CLINI, DECRETO RIFIUTI. TUONA IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI VITERBO: “L’ARROGANZA DEL GOVERNO MONTI NON CONOSCE LIMITI”

Meroi / Equitani: “Ancora una volta il Governo Monti è riuscito a dare il peggio. Il decreto infatti è incompleto, superficiale, scandalosamente generico e non fornisce alcuna certezza sia a livello di tempistica che di procedure.”

 

“Evidentemente al ministro dell’Ambiente Corrado Clini non è stata sufficiente la levata di scudi delle province laziali, Viterbo su tutte, scaturita a seguito dell’intervista in cui annunciava l’intenzione di risolvere l’emergenza rifiuti di Roma distribuendo l’immondizia negli altri impianti di smaltimento del Lazio. Il decreto non solo è stato partorito, ma il buon Clini ha avuto anche l’arroganza di imporlo ai territori senza alcuna preventiva concertazione, limitandosi a convocare i rappresentanti delle province per illustrare una decisione già assunta”.

Redazione

Viterbo – Il presidente della Provincia Marcello Meroi e l’assessore all’Ambiente Paolo Equitani, quest’ultimo reduce dal vertice convocato a Roma ieri dallo stesso Clini per illustrare i contenuti del provvedimento, tornano all’attacco del Governo Monti. La Provincia di Viterbo, secondo quanto riferito dal ministro, riceverà i rifiuti romani unicamente per la fase del trattamento meccanico e biologico presso l’impianto di Casale Bussi ma non ci sarà poi lo smaltimento nella discarica di Monterazzano. I rifiuti, una volta trattati, prenderanno dunque un’altra direzione.

“Ancora una volta – attaccano Meroi ed Equitani – il Governo Monti è riuscito a dare il peggio. Il decreto infatti è incompleto, superficiale, scandalosamente generico e non fornisce alcuna certezza sia a livello di tempistica che di procedure. Vogliamo sapere con esattezza come, e per quanto tempo, il nostro territorio sarà interessato dai provvedimenti ministeriali. Le rassicurazioni del ministro non ci convincono. Se è vero che nessun rifiuto di Roma sarà conferito nel sito di Monterazzano, ma soltanto trattato nell’impianto di Casale Bussi, chiediamo sia messo nero su bianco. Anche perché – ricordano – la Provincia ed i Comuni della Tuscia stanno facendo degli sforzi enormi per ridurre la quantità di rifiuti destinata alla discarica, potenziando al massimo la raccolta differenziata, per impedire che gli invasi, già appesantiti  dai rifiuti conferiti da Rieti, esauriscano le proprie capacità prima del previsto. Se il sindaco di Roma Gianni Alemanno può permettersi il lusso di scendere in piazza al fianco dei cittadini di Ponte Galeria per dire no all’apertura di una nuova discarica nella Capitale, sappia il ministro Clini che non saremo da meno – aggiungono ancora presidente e assessore – anche perché non sono state certo le province laziali a causare l’emergenza rifiuti di Roma. Inoltre, non era stato stabilito dal piano regionale dei rifiuti che ogni provincia doveva provvedere a smaltire la propria immondizia? Perché dovremmo farci oggi carico delle inadempienze dei livelli governativi romani? Non è che di fronte alle legittime e sacrosante proteste degli abitanti della Capitale contro l’apertura di nuove discariche, si possa pensare di scaricare il problema sulle altre province mettendosi a posto la coscienza. La verità – proseguono – è che il Governo Monti anche sulla risoluzione di questa emergenza sta dimostrando tutto il suo totale dilettantismo condito con quella dose di supponenza ed arroganza propria di chi si sente titolato ad agire nell’ambito di una democrazia commissariata, nella quale l’essere tecnico è inteso come un attestato di superiorità morale ed intellettuale, o peggio come una sorta di carta bianca da utilizzare senza alcun limite di civiltà e di buon senso. Il ministro Clini prima di adottare un simile decreto avrebbe dovuto convocare i territori e concertare le decisioni. La democrazia è questo, confronto, dialettica e ricerca di soluzioni condivise. Invece i rappresentanti delle province sono stati convocati fuori tempo massimo, solo per essere informati di decisioni già prese e peggio per essere minacciati di incorrere in pesanti sanzioni nel caso in cui non sarà data ottemperanza ai contenuti del decreto. Tutto questo è inaccettabile”.
 
Meroi ed Equitani annunciano la volontà di non restare con le mani in mano: “Con i presidenti delle altre province laziali ci siamo già confrontati e continueremo a farlo nelle prossime ore concordando tutte le azioni da intraprendere a tutela degli interessi dei nostri territori. Siamo francamente stanchi di sobbarcarci soltanto gli oneri della vicinanza con Roma senza che questo comporti alcun concreto vantaggio. Non siamo disponibili a farci mettere i piedi sulla testa da chi ha dato ampia prova di non saper rispettare le regole democratiche”. 

Il presidente Meroi inoltre chiederà un incontro con il Prefetto di Viterbo Antonella Scolamiero per avere ulteriori chiarimenti, dal rappresentante locale del Governo, in merito alle modalità d’attuazione del decreto.

tabella PRECEDENTI:

08/01/2013 CLINI, DECRETO RIFIUTI: DA OGGI PARTE LA PROCEDURA. UTILIZZARE AL MEGLIO L'IMPIANTISTICA ESISTENTE
07/01/2013 COLLEFERRO, RIFIUTI: IL SINDACO DICE NO ALLE IPOTESI DEL MINISTRO CLINI
03/01/2013 ROMA, IPOTESI RIFIUTI A BORGO MONTELLO: IL SINDACO DI LATINA SCRIVE A CLINI PER CONFERMARE LA NETTA CONTRARIETA’ DELLA CITTA’

  03/01/2013 ROMA, VALLE GALERIA: CASA DEL COMMISSARIO ALL'EMERGENZA RIFIUTI CIRCONDATA DALLA SPAZZATURA

03/01/2013 ROMA, DISCARICA MALAGROTTA E MONTI DELL'ORTACCIO. CLINI: LE DECISIONI PRESE DA SOTTILE SARANNO RICONSIDERATE
01/01/2013 MONTI DELL'ORTACCIO, DISCARICA: DUE CITTADINI SALGONO SU TRALICCIO ALTA TENSIONE PER PROTESTA
29/12/2012 LATINA, DISCARICA BORGO MONTELLO: IL SINDACO METTE I PUNTINI SULLE I RIGUARDO LE DICHIARAZIONI DEL MINISTRO CLINI
24/10/2012 ROMA, RIFIUTI: SOTTILE CONFERMA LA SCELTA DI MONTI DELL'ORTACCIO
15/09/2012 ROMA, MONTI DELL'ORTACCIO: IL CONSIGLIERE REGIONALE (PD) MARCO DI STEFANO CHIEDE RIUNIONE URGENTE DELLA COMMISSIONE AMBIENTE APERTA AI CITTADINI, ALLA PRESENZA DEL PREFETTO SOTTILE
05/09/2012 ROMA RIFIUTI, ALEMANNO: SU VALLE GALERIA VALUTAZIONE TECNICA SENZA SCONTI
04/09/2012 ROMA, QUESTA SERA LA FIACCOLATA CONTRO LA DISCARICA PROVVISORIA A MONTI DELL'ORTACCIO
23/08/2012 ROMA RIFIUTI, RADICALI: "SU MONTI DELL’ORTACCIO C’È UN ACCORDO CERRONI-AMA?"
22/08/2012 ROMA POST MALAGROTTA, IL COMUNE E LA PROVINCIA SI PRONUNCINO SULLA SCELTA DEL NUOVO SITO
21/08/2012 RIFIUTI, MARUCCIO (IDV): “CLINI METTE ALLA BERLINA COMUNE E REGIONE”
20/08/2012 ROMA, IL MINISTRO CLINI BOCCIA LA CAPITALE SULLA RACCOLTA DIFFERENZIATA
16/08/2012 MONTI DELL'ORTACCIO RIFIUTI, UN FORTE "NO" DI MEZZA ESTATE
14/08/2012 ROMA POST MALAGROTTA: FUMATA BIANCA PER LA DISCARICA. MONTI DELL'ORTACCIO IL NUOVO SITO PROVVISORIO
04/05/2012 LAZIO RIFIUTI, MONTI ORTACCIO, RIANO E PIAN DELL'OLMO SITI IDEALI: PAROLA DI CERRONI
21/03/2012 ROMA RIFIUTI, VALENTINI (PD): “MOZIONE PER NO A DISCARICA MONTI DELL’ORTACCIO”


 




VITERBO, MEROI ED EQUITANI: “NEI COMUNI DOVE SONO ENTRATE IN VIGORE LE ORDINANZE DI NON POTABILITÀ DELL’ACQUA È NECESSARIA UNA RIDUZIONE DELLE BOLLETTE”.

Redazione

Viterbo – “Proporremo alla Talete la riduzione del costo delle bollette idriche nei Comuni in cui vige l’ordinanza di non potabilità dell’acqua destinata al consumo umano. Chiederemo che questa proposta venga portata quanto prima all’esame degli organi istituzionalmente competenti”.

Il presidente della Provincia Marcello Meroi ed il vicepresidente con delega all’Ambiente Paolo Equitani hanno deciso di venire incontro concretamente ai problemi dei cittadini, alle prese con limitazioni al consumo dell’acqua. Dal primo gennaio 2013 infatti è entrata in vigore la direttiva europea che fissa a 10 microgrammi litro il limite massimo di arsenico consentito nelle acque destinate al consumo umano, fatto questo che ha portato i sindaci ad emettere le ordinanze di non potabilità dell’acqua erogata dai rubinetti laddove è rilevato un superamento del parametro. Per i cittadini dette limitazioni comportano inevitabilmente dei disagi destinati a protrarsi fino a quando entreranno in funzione i dearsenificatori.

“E’ bene precisare che abbiamo usato l’acqua dei rubinetti fino a ieri – tengono a precisare presidente e assessore – non c’è nessun sopraggiunto inquinamento improvviso delle falde acquifere, ma è ormai intervenuta una decisione dell’Europa che ha portato ad un abbassamento dei limiti di arsenico finora tollerati.  Naturalmente di fronte alla definitiva entrata in vigore della direttiva, i sindaci per non incorrere in un reato, si sono trovati costretti ad emettere le ordinanze di non potabilità, laddove è riscontrato un superamento effettivo della soglia minima consentita”.

Da qui quindi la proposta della Provincia: “Non potendo attualmente evitare i relativi disservizi alle popolazioni interessate dalle ordinanze – aggiungono Meroi ed Equitani – riteniamo a questo punto opportuno chiedere di rivedere il costo delle bollette riducendo così il peso fiscale a carico delle famiglie. Proporremo pertanto alla Talete ed agli organi competenti (in attesa di capire se verrà o meno prorogata per l’anno in corso la funzionalità delle strutture dell’Ato) di praticare, a partire dal gennaio 2013, uno sconto tariffario sostenibile con le esigenze finanziarie e di gestione della società, in considerazione del fatto che, alle limitazioni all’uso dell’acqua, è giusto accompagnare anche un’equa riduzione dei costi finora sostenuti dai cittadini. Naturalmente – proseguono – la Regione dovrà farsi carico di compensare le eventuali minori entrate che potrebbero penalizzare la sopravvivenza della Talete. Una proposta che per altro ci sentiamo di condividere con le associazioni dei consumatori e con varie realtà politiche e civiche che hanno sollevato l’inopportunità di mantenere gli attuali importi tariffari a fronte di un servizio limitato per il consumo umano. Ipotesi che naturalmente andrà ulteriormente valutata con le istituzioni preposte al controllo ed alla garanzia della gestione. Siamo certi che intorno a questa proposta – concludono – si possa raggiungere la più ampia condivisione”. 

tabella PRECEDENTI:

    02/01/2013 VITERBO, MEROI ED EQUITANI: “NEI COMUNI DOVE SONO ENTRATE IN VIGORE LE ORDINANZE DI NON POTABILITÀ DELL’ACQUA È NECESSARIA UNA RIDUZIONE DELLE BOLLETTE”.

       29/12/2012 TARQUINIA, EMERGENZA ARSENICO: DAL 1 GENNAIO VIETATO IL CONSUMO DI ACQUA PER USO UMANO

    11/12/2012 TARQUINIA SERVIZIO IDRICO: DAL 1 GENNAIO IL SERVIZIO PASSA ALLA TALETE
    07/12/2012 TARQUINIA EMERGENZA ARSENICO: ATTESA PER LA SENTENZA DEL TAR LAZIO SUL RICORSO DEL S.I.B DI TARQUINIA
  10/10/2012 VITERBO, EMERGENZA ARSENICO: MEROI ED EQUITANI IN REGIONE PER DISCUTERE DEL FUTURO DELLA TALETE
   27/09/2012 LAZIO TRA AMBIENTE E POLITICA: MARCO MATTEI FA IL PUNTO (Video – Pausa caffè con…)
  25/09/2012 VITERBO PROVINCIA, TALETE METTE AGLI ANGOLI LA PROVINCIA SULLA QUESTIONE ARSENICO: SERVONO GARANZIE E FONDI DALLA REGIONE
28/07/2012 VITERBO ARSENICO: DA GENNAIO SENZ'ACQUA 39 COMUNI
16/07/2012 VITORCHIANO, ARSENICO NELL'ACQUA: PER IL COMUNE VALORI NELLA NORMA, PER LA REGIONE ARSENICO ALLE STELLE
04/07/2012 VITERBO, LA POLVERINI, MATTEI E L'ARSENICO: GIU' LE MANI DALLE TASCHE DEI CITTADINI
03/07/2012 VITERBO, MATTEI E L'OMBRA DELL'ARSENICO: ENTRIAMO IN TALETE CHE FORSE CI SALVIAMO…
03/07/2012 ANGUILLARA EMERGENZA ARSENICO: L’ASSESSORE MATTEI MANTENGA LE PROMESSE FATTE IN CAMPAGNA ELETTORALE
13/06/2012 LAZIO EMERGENZA ARSENICO, E ORA COME FANNO I COMUNI SENZA SOLDI?
11/06/2012 LAZIO EMERGENZA ARSENICO: LA REGIONE CERCA 12 MILIONI, MA NE SPENDE 15 PER I VETTORI AEREI
15/05/2012 VITERBO, EMERGENZA ARSENICO: EQUITANI ILLUSTRA IL PERCORSO INDIVIDUATO DALL'ATO
05/04/2012 VITERBO, ARSENICO, PARRONCINI: “VICINI ALL'EMERGENZA TOTALE, LA REGIONE TROVI I FONDI”
09/03/2012 VITERBO, EMERGENZA ARSENICO. LA PROVINCIA CHIEDE POTERI STRAORDINARI
06/03/2012 LAZIO, EMERGENZA ARSENICO: PROROGATO IL TERMINE AL 31 DICEMBRE 2012


 




VITERBO, COMMEMORAZIONE BATTAGLIA DI EL ALAMEIN

Redazione

Viterbo – Nella mattinata di domenica 16 dicembre il presidente della Provincia di Viterbo, Marcello Meroi ha preso parte alla cerimonia di commemorazione del 70° anniversario della battaglia di El Alamein che ha avuto come momento principale lo spargimento, nella fontana dedicata ai paracadutisti di piazza del Sacrario a Viterbo, della sabbia portata direttamente dall’Africa dal reduce Vincenzo Signorelli.

Il novantacinquenne paracadutista, accompagnato dal vicepresidente della sezione viterbese dell’Anpdi, Dante La Corte, nello scorso ottobre è stato ad El Alamein per la commemorazione e, su richiesta del presidente Meroi che aveva voluto salutare la sua partenza, ha portato a Viterbo una bottiglia con all’interno la sabbia del deserto che vide morire per la patria numerosi paracadutisti italiani, di cui molti viterbesi, durante la seconda guerra mondiale.

“Un gesto simbolico – ha detto il presidente Meroi – ma di grandissima importanza per ricordare i parà viterbesi, e italiani, che nel ‘42 persero la vita per la propria patria.

Il nostro territorio, d’altronde, ha una grande tradizione in ambito di paracadutismo (sono nate a Viterbo la Compagnia sperimentale paracadutisti nel ’48 e il Reparto Carabinieri paracadutisti nel ’51). Quello dei paracadutisti è un corpo al quale sono molto legato in quanto ha dato molto e continua a dare tanto al nostro Paese. Ringrazio Vincenzo Signorelli e Dante La Corte – che hanno rappresentato la nostra provincia sul sacrato di uno degli scenari più significativi della storia d’Italia – per averci dato questa grande opportunità”.

Alla cerimonia era presente il presidente dell’Anpdi viterbese Giovanni Bartoletti oltre a una nutrita rappresentanza della sezione locale.
 




VITERBO, VERTICE IN PREFETTURA PER SCONGIURARE LA CHIUSURA DI VILLA BUON RESPIRO

In ballo le cifre che la Regione Lazio non ha pagato al Gruppo San Raffaele

 

Redazione

Viterbo – “E’ impossibile andare avanti con questo stillicidio, i pazienti di Villa Buon Respiro e le loro famiglie hanno bisogno di certezze sulla localizzazione e sulla continuità dei servizi sanitari offerti dalla struttura. Il personale che continua a lavorare senza stipendio, poi, e che purtroppo rischia il licenziamento va salvaguardato ad ogni costo. Non possiamo permettere un ulteriore depauperamento sanitario del territorio della Tuscia”.

E’ quanto afferma il presidente della Provincia di Viterbo, Marcello Meroi, al termine del vertice svoltosi ieri 30 novembre mattina in Prefettura per parlare della critica situazione della struttura viterbese facente capo al gruppo San Raffaele spa. Alla riunione, convocata dal prefetto di Viterbo, Antonella Scolamiero, e tenutasi mentre in piazza del Plebiscito i dipendenti di Villa Buon Respiro manifestavano a gran voce, hanno partecipato insieme al presidente Meroi il sindaco di Viterbo, Giulio Marini, il direttore sanitario dell’Ausl di Viterbo, Marina Cerimele, i rappresentanti dell’azienda San Raffaele e della struttura Villa Buon Respiro e i delegati sindacali.

“Ringrazio il prefetto Scolamiero che, disponibile come sempre alle richieste delle istituzioni locali, ha riunito questo tavolo per cercare di scongiurare la chiusura di Villa Buon Respiro – dichiara il presidente -, prevista nei prossimi giorni se non si faranno passi avanti nel dialogo con la Regione Lazio. Questa mattina la Ausl di Viterbo ha fatto sapere che è pronta a corrispondere alla struttura il saldo di alcune spettanze per le prestazioni sanitarie offerte, in modo da consentire all’azienda di pagare al più presto almeno uno stipendio ai dipendenti e di mantenere la continuità terapeutica per i pazienti. Ma è necessario che il sistema di corrispondenza dei finanziamenti spettanti alla struttura si stabilizzi una volta per tutte”.

In ballo ci sono soprattutto le cifre che la Regione Lazio deve al gruppo San Raffaele e che ancora non ha saldato. “Dalla Pisana chiedono a Villa Buon Respiro certificazioni sui lavori di adeguamento e sulla distribuzione interna dei pazienti – continua – che però sono state già certificate e inviate in Regione in precedenza dall’ex direttore generale della Ausl di Viterbo. Credo che procedendo in questo modo non si possa arrivare da nessuna parte, la Regione deve muoversi con maggiore attenzione e con più precisione ed a questo punto sarà fondamentale la nuova riunione di questo tavolo fissata per la prossima settimana a cui parteciperà anche il neo commissario straordinario della Ausl di Viterbo”.

“La salute della gente e il mantenimento dei livelli occupazionali sul territorio della Tuscia sono temi di fondamentale importanza – conclude il presidente della Provincia -. In questo periodo di crisi non è possibile pensare che si costringa un’azienda a mandare a casa centinaia di lavoratori, colpendo così anche le loro famiglie, a seguito della chiusura di una struttura d’eccellenza che eroga servizi di qualità riconosciuti in ambito nazionale e internazionale. Gli assistiti di Villa Buon Respiro e i loro parenti hanno il sacrosanto diritto di vedersi corrispondere le cure necessarie con continuità e sempre nella stessa struttura. Cosa, questa, che verrà meno se davvero la prossima settimana si giungerà ad estreme conseguenze”.

tabella PRECEDENTI: 

30/11/2012 VITERBO, CHIUSURA VILLA BUON RESPIRO. L'APPELLO DELL'UDC AL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA, AL SINDACO E AL PREFETTO DI VITERBO

  27/11/2012 LAZIO, MEDICI SAN RAFFAELE ADERENTI AL COMITATO PER LA DIFESA DEL SAN RAFFAELE

25/11/2012 VITERBO, LA REGIONE NON PAGA: VILLA BUON RESPIRO A RISCHIO CHIUSURA PER MANCANZA DI FONDI
11/08/2012 LAZIO, PEDICA(IDV): SPERO VERTICI SAN RAFFAELE SMENTISCANO IPOTESI CHIUSURA”
11/08/2012 LAZIO CASO SAN RAFFAELE: SI APRE UNO SPIRAGLIO E IL SOGGIORNO NEL LAZIO SI ALLUNGA
10/08/2012 CASTELLI ROMANI SAN RAFFAELE, TRA VELLETRI E MONTE COMPATRI LA POLITICA SI SPACCA E INTANTO… I CITTADINI CI RIMETTONO LA SALUTE
10/08/2012 LAZIO, LA REGIONE VUOLE PORTARE IL GRUPPO SAN RAFFAELE IN TRIBUNALE
09/08/2012 LAZIO, IL GRUPPO SAN RAFFAELE TOGLIE LE TENDE DA QUESTA REGIONE E ADDEBITA LE RESPONSABILITA' ALLA POLVERINI
06/07/2012 SAN RAFFAELE MONTE COMPATRI: PAGATE GLI STIPENDI AI LAVORATORI….SUBITO!
22/06/2012 SANITA' NEL LAZIO, SEL: "L'ULTMO CHIUDA LA PORTA"
05/06/2012 VELLETRI SAN RAFFAELE, IL TAR ANNULLA LA DELIBERA DELLA POLVERINI
30/05/2012 MONTE COMPATRI SAN RAFFAELE, LAVORATORI SENZA STIPENDIO
12/05/2012 LAZIO REGIONE, LA POLVERINI NUOCE ALLA SALUTE?
14/04/2012 VELLETRI, IL PROCESSO AGLI ANGELUCCI MIGRA DA VELLETRI A ROMA


 




VITERBO, CHIUSURA VILLA BUON RESPIRO. L'APPELLO DELL'UDC AL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA, AL SINDACO E AL PREFETTO DI VITERBO

Redazione

Viterbo – “La sanità viterbese non può collezionare anche questa sconfitta, gli oltre 200 lavoratori di Villa Buon Respiro e i famigliari dei 235 degenti della struttura hanno bisogno di certezze. Il servizio di grande qualità reso dalla struttura viterbese non può essere sospeso. Come gruppo Udc in Provincia, abbiamo per questo chiesto al presidente della giunta provinciale Marcello Meroi e lo chiediamo anche al sindaco di Viterbo, Giulio Marini e al prefetto, Antonella Scolamiero di fare il possibile per far sì che dalla Regione arrivino i fondi per scongiurare la chiusura di Villa Buon Respiro. – Dichiara in una nota Francesco Bigiotti Capogruppo Udc Provincia di Viterbo –  Francamente non crediamo – prosegue Bigiotti – che il territorio meriti e possa sopportare anche questo provvedimento, in ambito sanitario crediamo di avere già dato e non meritiamo questo trattamento.

Per questo rinnoviamo la nostra vicinanza ai lavoratori, ai degenti e ai loro famigliari che in questo momento si stanno battendo per far sì che venga mantenuto ciò che nel nostro paese dovrebbe essere un diritto mai messo in discussione: la salute e appunto il lavoro. Rimaniamo vigili su questa situazione e auspichiamo un celere intervento da parte della Governatrice, Renata Polverini e del Governo, che assicurino i fondi per far sì che una delle strutture più importanti della Tuscia, all’avanguardia in materia di riabilitazione, possa continuare a fornire il suo servizio di qualità ai malati del territorio”.

tabella PRECEDENTI: 

  27/11/2012 LAZIO, MEDICI SAN RAFFAELE ADERENTI AL COMITATO PER LA DIFESA DEL SAN RAFFAELE

25/11/2012 VITERBO, LA REGIONE NON PAGA: VILLA BUON RESPIRO A RISCHIO CHIUSURA PER MANCANZA DI FONDI
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10/08/2012 CASTELLI ROMANI SAN RAFFAELE, TRA VELLETRI E MONTE COMPATRI LA POLITICA SI SPACCA E INTANTO… I CITTADINI CI RIMETTONO LA SALUTE
10/08/2012 LAZIO, LA REGIONE VUOLE PORTARE IL GRUPPO SAN RAFFAELE IN TRIBUNALE
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06/07/2012 SAN RAFFAELE MONTE COMPATRI: PAGATE GLI STIPENDI AI LAVORATORI….SUBITO!
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14/04/2012 VELLETRI, IL PROCESSO AGLI ANGELUCCI MIGRA DA VELLETRI A ROMA



VITERBO, SIGLATO L'ACCORDO TRA PROVINCIA E MINISTERO PER L'ATTIVAZIONE DELL'UFFICIO DI GIUSTIZIA RIPARATIVA

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Redazione

Viterbo – Il presidente della Provincia Marcello Meroi ed il Provveditore regionale del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria presso il Ministero della Giustizia Maria Claudia Di Paolo hanno sottoscritto oggi la dichiarazione d’intenti per l’istituzione di un Ufficio di Giustizia Riparativa e di Mediazione Penale e Civile sul territorio provinciale.

Attraverso l’istituzione di questo ufficio, che sarà attivato in fase sperimentale grazie ad un finanziamento della Regione Lazio, la Provincia di Viterbo, settore Politiche Sociali, intende ricercare e proporre soluzioni che possano favorire la conciliazione sia in ambito penale che civile.  L’obiettivo di fondo è quello di attivare percorsi di giustizia riparativa e di mediazione penale per i soggetti in esecuzione di pena che abbiano maturato un senso di responsabilità e una consapevolezza del danno arrecato alle vittime del proprio reato, ai familiari delle stesse e alla comunità civile. Allo stesso tempo l’Ufficio si propone anche la ricerca di soluzioni conciliative nel superamento di piccole e grandi conflittualità che possano presentarsi in ambito scolastico, urbano, familiare o di vicinato.

La Provincia individuerà i mediatori che andranno a comporre l’Ufficio attraverso una procedura ad evidenza pubblica, mentre il Provveditorato si impegnerà ad individuare al proprio interno un referente per la realizzazione degli obiettivi alla base della dichiarazione d’intenti. Potranno ricoprire il ruolo di operatori del servizio le persone in possesso di adeguata preparazione per aver espletato percorsi formativi tali da garantire nel complesso competenze in ambito giuridico, sociologico, criminologico, pedagogico e psicologico.

“Attraverso l’attuazione di questo progetto – ha spiegato il presidente Meroi – sarà possibile diffondere la cultura della mediazione e della giustizia riparativa sul territorio, risolvendo molte controversie che rischiano di intasare i tribunali per anni a scapito di chi ha subito un danno sia in sede penale che civile. Far incontrare il reo e la vittima del reato stimolando la ricerca di soluzioni conciliative positive è sicuramente un esempio di grande civiltà giuridica. Chi ha subito un torto ha la possibilità di ricevere in tempi rapidi la giusta riparazione e chi lo ha commesso vede maturare dentro di sé la piena consapevolezza dell’errore compiuto e del danno arrecato alla parte offesa”.

L’Ufficio, la cui attivazione è prevista nel gennaio 2013, svolgerà il proprio lavoro in una dimensione di intervento integrato di rete con tutti i servizi e le istituzioni del territorio per svolgere attività di accoglienza, ascolto ed orientamento delle persone coinvolte in vicende penali con particolare riferimento alle vittime; attività e programmi di mediazione penale e giustizia riparativa; attività di mediazione scolastica in un’ottica di prevenzione dei conflitti. L’accesso ai servizi sarà pubblico e gratuito.


 


 




VITERBO, LA REGIONE NON PAGA: VILLA BUON RESPIRO A RISCHIO CHIUSURA PER MANCANZA DI FONDI

Redazione

Viterbo – I dipendenti di Villa Buon Respiro, struttura sanitaria del gruppo San Raffaele, continuano a non percepire stipendio. Da quanto risulta, l’amministrazione del gruppo non saprebbe quando potrà pagare gli stipendi del mese di ottobre. Tale situazione è sopportata con amarezza ed apprensione da parte dei lavoratori che, con il già misero stipendio che percepiscono nella regolarità , riescono con difficoltà e sacrificio ad arrivare a fine mese. Il rischio è che a pagarne le conseguenze sarà il servizio assistenziale svolto sul territorio dalla struttura. "Esprimo la solidarietà mia e della Provincia di Viterbo ai lavoratori e ai pazienti del centro di riabilitazione di Villa Buon Respiro, la struttura sanitaria del gruppo San Raffaele per la quale in queste ore si parla di possibile chiusura. – Queste le dichiarazioni di Marcello Meroi Presidente della Provincia di Viterbo – Non intendo entra nel merito del contenzioso – prosegue Meroi –  che si è creato tra l’azienda San Raffaele e la Regione Lazio e che ha portato fino ad oggi al mancato pagamento dei fondi necessari alla struttura per sopravvivere e per continuare a erogare in tranquillità il quotidiano ed essenziale servizio sul territorio. Tuttavia ritengo inaccettabile la possibilità di chiudere Villa Buon Respiro, un presidio sanitario di qualità, con professionalità valide, che da anni opera soprattutto nel settore dell’assistenza a particolari patologie. La Tuscia, già fortemente colpita dai tagli nel settore ospedaliero, non può permettersi di perdere un così importante punto di riferimento sanitario, perché si profilerebbe uno scenario veramente drammatico in primo luogo per l’utenza, ma anche per i tanti operatori che perderebbero il lavoro. E’ obbligatorio a questo punto riprendere il dialogo tra Regione Lazio e società San Raffaele per poter valutare tutte le possibili soluzioni che scongiurino la chiusura di Villa Buon Respiro. – Il Presidente conclude – Domani – Lunedì 26 novembre – contatterò personalmente la presidente della Regione, Renata Polverini, per chiederle di istituire, se necessario, un ulteriore tavolo di confronto con tutte le parti in causa: se c’è anche una sola possibilità di superare questo momento difficile, con la disponibilità di tutti credo valga la pena fare un altro tentativo. Il territorio viterbese non può permettersi di perdere anche Villa Buon Respiro."

tabella PRECEDENTI:

11/08/2012 LAZIO, PEDICA(IDV): SPERO VERTICI SAN RAFFAELE SMENTISCANO IPOTESI CHIUSURA”
11/08/2012 LAZIO CASO SAN RAFFAELE: SI APRE UNO SPIRAGLIO E IL SOGGIORNO NEL LAZIO SI ALLUNGA
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10/08/2012 LAZIO, LA REGIONE VUOLE PORTARE IL GRUPPO SAN RAFFAELE IN TRIBUNALE
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06/07/2012 SAN RAFFAELE MONTE COMPATRI: PAGATE GLI STIPENDI AI LAVORATORI….SUBITO!
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05/06/2012 VELLETRI SAN RAFFAELE, IL TAR ANNULLA LA DELIBERA DELLA POLVERINI
30/05/2012 MONTE COMPATRI SAN RAFFAELE, LAVORATORI SENZA STIPENDIO
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TUSCIA, DANNI MALTEMPO, MEROI AVVERTE LA REGIONE LAZIO: “NON RIPETIAMO L’ESPERIENZA NEGATIVA DEI MANCATI FINANZIAMENTI PER L’EMERGENZA NEVE”

Redazione

Viterbo – Il tempo stringe, non è più possibile aspettare: l’ondata di maltempo che la scorsa settimana ha colpito la Tuscia ha lasciato danni ingenti sul territorio ed emergenze a cui far fronte in tempi brevissimi. Per questo lunedì mattina il presidente della Provincia di Viterbo, Marcello Meroi, ha partecipato a Roma ad una riunione urgente con l’assessore agli Enti locali e Ambiente della Regione Lazio, Giuseppe Cangemi. All’incontro sono, inoltre, intervenuti anche il Prefetto di Viterbo, Antonella Scolamiero; l’assessore regionale allo Sviluppo economico e Agricoltura, Pietro Di Paolo; il direttore dell’Ardis, Mauro Lasagna; il dirigente del dipartimento Protezione civile regionale, Luca Fegatelli; il dirigente del Dipartimento istituzionale e territorio, Francesco Mele; i dirigenti degli assessorati regionali all’Ambiente, Lavori pubblici, Viabilità, Attività produttive e Agricoltura.

“Un incontro necessario, in cui ho potuto riscontrato molta disponibilità da parte della Regione Lazio – dichiara il presidente Meroi -. In maniera molto chiara ho fatto presente che, al di là di valutazioni di natura tecnica che spettano agli organi funzionali regionali, ci aspettiamo a breve giro di posta da parte della Pisana il finanziamento immediato delle somme che servono per fronteggiare l’emergenza maltempo nella Tuscia. La Provincia di Viterbo, infatti, ha già speso oltre 90mila euro per interventi effettuati nei giorni clou dell’alluvione, ma adesso sono necessarie altre risorse per riaprire le scuole, per ricostruire i tratti stradali crollati o interessati da pesanti frane e per programmare la messa in sicurezza di ponti, fossi e altre opere infrastrutturali di collegamento”.

“Con molta onestà e chiarezza ho fatto presente che non accetteremo scelte che non prevedano l’immediata corrispondenza di fondi regionali per l’emergenza maltempo – aggiunge Meroi -. Non possiamo permetterci, infatti, di ritrovarci nella stessa situazione dell’emergenza neve del febbraio scorso, quando la Provincia ha dovuto coprire con fondi propri quasi il 60% del milione e 600mila euro speso per la messa in sicurezza del territorio. Abbiamo dovuto fare una scelta politica precisa, tagliando su tanti altri capitoli di bilancio a fronte di priorità imprescindibili, per non lasciare il territorio isolato e per non mandare sul lastrico le ditte private che hanno lavorato in quel periodo, ma stiamo ancora aspettando che la Regione Lazio ci rimborsi quanto ci spetta. Il dirigente della Protezione civile si è reso disponibile a dare una risposta positiva alle nostre richieste, anche perché qualora oggi si ripresentasse una situazione simile a quella del febbraio scorso non saremmo finanziariamente più in grado di farvi fronte”.

“E’ chiaro che ci aspettiamo che la Regione Lazio faccia la sua parte, inviando tempestivamente alla Provincia i finanziamenti che servono per dar corso agli interventi in programma – conclude il presidente -, soprattutto nelle zone alluvionate che presentano maggiori criticità. Ho apprezzato l’impegno assunto dagli assessori Cangemi e Di Paolo per ciò che concerne lo stanziamento delle somme utili ad affrontare l’emergenza maltempo, ma comunque sarà necessario implementarle e farcele avere in tempi strettissimi. Da ieri gli uffici tecnici regionali hanno iniziato a fare i dovuti controlli sulla documentazione che abbiamo fornito, ed è chiaro che almeno in una prima fase l’attenzione maggiore sarà dedicata ai Comuni e ai territori che hanno subito i danni più gravi. Entro la fine di questa settimana penso che potremo già avere un’indicazione su luoghi e tempi di avvio degli interventi”.
 




VITERBO EMERGENZA MALTEMPO: IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA CHIEDE LO STATO DI CALAMITA' NATURALE

Meroi: "Non permetterò il ripetersi di ciò che è avvenuto con l’emergenza neve.Nonostante le promesse e le rassicurazioni che erano state dispensate nei difficili giorni del febbraio scorso, la Provincia non è ancora visto un euro"

 

Viterbo – Il presidente Marcello Meroi ha effettuato un sopralluogo ad Orte e nelle zone limitrofe gravemente colpite dall’ondata di maltempo delle ultime ore. Era presente sul posto anche l’assessore all’Ambiente della Regione Lazio Giuseppe Cangemi, insieme all’ingegner Francesco Mele dirigente della Protezione Civile e responsabile dell’Ufficio Idrografico. Insieme all’assessore provinciale alla Protezione Civile Giovanni Maria Santucci, al sindaco di Orte Dino Primieri ed al vice sindaco Francesco Galli hanno effettuato un’ispezione nelle aree allagate.

Domani alla Regione Lazio è stato convocato dall’assessore regionale alle Attività Produttive Pietro di Paolo un tavolo tecnico per discutere in merito alla richiesta di calamità naturale avanzata da diversi  comuni relativamente ai danni all’agricoltura.

“Ho chiesto espressamente che il tavolo sia allargato alla partecipazione dell’assessore Cangemi e dei tecnici della Protezione Civile, richiedendo in special modo la presenza dell’ingegner Francesco Mele. Oltre ovviamente a ribadire la richiesta dello stato di calamità naturale – ha dichiarato Meroi – chiederemo con forza lo stanziamento immediato di risorse da parte della Regione. La priorità in questo momento è mettere in sicurezza il territorio provinciale, effettuando una serie di interventi di estrema urgenza, su tutti il rifacimento del manto stradale, inevitabili a garantire l’incolumità dei cittadini in tutti i comuni danneggiati.

L’assessore Cangemi, preso atto della gravità della situazione, si è impegnato già nella giornata di oggi 13 novembre, a ricercare nelle pieghe del bilancio regionale le risorse necessarie ad avviare questa prima fase. Nell’incontro di domani 14 novembre – aggiunge Meroi – ribadirò con forza questa richiesta e punterò i piedi. Posso dire sin da ora che non permetterò il ripetersi di ciò che è avvenuto con l’emergenza neve. Nonostante le promesse e le rassicurazioni che erano state dispensate nei difficili giorni del febbraio scorso, la Provincia non è ancora visto un euro. Ovviamente so perfettamente che le responsabilità non sono da attribuire unicamente alla Regione, ma le promesse in casi come questi non sono più sufficienti. Lo ripeto – conclude il presidente – la priorità ora è la sicurezza del territorio e dei suoi abitanti. La Provincia farà sentire forte e chiara la sua autorità, impedendo che il grido d’aiuto di intere popolazioni resti inascoltato”.

 




VITERBO, EMERGENZA ARSENICO: LA REGIONE COPRIRÀ INTERAMENTE IL COSTO DEGLI INTERVENTI.

Importanti novità sul fronte dell’emergenza arsenico.

Le ha comunicate l’assessore all’Ambiente della Regione Lazio Giuseppe Emanuele Cangemi attraverso una nota inviata al presidente della Provincia di Viterbo Marcello Meroi.

Redazione

Viterbo – Le novità più importanti riguardano gli interventi di seconda fase, quelli cioè che interessano i comuni con concentrazioni di arsenico comprese fra 10 e 20 microgrammi litro (dal primo gennaio 2013 in base all’entrata in vigore della direttiva europea la soglia massima consentita nelle acque destinate al consumo umano sarà di 10 microgrammi litro). La Regione ha comunicato che intende garantire l’intera copertura economica degli interventi, che ammontano complessivamente a 24 milioni 521mila euro. Ciò sarà possibile grazie al dirottamento dei 18 milioni di euro che la Regione Lazio aveva stanziato, in seguito alla sottoscrizione di apposito protocollo d’intesa, in favore dell’Ato 1 Lazio Nord per far fronte alle opere di depurazione delle acque nere dei poli di Civita Castellana, Sutri e Vignanello. Considerata la necessità di fronteggiare con estrema urgenza l’emergenza arsenico, la Regione ha quindi deciso di trasferire dette somme nella disponibilità del commissario straordinario, in aggiunta ai sei milioni 150mila euro già stanziati. Non appena possibile la Regione provvederà a ripristinare i finanziamenti previsti per la depurazione delle acque nere nei poli suddetti, con apposite risorse di bilancio.

“Non possiamo che ritenerci estremamente soddisfatti per il risultato ottenuto – ha spiegato il presidente Meroi – e ringrazio l’assessore Cangemi per aver accolto le nostre richieste. La lettera contiene tre importanti risultati. Il primo è ovviamente l’intera copertura economica degli interventi da realizzare sul territorio. Il secondo è il riconoscimento dell’impossibilità per l’Ato 1 Lazio Nord di fronteggiare da solo la fase emergenziale. La terza riguarda la garanzia del rifinanziamento delle somme stanziate per la depurazione delle acque nere nei tre poli della Tuscia e momentaneamente trasferite sulla realizzazione degli impianti di dearsenificazione. Questo è un grande risultato che premia gli sforzi della Provincia e dell’Ato. Sono mesi che stiamo premendo sulla Regione, battendo i pugni sul tavolo ed alzando la voce in ogni occasione utile per far valere i diritti del territorio. Finalmente oggi abbiamo ottenuto le dovute risposte che ci consentono un maggiore ottimismo per ciò che riguarda la risoluzione dell’emergenza”.

L’assessore all’Ambiente Paolo Equitani ha poi aggiunto: “Gli interventi di prima fase, quelli cioè in esecuzione nei comuni con concentrazioni superiori ai 20 microgrammi litro sono in fase di ultimazione. Quelli di seconda fase, grazie all’intervento finanziario della Regione che coprirà interamente i costi, saranno portati a termine in tempi rapidi. Certo, il primo gennaio non riusciremo ad avere tutti gli impianti pronti, questo è chiaro, quindi i sindaci dovranno emettere le ordinanze. Tuttavia da oggi possiamo dire che l’emergenza si presenta meno grave di come poteva apparire nei giorni scorsi. Io credo che, se anziché far passare inutilmente tutto questo tempo, chi di dovere si fosse mosso già otto anni fa quando fu emanata la direttiva europea, forse avremmo potuto evitare tutti quei disagi che le popolazioni hanno subito, e che dovranno ancora affrontare nei prossimi mesi. La Provincia – ci tiene a ribadire Equitani – non ha mai avuto competenze dirette su questa materia, ma appena ci siamo insediati abbiamo cercato, con la collaborazione dei Comuni, di coordinare tutte le azioni necessarie facendo pressing sulla Regione per avere risposte. Oggi possiamo dire di aver ottenuto un altro importante risultato, dopo quello che non esito a definire storico, relativo alla vicenda delle tariffe di smaltimento dei rifiuti”.

Meroi ed Equitani hanno convocato per martedì una riunione della Consulta d’Ambito dell’Ato cui farà seguito una conferenza dei sindaci nel corso della quale sarà recepito ed approvato, attraverso un apposito deliberato, il nuovo percorso indicato dalla Regione.

tabella PRECEDENTI:

  10/10/2012 VITERBO, EMERGENZA ARSENICO: MEROI ED EQUITANI IN REGIONE PER DISCUTERE DEL FUTURO DELLA TALETE

   27/09/2012 LAZIO TRA AMBIENTE E POLITICA: MARCO MATTEI FA IL PUNTO (Video – Pausa caffè con…)
  25/09/2012 VITERBO PROVINCIA, TALETE METTE AGLI ANGOLI LA PROVINCIA SULLA QUESTIONE ARSENICO: SERVONO GARANZIE E FONDI DALLA REGIONE
28/07/2012 VITERBO ARSENICO: DA GENNAIO SENZ'ACQUA 39 COMUNI
16/07/2012 VITORCHIANO, ARSENICO NELL'ACQUA: PER IL COMUNE VALORI NELLA NORMA, PER LA REGIONE ARSENICO ALLE STELLE
04/07/2012 VITERBO, LA POLVERINI, MATTEI E L'ARSENICO: GIU' LE MANI DALLE TASCHE DEI CITTADINI
03/07/2012 VITERBO, MATTEI E L'OMBRA DELL'ARSENICO: ENTRIAMO IN TALETE CHE FORSE CI SALVIAMO…
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11/06/2012 LAZIO EMERGENZA ARSENICO: LA REGIONE CERCA 12 MILIONI, MA NE SPENDE 15 PER I VETTORI AEREI
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05/04/2012 VITERBO, ARSENICO, PARRONCINI: “VICINI ALL'EMERGENZA TOTALE, LA REGIONE TROVI I FONDI”
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06/03/2012 LAZIO, EMERGENZA ARSENICO: PROROGATO IL TERMINE AL 31 DICEMBRE 2012


 




VITERBO, LAVORATORI UNOPIÙ; MEROI A COLLOQUIO CON IL NUOVO AMMINISTRATORE DELEGATO

Redazione

Il presidente della Provincia Marcello Meroi incontrerà giovedì 11 ottobre il nuovo amministratore delegato dell’Azienda Unopiù Marco Dolcino per discutere sul futuro dei lavoratori. Come tutti ricorderanno, circa un anno fa, i dipendenti scesero in piazza per difendere il proprio posto di lavoro messo a rischio dall’ipotesi di una ristrutturazione aziendale. Anche la Provincia, con il presidente Meroi, fu in prima linea per trovare una soluzione in grado di coniugare le inevitabili esigenze aziendali con il mantenimento dei livelli occupazionali. “Con il nuovo amministratore della Unopiù – ricorda Meroi – ho avuto già occasione di parlare all’atto dell’insediamento nel giugno scorso, riscontrando da parte sua una totale disponibilità al confronto con le istituzioni e le parti sociali. Già in quella sede – ricorda ancora il presidente – fu deciso di convocare un secondo incontro con l’obiettivo di discutere in maniera approfondita della situazione del personale, alla luce della vertenza che si era aperta fra azienda e sindacati nei mesi precedenti. Nell’incontro di giovedì – aggiunge Meroi – su invito delle organizzazioni di categoria, chiederò l’istituzione di un tavolo permanente, chiamato a discutere e a confrontarsi sulle problematiche del personale , convinto già da ora di trovare nel dottor Dolcino un positivo riscontro. Il tutto – precisa il presidente – nel più assoluto rispetto dell’autonomia aziendale, ma nella consapevolezza di quanto la Unopiù sia una risorsa economica della nostra provincia soprattutto dal punto di vista occupazionale. Il compito della politica – conclude – deve essere anche quello di coordinare l’attività di concertazione sul territorio fra aziende e parti sociali con l’obiettivo di coniugare il diritto al lavoro con lo sviluppo dei necessari processi produttivi. E’ quello che la Provincia in questa, come in altre vertenze, sta cercando di fare”.