Mediaset, Marina Berlusconi risponde per le rime a Carlo De Benedetti: “Prenda qualche tardivo appunto su come si gestisce un’impresa”

Il duello tra Carlo De Benedetti e Silvio Berlusconi prosegue a oltre 6 mesi dalla scomparsa del Cavaliere.

Al suo posto interviene la primogenita Marina dopo un’intervista rilasciata al Foglio dall’Ingegnere. “Il cruccio di Carlo De Benedetti – afferma – è che Silvio Berlusconi rappresenta tutto quello che lui avrebbe sempre voluto essere senza mai riuscirci, come imprenditore, come politico e come padre”. De Benedetti definisce Mediaset come “un’azienda vecchia che non reggerà la concorrenza delle grandi piattaforme internazionali” e che Marina “non vende perché quella è la creatura di suo papà”. In risposta l’interessata chiede “un po’ più di rispetto delle nostre aziende” e invita l’interlocutore a “prendere qualche tardivo appunto su come si gestisce un’impresa”.

“Mediaset – spiega Marina – è una multinazionale leader in vari mercati europei, che produce utili, e dove tante persone, a cominciare da mio fratello Pier Silvio, lavorano con entusiasmo e grande passione”. “De Benedetti – si interroga – invece che cosa ha costruito? A me pare che per lo più abbia distrutto, scaricando i suoi tanti fallimenti sulla comunità”. “Oppure – precisa commentando l’esito del ‘Lodo Mondadori’ – proprio sul nostro gruppo, con l’assurdo risarcimento di quasi 500 milioni, che nel 2013 lo hanno letteralmente salvato”. Marina Berlusconi rincara poi la dose spiegando che De Benedetti “si permette di farneticare sul futuro delle nostre aziende” e “non ne ha mai azzeccata una, nell’impresa, così come nella politica”. “È vero che Mediaset non è in vendita – sottolinea – ed è vero che sono innamorata di mio padre. Non potrebbe essere diversamente, per il grande papà e il grande uomo che è stato”. “Peccato – è l’affondo – che tutto il resto sia completamente campato per aria: sono ormai 50 anni che De Benedetti si ripete come un disco rotto, denigrando Silvio Berlusconi, che oggi non può più nemmeno difendersi”.

Per Marina De Benedetti ha un “intimo problema” dovuto al fatto che il padre “ha saputo creare aziende da migliaia di posti di lavoro, che ogni anno garantiscono allo stato un cospicuo gettito fiscale e generano utili per i loro azionisti” mentre il rivale “per gran parte della sua lunga esistenza, non ha fatto altro che invidiare mio padre”. La prova è il “livore acido” con cui De Benedetti “ne parla perfino oggi, che non c’è più”. “Questo – conclude Marina – non stupisce considerando il gran maestro di stile e buone maniere che Carlo De Benedetti è sempre stato”.

‘De Benedetti mai riuscito a eguagliare papà’ 

 “Il cruccio di Carlo De Benedetti è che Silvio Berlusconi rappresenta tutto quello che lui avrebbe sempre voluto essere senza mai riuscirci, come imprenditore, come politico e come padre”, afferma Marina Berlusconi commentando l’intervista al Foglio in cui De Benedetti, parlando di Mediaset e della figlia di Berlusconi, dice tra l’altro: ‘Marina sa benissimo che Mediaset è un’azienda vecchia che non reggerà la concorrenza delle grandi piattaforme internazionali come Netflix. Eppure non vende perchè quella è la creatura di suo papà’. La primogenita dell’ex presidente del Consiglio invita lo storico rivale del padre a ‘parlare con un po’ più di rispetto delle nostre aziende e magari a prendere qualche tardivo appunto su come si gestisce un’impresa’. Secondo Marina Berlusconi, infatti, ‘Mediaset, citata nell’intervista, è una multinazionale leader in vari mercati europei, che produce utili, e dove tante persone, a cominciare da mio fratello Pier Silvio, lavorano con entusiasmo e grande passione’. ‘De Benedetti invece che cosa ha costruito? A me pare che per lo più abbia distrutto, scaricando i suoi tanti fallimenti sulla comunità. Oppure – afferma – proprio sul nostro gruppo, con l’assurdo risarcimento di quasi 500 milioni, che nel 2013 lo hanno letteralmente salvato’.




SILVIO BERLUSCONI E IL DUBBIO AMLETICO

"Essere o non essere, questo è il problema: se sia più nobile d'animo sopportare gli oltraggi, i sassi e i dardi dell'iniqua fortuna, o prender l'armi contro un mare di triboli e combattendo disperderli”.

 

di Emanuel Galea

Il Movimento Politico Forza Italia  nasce nel novembre 1993. Nel 2009 converge nel Popolo della Libertà per poi ritornare all’originale Forza Italia nel 2013. Oggi, Sergio Gaddi sta proponendo, dopo la sentenza della Cassazione, di ricambiare in “Berlusconi”. Falstaff di Shakespeare, se fosse qui, avrebbe risposto: "È questa la terza volta, ed io spero che il dispari mi porti bene. Ma svelta! Dicono che i numeri dispari hanno un influsso soprannaturale sulla nascita, la morte, e la fortuna… andate.“ Andate dove? Verso una nuova nascita? Verso la fortuna? Verso la morte politica? Questo è il dilemma per il fu cavaliere, questo è il rompicapo. "Essere o non essere, questo è il problema: se sia più nobile d'animo sopportare gli oltraggi, i sassi e i dardi dell'iniqua fortuna, o prender l'armi contro un mare di triboli e combattendo disperderli”.

Barbara Berlusconi, figlia di Veronica Lario, preme e vuole che il padre la metta capolista alle europee. La Pascale, nessuno sa con quale titolo, insiste sulla candidatura della figlia di Silvio Marina Berlusconi. La Carfagna non disdegna, nel caso  a prendere il comando del partito. Alta marea in Forza Italia, troppi galli a cantare. Il sito di Libero afferma : “Nel partito comanda la Pascale” e Il Giornale mette in prima pagina: “La bomba Pascale su Forza Italia – ora comanda lei” Berlusconi si ridesta dal torpore ed ha uno scatto di virilità : “Sono tutte invenzioni. I miei figli non saranno candidati nelle liste per le europee”. 

Finalmente una ferma decisione. Sembra una risposta ai tanti galli che agitano il cortile dell’allevamento forzista. Francesca Pascale ha scatenato un terremoto. Forza Italia è in subbuglio più di quanto provocato dall’interdizione. Brutte impressioni sta dando Forza Italia in questi momenti. Sembra un reggimento in disarmo, un “rompete le righe”. In un’intervista, Gasparri etichetta le deputate di FI come “nominate da Berlusconi”. La risposta della Carfagna segue subito, dicendo che lui, Gasparri, non le sembra che sia lì,  grazie al consenso, ”almeno nelle ultime due, tre legislature, bensì perché nominato da Berlusconi come tutti noi".

Denis Verdini è amareggiato. Infastidito dalle dichiarazioni di Francesca Pascale e resosi conto che a comandare in Forza Italia ora sono i "quadrumviri", cioè la fidanzata del "capo", Maria Rosaria Rossi, Giovanni Toti e Marcello Fiori, si permette di levare un sassolino dalla scarpa: “ Io con la politica ci ho solo rimesso".

Il 10 aprile bussa al portone di Piazza San Lorenzo in Lucina e le previsioni non dicono tanto bene, pioggia a catinelle, un nubifragio e cieli scuri.   Il contatore gira inesorabilmente verso il 25 maggio e un ex grande partito di maggioranza rischia di mancare l’appuntamento con le prossime europee.
 




DECADENZA BERLUSCONI: LO SPETTACOLO E' FINITO

Redazione

Roma – Silvio Berlusconi non è più senatore, così ha deciso il Senato. E in pochi istanti la notizia ha fatto il giro del pianeta. "Mi raccomando, da adesso in poi risparmiate per portarmi le arance…" Così il cavaliere, stando ai racconti dei partecipanti alla manifestazione di Forza Italia in via del Plebiscito, ha cercato di stemperare la tensione per il voto sulla decadenza. "Ora – ha proseguito Berlusconi – dovete andare in televisione a spiegare come stanno veramente le cose. Qual è la realtà. Dovete far capire alla gente che non deve sprecare il proprio voto, come ha fatto alle ultime elezioni votando per Monti, Giannino e Casini".Secondo gli organizzatori della manifestazione di Forza Italia a Via del Plebiscito, almeno 20mila persone hanno partecipato all'evento di sostegno a Silvio Berlusconi fuori dalla sua residenza romana. "Mio padre decade da senatore, ma non sarà certo il voto di oggi a intaccare la sua leadership e il suo impegno". Lo ha dichiarato il presidente di Fininvest, Marina Berlusconi, commentando la decisione del Senato. "Questo Paese e questa democrazia devono vergognarsi per quello che mio padre sta subendo. Questa politica si pentirà di essersi ancora una volta arresa alla magistratura. – Ha aggiunto la figlia del leader di Forza Italia. – L'Italia – ha proseguito ancora  Marina Berlusconi – non merita di vedere l'uomo che milioni di italiani hanno scelto con il voto venire allontanato da uno dei luoghi più solenni della Repubblica, in base ad una assurda condanna senza prove e calpestando principi costituzionali, normative, prassi minime di civiltà. Una violenza di questo tipo rappresenta una macchia che peserà sulla storia del nostro Paese". Il presidente di Fininvest conclude sottolineando che "la vera decadenza è quella imboccata dalle nostre istituzioni: sono loro, e non mio padre, ad uscire profondamente umiliate dallo scempio cui oggi ci è toccato assistere". Mobilitazione dei pentastellati in piazza Montecitorio per la decadenza di Silvio Berlusconi. I parlamentari del M5S sono usciti in massa in piazza, davanti alla Camera, mentre dalle finestre del palazzo dei Gruppi, a fianco di Montecitorio, hanno srotolato uno striscione con scritto: "Fuori uno. Tutti a casa". I partecipanti al sit-in del Popolo Viola hanno esultato, stappando spumante e intonando "Bella ciao" alla notizia della decadenza di Berlusconi. Tra il tripudio dei militanti, si è alzato il coro "In galera, in galera".