Marino, i comunisti e le soluzioni inascoltate sui rifiuti

Marino. Discarica Falcognana: No ai rifiuti di Roma. Ma non
prendiamoci in giro: nessuno, né M5S, né PD, né Destre muovono un
dito per stoppare rifiuti speciali pericolosi che arrivano ogni giorno!
“Noi comunisti – dichiara Mauro Avello, della segreteria del PCI di Marino e portavoce di “Essere Marino” la coalizione di sinistra in costruzione nella città del vino – ricordiamo bene tutto il moto spontaneo, poi raggirato dalla destra palozziana e non solo, che alzò il muro del NO contro la scelta di far giungere in discarica a Falcognana i rifiuti di Roma. Fu un bene? Certo non far catapultare tonnellate di immondizia su una porzione di territorio, formalmente del Comune di Roma, ma a pochissimi chilometri da S. Maria delle Mole e Frattocchie, come da Castel di Leva/Porta medaglia (Roma), ha evitato comunque le controindicazioni che ben conosciamo, per altri versi, per il sito di Roncigliano ad Albano.”. Quindi, il dirigente comunista continua ad illustrare gli approfondimenti
del tema fatto nelle riunioni del PCI marinese: “Tuttavia, oltre la pochezza politico-amministrativa che allora (destra, PD e M5S) fu messa in campo, tanto che oggi si torna ad agitare la bandiera “dell’emergenza”, nessuno prese in considerazione due nostre indicazioni. Che sono ancora lì, e
valide ancora oggi. La prima: a chi agitava la piazza intimando il “pericolo” della puzza che sarebbe giunta fino alle case… Per carità i male odori sono sempre fastidiosi, noi indicammo che la pericolosità, comunque non risiedeva nei cattivi odori o in inquinamenti a venire dell’immondizia.
Infatti, sostenevamo, come oggi, che la pericolosità vera viene dalla Falcognana attuale: che è discarica funzionante di rifiuti speciali e pericolosi. Alcuni, addirittura, classificati come secretati”.
Quindi sull’allarme e l’emergenza punta il dito: “Allora, chiediamo, a tutte le anime belle, a tutti i consiglieri regionali che fanno passerella, ai parlamentari che si incatenano per due minuti: lo promuovete un atto amministrativo per sospendere, e successivamente bonificare, il sito
Falcognana, circa i conferimenti di rifiuti speciali e pericolosi? La seconda indicazione: a chi pensa che l’alternanza nell’amministrare i Comuni, la Provincia/Città Metropolitana, la Regione, sia una sorta di dazio per dire no dall’opposizione e si quando si governa circa i temi “sempre emergenziali” dell’immondizia, noi comunisti opponiamo – ora come allora – la richiesta di una sessione di confronto vero, fatto nelle istituzioni e con i cittadini protagonisti in assemblee territoriali (senza fasulli coinvolgimenti istantanei coi clic di mouse davanti a computer anonimi), dove offrire conoscenze sul ciclo dei rifiuti che, partendo dalla scelta certa, ideologica diremmo, della differenziazione e del riuso, porti a fare a meno del sotterramento dell’ultimo scarto.”. “Per questo – conclude Mauro Avello – intanto che in modo emozionale e barbaro, si galleggia sulla
spuma d’onda contro la busta di immondizia, qualcuno sensato, magari con responsabilità istituzionale e di governo, può evitarci nuovi qualunquismi ammantati da destra o da falsa sinistra per aiutare tutta la comunità a crescere, fare cultura sul tema e risolvere davvero? Il Partito
Comunista Italiano di Marino è ampiamente disponibile a questo. Ricordate: la Falcognana è pericolosa oggi, non se arriverà ulteriore immondizia!




Marino, servizio rifiuti porta a porta: il 24 luglio parte nella zona 6 del centro

Partirà mercoledì 24 luglio il servizio di Raccolta differenziata Porta a porta nella ZONA 6 di Marino centro. Le vie interessate da questo avvio sono: Corso Trieste, piazza San Barnaba, via Carissimi, via Mazzini, via M. Azelio, Costa Batocchi, via Giardino vecchio, Borgo Garibaldi.

Martedì 23 luglio, invece, saranno definitivamente rimossi i cassonetti stradali su cui saranno affissi avvisi ulteriori per informare la cittadinanza.

Mercoledì 24 luglio, inoltre, sarà avviata la consegna dei kit per la raccolta differenziata porta a porta nella ZONA 7 di Marino e nello specifico nelle seguenti vie: via Vigne de Paolis, via Morante, via Romana, via Quasimodo, via C. Colizza, via del Lavatoio, via della Cunetta, zona Paolina, via del Granaio , via Montano, vicolo Montano, via Morandi, via delle Pietrale, Borgo stazione e Cave di Peperino.

Sulla data di partenza del servizio nella ZONA 7 verranno date comunicazioni dettagliate.

I cittadini che non fossero in casa al passaggio degli operatori incaricati di portare i mastelli, di recarsi all’Ecosportello per il ritiro, muniti dell’avviso apposito lasciato nella cassetta delle lettere, dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle ore 13 ed in via eccezionale, in questa fase di consegna, anche il martedì e giovedì dalle 15 alle 17.

Ad un anno dall’avvio del servizio di raccolta differenziata porta a porta sul territorio di Marino (maggio 2018 vs maggio 2019), i risultati sono lusinghieri i dati aggiornati al 30 maggio 2019 evidenziano il raggiungimento del 48,97% di differenziata prodotta sul territorio ed una diminuzione del 20% della produzione complessiva dei rifiuti che sono passati da 2.215.215 Kg del mese di giugno 2018 ai 1.672.559 Kg di maggio 2019 .

Fino alla fine del mese di luglio, saranno attive le isole ecologiche straordinarie a Marino e Frattocchie per il conferimento di rifiuti ingombranti, verde e RAEE (alleghiamo locandina con date e orari). I cittadini che verranno a conferire avranno un buono sconto del 15% da utilizzare nelle farmacie comunali su prodotti di bellezza e parafarmaci grazie all’iniziativa “Se curi l’ambiente curi te stesso”.




MARINO: IL PUNTO SUI RIFIUTI

di Daniele Rizzo

Marino (RM) – Eccessivo incremento del costo del servizio negli ultimi anni a fronte di un modesto incremento demografico, assenza di un regolamento che regoli le procedure di smaltimento tanto dei privati quanto degli enti pubblici, bassa percentuale di raccolta differenziata che effettivamente viene fatta rispetto a quello che la normativa nazionale e regionale impone ai Comuni. Questi i temi dell'incontro sui rifiuti che si è tenuto di recente mentre il nostro giornale pubblicava l’articolo “Marino: Quello strano caso dei documenti introvabili”. Proprio così, contemporaneamente andava in scena il “Settimo convegno annuale sui rifiuti – Storia e documenti del recente passato nel comune di Marino”. Al dibattito, tenutosi in località Frattocchie presso l’oratorio della Parrocchia San Giuseppe, sono intervenuti personaggi di spicco della vita politica e amministrativa marinese come il consigliere comunale Adolfo Tammaro, l’ex consigliere ora presidente dell’associazione “Gruppo di presenza – mons. G. Grassi” Corrado Colizza e l’attuale direttore della “Multiservizi dei Castelli Marino Spa” dottor Aldo Crisanti; ospite speciale del dibattito è stato Massimo Piras, il presidente dell’associazione “Zero Waste”. Ad assistere all’evento qualche decina di persone, tra cui anche qualche volto del nuovo consiglio comunale marinese.

Ad aprire il dibattito è stato Adolfo Tammaro che ha illustrato l’attuale sistema di raccolta e smaltimento dei rifiuti a Marino, e cioè quello della raccolta differenziata stradale che tanto è stato oggetto di dibattito nei mesi (ma anche negli anni) precedenti la scorsa campagna elettorale. Dopo Tammaro, il quale ha ricordato i costi alti, l'assenza di un regolamento e la bassa percentuale raccolta del servizio "porta a porta" è poi intervenuto Corrado Colizza che, non lasciandosi sfuggire la ghiotta occasione, ha ricordato ancora una volta a tutti i presenti (compreso il presidente della Multiservizi) lo strano comportamento del comune di Marino riguardo le richieste di accesso agli atti per la verifica di compatibilità tra i servizi dovuti e quelli resi dall’azienda marinese. Vorremmo poter dire che dopo Colizza è toccato al dottor Crisanti difendersi dalle accuse, se non fosse che semplicemente non lo ha fatto. Il presidente della Multiservizi ha sorvolato sui dubbi espressi dal precedente relatore, soffermandosi solamente su un’analisi dei dati esposti da Tammaro. Il presidente Crisanti ha sottolineato come la vicina Ciampino spenda per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti gli stessi soldi del comune di Marino, benché Ciampino (dati alla mano) produca molta spazzatura in meno e abbia meno abitanti di Marino; questo per far notare ai presenti che “non è vero che l’erba del vicino è sempre più verde”, e che la Multiservizi ha sempre chiuso ogni anno in attivo, a differenza dei cugini ciampinesi le cui due aziende partecipate si trovano con l’acqua alla gola, sommerse da milioni di euro di debiti. Nessuno ha però fatto notare una sostanziale differenza al dottor Crisanti, e cioè quella che a Ciampino da ormai diversi anni si procede con la raccolta differenziate porta a porta, una pratica molto più onerosa rispetto alla classica raccolta stradale; ad onor del vero resta fuori da ogni dubbio che le partecipate di Ciampino siano in crisi non per questo motivo ma probabilmente per delle gestioni e delle scelte sbagliate.

Il presidente della Multiservizi ha poi concluso affermando che entro giugno 2015 l’intero comune di Marino passerà alla raccolta differenziata integrale porta a porta, come già annunciato dall’allora candidato Silvagni in campagna elettorale, ogi primo cittadino marinese; la nuova strategia di raccolta permetterà finalmente al Comune di raggiungere quelle percentuali imposte dalle normative. La Multiservizi, ha continuato Crisanti, cercherà di contenere al massimo i costi, risparmiando quasi 1,5 milioni dallo smaltimento nelle discariche, soldi che andranno all’Azienda per adeguarsi al nuovo servizio e agli utenti per gli sgravi sulla tassa dei rifiuti. Un progetto ambizioso quindi, che prevede anche la costruzione di un digestore anaerobico, benché prima debbano essere studiati i costi e i tempi dell’intervento.

Il Comune di Marino sembra quindi aver operato un cambio di rotta, e dopo anni di battaglie condotte dalle associazioni locali sul bisogno di un passaggio alla differenziata porta a porta, finalmente (e inspiegabilmente) i poteri forti locali hanno deciso di cambiare per il bene della città. Siamo a questo punto curiosi di vedere se i tempi verranno rispettati, se la gestione della Multiservizi continuerà ad essere così puntuale (economicamente parlando) anche dopo il passaggio decisamente complicato alla differenziata integrale, e se queste anomalie riscontrate sui servizi (a tal proposito aspettiamo ancora notizie dagli enti preposti) si risolveranno da giugno 2015.




MARINO ELEZIONI: LA DESTRA DISERTA IL CONFRONTO PUBBLICO SUI RIFIUTI

di Maurizio Aversa

Marino Laziale (RM) – Per essere chiari, al primo posto mettiamo il totale disaccordo con chi, anche se nelle dichiarazioni si rivolge contro la destra, poi utilizza gli stilemi “destrorsi e fascistici” che additano il candidato della destra come non capace di autonomia verbale o come da ritenere di serie B perché non ha un fascio di lauree sotto il braccio! No, noi siamo, anche in questa occasione di fuga codarda del candidato della destra dalle proprie responsabilità e dalle responsabilità della giunta che ha sostenuto per otto anni, per inchiodarlo alle scelte suicide; ai provvedimenti amministrativi che hanno condannato cittadini e ambiente; alle proposte inverosimili ed antieconomiche che la destra paventa come soluzioni. Di questo, chiaramente, accusiamo la destra, il proprio candidato, le passate giunte, e lo pseudo programma indicato, non la sua persona!
Per essere ancora più chiari, anche se la destra strumentalizza sintonie tematiche, non abbiamo letto in altri programmi oltre quello della destra che si ritrae dal confronto pubblico, che ci siano innamoramenti da digestore comunale.
Per estrema chiarezza, le simpatie di qualche candidato consigliere del Pd, sia nella versione di “primaria adesione verso l’opzione Di Giulio”; sia in versione di “ritorno a casa”; verso il digestore comunale non è mai stato esplicitato. E, se lo fosse, non sarebbe comunque compatibile col programma, con l’intento, col cambio ed il rinnovamento detto, scritto e consegnato nel programma di governo della città che guideremo, firmato ed affidato al sindaco Emanuele Ciamberlano.
Infine, per far mettere in pace l’anima alla destra, è ora che ormai il candidato, ovvero i reggenti ancora per poche settimane del comune, prendano atto che il Referendum tra destra e centrosinistra di rinnovamento è all’ultimo giro. Se altri partecipanti sbanderanno o avranno il motore fuso lo vedremo. Ma, il referendum vero vede i due contendenti su posizioni opposte: da un lato chi si abbarbica alla disperazione di non perdere potere; dall’altra la spinta forte di cambiamento e rinnovamento che attueremo con Emanuele Ciamberlano sindaco.
Non accettare il confronto pubblico questo ha di errore di fondo: non voler esporsi a dover criticare gli otto anni passati e, quindi, (presenti o no alla sala Lepanto), ricevere dall’opinione pubblica il cestinamento degli otto anno di malgoverno, degli amministratori e dei sindaci e del candidato sindaco egualmente, così come scaraventare nell’immondizia lo pseudo programma!
Per questa destra marinese è l’inizio della fine!




MARINO ELEZIONI ALL'OMBRA DEI RIFIUTI: IL CENTROSINISTRA INVITA A "BUTTARE OTTO ANNI DI RIFIUTI NEL CASSONETTO"

di Maurizio Aversa – Partito Comunista Italiano (coalizione candidato sindaco Ciamberlano)

L’abbiamo già ripetuto più volte: nella nostra città, come in tutte le moderne cittadine, come nelle società che vogliono essere ambientalmente sostenibili, come nella stragrande maggioranza dei comuni della Provincia di Roma che per anni ha sostenuto, anche economicamente con Zingaretti le scelte locali per la raccolta differenziata, sarà attuata – ai livelli di Ciampino e Ariccia – la Raccolta differenziata “porta a porta”.
Lo faremo non appena i cittadini che saranno nella condizione di scegliere tra otto anni di tasse e disservizi corroborate da attuali chiacchiere, comprenderanno che “esempi concreti” di politiche simili alle nostre costeranno meno e saranno realtà perché noi quelle seguiremo; e vorranno perciò sostenerci col proprio voto.
Se fossimo all’anno zero, a parità di condizioni, una cosa promette la destra ed una cosa ci impegniamo a fare noi, sarebbe dura da scegliere nell’urna. Ma non è così: di fronte i cittadini hanno già otto anni di destra che non ha fatto né differenziata né porta a porta, mentre noi abbiamo esempi concreti positivi di amministrazioni che vogliamo seguire.
Dunque sarà facile per ogni cittadino elettore: il nostro è un impegno da verificare ( e al quale chiameremo a partecipare); quello del candidato della destra è un libro patinato stile berlusconiano, fatto di chiacchiere, da destinare al cassonetto della carta!
Politicamente è tutta la politica amministrativa di otto anni di destra che sarà cestinata.
E, visto che il loro attuale candidato non rinnega nulla di quell’esperienza, non chiede scusa delle mille vergogne amministrative compiute, egli stesso finirà simbolicamente tra i rifiuti da smaltire!




MARINO: TRA RIFIUTI E ARRESTI RIFLETTORI ACCESI SULLA QUANTITA' DI DIFFERENZIATA RISPETTO ALLA PRODUZIONE DEI RIFIUTI

di Mirko Laurenti (Sel), Maurizio Aversa (Pdci), Alessandro Corbelli (Usp)

Marino Laziale (RM) – Abbiamo letto sui media in queste ore attente ricostruzioni di svolgimento delle indagini a cura del NOE. Il Gip Massimo Battistini ha disposto vari provvedimenti cautelari.

Abbiamo in particolare visto che uno degli elementi di truffa è stato individuato tra la differenza fittizia registrata – secondo la ricostruzione accusatoria – solo sui rifiuti rispetto alla loro classificazione che, si desume, non sia quella reale rispetto a quella certificata e presente nelle fatture di pagamento.

Abbiamo letto di vari filoni di indagine, forse ancora soggette a sviluppi.

Non abbiamo letto, e per ora ne siamo lieti, di indagini coinvolgenti il comune di Marino. Un dubbio che abbiamo è che episodi violenti abnormi come quello della messa a fuoco di mezzi della NU della Multiservizi; ed altri atti contro i beni pubblici (bruciate alcune strutture stadio comunale); così come autovetture che prendono fuoco in piena notte sotto casa di consiglieri comunali; forse potrebbero essere valutati ai fini di indagine.

Così come potrebbe essere valutata la denuncia pubblica, fatta durante una conferenza stampa del 5 maggio 2011 a cura del Gruppo “Monsignor Grassi” e del consigliere Sandro Caracci (oggi commissario del Parco dei Castelli) con la presentazione di tabelle sullo smaltimento rifiuti.

In quelle tabelle, coincidendo proprio con quanto il NOE a scala grande ha appurato, si mostra la differenza numerica, con vere e proprie dichiarazioni false (fatte da assessori comunali) denunciate pubblicamente circa le quantità di differenziata e di produzione dei rifiuti.

Forse indagini ci sono state e l’esito è stato “nulla da rilevare”, nel qual caso ci aspetteremmo una tranquillizzante dichiarazione della amministrazione comunale che da otto anni continuativamente gestisce anche questo aspetto della vita organizzata cittadina.

Oppure potrebbe tranquillizzare tutti i marinesi lo stesso candidato sindaco del centrodestra che ha ispirato, guidato e determinato, in quanto capo della maggioranza, le politiche comunali in questo campo. Ben conoscendole, tra l’altro, perché professionalmente inserito nei gangli di direzione e organizzazione della NU della Multiservizi di Marino.

Oppure potrebbe anche tranquillizzare politicamente e amministrativamente una trasparente, immediata, forte dichiarazione di costituzione di parte civile da parte del comune di Marino nei confronti di Cerroni e Pontina Ambiente per i rapporti trascorsi di utenti eventualmente danneggiati.

Non sappiamo se ci sarà una presa di posizione che vada in questa direzione. Sappiamo per certo che nel pieno dello svolgimento della propria campagna elettorale, il candidato sindaco del centrodestra, non ha restituito ai cittadini convocati, il 20% in più di bolletta rifiuti che sono stati chiamati a pagare in questi anni per la miope scelta (e speriamo senz’altra motivazione occulta) di non fare la differenziata “porta a porta”.

Tranne che, ora, urlare contro le discariche e declamare la indispensabilità del porta a porta. Otto anni di disastri di politica dei rifiuti, non possono essere cancellati, dagli stessi (politicamente e personalmente) che li hanno determinati. I cittadini marinesi, prima che essere di destra o di sinistra, sono persone dotate di intelligenza e questa offesa al buon senso non la faranno passare.




MARINO RIFIUTI "DIGESTORE", IL CIRCOLO S.E.L. “FRATTOCCHIE” CHIEDE CHIARIMENTI PER ISCRITTO ALL’ASSESSORE PISANI

Redazione

“Il progetto, annunciato dall’assessore Pisani, della possibile realizzazione di un costoso impianto all’avanguardia per la gestione e il recupero di una parte dei rifiuti, il cosi detto Digestore, impone molte riflessioni e attenzione sull’intera filiera dei Rifiuti Solidi Urbani a Marino”.
Così il circolo SEL “Frattocchie” di Marino annuncia e rende pubbliche i propri approfondimenti e le richieste di chiarimenti, nel merito del progetto, già avanzate all’amministrazione di Palazzo Colonna, verso l’assessore Pisani.
“In seguito al V Convegno sui Rifiuti, tenuto dal “Gruppo di Presenza Mons. Grassi” a Frattocchie lo scorso 25 giugno 2012 – spiega la nota del circolo SEL -, si sono appresi nuovi elementi sul sistema di gestione attualmente vigente a Marino. Il Comune di Marino spende ogni anno 6.500.000 euro circa per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti. Il livello di differenziazione dei rifiuti solidi urbani (RSU), si attesta appena al 22% (plastica, vetro, carta, alluminio), mentre per legge già dovrebbe essere almeno al 65% entro la fine dell’anno. Gli stessi dati sopra citati, rivelano che il guadagno del Comune di Marino dalla vendita dei rifiuti – obbligo di legge ai sensi del D. Lgs. 152/06 e successive modifiche – risulta ancora pari a zero. Anche il materiale differenziato infatti (come sopra: plastica, vetro, carta e alluminio), dai cassonetti di Marino viene portato in discarica: pagando il trasporto, la separazione ed i costi di conferimento ad esso relativi. Insomma, un disastro!”
“L’Assessore Remo Pisani – prosegue la nota di SEL – ha annunciato durante la conferenza il progetto di un impianto di smaltimento dell’organico, da situare sul territorio comunale. Il “Digestore” – questo il nome dell’impianto – sarebbe, ha spiegato Pisani, un macchinario per la “digestione anaerobica”, che consta di un enorme serbatoio ove si tiene il materiale organico, privo di ossigeno, che ne trasforma l’emissione di decomposizione in energia elettrica o gas, destinando lo scarto alla produzione di compost – fertilizzante. Il costo dell’impianto è, sempre a detta dell’Ass. Pisani, di circa 3.000.000 di euro, e non sembra vi siano previsti elementi di combustione nell’impianto. Non si è detto molto altro. Per questo – conclude la nota del circolo SEL “Frattocchie di Marino –, in spirito propositivo ma certamente con la ferma volontà di conoscere nel dettaglio la proposta, abbiamo deciso di porre alcune precise domande all’assessore Pisani. Abbiamo chiesto (numero di protocollo 0038250, del 23 – 07 – 2012):
1.    chiarezza sui costi (di gestione e manutenzione, quanto di predisposizione dell’impianto: ad esempio quelli relativi all’immissione in rete del gas prodotto dal Digestore stesso) e sulla provenienza della totalità dei fondi necessari per la realizzazione dell’intero progetto;
2.    quali siano gli effettivi ritorni sociali, che chiediamo all’Ass. stesso di curare in maniera preminente: dal risparmio comunale e dei cittadini che potrà conseguirne (primo su tutti quello in bolletta, la TARSU che tutti i marinesi pagano e profumatamente), al guadagno effettivo per la comunità locale, in termini tanto di offerta di lavoro che derivante dalla vendita del prodotto finito (gas o energia elettrica, oltre al fertilizzante);
3.    quali siano i tempi di realizzazione del progetto, impegnandoLa sin da ora a presentare alla cittadinanza un “cronoprogramma” certo sulla realizzazione dell’impianto e della sua filiera;
4.    si vuole sapere con certezza se sono presenti o no impianti di combustione come componenti del macchinario, poiché in altri esemplari di Reattori di digestione anaerobica, in giro per l’Italia, se ne riscontra la presenza: un elemento necessario per valutare la sostenibilità ambientale dell’impianto stesso;
5.    da ultimo, ma non in ordine di importanza, è necessario sapere dove si ipotizza possa essere situato l’impianto: perché si faccia subito chiarezza sul fatto che questo non è un investimento “mascherato”, utile solo ad abbattere vincoli urbanistici per poi edificare e speculare sul mattone, bensì è pensato nel solo interesse della cittadinanza e dell’effettivo risparmio per le tasche dei marinesi.
“L’Assessore Pisani – sottolinea ancora la nota dei vendoliani di Marino -, in chiusura dell’incontro citato, ha annunciato l’apertura di un Bando comunale di 10 mln di euro, in arrivo dalla Regione Lazio sul settore dei rifiuti e utili verosimilmente a coprire i costi dell’investimento. Ha invitato altresì la cittadinanza e le forze politiche ed associative a presentare proposte sulla gestione RSU. È quanto il nostro circolo intenderà fare appena il Progetto verrà reso pubblico – hanno concluso i rappresentanti del circolo SEL “Frattocchie” di Marino –  prendendo parte al dibattito sulla sua utilità, su i costi e sulla reale necessità di una sua corretta e trasparente realizzazione e gestione”.