Marsala, tutti al mare… (in sicurezza): con berretti, fischietti, pinne e occhialini arrivano i bagnini

MARSALA (TP) – A Marsala si inizia a pensare alla prossima stagione balneare. L’amministrazione comunale ha appena approvato, infatti, un progetto per affidare il servizio di vigilanza e salvataggio nelle spiagge libere cittadine per la stagione 2018. Un servizio, finanziato con fondi comunali, regionali e provinciali, che sarà predisposto per due mesi, luglio e agosto, da affidare con gara negoziata, con il criterio dell’offerta più bassa, partendo da una base d’asta di 53.037,90 euro di cui 48.546,00 euro soggetti a ribasso di costo della mano d’opera. In pratica l’amministrazione comunale inviterà a partecipare alla negoziazione delle ditte scelte sulla base di un’indagine preliminare per la selezione degli operatori economici in possesso dei necessari requisiti.

Sessantadue giorni di sicurezza, quelli che vanno dal 1 luglio al 31 agosto, in cui i bagnanti che sceglieranno le spiagge libere di Marsala potranno contare, nella fascia oraria che va dalle 9 alle 19, su due assistenti che saranno in servizio sulle torrette di avvistamento con il pattino di salvataggio pronto all’uso e con le tipiche magliette, berretto, fischietto, pinne e occhialino.




Marsala, pista ciclabile Stagnone: approvato il progetto esecutivo

MARSALA (TP) – Prosegue l’iter per la realizzazione della pista ciclabile a Marsala sul Lungomare Stagnone, tratto Villa Genna Birgi Nivaloro” dopo che l’amministrazione comunale ha accolto la “petizione” presentata da molti cittadini al sindaco Alberto Di Girolamo e alla sua giunta lo scorso agosto. La Giunta municipale ha infatti approvato in linea amministrativa il progetto esecutivo per la ”Realizzazione pista ciclabile sul Lungomare Stagnone, tratto Villa Genna Birgi Nivaloro”, per la somma complessiva di € 1.2oo.ooo,oo, di cui € 999.272,78, quale importo dei lavori a base d’asta, di cui € 5.213,10 per oneri della sicurezza non soggetti a ribasso ed € 200.727,22 quali somme in amministrazione.

La Giunta ha quindi dato atto che si procederà a partecipare all’Avviso “Asse 6-Azione 6.6.1 del PO FESR SICILIA 2014/2o2o, pubblicato sulla GURS n. 29 de114/07/2017” proponendo il progetto “Realizzazione pista ciclabile sul Lungomare Stagnone di Marsala-tratto Villa Genna Birgi Nivaloro”, e che, a seguito della positiva valutazione dell’intervento, di che trattasi, in relazione al finanziamento, da parte del Dipartimento dell’Ambiente-Assessorato del Territorio e dell’ambiente, si procederà ad assumere Il consequenziale impegno di spesa di € 50.ooo,oo sul bilancio comunale 2018, quale cofinanziamento, per la realizzazione dell’opera.




MARSALA, STAGNONE: NON SI ESCLUDE L'AMIANTO

 

CLICCARE QUI PER LEGGERE IL BANDO DI GARA INDETTO DAL LIBERO CONSORZIO COMUNALE DI TRAPANI – EX PROVINCIA REGIONALE DI TRAPANI]

 

di Angelo Barraco – Ivan Galea
Marsala (TP) – Non si può escludere la presenza di amianto all'interno della Riserva naturale regionale delle Isole dello Stagnone di Marsala. Questo quanto è stato riferito al nostro giornale dalla direzione ambiente del Libero Consorzio Comunale di Trapani.
Prosegue quindi l'inchiesta de L'Osservatore d'Italia che continua a tenere alta l’attenzione sul sito e che nel precedente servizio ha immortalato, in un reportage fotografico, numerose strutture, vasche, macchinari e materiali che ricordano l'amianto o ricordano comunque materiali edili contenenti amianto legato in matrici cementizie in uso prima del 1992 (anno in cui fu vietato l’utilizzo dell’amianto in edilizia).

 

Bonifica, anche da presenza di amianto all'interno delle aree protette e riserve gestite dal Libero Consorzio Comunale di Trapani. L'Ente Consorzio ha recentemente indetto una gara negoziata, per l'affidamento dell'appalto, vinta, con un ribasso d'asta del 52,2 percento, dall'associazione temporanea di imprese (ATI) UGRI S.N.C. di Urso Massimiliano & C. – I.S.E.A. S.R.L. Tra i requisiti richiesti per la partecipazione al bando, indetto dalla ex Provincia Regionale di Trapani, spicca all'occhio l'iscrizione all’Albo Nazionale Gestori Ambientali in cui sono comprese le categorie di raccolta e trasporto di rifiuti pericolosi, di bonifica di siti contenenti amianto: materiali edili contenenti amianto legato in matrici cementizie o resinoidi e di attività di bonifica di beni contenenti amianto

 

Il ruolo dell'amministrazione comunale di Marsala. A questo punto il primo responsabile della sicurezza e della salute pubblica, ovvero il sindaco di Marsala, dovrebbe emettere una ordinanza di divieto di accesso all’area a tutela della pubblica incolumità in quanto non è stata esclusa la presenza di amianto nel sito. Inoltre, come riferitoci dai dirigenti del Consorzio Comunale di Trapani, occorre attendere il responso dei tecnici. Dunque il provvedimento del primo cittadino marsalese andrebbe a tutelare la salute della collettività in via cautelativa, almeno fino a quando non verrà accertato che sull’isola non esista un pericolo amianto.

 

Le condizioni in cui versa lo Stagnone – addirittura nel 1995 la Procura di Marsala aprì un'inchiesta per scarichi abusivi – sono di uno stato di abbandono evidente per un paradiso terrestre che meriterebbe molto di più di questo.

 

Qualche precedente storico. Allo Stagnone aveva sede la società per azioni "Icemare" costituita nel 1984 da Roberto Parisi – successivamente assassinato per mafia – che aveva tra gli obiettivi la produzione di sale e la creazione di impianti alberghieri e di coltivazione ittica. La Icemare nel 1986 ottenne dall'assessorato regionale cooperazione la prima tranche di un finanziamento di circa 600milioni di vecchie lire per la costruzione di un impianto di itticoltura, ma per l'opera venne contestata addirittura la mancata richiesta della licenza edilizia. Così vennero indagati per truffa Gilda Ziino, vedova di Roberto Parisi, insieme a Savino Celestri, Giuseppe Mangano, Francesco Mazza e il commercialista Fulvio Lima. Nel 1997 l'amministrazione regionale revocò il finanziamento, sospendendo il pagamento della quota restante di contributo. Nel 1998 fu dichiarato il fallimento della Icemare con conseguente asta giudiziaria dei beni che si aggiudicò un'altra società.

 

Ha collaborato David Sciacca