato accoltellato a morte lungo la ciclabile che costeggia il ponte di San Giorgio a Mantova. A rinvenire l’uomo, agonizzante, con a fianco un coltello di ridotte dimensioni, un passante che questa mattina poco dopo le 9.30 ha subito ha avvertito i carabinieri e l’ambulanza. Quando i soccorsi sono arrivati per l’uomo non c’era più nulla da fare. A quanto si è appreso la vittima sarebbe un 57enne italiano residente a Mantova. La ciclabile costeggia il ponte di san Giorgio, che attraversa il lago di mezzo e collega la città con la zona dove c’è un parcheggio scambiatore. Secondo i primi accertamenti, l’uomo è stato colpito da un fendente al cuore sferrato con un coltello di piccole dimensioni




Mantova, prima città per qualità della vita. Roma precipita

 

Redazione

 

MANTOVA – E' Mantova la provincia italiana dove si vive meglio. La città lombarda scalza Trento, che era al primo posto senza interruzioni dal 2011 nella classifica annuale di ItaliaOggi-Università La Sapienza sulla qualità della vita e che ora deve accontentarsi del secondo posto. Altro nuovo ingresso sui gradini più alti del podio è Belluno, terza, in salita dall'ottava posizione. Scivolano, quindi, Pordenone (da terza a quarta) e Bolzano (da seconda a ottava). L'ultimo posto è di Crotone, sebbene, rispetto alle altre province meridionali, presenti elementi di discontinuità. Qui, infatti, il tenore di vita è accettabile. E la provincia è addirittura ricompresa nel gruppo delle più virtuose nelle dimensioni criminalità e popolazione. Responsabili, quindi, della maglia nera sono affari e lavoro, ambiente, disagio sociale e personale, servizi finanziari e scolastici, sistema salute, tempo libero. La precede Siracusa (era al 104 posto).

A deludere sono anche le grandi aree urbane, che arretrano tutte, rispetto allo scorso anno, ad eccezione di Torino (che sale di 6 posti). Ma se Milano e Napoli perdono rispettivamente 7 e 5 posizioni,Roma ne perde 19 (31 in confronto al 2014), posizionandosi su livelli di qualità di vita insufficienti. A livello di macro-aree, Nord-est e centro reggono meglio il colpo della crisi, di contro soffre il Nordovest e in particolare il Sud e le Isole, dove si è persa traccia di quel cluster di province individuato qualche anno fa, nel quale il livello era superiore a quello prevalente nelle altre province meridionali.

La qualità della vita a Roma è peggiorata in un solo anno. Secondo la classifica stilata annualmente, in base ai dati della ricerca dell'Università La Sapienza per ItaliaOggi, la Capitale è passata dal sessantanovesimo posto del 2015 all'ottantottesimo di quest'anno, posizionandosi su livelli di qualità della vita gravemente insufficienti. Per quanto riguarda la criminalità è al centoseiesimo posto tra le città sicure (era al 102 nel 2015). Scende al cinquantottesimo posto, dal 42 del 2015, per quanto riguarda i parametri di disagio sociale. Scende di sette posti anche per quanto riguarda i servizi scolastici. Passa dall'ottavo al decimo posto nella classifica del sistema salute e dal 94(del 2015) al 103 del 2016 per il tenore di vita.




MANTOVA: RINVENUTO IL CADAVERE DEL PICCOLO JASHAN

di Angelo Barraco
 
Guidizzolo – Tutti hanno cercato Jashan, sperando fosse ancora in vita ma purtroppo l’esito di tale ricerca è stato negativo e il bambino di 6 anni è stato rinvenuto senza vita intorno alle 2 di notte nell’acqua del canale Virgilio, poco distante dal luogo in cui fu visto l’ultima volta. Il piccolo Jashan scompare mercoledi pomeriggio dal parco giochi di Guidizzolo vicino le scuole elementari, quando la nonna non lo ha più visto. L’ultimo avvistamento avvenne alle 16 del pomeriggio, dove fu visto mentre camminava da solo vicino le scuole elementari, poi il vuoto. Il piccolo si era allontanato altre volte ma la sua assenza si era perpetrata per pochi minuti, era sempre rientrato. Questa volta invece le cose sono andate diversamente  e dopo due ore e mezza la famiglia (alle 18.00 circa), non trovando il figlia, si è rivolta alle forze dell’ordine che hanno fatto scattare immediatamente il piano provinciale di ricerca delle persone scomparse. 
 
Jashan, figlio di una coppia di indiani residenti a Guidizzolo, era sempre riuscito a ritrovare la strada di casa. Scatta l’allarme e l’intera città si mobilità, arrivano i volontari, i sommozzatori, i vigili del fuoco, protezione civile, unità cinofile. Hanno battuto palmo a palmo quelle che potevano essere le zone in cui il piccolo poteva essersi nascosto. Ricordiamo che Jashan era affetto da una lieve forma di autismo, inoltre sui social network giravano delle descrizioni dettagliate e aggiornamenti in merito alle ricerche in corso. In merito alla vicenda se ne è parlato anche nel programma tv “Chi l’ha visto?”, con appelli dettagliati e mirati. Il Sindaco Sergio Desiderati ha riferito al Corriere della Sera, quanto ancora il corpo non era stato trovato, che “In piazza si erano radunate centinaia di persone che chiedevano cosa fare per dare una mano. La famiglia di Jashan è conosciuta e benvoluta in paese, e la comunità indiana è ben integrata. Temo che Jashan sia scivolato in acqua vicino a dove è stato visto l’ultima volta, nei pressi delle scuole elementari, in via Martiri della Libertà, e che poi la corrente l’abbia trascinato via”. 
 
L’annuncio del ritrovamento del corpo è stato il seguente “Con profondo dolore il nostro piccolo amico non ce l'ha fatta. I vigili del fuoco lo hanno ritrovato. Siamo vicini alla famiglia provata da questo dolore immenso. Una grande solidarietà c'è stata in queste ore da parte di tutta la comunità di Guidizzolo”. Un annuncio che nessuno sperava di apprendere. Il Sindaco ha inoltre ringraziato tutti coloro che sono intervenuti nelle ricerche, dalle forze dell’ordine ai volontari. 



MANTOVA: ARRESTATO SCIPPATORE SERIALE

Redazione

Mantova –  Il 27 luglio, alle ore 07.35 a Mantova in Viale Pitentino una signora di anni 54, in bicicletta, è stata scippata della propria borsa contenuta nel cestino. La stessa è caduta riportando delle abrasioni alle ginocchia. Sul posto è intervenuto personale della Polizia Ferroviaria.

Successivamente, alle ore 08.45 perveniva presso questa Sala Operativa la segnalazione che una Signora di 80 anni era stata oggetto, in questa Piazza Martiri Belfiore, di un tentativo di scippo, non portato a termine in quanto la vittima ha posto resistenza rischiando di cadere. Subito dopo, però, la stessa è stata colta da malore ed è intervenuto personale Medico. Mentre si inviava sul posto personale dipendente si veniva a conoscenza che alle ore 09.00, in via Verdi una ragazza classe 1980 era stata oggetto di un tentato scippo.

Personale della Squadra Volante, Squadra Mobile e Radiomobile dei Carabinieri, allertati degli episodi, si mettevano subito alla ricerca dell'autore dei reati venendo a conoscenza che probabilmente trattavasi dello stesso soggetto, come emergeva dalle prime testimonianze delle vittime e delle persone presenti sui luoghi che descrivevano un ragazzo probabilmente extracomunitario a bordo di uno scooter di colore grigio. Il pronto intervento e la collaborazione tra il Personale appartenente alla Polizia di Stato le e l'Arma dei Carabinieri consentiva di rintracciare e fermare in via Frattini l'autore dei reati che veniva tratto in arresto.

Trattasi del sedicente YABER Imed , marocchino classe 1980 non in regola con le norme sul soggiorno, noto a questi Uffici. Lo scooter utilizzato per commettere i reati è risultato rubato qualche giorno fa a Mantova. Lo stesso oltre ad avere al collo un passamontagna era in possesso dei documenti e di tutti gli oggetti contenuti nella borsa del primo scippo. Il Questore, oltre ad esprimere il più vivo compiacimento alle Forze dell'Ordine intervenute, ringrazia i cittadini testimoni i quali con la loro fattiva collaborazione hanno reso più facile e possibile l'arresto del reo.